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martedì 17 maggio 2016

Minchione, minestra e lesso, mi par millanni

Minchione, minestra e lesso, mi par millanni altri motti toscani che descrivono la creduloneria, un pranzo frugale, il non veder l'ora di....


MINCHIONE: è un esempio di quanto un modo di dire possa mutare di significato da una località all'altra della stessa regione: a Firenze, "minchione" indica una persona stupida, credulona, balorda; nella zona del Monte Amiata lo stesso "minchione" è lo spuntino che gli operai fanno a mezza mattina. E non risulta che fra la popolazione dell'Amiatino ci siano abitudini cannibalesche.


MINESTRA E LESSO: sinonimo di pranzo frugale. Più frugale ancora: "minestra e rizzati". Diceva una vecchia filastrocca di un laudator temporis acti  toscano:

'A tempi de' Medici
si mangiava pe' sedici;
'a tempi de' Lorena
colazione, desinare e cena;
e oggi co' i' progresso 
un po' di minestra e un po' di lesso

MI PAR MILLANNI: non vedo l'ora. E' singolare che quando la stessa espressione viene usata in riferimento a cose passate "pare" non è troncato: "mi pare millanni che non l'ho vista"


Unghie: rimedi alle micosi

Unghie: rimedi alle micosi. Per le micosi alle unghie, ci sono vari rimedi naturali da poter usare insieme ad alcuni piccoli logici accorgimenti per prevenirle. 


Le unghie possono essere vittime di funghi che generano le ben note micosi o onicomicosi. Le micosi se trascurate o non trattate adeguatamente possono nei casi più gravi portare alla rimozione chirurgica dell'unghia. Queste affezioni si manifestano spesso con il cambiamento della colorazione dell'unghia, che può variare dal  bianco al giallastro sotto la punta delle unghie di mani e piedi.


Nella maggior parte dei casi le micosi delle unghie interessano i piedi, che per gran parte dell'anno sono chiusi nelle scarpe dove solitamente si crea un ambiente caldo/umido che favorisce il proliferare dei funghi. I funghi però si possono anche contrarre in luoghi come spiagge e piscine.

Le micosi delle unghie inoltre necessitano per guarire di tempo, cure e costanza . Per contrastarle possiamo comunque ricorrere ad alcuni rimedi naturali e in ogni caso ciò non ci esime da alcune pratiche quotidiane per la prevenzione. E ora vediamo i rimedi.

Alimentazione: la migliore prevenzione contro le malattie passa per l’alimentazione. Per prevenire e contrastare l’onicomicosi può essere utile limitare il pane e prodotti contenenti lieviti, inclusa la birra. Melgio ridurre il ricorso a zucchero o prodotti dolcificati. Via libera invece a tutti quegli alimenti o bevande che contribuiscono a tenere alte le risposte immunitarie dell’organismo, come Tè Pu-Erh, yogurt e tanta frutta e verdura di stagione.

Aceto: è capace di inibire la crescita di alcuni tipi di batteri. Si può fare quotidianamente un pediluvio di 15-20 minuti in una miscela composta per un terzo di aceto bianco e per due terzi d’acqua tiepida. Fate attenzione: i soggetti più sensibili potrebbero andare incontro ad irritazioni della pelle, in questo caso è opportuno ridurre le quantità di aceto. Terminato il pediluvio è infine importante risciacquare e asciugare molto accuratamente i piedi.

Tea tree oil: applicato direttamente sull’unghia infetta, o diluito in acqua come pediluvio. E’ sufficiente far cadere qualche goccia di olio dell’albero del tè (Melaleuca alternifolia) direttamente sulla zona infetta e lasciar asciugare. I principi di tale olio sono infatti in grado di danneggiare la membrana del fungo senza intaccare i tessuti sani.

Aglio: grazie al suo elevato potere antibatterico e antimicotico. E’ possibile ridurne a poltiglia uno spicchio, da applicare sulla parte interessata, avvolta in garza sterile.

Sale da cucina: per pediluvi da arricchire con qualche chiodo di garofano, per migliorarne l’efficacia antibatterica.

In ogni caso la prevenzione è sempre la migliore arma, perciò è necessario combattere l'umidità lasicando  respirare i piedi, quindi è bene approfittare dei mesi più caldi per indossare scarpe aperte, e  in inverno evitare scarpe troppo strette. Inoltre è bene asciugare sempre perfettamente i piedi dopo averli lavati. Potete chiedere al vostr oerborista di fiducia gli oli essenziali più adatti, come la lavanda ad esempio,  con specifico potere antimicotico, antisettico e disinfettante, specifici per la cura e pulizia dei piedi.

Usate inoltre la logica, ed evitate di camminare scalzi in luoghi pubbici, in special modo nei locali doccia di piscine o palestre. Tagliate le unghie nel modo corretto, evitando di andare troppo in profondità, creando bordi regolari e lasciandole appena più lunghe della pianta del piede, avendo cura di sterilizzare strumenti quali forbici e tagliaunghie se vi è il sospetto di una possibile infezione in corso. In questo caso sarebbe bene anche lavare in lavatrice con acqua calda calzini e indumenti venuti a contatto con le parti interessate. Altrettanto importante è evitare di condividere asciugamani, scarpe e altri oggetti personali .



Malto: tipi e proprietà

Malto: tipi e proprietà. Ottimo come sostituto dello zucchero, il malto è ricco di proprietà benefiche, buono per i bambini e per i diabetici. Vediamo quali sono i tipi di malto e le loro principali caratteristiche. 


Oggi vorrei parlarvi del malto, un complemento alimentare davvero benefico. E' un dolcificante naturale che si ricava sia dall'orzo che dal riso, ma anche dal frumento e dal mais e si usa spesso nella preparazione di ottimi dolci, creme, gelati. Per consistenza somiglia molto al miele ed è un ottimo sostituto dello zucchero bianco raffinato. Inoltre le sue proprietà benefiche sono davvero molte e degne di essere elencate:  agisce sul sistema nervoso, tonifica l'organismo, regala energia e migliora l'umore.

Sostituitelo allo zucchero bianco: il malto è ipocalorico e nemico della carie.  È fonte di vitamine e sali minerali, in particolare potassio, sodio e magnesio. Alcuni studi, hanno rivelato che, il maltolo (sostanza in esso contenuta) contrasta l'insorgere di patologie tumorali.

Benefici in base al cereale da cui si ricava: il malto di riso,  è particolarmente utile in caso di vulnerabilità polmonare e bronchiale,  allevia gonfiori addominali e problemi intestinali. Il malto d'orzo, invece, ha una specifica funzione disintossicante e depurativa del fegato, aiutandolo ad eliminare le scorie in eccesso. Quello di mais, ha azione benefica sulle vie urinarie, proteggendo l'apparato uro-genitale da cistiti, infiammazioni, bruciori. Contrasta la stanchezza e le occhiaie profonde. Il malto di frumento, invece, è utile per prevenire e curare gonfiori, irritazioni, rossori oculari e congiuntiviti.

Bambini e diabetici:  ottimo surrogato del miele anche per chi ha scelto uno stile alimentare privo di ingredienti di origine animale, come quello vegan. Spalmato sul pane è un' ottima prima colazione o una golosa merenda. Consumato con le noci o i formaggi vegan, non vi farà rimpiangere il nettare delle api.

Sostituitelo allo zucchero bianco raffinato per la preparazione di dolci, golose creme e gustosi gelati
Il malto può essere consumato cotto o a crudo. Spalmato sul pane rappresenta una sana e gustosa colazione o merenda




Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico

Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una pianticella spontanea, molto comune delle aree verdi, spesso confusa con l'ortica, ma innocua, che ha delle speciali proprietà curative.


Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una di quelle piante poco conosciute, spesso dimenticate a cui nessuno fa caso. Eppure, è una pianticella molto comune, che cresce nelle aree verdi dove è presente molta vegetazione. Per la sua somiglianza con l'ortica viene evitata, ma a differenza dell'ortica stessa, non è urticante.

Per il ricco contenuto di principi attivi, il lamio è davvero una pianta dalle molte particolarità, essa infatti contiene: tannini, saponine, mucillagini, glucoside, flavonoidi, iridoidi, tutti principi, questi, che la rendono una pianta molto utile alla salute. Vediamo perché.

Il Lamio infatti ha moltissime proprietà benefiche: è astringente, emostatico, decongestionante (in particolare a livello pelvico), sedativo, espettorante (favorisce infatti l'eliminazione dei muchi bronchiali), normalizza la secrezione sebacea, depurativo, tonico dell'organismo. Ma come usarla per beneficiare appieno dei suoi principi?

In caso di ipertrofia prostatica, menopausa, disturbi del tratto urogenitale, il lamio si dimostra molto efficace e può essere usato anche per irrigazioni interne in caso di leucorrea, metrorragie e dismenorrea. Ma è anche un ottimo digestivo e grazie al suo contenuto di mucillagini, è ottimo per le irritazioni gastriche e la flatulenza.

Con il lamio si posso fare anche gargarismi utili alle infiammazioni orali e della gola, inoltre, per le proprietà depurative è utile anche nell'eliminazione degli acidi urici e quindi efficace contro la gotta. Come assumere il lamio?

Si può usare l'intera pianta in cucina per la preparazione di ottime insalate, in particolare nel periodo estivo, oppure negli impasti di gnocchi, ma più comunemente, il lamio viene usato per decotti e tisane. Si può optare anche per l'estratto alcolico o la tintura che si trovano nelle erboristerie e nelle farmacie.

Per il decotto o la tisana si usa invece circa 1 grammo di lamio e 1 litro di acqua La polvere di fiori secchi: un pizzico al giorno nel miele o nella marmellata Decotto concentrato (solo per uso esterno): una manciata di pianta per litro d'acqua


lunedì 16 maggio 2016

Mezzina, mezzo e mezzo, mi ci farei di ane, mi fa rosa

Mezzina, mezzo e mezzo, mici farei di 'ane, mi fa rosa, particolari modi di dire per descrivere altrettante situazioni particolari.


MEZZINA: brocca, recipiente di rame per attingere acqua dal pozzo o dalla fonte. Un tempo, nelle campagne toscane, avere la "mezzina" bella lucida e senza ammaccature era il blasone della brava massaia e della donna di casa. Diceva uno stornello mugellese:

"Io malesco le donne piccine
che vanno a pigliar l'acqua, e non son buone:
 le rompon tutti i culi alle mezzine"

Evidentemente perchè nel portarle non possono sollevarle abbastanza da terra, e perciò sarebbero da maledire ("malesco"), nel senso di disprezzare, naturalmente


MEZZO E MEZZO: sentirsi mezzo e messo significa stare non del tutto bene, avere qualche disturbo ma non grave

 MI CI FAREI DI 'ANE: "picchierei la testa nel mnuro, dalla rabbia; mi ci arrabbierei". Espressione livornese di dispetto quando non si riesce a far qualcosa o non se ne viene a capo; ma quel "di 'ane" assomiglia tanto a una bestemmia

MI FA ROSA: mi prude; mi pizzica. A Montcatini. In altre zone, ròsia, da rosicare: "ave' lla ròsia ne' denti" (Pisa)



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