Humulus perché ama i luoghi
umidi;
lupulus perché strozza
i giovani arbusti cui si abbarbica
così come fa il lupo con la
preda.
Di esso è tradizione, sin dai tempi
preistorici, cogliere le parti tenere
e le cime dei rami a fini
alimentari. In età romana, il
luppolo entra come aromatizzante
di una bevanda, ottenuta
dalla fermentazione
dei cereali, che può essere
considerata la progenitrice della
nostra birra. Anche ai giorni
nostri il luppolo serve per dare
alla birra, quella veramente
buona e fatta a regola d'arte, il
caratteristico gusto amaro-aromatico.
Pure la
medicina popolare attribuisce
da secoli a questa pianta
una grande importanza quale
sedativo. Per garantirsi un
buon sonno, ci si riempiva
il cuscino con foglie di
luppolo. La sua coltivazione
è documentata a
partire dall'VIII secolo.
Caratteristiche e proprietà
Si tratta di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle
Cannabacee. I fusti sono lunghi molti metri e si arrampicano attorno ad
ogni sostegno. Le foglie sono opposte, dentate e protette da una membrana
alla base del gambo; quelle delle infiorescenze sono alternate. I fiori
maschili sono riuniti in pannocchie in cima ai rami, quelli femminili sono
appaiati a due a due e insieme formano un'infiorescenza a forma di cono
di colore verde chiaro o rossastro. I frutti sono di colore cenere. Cresce dal
piano alla zona collinare e submontana, preferibilmente del nord-Italia; si
trova specialmente nelle siepi, lungo i fossi e negli incolti. Predilige i terreni
profondi, permeabili, di medio impasto e ricchi di sostanza organica.
I germogli di luppolo vengono raccolti in marzo e aprile, quando sono succosi
e croccanti.
I fiori si raccolgono in agosto-settembre, con tempo secco per evitare che
l'umidità provochi muffe e marciumi. L'essicazione deve essere immediata
ponendo le infiorescenze in uno strato molto sottile all' ombra e in un locale
molto aerato. E utile muoverIe molto spesso per evitare processi di irrancidimento.
Le infiorescenze, le sole parti della pianta usate in medicina naturale, contengono
olio essenziale,
resine,
sostanze estrogene ecc. Hanno proprietà
toniche,
calmanti e digestive.
Utilizzo
I
getti primaverili dei fusti
maschili sono piuttosto succosi e teneri; forniscono
materiale di notevole pregio per
risotti,
minestre,
frittate, ripieni vari,
dolci ecc.
I
getti delle piante
femminili sono più fibrosi, meno succosi e quindi meno
pregiati ma sono ugualmente raccolti per tutte le preparazioni.
Grappa al luppolo: versare in un capace vaso ermetico 10 coni freschi di
luppolo, un litro di buona grappa e 45 g di zucchero. Scuotere, lasciar macerare
per un mese, filtrare e rimettere in bottiglia.
Come già detto, nella
medicina popolare si utilizzano esclusivamente i fiori
del luppolo.
Decotto per le digestioni particolarmente laboriose e difficili: far bollire
per due minuti 15 g di fiori di luppolo in un litro d'acqua. Filtrare bene il
liquido così ottenuto, quindi addolcirlo a piacere e berne una tazzina al termine
di ogni pasto.
Questo
rimedio contro i dolori nevralgici è tanto insolito quanto efficace:
riempire di fiori di luppolo un sacchetto di tela e cucirne l'apertura, quindi
metterlo a scaldare davanti alla stufa o sul termosifone. Il sacchetto così
preparato va appoggiato sulla parte dolorante. I dolori si calmeranno in
pochi minuti.
Decotto contro l'insonnia: versare un cucchiaino di fiori di luppolo in una
tazzina d'acqua e far bollire il tutto per tre minuti. Una volta che il liquido
sia tiepido, filtrarloaccuratamente, addolcirlo quanto basta con del miele
e berIo prima di andare a letto.