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mercoledì 27 gennaio 2016

Come scegliere l'acqua in base alle proprie esigenze

Per molti un'acqua vale l'altra, ma ogni consuamtore attento a ciò che acquista e alla propria salute, deve sapere quale acqua è più adatta alle sue esigenze, in base alle caratteristiche dell'acqua stessa. Esiste una classificazione delle acque minerali in base ad alcuni parametri: il contenuto di gas, il residuo fisso e la composizione di sali minerali.


Ogni acqua minerale, pertanto, è unica e ha caratteristiche proprie che la rendono idonea a ciascun individuo:
  • un’acqua povera di sali minerali è adeguata per diluire il latte in polvere destinato a neonati e lattanti; inoltre, grazie alle sue proprietà diuretiche, può essere utile a chi soffre di microcalcoli o di sabbiolina per fare un “lavaggio” dei reni; 
  • per chi fa sport o durante il periodo estivo, quando si suda maggiormente, è raccomandata un’acqua minerale che aiuti a reintegrare i sali persi; 
  • un’acqua bicarbonata, se bevuta durante i pasti, favorisce la digestione; 
  • quella ricca di calcio è indicata per la crescita dei bambini, per le donne in gravidanza e negli adulti per prevenire l’osteoporosi. 
  • l’acqua minerale ricca di calcio biodisponibile (che l’organismo assimila senza eliminarlo) è, inoltre, particolarmente, adatta per chi ha difficoltà nell’assorbimento di questo elemento attraverso il latte e i derivati; le acque solfate aiutano, invece, a combattere la stitichezza.

La scelta delle acque minerali è, però, la sintesi delle esigenze e dello stato psicologico del momento: ad esempio, quando si è assetati si ha il desiderio di un’acqua piatta e fresca, mentre quando fa molto caldo o semplicemente si vuole aiutare la digestione, si sente il desiderio di bere un’acqua gasata e ricca di magnesio. A voi la scelta.

Trattare il diabete non insulino dipendente con la Mormordica Karantea

Le regioni tropicali sono ricche di piante dalle proprietà curative, oggi parliamo di una particolare pianta, la Mormordica Karantea, in realtà una vite rampicante nativa e diffusa nel Centro e Sud America, ma la si può ritrovare anche in Cina. Le serve un clima secco e temperato. ha fiori gialli  e un frutto che cambia la sua forma a seconda che la pianta sia selvatica (ovale allungato) o coltivata (cilindrico) la cui terminazione la rende caratteristica, perchè termina a nastro arrotolato. Ogni parte di essa è amara. Dai suoi frutti si ottiene un succo che concentrato e preparato in polvere o estratti concentrati e titolati in principi amari può essere preparato per forme di dosaggio roali, come capsule, compresse, polveri che vengon ousate a scopo fitoterapico.


BENEFICI E CARATTERISTICHE
La Momordica è una pianta utilizzata da secoli nelle farmacopee tradizionali indiane, cinesi e africane come purgante, antielmintico, utile nelle epatiti, stimolante l'appetito per l'alta concentrazione di principi amari ed infine nel trattamento delle infezioni gastrointestinali. Le foglie e i frutti sono una ottima fonte mineralizzante e vitaminizzante, sono infatti ricchi di calcio, magnesio e potassio, fosforo, ferro e vitamine del complesso B (soprattutto i frutti). Il recente interesse della fitoterapia moderna trae spunto dagli usi tradizionali della Momordica di India e Cina, dove era già nota per le sue proprietà ipoglicemizzanti. L'attività ipoglicemica della Momordica è stata addirittura confrontata con successo in uno studio clinico contro la tolbutamide.

L'esatto meccanismo d'azione rimane ancora non completamente identificato, pur non essendoci dubbi riguardo all'effettiva capacità dell'estratto di Momordica di essere un agente ipoglicemizzante. Tale effetto può essere attribuibile a due principi attivi accertati contenuti nella pianta: la charantina, che rappresenta la frazione cristallina dell'estratto alcolico del frutto ed è costituita da una miscela di beta-sitosteroli e -D-glucoside a di 5,25 stigmadien -3- oli-glicoside, e un polipeptide ottenuto dal frutto e dai semi, chiamato polipeptide P o P-insulina o V-insulina (dove V sta per vegetale) che dalle prime indagini preliminari sembra essere molto simile per struttura all'insulina bovina. In uno studio clinico controllato, il peptide denominato P-insulina o polipeptide-P è stato testato per verificarne l'efficacia come agente ipoglicemizzante. In virtù dei risultati positivi ottenuti la Momordica è un potente rimedio fitoterapico coadiuvante il trattamento del diabete, ed in particolare del diabete di tipo non-insulino dipendente, con diminuzione della glicemia serica e miglioramento della tolleranza al glucosio.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Alterazioni del controllo glicemico, iperglicemia, controllo del peso corporeo, coadiuvante nel trattamento del diabete insulino-dipendente, alterazioni della funzionalità intestinale, gonfiori e aerofagia. In caso di assunzione eccessiva possono comparire nausea, dolori addominali e diarrea. Non usare in gravidanza e allattamento (è abortiva). Non associare ad altri composti e farmaci ipoglicemizzanti.

Cura basica del corpo: concentrato di sale da bagno

Forse molti ancora non sanno che l'igiene migliore è quella della cura basica del corpo fatta attraverso un pH ca 8,5  dell´acqua del bagno, che si presta magnificamente per bagni completi, semicupi e docce per pediluvi e trattamento delle mani. Sono bagni che puliscono e nutrono la pelle e le donano grande morbidezza. Sono costituiti dalla finissima polvere di pietre preziose quali agata, cornalina, citrino, crisoprasio, calcedonio, zaffiro, cristallo di rocca e onice. Il nome attraverso vui li conosco io è AlcaBagno è concentrato e ne basta pochissimo.


Quando si è immersi nella acqua è bene strofinare il corpo a intervalli regolari di dieci minuti con una spazzola da bagno: ne otterrete un effetto stimolante e favorirete l'irrorazione sanguigna. I bagni basici caldi durante la stagione fredda fanno benissimo a corpo e  spirito, memtre quelli rinfrescanti basici completi o in semicupio in estate rinvigoriscono e rigenerano. Tali bagni erano già conosciuti nei tempi antichi, infatti ai tempi dell´antico Egitto, dell´antica Grecia e dei romani l´igiene personale era basica. Queste antiche civiltà usavano bicarbonato di sodio, latte o sapone basico.

In passato persino l´igiene completa degli anziani veniva praticata con sapone liquido di pH superiore a 9,0. Nelle culture giapponese e messicana ad esempio, è tradizione addirittura fare bagni di più ore in una soluzione basica e ancora oggi essi vengono praticati per il benessere del corpo e dello spirito. Nella comprovata tradizione di una cura basica del corpo si colloca questo tipo di concentrato di sale da bagno, con pH di 8,0-8,5 a seconda del valore iniziale e del grado di durezza dell´acqua del rubinetto.

Iniziare ad usarlo è semplice con qualche piccolo accorgimento:  una temperatura del bagno di 36 - 37°C e una durata di 30 minuti; l´ ideale sarebbero 45 - 60 minuti o più. Per un bagno completo occorrono tre cucchiai colmi di prodotto e per un semicupio un cucchiaio colmo. Per impacchi e sciacqui di sale e pediluvi è sufficiente un cucchiaino colmo. Un cucchiaino su 20 litri per un bagno per bebè. Vi sono anche  impieghi speciali costituiti da calze e maniche basiche, guanti e impacchi al sale. Potete usarlo anche sui neonati.

martedì 26 gennaio 2016

Conquidere, cordoni, corollo, corpo disabitato

CONQUIDERE: usato sempre nel senso di dar noia, disturbare, far confondere: "M'hai conquiso tutto il giorno con le tu' lagne"

CORDONI: eufemismo per zebedei, IL verbo che si fa derivare è usato quasi soltanto nell'espressione "e nun cordòno!", cioè " e non scherzo, no nfaccio per burletta".

COROLLO: dolce casalingo a forma di cimbella fatto con farina, uova e zucchero. Così si chiama in molte zone della Toscana, da Pistoia a Piombino, da Pisa all'entroterra di Livorno.

CORPO DISABITATO: si dice di uno che mangia molto, come se non avesse mai nulla in pancia

3400 anni fa una canzone mesopotamica

La musica fa parte del mondo e dell'uomo, ne ha da sempre accompagnato l'esistenza, la felicità, la tristezza, le festività. Ma vi siete mai cheisti come poteva essere la musica all'alba della civiltà? Io me lo chiedo spesso. Insomma quali strumenti musicali venivano usati? Che suono producevano? Quali parole? Così quando cerca qui e cerca lì, ho trovato questa interessante informazione, che mi ha particolarmente colpita.

Un gruppo di studiosi dell'Università della Californi, Berkeley, dopo un attento studio su tavolette cuneiformi datate 1400 a.C. ha riportato in vita gli antichissimi suoni che rappresentavano il gusto musicale dei popoli mesopotamici. E il risultato dello studio è stata la creazione di un brano musicale che è rimasto inascoltato e per migliaia di anni. Che fascino!

La scoperta delle tavolette è avvenuta nei primi anni ’50 nell’antica città di Ugarit, e prima di allora si ignorava quale fosse e come fosse la musica sumero-babilonese, a parte gli strumenti musicali illustrati nei bassorilievi e ritrovati nei siti archeologici. Archeologi e scienziati nulla sapevano in merito alla teoria e alla pratica di quella che era considerata un’arte divina, il cui patrono era il dio Enki/Ea, portatore della regalità, della magia, delle arti e dei mestieri. Ma  la straordinaria scoperta ha gettato luce sull’ampia gamma di attività scientifico-sapienziali degli antichi Sumeri e Hurriti.

Sulle tavolette, come riportato su Ancient Origins, sono stati trovai quattro testi cuneiformi singoli, più una tavoletta che riporta la complessa notazione musicale di un inno sacro hurrita suonato più di 3400 anni fa, il canto più antico mai scoperto. Il brano è dedicato a Nikal, la dea hurrita dei frutteti. Nella tavoletta sono state trovate anche le istruzioni per il cantante che doveva essere accompagnato da un sammûm a nove corde, un tipo di arpa o di lira.  A causa delle difficoltà interpretative del linguaggio hurrita, il significato del testo non è del tutto chiaro e, al momento, è stata proposta una sola interpretazione di cui allego il video.


Il testo in italiano è una traduzione da una versone inglese tra l'altro semplificata del testo hurrita:

Verrò sotto il piede destro del trono divino, 
e sarò purificato e cambierò. 
Una volta che i peccati sono perdonati, 
non dovranno più essere modificati, 
mi sento bene dopo aver compiuto il sacrificio. 
Ho fatto amare la dea e lei mi ama nel suo cuore, 
l’offerta che porto può coprire interamente il mio peccato, con timore, 
ti porto olio di sesamo per mio conto. 
La sterile può diventare fertile, 
il grano può essere portato via, lei, la moglie, si farà carico al padre (dei bambini). 
Ella può dare figli a chi ancora non li ha avuti.

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