Cavolfiore, benessere a tutto tondo, per le grandi proprietà nutrizionali e i benefici, primo fra tutti il controllo del peso. Se vogliamo controllare il nostro peso e star bene senza sottoporre il nostro metabolismo e il corpo a stress inutili, dovremmo impegnarci a studiare un po' di più e lasciare spazio all'informazione.
Cavolfiore, benessere a tutto tondo |
Il Cavolfiore (Brassica oleracea) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Crucifere ed è tra gli ortaggi maggiormente coltivati nel nostro Paese, in particolare nelle regioni centro-meridionali. Il suo nome deriva dai sostantivi latini “caulis”, cioè “fusto”, e “floris”, ovvero “fiore”.
Dato che la sua coltivazione richiede temperature fresche, esso viene raccolto ed è presente sul mercato da Settembre a Maggio.
Ricco di sali minerali, fibre, vitamine e sostanze antiossidanti, il cavolfiore è un alimento capace di apportare molteplici benefici al nostro organismo. Il modesto contenuto calorico, solo 25 calorie per ogni etto di prodotto, lo rende un ortaggio leggero e particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche.
Non solo, il cavolfiore è ricco di calcio, potassio, ferro, fosforo e magnesio, elementi essenziali per la costituzione di cellule e tessuti e per regolare il metabolismo idrico generale.
Inoltre, questo ortaggio contiene molta vitamina C, quindi è utile anche per il sistema immunitario, e buone dosi di vitamina B9 (acido folico), sostanza che lo rende indicato per gli sportivi, visto che essa contribuisce a scindere le proteine in aminoacidi, e per coloro che hanno problemi di anemia, in quanto la vitamina B9 stimola la produzione di globuli rossi.
Le fibre presenti nel cavolfiore favoriscono il corretto funzionamento dell’apparato digerente e facilitano la regolarità intestinale, mentre l’assenza di glutine ne fa un ortaggio liberamente consumabile anche dai soggetti diabetici e celiaci.
Prima di acquistare un cavolfiore, è sempre opportuno verificare che esso sia sodo e compatto e che le foglie siano croccanti e prive di macchie. Una superficie lievemente annerita è un chiaro indice del fatto che l’ortaggio sia poco fresco e conservato male.
Per quanto concerne le controindicazioni, il cavolfiore contiene sostanze che ostacolano il lavoro della Tiroide ed è pertanto sconsigliato a coloro che soffrono di ipotiroidismo. È preferibile che i soggetti con problemi di colon irritabile ne limitino il consumo, dal momento che questo ortaggio potrebbe provocare gonfiore all’addome e diarrea.
Secondo studi scientifici, il cavolfiore, così come i broccoli, la verza e i cavoletti di Bruxelles, è particolarmente ricco di sulforafano, un potente antiossidante che ha attirato l’attenzione del mondo scientifico per via delle sue proprietà antitumorali.
Qualche anno fa, uno studio canadese ha esaminato l’effetto del consumo di cavolfiori su pazienti affetti da cancro al pancreas, stabilendo che questo ortaggio, se ingerito regolarmente, appariva in grado di proteggerli dalla metastasi delle cellule tumorali.
Una recente ricerca tedesca, compiuta da studiosi dell’Università di Heidelberg e del Centro Tedesco di Ricerca sul Cancro, ha condotto ulteriori indagini sul sulforafano, che si è dimostrato in grado di indebolire le cellule tumorali più resistenti. Tramite numerosi test in provetta e su cavie da laboratorio, i ricercatori hanno scoperto che questa sostanza riesce a inibire lo sviluppo delle cellule tumorali e a opporsi ai loro meccanismi autodifesa.
Inoltre, uno studio del 2006, condotto presso l’Università di Georgetown a Washington, ha evidenziato che un fitochimico naturale contenuto nel cavolfiore, l’Indole-3-Carbinol, è capace di potenziare l’attività di quei geni che, in caso di tumore (in particolare quello al seno, all’ovaio e alla prostata), sono deputati all’individuazione e alla riparazione del DNA danneggiato.