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sabato 21 maggio 2016

Lo sciroppo di Yacon

Lo sciroppo di Yacon, dal gusto fruttato, ha un'infinita quantità di proprietà benefiche per la nostra salute: regola la glicemia, è saziante, favorisce la digestione, aiuta a dimagrire, riduce il colesterolo.


Oggi parleremo dello sciroppo di Yacon, che si ottiene dalla radice della omonima pianta, e originaria dell'America meridionale. Si ottiene grazie ad un evaporatore con un processo simile a quello da cui si ottiene lo sciroppo d'acero ed ha un gusto fruttato.  Circa il 50% è costituito da oligofruttosio, carboidrato complesso e difficilmente digeribile che garantisce a questo sciroppo un bassissimo contenuto di calorie e tanti benefici per la salute.


Oltre all'oligofruttosio lo sciroppo di Yacon contiene molti principi nutritivi: minerali (in particolare il potassio), fibre alimentari, antiossidanti,  in particolare i polifenoli utili al sistema immunitario per combattere i radicali liberi. Ma vediamo quali sono le sue proprietà.

Regola la glicemia:  grazie all’oligofruttosio, che il nostro intestino non è in grado di assimilare, non viene alterata sensibilmente la quantità di zucchero presente in circolazione. Viene ridotta così la sensazione d’appetito nel corso della giornata, e regolate la produzione di insulina (e aumentare la sua funzionalità) e di conseguenza ridurre il rischio di ammalarsi di diabete di tipo II.

Sopprime l’appetito:  regola la produzione di un ormone, la grelina, responsabile dell’appetito. Aiuta quindi a sentirsi sazi più in fretta. Grazie all'alto contenuto di fibre permette di riempire lo stomaco più velocemente e prolungare questa sensazione a lungo.

Aiuta a dimagrire: limitando l’appetito, consente di limitare le porzioni. Può essere utile a chi  soffre di fame nervosa, ossia mangiano esclusivamente come risposta allo stress o alla tristezza, senza averne realmente necessità.

Favorisce la digestione: stazionando a lungo nel tubo digerente, fermenta, favorendo la proliferazione dei batteri che formano la flora intestinale. Inoltre, le fibre alimentari contenute nello Yacon favoriscono il transito del cibo e permettono un miglior assorbimento delle sostanze nutritive.

Riduce i trigliceridi e il colesterolo:  favorisce una riduzione sensibile dei livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.

Rafforza l’apparato scheletrico:permette all’intestino di assimilare in maniera più efficace alcuni minerali come il calcio, il fosforo e il magnesio, fondamentali per la formazione e il mantenimento delle ossa.

Rafforza il sistema immunitario: grazie ai polifenoli, che sostengono l’azione del sistema immunitario contro i radicali liberi.

Stimola la diuresi: favorisce la diuresi, limitando quindi il rischio di infezioni e infiammazioni nonché la formazione di calcoli renali.

Aumenta la fertilità dell’uomo: alcune ricerche (al momento eseguite solo su cavie di laboratorio) hanno evidenziato una relazione tra l’assunzione di sciroppo di Yacon e l’aumento della produzione di sperma. Non è ancora chiaro il motivo per cui questo avvenga, né se sugli esseri umani possa succedere altrettanto, ma se così fosse potrebbe essere una splendida notizia per chi ha problemi di fertilità.

Dosaggio: un cucchiaio da tè prima almeno 30 minuti prima di di cominciare ogni pasto della giornata, così da  favorire la soppressione della fame. Chi ha intezione di perdere peso non deve aspettarsi risultati miracolosi in poco tempo, bisogna abbinare anche l'esercizio fisico. Essendo un dolcificante naturale molto efficiente e soprattutto con pochissime calorie, può essere usato anche da chi non ha necessità di dimagrire, quindi  il dosaggio dipende dal gusto personale. È importante non superare le quantità giornaliere consigliate per evitare eventuali effetti collaterali.

Avvertenze: è un alimento assolutamente sicuro e naturale. La radice da cui è estratto viene consumata da secoli dalle popolazioni dell’America latina senza che ci sia alcun tipo di problema per la salute. Dato che fa parte della famiglia dei girasoli, chi è allergico a questo tipo di piante, dovrebbe evitare di assumere lo sciroppo, per non rischiare di andare incontro a reazioni allergiche anche molto gravi.
Inoltre chi soffre abitualmente di feci liquide o diarrea potrebbe notare un’intensificazione della frequenza degli attacchi in caso di assunzione.

Se, per motivi di salute state facendo una dieta particolarmente rigorosa consultate un medico prima di cominciare a consumare questo prodotto, in modo da essere sicuri che sia compatibile con il regime alimentare che state seguendo. Sono possibili casi di intossicazione, se si supera il dosaggio giornaliero consigliato sulle confezioni. I sintomi, tuttavia, non sono molto gravi e sono tutti a carico dell’apparato gastrointestinale. I più comuni sono nausea, vomito, flatulenza, feci morbide o diarrea.

mercoledì 27 gennaio 2016

Trattare il diabete non insulino dipendente con la Mormordica Karantea

Le regioni tropicali sono ricche di piante dalle proprietà curative, oggi parliamo di una particolare pianta, la Mormordica Karantea, in realtà una vite rampicante nativa e diffusa nel Centro e Sud America, ma la si può ritrovare anche in Cina. Le serve un clima secco e temperato. ha fiori gialli  e un frutto che cambia la sua forma a seconda che la pianta sia selvatica (ovale allungato) o coltivata (cilindrico) la cui terminazione la rende caratteristica, perchè termina a nastro arrotolato. Ogni parte di essa è amara. Dai suoi frutti si ottiene un succo che concentrato e preparato in polvere o estratti concentrati e titolati in principi amari può essere preparato per forme di dosaggio roali, come capsule, compresse, polveri che vengon ousate a scopo fitoterapico.


BENEFICI E CARATTERISTICHE
La Momordica è una pianta utilizzata da secoli nelle farmacopee tradizionali indiane, cinesi e africane come purgante, antielmintico, utile nelle epatiti, stimolante l'appetito per l'alta concentrazione di principi amari ed infine nel trattamento delle infezioni gastrointestinali. Le foglie e i frutti sono una ottima fonte mineralizzante e vitaminizzante, sono infatti ricchi di calcio, magnesio e potassio, fosforo, ferro e vitamine del complesso B (soprattutto i frutti). Il recente interesse della fitoterapia moderna trae spunto dagli usi tradizionali della Momordica di India e Cina, dove era già nota per le sue proprietà ipoglicemizzanti. L'attività ipoglicemica della Momordica è stata addirittura confrontata con successo in uno studio clinico contro la tolbutamide.

L'esatto meccanismo d'azione rimane ancora non completamente identificato, pur non essendoci dubbi riguardo all'effettiva capacità dell'estratto di Momordica di essere un agente ipoglicemizzante. Tale effetto può essere attribuibile a due principi attivi accertati contenuti nella pianta: la charantina, che rappresenta la frazione cristallina dell'estratto alcolico del frutto ed è costituita da una miscela di beta-sitosteroli e -D-glucoside a di 5,25 stigmadien -3- oli-glicoside, e un polipeptide ottenuto dal frutto e dai semi, chiamato polipeptide P o P-insulina o V-insulina (dove V sta per vegetale) che dalle prime indagini preliminari sembra essere molto simile per struttura all'insulina bovina. In uno studio clinico controllato, il peptide denominato P-insulina o polipeptide-P è stato testato per verificarne l'efficacia come agente ipoglicemizzante. In virtù dei risultati positivi ottenuti la Momordica è un potente rimedio fitoterapico coadiuvante il trattamento del diabete, ed in particolare del diabete di tipo non-insulino dipendente, con diminuzione della glicemia serica e miglioramento della tolleranza al glucosio.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Alterazioni del controllo glicemico, iperglicemia, controllo del peso corporeo, coadiuvante nel trattamento del diabete insulino-dipendente, alterazioni della funzionalità intestinale, gonfiori e aerofagia. In caso di assunzione eccessiva possono comparire nausea, dolori addominali e diarrea. Non usare in gravidanza e allattamento (è abortiva). Non associare ad altri composti e farmaci ipoglicemizzanti.

domenica 3 gennaio 2016

Purificare e depurare il sangue: vi presento il Radicchio rosso

Il radicchio è un'insalata amara, è un cespo di foglie di colore rosso intenso con venature bianche. Il radicchio a testa rotonda è quello di Chioggia mentre quello allungato, è quello di Treviso. Dal suo colore capiamo subito che è ricco di antiossidanti, alleati buoni per abbassare la pressione sanguigna e irrobustire l’apparato cardiocircolatorio. Nelle sue foglie troviamo acido folico e vitamine A e C, fibre e sali minerali come potassio, fosforo, sodio e ferro che tonificano il fegato e purificano il sangue. Grazie alla sua capacità di eliminare i batteri patogeni, viene utilizzato spesso in caso di vermi intestinali o infezioni ed è particolarmente indicato al cambio di stagione, quando lo stress e i primi virus favoriscono demineralizzazione e accumulo di scorie acide.


Riattiva enzimi e pancreas: per chi ha un metabolismo rallentato e fatica a bruciare i grassi, il gusto amaro del radicchio potenzia l’attività del pancreas e stimola la secrezione biliare che attiva il metabolismo dei grassi. Fate una centrifuga con cinque foglie fresche di radicchio e il succo di mezzo limone: consumare un bicchiere prima dei pasti. Stimola la saliva e gli enzimi digestivi. Questo succo è inoltre un ottimo corroborante da bere subito dopo lo sforzo fisico o una sessione di ginnastica, perché reintegra rapidamente i sali minerali persi.

Attenua rughe e couperose: ecco come ridurre la couperose, prendete tre foglie di radicchio, una pera matura e un cucchiaio di farina d’avena. Frullate gli ingredienti fino ad ottenere una crema morbida. Applicatela sul viso per 10 minuti e poi risciacquate con acqua fredda. Le antocianidine del radicchio stimolano la produzione di collagene e attenuano i rossori.

Abbassa la glicemia: avete esagerato con dolci e carboidrati raffinati? Allora consumate il radicchio rosso in insalata crudo prima dei pasti: abbassa il livello di zucchero nel sangue grazie all’alto contenuto di inulina.

Sfiammare il colon:  durante tutti i mesi freddi è buona abitudine bere il centrifugato di radicchio prima dei pasti: disinfetta tutto l’apparato digerente.

Veloce e sana: come fare una colazione senza sprechi

Quasi tutti quando pensano alla colazione vanno con la mente al ghiotto cappuccino con brioche. In effetti il profumo delle brioches calde e la schiuma del cappuccino fanno venire l'acquolina in bocca.  Dal punto di vista della salute però l'apporto di nutrienti pende a favore dei grassi saturi, non vi sono le vitamine fondamentali, gli Omega 3 e gli Omega 6. L'abitudine di consumare alimenti molto dolci, come le brioche, a stomaco vuoto provoca l'innalzamento della glicemia, cioè il famigerato picco glicemico. Quest'ultimo non giova al nostro organismo nel lungo periodo, poichè affatica reni e fegato.


Ci vogliono alimenti a basso indice glicemico, come  yogurt, mele, noci,  più adatti quindi alla colazione. Se ben pensate, brioche e cappuccino di solito si consumano in piedi e  di corsa e questo non è un bene, poichè l'organismo che deve ancora risvegliarsi del tutto, così subisce un brusco risveglio. Va bene la fretta e la capisco, tutti andiamo di fretta, ma per consumare una colazione sana che apporti sazietà e giusto nutrimento basta poco:  spesso manca la voglia, altre volte le idee. Ebbene ora non avrete più scuse, eccone alcune:

1 Evitate solo zuccheri: gli zuccheri semplici come glucosio, alcuni tipi di fruttosio, vanno accompagnati da alimenti a basso indice glicemico. Lo yogurt con il miele è un esempio che ben chiarisce: oppure, pane con la pasta madre, burro e marmellata.
2 Abituatevi all'integrale: le fibre che troviamo nelle preparazioni integrali mantengono la flora intestinale sana, limitano il picco glicemico e aiutano l'intestino ad assimilare l'acqua.
3 Piano e seduti (prendetevi il vostro tempo): la calma e l'accurata masticazione aiutano la digestione e quindi il corretto espletarsi delle funzioni digestive.

Colazione classica: spalmate su una fetta di pane fato con la pasta madre della marmellata o del miele a vostro piacimento.  Potrete poi optare per una tazza di latte di riso con orzo,  una tazzina di caffè biologico allungato con acqua calda, o del tè.


Porridge: il porridge è un piatto tipico dei paesi nordeuropei, un misto di semi e cereale di avena da ammollare e cuocere nel latte (noi consigliamo quello vegetale) e che possiamo arricchire a piacimento: nei negozi di alimentazione biologica si trovano pronti i preparati che non occorre ammollare prima, pratici e di qualità. Dopo averlo cotto per qualche minuto nel latte, il porridge si arricchisce con frutta, mele, banane, pere a seconda della stagione, e semi oleosi come mandorle, nocciole o noci. Si può addolcire poi con un cucchiaino di miele biologico a piacimento.


Frutta e yogurt: uno yogurt classico o di soia, cui aggiungere frutta fresca, secca e un cucchiaino di miele per addolcire e come complemento  una tazza di latte di riso, thè verde o nero, nella quale potrete inzuppare del pane fatto con la pasta madre spalmato di marmellata.


Crema Budwig: conosciuta ormai da tutti, la crema Budwig fa parte del metodo Kousmine.  E' una colazione completa e nutriente. Ecco la ricetta:
- un cucchiaio e mezzo di semi di lino macinati al momento: al loro posto si possono utilizzare semi oleosi come le noci (5 o 6) che hanno un buon rapporto omega 3/omega 6.
- un cucchiaio di cereale bio integrale: avena, grano saraceno, orzo, riso.
- altri semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)
- mezzo limone, o il succo o il frutto a pezzi
- frutta fresca e secca :  100 gr di banana,  100 gr o più di frutta di stagione
- una manciatina di semi oleosi non tostati (noci, mandorle, nocciole, semi di girasole, ecc., tritati grossolanamente o come preferite)
- yogurt bio vaccino o di soia (125 gr.) o tofu (75 gr) o ricotta magra (100 gr)
Si frulla tutto insieme e si gusta!

lunedì 3 agosto 2015

Glicemia, diabete, obesità, utilizziamo la stevia

Finalmente con il plauso della FAO, dell'OMS e anche dell'Unione Europea arriverà in Italia, la stevia. Essa rappresenta una rivoluzione nel mondo della dolcificazione naturale. Cantiamo un inno di ringraziamento. Ora tutti coloro che hanno problemi di glicemia, diabete, obesità potranno utilizzare questo dolcificante naturale.
 
La stevia (Stevia rebaudiana) è una pianta dolcificante del tutto naturale, senza calorie, per la gioia di tanti consumatori con problemi di peso e glicemia o che cercano semplicemente una sana alternativa allo zucchero.  Ma cos'ha di tanto particolare la stevia? Per chi ancora non lo sapesse, Stevia rebaudiana è una pianta di origine sudamericana, le cui foglie possiedono un'elevatissima capacità dolcificante, 300 volte maggiore (sì, avete letto bene...) di quella del saccarosio, il comune zucchero da cucina. 

Questo enorme potere dolcificante della stevia è dovuto ai suoi principi attivi, innnanzitutto allo stevioside. Della stevia vengono impiegate sia le foglie (tali e quali o essiccate), sia loro estratti, che possono essere utilizzati non solo per dolcificare bevande, ma anche in cucina, nella preparazione di prodotti da forno e dolci vari. La stevia rappresenta così realmente una perfetta alternativa allo zucchero. Il vantaggio di utilizzare la stevia al posto dello zucchero è che la stevia è completamente senza calorie e non ha alcun valore nutritivo. La stevia non innalza la glicemia e non richiede quindi l'intervento dell'insulina, caratteristiche che fanno di quest'erba un'interessante opportunità per chi soffre di diabete, obesità, difficoltà a perdere peso

E ovviamente la stevia, a differenza dello zucchero, non provoca carie ai denti. La stevia è stata a lungo fuorilegge, per il sospetto che alcuni suoi costituenti fossero cancerogeni. Secondo molti estimatori del naturale, tuttavia, la ragione di tante lungaggini legislative e burocratiche nell'autorizzazione al commercio deve essere invece ricercata nel fatto che la stevia ha sempre rappresentato uno sgradito concorrente commerciale dei dolcificanti sintetici e degli edulcoranti artificiali (aspartame, saccarina, acesulfame ecc., questi sì non privi di effetti nocivi - dimostrati -, anche gravi). Sia come sia, da oggi anche i consumatori italiani potranno trovare questo prodotto sugli scaffali di negozi e supermercati. Via libera allora alla stevia nella nostra dieta

ATTENZIONE! Benché sia un prodotto del tutto sano, senza effetti collaterali se assunto a dosaggi ragionevoli e assolutamente preferibile rispetto allo zucchero e soprattutto ai dolcificanti sintetici, il messaggio biochimico che Stevia rebaudiana invia all'organismo non è dissimile a quello degli edulcoranti artificiali. Si tratta di un segnale di vero e proprio inganno metabolico, in grado di modificare negativamente il senso dell'appettito e di stimolare meccanismi di fame "fittizia" (che spesso interpretiamo erroneamente per fame nervosa). Nei bambini, per giunta, anche la stevia può falsare prepotentemente il senso del gusto, indirizzando fin dalla più tenera età alla ricerca dei sapori dolci. Un'abitudine che, da adulti, verrà pagata con gli interessi. La soluzione veramente naturale e fisiologica per dimagrire e per alimentarsi correttamente è allora imparare, anche con gradualità, a non dolcificare affatto, riscoprendo i veri sapori di cibi e bevande e salvaguardando nel contempo linea e salute. Senza fanatismi e con le inevitabili eccezioni alla regola.


venerdì 26 giugno 2015

Oligoelementi, Manganese

Tra le funzioni del Manganese troviamo il benessere del sistema nervoso e del cervello, il mantenimento della produzione degli ormoni sessuali, il normale sviluppo dello scheletro, il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione del sangue. 

E' importante nella cura dell'anemia da carenza di ferro e per l'utilizzazione della tiamina e della vitamina E. Il manganese partecipa attivamente a numerosi meccanismi biologici utili all'equilibrio della salute: coagulazione, attività tiroidea, fertilità, sistema immunitario, colesterolo, glicemia, formazione delle ossa ecc. Inoltre, questo oligoelemento sembra avere riscontri positivi per la profilassi di alcune affezioni, quali epilessia, deficit neurologici, diabete mellito, ritardi della crescita, ulcere, insufficienza renale, infarto (in particolare del miocardio) e persino tumori. 

Il ruolo biologico del manganese in alcuni sistemi dell'organismo merita di essere approfondito. Come accennato, il manganese sembra intervenire positivamente nel sistema immunitario, al fine di promuovere la sintesi di numerosi anticorpi; anche i meccanismi della riproduzione sembrano essere, in qualche modo, strettamente correlati alla quantità di manganese nel sangue: la carenza di questo minerale, infatti, pare responsabile di una ipotetica diminuzione della fertilità. Ancora, la carenza di manganese durante la gravidanza potrebbe avere riscontri negativi sullo sviluppo delle ossa del nascituro, aumentando il rischio di malformazioni e/o anomalie ossee. 

Un giusto tasso ematico di manganese è utilissimo per tenere sotto controllo gli attacchi epilettici: non a caso, nel sangue di pazienti – soprattutto infanti – malati di epilessia si osservano spesso quantità minime di manganese; ciò fa pensare che un giusto apporto di manganese sia utile per prevenire l'epilessia o diminuire la frequenza e l'intensità delle crisi epilettiche.



venerdì 15 maggio 2015

Usi e proprietà del Fieno Greco

Dal nome non sempre si evince il luogo di appartenenza, perchè infatti il fieno greco non è originario della Gcia, ma dell'Asia. Piuttosto dovrebbe farci riflettere il suo nome botanico Trigonella foenum graecum. Trigonella appunto in greco riporta alla forma dei semi, che hanno tre lati. Il fieno greco è particolarmente apprezzato per le sue proprietà medicinali e nutrizionali.

Ben lo conoscevano gli antichi, infatti Egizi, Romani, Greci ne sfruttavano le qualità nutrizionali, in quanto ha proprietà toniche, ricostituenti e rinvigorenti. Gli sportivi lo conoscono bene poichè aiuta ad accumulare proteine nei muscoli, contribuendo all’aumento del volume della massa muscolare e della relativa potenza. Stimola l’appetito perché le sue sostanze vanno ad agire direttamente sull’area del cervello che controlla la sensazione della fame.Contiene vitamine A, B e C, proteine, fibre, ferro e calcio.

Tra l'altro è contribuisce anche in certi disturbi femminili, è infatti antianemico, quindi fa benissimo per  l’anemia della donna in gravidanza, e per le donne che hanno appena partorito perché stimola la produzione del latte. Regolarizza le mestruazioni, allevia i dolori mestruali, nella menopausa allevia le vampate di calore e contrasta l’osteoporosi.

Una delle caratteristiche che però andrebbe da tutti tenuta in somma considerazione è la capacità di normalizzare il livello di zucchero nel sangue e quindi è di aiuto nei casi di diabete,  abbassa il livello di trigliceridi e il livello del colesterolo LDL aumentando il livello del colesterolo HDL. Protegge l’intestino dalle ulcere. Non tutti sanno che il fieno greco ha effetti ipoglicemizzanti e può avere controindicazioni per soggetti diabetici che utilizzano l’insulina. Bisogna comunque tenere presente che il suo elevato apporto calorico potrebbe portare ad indesiderati aumenti di peso. Perciò la sua assunzione, va sempre  combinata con una costante attività fisica.

Per ciò che concerne il dosaggio: se in capsule 3-4  al giorno un po’ prima dei pasti,  se in estratto fluido si possono assumere 70-100 gocce al giorno. Il fieno greco si trova anche in semi oppure in polvere.  Con i semi di fieno greco si possono preparare decotti e infusi. Per preparare un decotto al fieno greco occorrono:  1 l di acqua,   2 o 3 cucchiai di semi di fieno greco. Versate l’acqua in un recipiente metallico e aggiungete i semi, fate bollire per almeno 15 minuti, poi spegnete, filtrate, lasciate intiepidire e bevete, dolcificando a piacere.

Per esaltare le caratteristiche depurative del decotto è opportuno berlo al mattino. Avendo un sapore e un odore molto intensi, chi lo assume può riscontrare la presenza del suo odore nel sudore e talvolta anche nelle urine.


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