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venerdì 22 gennaio 2016

Il doppio eterico

La parte più densa del corpo eterico è ancora connessa al corpo fisico morto, perchè ogni singola cellula di quel corpo ha una sua vita eterica indipendente, e continuerà a vivere in modo puramente vegetativo fino a che le condizioni saranno tali da impedirle assolutamente di funzionare. C'è molto da imparare circa le funzioni del doppio eterico; e nei nostri tempi, in cui sono ormai comuni i trapianti degli organi e alcuni scienziati hanno prospattato la macabra possibilità di matenere in vita corpi privi di funzioni cerebrali al fine di nutrire i "trapianti" fino a quando vengano richiesti "tali pezzi di ricambio", si tratta d'una linea di ricerca che potrebbe essere utile all'umanità.

L'intero fenomeno del "rigetto", il meccanismo con cui il corpo rifiuta un organo estraneo, può risultate assai più complesso di quanto si creda attualmente, poichè forse comporta altri fattori oltre a quelli biochimici. In effetti, tutta la ricerca medica potrebbe venire migliorata, se questo doppio eterico fosse riconosciuto e se si prendessero misure per osservarne il funzionamento. In tali condizioni forse risulterebbe possibile evitare le ricerche vivisezionistiche, spesso fuorvianti.


Inoltre, l'indipendenza da certi tipi discutibili di sperimentazione sarebbe una benedizione morale per quegli scienziati che ritengono di dover compiere tali ricerche nell'interesse dei pazienti, ma che tuttavia condannano moralmente i metodi usati.

Naturalmente non si può supporre neppure per un momento che la possibilità di usare tale visione eterica come strumento della ricerca biologica possa venire presa in considerazione dalla maggioranza dei medici di oggi. Tuttavia, se i risultati della "ricerca eterica" dovessero rivelarsi più soddisfacenti e di più facile applicazione, allora sarebbero spinti ad allinearsi con i loro colleghi più illuminati.

Naturalmente, è una prospettiva a lungo termine, ma la situazione si evolve così rapidamente, in questi nostri tempi, che sarebbe imprudente fissare limiti a ciò che potrebbe o non potrebbe venire fatto nel prossimo futuro.


Psicopittografia, Ponetevi questa domanda

Cercate di capire che è il falso Io ad essere insultato, maltrattato, coinvolto nella tempesta. Il vero Io non può esser offeso da alcuno. La tempesta non lo sfiora. Chiediamoci quindi: "Su quale Io, con tutta la sua vanità e suscettibilità, ricadranno i nostri sentimenti. Se cadono sul vero Io, non accadrà nulla- Eliminate il falso Io". Questa non è una teoria vana. Si tratta di idee pratiche e mai espresse. Honoré de Balzac ha scritto: "I miracoli sono dentro di noi, sono fatti naturali che alcuni chiamano soprannaturali".

RICORDATE QUESTI CONCETTI
  1. I piani esposti nei post precedenti ci danno nuova autorità ed efficacia nelle relazioni umane
  2. Operate in armonia con le leggi naturali che regolano le relazioni col prossimo
  3. Per addolcire i rapporti umani, considerate la gente quale è realmente e non quale vorreste che fosse
  4. L'aiuto più prezioso che possiamo offrire agli altri è quello della nostra forza interiore
  5. La comprensione profonda di un'altra persona ci conferisce un grande potere su di lei
  6. Il nostro comportamento suggerisce agli altri come trattarci
  7. Gli altri hanno più conflitti interiori di quel che non sembri a prima vista
  8. Quando avremo scoperto il nostro vero Io, le relazioni umane per noi saranno piacevoli ed efficaci

Acidità, bruciori e reflussi

Quella dell'acidità di stomaco, dei reflussi gastrici e dei bruciori è un tipo di problematica comune a moltissime persone, che, per tamponare questo fastidioso disturbo ricorrono sovente all'uso di antiacidi naturali o di sintesi. Ma il beneficio è temporaneo lo sappiamo tutti, il problema in questo caso non viene risolto. Allora che fare?

Che cosa può offrirci la natura che sia allo stesso tempo efficace ma anche risolutivo? Prima di affrontare la questione dobbiamo però capire quali sono le cause di questo disturbo comprendendo bene come funziona il nostro stomaco e, soprattutto, cosa “non va” quando si innescano disturbi quali bruciore, iperacidità, reflusso. L'apparato gastrico assolve a due funzioni fondamentali: in primo luogo la digestione e, in secondo luogo, la “sterilizzazione” degli alimenti, per evitare che eventuali microrganismi presenti nei cibi giungano nell'intestino, dando origine ad infezioni e/o parassitosi.


Perchè questo sia possibile, lo stomaco produce adeguate quantità di succhi gastrici acidi, al tempo stesso digestivi e sterilizzanti; la mucosa gastrica si auto-protegge dal contatto con i succhi digestivi, grazie alla secrezione di muco alcalino e di mediatori fisiologici ad azione protettiva, tutto ciò quando siamo in salute. Invece, in caso di iperacidità, bruciore gastrico e reflusso, per ragioni che possono essere legate ad un'ipersecrezione acida da parte dello stomaco e/o ad un impoverimento della capacità protettiva della mucosa stessa, si innesca un disequilibrio che vede i succhi gastrici (acidi e, come tali, aggressivi se la mucosa non è protetta) prevalere sui meccanismi di protezione gastrica.

Ed è in queste condizioni che tali “succhi”, acidi per natura, vengono a contatto con la mucosa che riveste le pareti dello stomaco (o dell'esofago, in caso di reflusso), infiammandola e lesionandola. Ciò provoca non solo dolore e bruciore ma arreca anche disturbo alla funzionalità fisiologica dello stomaco, innescando un disequilibrio che tende inevitabilmente a peggiorare…, se non si modificano le condizioni predisponenti e non si interviene in modo adeguato. Vedremo domani quali sono i fattori predisponenti a tale disturbo.


giovedì 21 gennaio 2016

Ciucco, ci vuole del bello e del buono

CIUCCO: aggettivo molto diffuso nella zona di Empoli per definire scemo, grullo, qualcuno; si ritrova a Pisa, Siena e Lucca. Significa anche ubriaco, da ciucca, sbornia. I dizionari di lingua lo registrano sotto "giucco" con etimologia dall'arabo Giuha, tipo di balordo, Sanminiatelli scriva di un pomeriggio di festa: "E' un'aria mezza balorda. E' un'aria ciucca".

CI VUOLE DEL BELLO E DEL BUONO: si dice di una cosa difficile da ottenere. C'erano una volta a Firenze due amici per la pelle, il Del Bello valigiaio e proprietario di una locanda, e il Del Buono lurandaio (lavandaio) di Corte. Tutti igiorni la gente li vedeva passare insieme a passo svelto come se dovessero andare a concludere qualche affare o si affrettassero per qualche impegno pressante. E infatti così rispondevano a chi li interrogava: "Andiamo a sistemare un negozio un po'astruso". Inrealtà andavano a prendere i lcaffè all'Arco Demolito. La gente l osapeva e per questo, quando c'era da fare  qualcosa di difficile si prese a dire scherzosamente che ci sarebbe voluto il Del Bello e il Del Buono. La frase è rimasta, anche se pochi sanno diquei due bontemponi.

Il sapone di Aleppo

Questo meraviglioso sapone viene prodotto in Siria, nella città da cui prende il nome. E' il sapone più ecologico e naturale esistente (ed anche il più antico) poichè è privo di conservanti ed additivi di sintesi. Gli ingredienti di base per la sua preparazione sono l’olio d’oliva e l’olio d’alloro, che conferisce al sapone proprietà lenitive ed antibatteriche.  

Questo sapone non contiene fragranze di sintesi ed è quindi adatto a chi soffre di allergie o intolleranze ai profumi comunemente contenuti nella maggior parte dei detergenti. La sua delicatezza lo rende perfetto anche per la pelle dei più piccoli. E’ particolarmente indicato per la detergenza del viso e del corpo.

 Alcuni lo utilizzano anche come shampoo per capelli, con l’accortezza di risciacquare in seguito la chioma con una soluzione di acqua e aceto, in modo da riportare il ph a livelli ottimali. Esistono saponi di Aleppo con una maggiore o minore percentuale di olio d’alloro. Essa solitamente varia dal 4% al 60%. Percentuali più elevate determinano una maggiore pregiatezza del sapone. In caso di pelle particolarmente sensibile si consiglia di scegliere il sapone con la minore concentrazione d’olio d’alloro. I suoi utilizzi sono molteplici. 
  • Si rivela ottimo come struccante per il viso, come sapone adatto alla rasatura per gli uomini ed alla depilazione per le donne. 
  • Può essere impiegato senza problemi come detergente anche nel caso si abbia la pelle irritata o si soffra di psoriasi. Nella detergenza del viso è possibile lasciare agire la sua schiuma per soli cinque minuti prima di risciacquare ed ottenere gli effetti di una vera e propria maschera di bellezza purificante. 
  • E’ comodo da tenere a portata di mano sul lavello per detergere le mani senza il timore di seccarne la pelle. Il sapone di Aleppo è un prodotto multiuso, la cui utilità non si limita alla cosmesi. 
  • Svolge  un ottimo effetto antitarme se inserito in armadi o cassetti, evitando l’inutile e dannoso utilizzo di prodotti chimici. 
  • Se ridotto in scaglie con l’aiuto di una grattugia si trasforma in un detersivo per il bucato a mano o in lavatrice. 
  • Se siete degli artisti o vi dilettate con la pittura, potrà diventare il vostro più prezioso alleato nella pulizia dei pennelli
  • Questo sapone presenta proprietà antibatteriche ed antiossidanti. Non contiene tensioattivi aggressivi ed il suo particolare profumo naturale ha un vero e proprio effetto distensivo sui nostri sensi. L’unica precauzione riguarda la sua conservazione. Evitate di chiudere la vostra saponetta in contenitori di plastica; appoggiatela piuttosto su di un portasapone in legno, in modo che le sue qualità rimangano inalterate utilizzo dopo utilizzo. 

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