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lunedì 16 maggio 2016

Tisana alla Salvia e Rosmarino

Tisana alla Salvia e Rosmarino, un ottimo rimedio per la cura delle vie respiratorie, per il fegato, per la memoria, ma non solo. 


Teniamo troppo spesso in poca considerazione ciò che alcune piante aromatiche, normalmente usate in cucina, possono fare per farci stare meglio oltre che insaporire i nostri piatti. Sto parlando di salvia e rosmarino che insieme, possono dare origine ad una tisana veramente benefica, e tra l'altro molto facile da preparare.  


A cosa serve questa tisana? Il rosmarino agisce sulle vie respiratorie, grazie alla presenza dell'olio essenziale, aiuta il fegato a ripulirsi dalle tossine, dà una mano alla memoria e contribuisce a tenere sotto controllo il dibate. La salvia, migliora l’attività digestiva e cura il mal di stomaco. Il loro utilizzo combinato viene inoltre indicato come tonico ed energizzante.

Occorrente: un rametto di rosmarino o in alternativa un cucchiaio di aghi o foglie; 2 o 3 foglioline di salvia; Una tazza d’acqua.

Versare la tazza d’acqua in un pentolino e inserire al suo interno le foglie di rosmarino e salvia. Mettere sul fuoco fino a ebollizione, poi lasciare riposare circa 5 minuti il tutto a fuoco spento. Filtrare la tisana e lasciare raffreddare fino a che abbia raggiunto una temperatura tale da renderla bevibile. Si può dolcificare con del miele o con zucchero di canna. Potete anche portare prima l'acqua a ebollizione e inserire solo a quel punto le foglie di rosmarino e salvia. Tenere in infusione per 10 minuti e procedere al filtraggio e parziale raffreddamento.

giovedì 28 aprile 2016

Come fare lo sciroppo di salvia

In primavera e in estate possiamo anticiparci nel preparare alcuni rimedi che ci faranno estremamente comodo in inverno. Oggi parliamo dello sciroppo di salvia.

Oggi vorrei suggerirvi come preparare un dolce elisir fatto in casa che sarà un ottimo compagno nei giorni invernali ma che va preparato in primavera o estate, per aumentare la concentrazione degli oli essenziali: si tratta dello Sciroppo di Salvia.


Occorrente per 1 litro: 50 – 60 foglie di salvia, 500 ml di acqua vite, 200 gr di zucchero semi integrale di canna. Procedimento: pulite le foglie di salvia da impurità ed animaletti e riponetele in un contenitore di 600-700 ml di capienza con il collo alto. Versatevi l'acquavite e sigillate con tappo ermetico: le foglie di salvia che non saranno ricoperte con l'acquavite si ossideranno e il liquore prenderà una tipica colorazione marroncina. Agitare bene il contenitore e lasciare in infusione per 30 giorni su un davanzale assolato. Dopo i 30 giorni, si prepara lo sciroppo cuocendo a fuoco lento lo zucchero in 200 ml di acqua finché non si sarà completamente sciolto, e far raffreddare. Filtrare l'infuso di salvia mediante con un colino dentro una bacinella capiente, unite lo sciroppo e mescolate bene con un cucchiaio di legno. A questo punto non vi resta che imbottigliate in una bottiglia da litro o in bottiglie più piccole che avrete sterilizzato (20 minuti dall'ebollizione in un pentolone pieno di acqua) e decorate con una o due foglie di salvia imbevute di acqua vite. Si conserva per 12 mesi.

Come da me descritto nel post relativo alle proprietà dell'olio essenziale di salvia, essa è calmante, lenitiva, regolarizza il ciclo mestruale, aiuta in menopausa a calmare gli sbalzi legati alla temperatura corporea, espettorante, abbassa la glicemia, digestiva. Grazie alla concnetrazione dei principi che avrette ottenuto con questo sciroppo potete assumerne un cucchiaino da caffè al giorno come ricostituente e corroborante, soprattutto nelle fredde giornate invernali.

giovedì 31 marzo 2016

Problemi alle ovaie: ecco gli oli essenziali adatti

Sono moltissime le donne che hanno problemi alle ovaie, problemi che dall'età della pubertà fino alla menopausa accompagnano il quotidiano del genere femminile, causando non solo problemi di salute, ma anche tantissimi problemi psicologici. Anche in questo caso gli oli essenziali possono aiutare ad alleviare una quantità straordinaria di problematiche.

OVAIE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Vetiver, Ylang-Ylang.

Ecco due formulazioni da massaggio per trattare in particolare l'addome e la parte bassa della
schiena: le dosi sono date per 50 mi di crema base neutra o di olio di Mandorle dolci.
Formulazione 1: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia.
Formulazione 2: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia sclarea.
Formulazione 3: 4 gocce di Cipresso, 3 di Rosa, 7 di Vetiver, 6 di Ylang-Ylang.

 Uso interno: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Tuberosa, Vetiver, Ylang-Ylang.

giovedì 17 dicembre 2015

Salvia, olio essenziale

Nome botanico: var. Salvia officinalis, var. Salvia sclarea
Famiglia: Labiate
Provenienza: Europa meridionale
Estrazione: dalle foglie e dalle sommità fiorite
Profumo: dolce, erbaceo, aromatico
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Giove, Luna
Proprietà: tonica, stimolante, antidepressiva, antisettica, antisudorale, deodorante, depurativa, diuretica, antispastica, astringente, digestiva, stimola e regola le mestruazioni, afrodisiaca
Principali indicazioni: depressione, tensione nervosa, stress, frigidità, impotenza, stanchezza, disturbi mestruali, sindrome premestruale, menopausa, riattivazione della circolazione, bronchite, digestione lenta, ipersudorazione, stomatiti, afte, cura della pelle grassa, caduta dei capelli, disinfezione di ferite, ulcere
Precauzioni: non usare in gravidanza. L'essenziale di salvia officinale contiene un principio tossico, per cui è preferibile per l'aromaterapia l'essenza di salvia sclarea


Il re dell'Olimpo greco-latino, Zeus- Giove, secondo la mitologia fu allattato da una capra accanto ad un cespuglio di salvia, il cui profumo avrebbe conferito al latte un potere divino. L'Erba di Giove è stata sempre considerata dotata di straordinari poteri: il nome deriva da latino salvus, cioè intatto, sano, in buono stato. Nell'antica Roma la dea Salus era colei che assicurava la salute, non solo a livello individuale ma anche collettivo, nel senso anche di benessere e felicità dello stato.

La salvia, come pianta di Giove, al vertice della gerarchia degli dei, a livello del microcosmo uomo è capace di agire sull'ipotalamo, quella sorta di "centralino" situato nel sistema nervoso, deputato alla regolazione di tute le funzioni vitali: salvia sanatrix, veniva chiamata dai medici della Scuola Salernitana. Oltre che a Giove, la salvia è legata anche alla Luna. E' infatti un pianta dalle virtù femminili con una connotazione di forza e di attività. La salvia infatti contiene sostanze ad azione ormonosimile, che si sono dimostrate utili in parecchie patologie dell'apparato ginecologico, quali disfunzioni ovariche, disturbi della menopausa, infezioni vaginali, sindrome premestruale, amenorrea, irregolarità mestruali, sterilità. E' una pianta dotata di attività maturante, estrogenica.

Le sue foglie color argento contengono sostanze in grado di regolarizzare i processi della sfera genitale femminile. Dietro l'argentea salvia possiamo quindi riconoscere l'attività delle forze lunari che la compenetrano fortemente: la Luna, nel nostro cielo interno fatto di organi e di funzioni, è la governatrice principale della salute delle funzioni femminili. Attraverso una tisana o una tintura di salvia, possiamo portare nel nostro organismo quelle forze cosmiche specifiche che esprimono lo stesso tipo di energia di organi o funzioni corrispondenti nel corpo.

L'olio essenziale, rispetto alle altre preparazioni ottenibili dalla pianta, concentra le sue qualità più eteriche: è quindi preferibile utilizzare la tintura o l'estratto per agire a livello organico, riservando l'essenza per esercitare un'influenza su un piano più sottile, e cioè per quanto riguarda la componente psicosomatica dei disturbi sopramenzionati. Anche il sistema nervoso è una funzione lunare: sappiamo che la luna piena influenza negativamente le persone che soffrono di disturbi psichici. La salvia eserciterà un benefico influsso in caso di nervosismo, lunaticità, stress, in particolare legati alla sfera riproduttiva, quali sterilità da stress. Disturbi dell'umore in fase premestruale, mestruale e in menopausa.

In tutti questi casi l'essenza di salvia aiuta a restituire il calore delle virtù femminili. C'è un detto popolare che dice: "La moglie in casa comanda quando la salvia cresce rigogliosa in giardino". A livello generale poche gocce di salvia nell'acqua del  bagno donano una piacevole sensazione di benessere e di rilassamento e prevengono l'eccessiva sudorazione; in caso di ipersudorazione alle mani e ai piedi è indicata anche per maniluvi e pediluvi. Per vaporizzazioni è utile in caso di asma o bronchite per la sua azione antispastica. Aggiunta all'olio da massaggio aiuta ad attivare la circolazione, a rilassare i muscoli, a eliminare le tossine e la ritenzione di liquidi. Per sciacqui, diluita in un bicchiere d'acqua, sfiamma e disinfetta in caso di afte boccali o gengiviti. Per frizioni stimola la crescita dei capelli e tonifica il cuoio capelluto.

sabato 21 novembre 2015

Dolori mestruali e oli essenziali

I dolori mestruali sono comuni a circa l’80% delle donne  durante il periodo del ciclo per uno o due giorni al mese, che risultano essere generalmente sopportabili. Ma talvolta il dolore è così forte da ostacolare le normali attività quotidiane come l’attività scolastica, sportiva o lavorativa. In tutti questi casi si parla di dismenorrea. Ogni caso è unico, ma di solito il dolore si irradia alle gambe e alla schiena e può essere accompagnato da nausea, diarrea, cefalea o da una forma di malessere generale. Alla base di questi disturbi può esserci anche un’origine emotiva, ma in taluni casi si trasforma in un problema limitante e spesso anche poco compreso da chi tali disturbi non li ha mai neppure immaginati. Questo fa si che per far fronte al quotidiano, si ricorra a forti analgesici, che tamponano ma non risolvono.

 
In caso di dolore cronico non si può pretendere di togliere subito gli analgesici chimici: addirittura in certe persone prevale la paura che se non si assumono analgesici al primo manifestarsi dei dolori tali farmaci potrebbero rivelarsi inefficaci. L’obiettivo è ridurre i farmaci chimici fino ad eliminarli, via via che il riequilibrio con i metodi naturali da risultati crescenti: il processo deve dunque essere lento e graduale.

Possono aiutarci gli oli essenziali come l’Anice, che induce a straccarsi dai problemi quotidiani che generano ansia e induce ottimismo, inoltre agisce in varie forme di alterazioni mestruali; la Lavanda, che esercita azione calmante, antistress e rappresenta un tonico per chi si sente giù di morale; la Maggiorana, che svolge azione antidolorifica e lavora sui problemi sessuali; la Salvia officinale e la Salvia sclarea, che sono rimedi specifici dei disturbi mestruali. Il calore aiuta a alleviare il dolore, quindi possiamo preparare un bacinella con dell’acqua calda e versarci un po’ di aceto (di vino o di mele) in cui avremo emulsionato uno o più oli qui indicati: Anice, Lavanda, Maggiorana, Menta piperita, Salvia officinale e Salvia sclarea.

In particolare si consiglia di provare con una miscela di 7 gocce di Lavanda e 7 di Salvia sclarea. Dopo aver versato la miscela di aceto e di olio essenziale nella bacinella di acqua calda, si bagna una pezza di cotone e la si posiziona sul ventre fino a quando non si raffredda. Questo trattamento può essere ripetuto più volte al giorno. Se la miscela di Lavanda e Salvia sclarea non da buoni risultati si provi allora con 7 gocce di Anice e 7 di Salvia officinale, o con Lavanda, Maggiorana e Menta piperita. Se il dolore si irradia alle gambe o alla schiena, possiamo preparare un olio vegetale con il quale massaggiare le parti indolenzite. In 50 ml di olio di Mandorle dolci (o di Cumino nero) versare 3 gocce di olio essenziale di Menta piperita, 7 di Lavanda, 5 di Maggiorana e 4 di Salvia sclarea; agitare bene e usare la miscela direttamente sulla pelle. Infine può giovare l’inalazione diretta degli oli essenziali suddetti: si provi a versare 3 gocce di un olio su un fazzoletto di carta e ad annusarlo ripetutamente per almeno 15-20 minuti


martedì 12 maggio 2015

Insonnia: melissa e asperula, camomilla e borragine, camomilla e salvia, tiglio e arancio

Infuso di melissa e asperula o melissa e liquirizia

Coloro che trovano il gusto della melissa troppo scipito, aggiungano asperula odorata in parti uguali alle foglie di melissa, o qualche frammento di radice di liquirizia. Il sapore ne verrà infinitamente migliorato.

Infuso di camomilla e borragine

Se uno dei componenti dell'insonnia è uno stato di abbattimento, associare a camomilla, in parti uguali, sommità fiorite di borragine: 1 cucchiaino in 2 decilitri di acqua in ebollizione


Infuso di camomilla e salvia

Per combattere un'insonnia determinata da un eccesso di eccitabilità ed emotività, mescolare per 2 decilitri di acqua 1/2 cucchiaino di camomilla e 1/2 cucchiaino di salvia

Infuso di tiglio e arancio

Fiori di tiglio e fiori d'arancio, in egual quantità, aiutano a rilassarsi nei momenti di tensione e di stress gravi. Completare, prima di coricarsi, con un bagno caldo, dove si sarà versato un infuso concentrato di fiori e foglie di tiglio


giovedì 7 maggio 2015

Colluttorio alla Salvia fai da te per alito fresco e gengive sane

I colluttori in commercio sono costituiti da sostanze  che possono essere dannose al nostro organismo, fra cui alcol e triclosan, e, a meno che il vostro dentista non ve ne consigli uno specifico per problemi legati ad infezioni batteriologiche, sarebbe meglio farne uno in casa per completare la quotidiana igiene orale e mantenere una bocca sana e l'alito fresco. La ricetta che qui propongo è a base di salvia e malva, utile a mantenere l'alito fresco e le gengive sane. Vediamo come farlo.


Collutorio alla salvia: 1 cucchiaino di salvia, 1 cucchiaino di malva, 1 limone, 1 bicchiere abbondante d'acqua, ½ cucchiaino di sciroppo di agave

Procedimento: versare un bicchiere d'acqua in un pentolino, un cucchiaino di malva e un cucchiaino di salvia. Salvia e malva possono essere usate sia fresche che secche, l'importante è che vengano sminuzzate.  Lasciar bollire il tutto per circa 4 minuti, poi spegnere e attendete che si raffreddi. Filtrare ed arricchire con il succo ricavato da un limone e con mezzo cucchiaino di sciroppo di agave. Si conserva fino a una settimana. E' sufficiente trasferirlo in una bottiglietta con tappo e riporlo in frigorifero.

giovedì 23 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Salvia

La salvia è un'odorosa erbetta romatica che di solito usiamo in cucina per insaporire i nostri piatti, anche quelli più semplici. In verità io la adoro fritta, ma va bene anche rosolata......Essa però, nasconde ben altre proprietà oltre a quelle aromatiche.
SALVIA
Se ne usano le foglie e le sommità fiorite. Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, astringenti, stimolanti dell'utero; gli estratti di salvia assunti per via interna riducono la salivazione e la secrezione del latte materno. E' utile in caso di disturbi della menopausa, sudorazione eccessiva, infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti. L'olio essenziale può essere utilizzato in ovuli vaginali contro le vaginiti, ma anche per applicazioni cutanee alla concentrazione dell'1-3%. In caso di infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti: fare sciacqui e gargarismi con l'infuso preparato versando una tazza di acqua calda su 2-3 foglie di salvia; lasciare in infusione per 10 minuti, poi filtrare. In caso di disturbi della menopausa e ipersalivazione: assumere 25 gocce di tintura madre, in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, per 2 mesi; interrompere per 15-30 giorni e ripetere il cilco di trattamento se necessario.

domenica 15 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: la salvia


La Salvia (Salvia offinalis) è conosciuta in tutta la fascia mediterranea, dove nasce spontaneamente. Fin dall'antichità è apprezzata per le sue numerose qualità curative. Per questo i latini la chiamavano "salvia" (da salus, salute, o salvus, salvo). A questo vegetale è collegata la "Storia dei quattro ladroni". Si racconta che durante la peste di Tolosa (1630) quattro manigoldi si diedero a fare razzia nelle case degli ammalati. Quando furono catturati fu chiesto loro il segreto che li aveva scampati dal contagio. I ladroni chiesero di aver salva la vita e, ottenuta la garanzia, rivelarono il loro segreto: un prodotto ottenuto dalla macerazione in aceto di rosmarino, timo, lavanda, e molta salvia. In medicina ha proprietà antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche, digestive, stimolanti della bile, dermatologiche. E' usata anche per la caduta dei capelli.
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