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lunedì 7 dicembre 2015

Il tè verde nella cosmesi naturale: viso e corpo

Sono molti gli estimatori del , quale bevanda dalle molteplici proprietà benefiche, non a caso tutti conoscono le qualità del tè verde per la salute. Ma oltre ad essere un vero e  proprio elisir di salute, il tè viene impiegato con successo anche in cosmesi.


Esistono infatti molte linee cosmetiche a base di tè verde per la cura di viso e corpo, ma noi, possiamo anche fare a meno di acquistare costosi prodotti, e preparare degli ottimi trattamenti viso a partire da un buon infuso di tè verde. Ecco come.
1) Provate a lavarvi il viso con il tè rimasto nella teiera dopo aver consumato l'infusione, deterge la pelle e combatte i foruncoli e gli esantemi lievi.
2) Dopo aver pulito il viso con il consueto latte detergente e prima di applicare la vostra crema, utilizzate al posto del tonico, un infuso di tè verde che, oltre a tonificare la pelle del viso, avrà un sicuro effetto rassodante, dovuto al beneficio dei tannini presenti in grande quantità. Passatelo sul viso aiutandovi con un batuffolo di cotone e aspettate 5 minuti prima di passare la vostra crema.
3) Per mantenere l'effetto rassodante dei contorni del viso, applicate una volta a settimana una maschera di bellezza con le foglie del tè verde.
4) Fra le proprietà cosmetiche del tè verde possiamo annoverare il suo effetto protettivo rispetto ai raggi ultravioletti, riducendo così il rischio di invecchiamento precoce della pelle: un tampone di stoffa immerso nell'infuso e cosparso sulla pelle del corpo aiuta a proteggere la pelle dal sole, mentre se desiderate intensificare l'abbronzatura provate a far macerare per una settimana in olio di mandorle dolci tre cucchiai di tè nero.
5) Se desiderate mantenere un colorito ambrato anche dopo l'estate, provate a lavare il viso con un infuso di tè oppure picchiettate l'epidermide con un batuffolo di cotone imbevuto di tè lasciato infondere a lungo e ad elevata concentrazione. Unica raccomandazione: devono far attenzione le donne con la pelle secca.
6) Il tè verde ha un potere astringente e la sua infusione può essere utilizzata, con qualche goccia di succo di limone, per frizionare le pelli grasse.


domenica 6 dicembre 2015

Dal libro delle risposte aperto a caso


"Lascia da parte la prudenza,  non ti può aiutare contro il destino;
preoccuparsi è solo tribolazione; va',
confida nella Provvidenza,
fidarsi è la cosa migliore"

Gialal al Din-Rumi (Masnavi)

La nebbia dell'ignoto

 Apro gli occhi, sono in mezzo ad un mare di nebbia spessa, senza punti di riferimento, senza luce, immersa in un grigiore tutto uguale, dove anche il respiro si fa affannoso. 
Il passo è incerto, non v'è percezione di ciò che mi circonda. Giro su me stessa ma tutto intorno a me è uguale. Cerco disperatamente di guardarmi i piedi, per capire dove poggiano, ma non li vedo, sento solo qualcosa di gelatinoso e globoso che mina la mia stabilità. Provo a camminare, lentamente, portando le mani avanti, per proteggermi, ma sembra che mi trovi in uno sterminato spazio aperto dove non c'è suono, solo nebbia. 

Sembra un muro gigantesco, impenetrabile, che il mio tatto percepisce, ma che non è consistente. E' una cataratta che mi avvolge, e io cerco di camminare.
Ad ogni passo mi pare di sprofondare, come su trucioli di gomma, barcollo. Non riesco ad articolare parole, vorrei urlare, ma non ci riesco, sono sola con i miei pensieri e un intento che non controllo.
La nebbia preme sul mio corpo, ne avverto la pesantezza, so che non devo fermarmi per nessun motivo, mi sento braccata, ma non so da cosa o chi.

Vado avanti a tentoni, incespicando, camminando in quella che mi pare essere una eternità caotica e senza forma. Non ho percezione del tempo che passa, senza riferimenti visivi è come non esistere. 
Mi struggo, nella paura e nella disperazione e quando il mio io cede alla rassegnazione, mi accascio a terra e allora sento, come foglie di sottobosco umide, il fruscio di un terreno reale, e la nebbia comincia a lasciare qualche sprazzo di confuso panorama.

Di fronte a me un ponte. Ma dove porta? Su cosa è sospeso? Cosa c'è al di là? Mi siedo al suo limitare, sotto il ponte nebbia, intorno nebbia, la mia vista scorge solo pochi metri avanti, un tratto del ponte che penetra dentro questo grigio muro. Mi par di percepire una voce, una voce che viene da dentro, che mi istiga ad andare avanti, guardo il ponte, forse c'è qualcuno, una sembianza che si confonde con il lattiginoso essere di questo velo nebbioso che copre ogni cosa. 

Comincio a percorrere il ponte, scossa dal terrore del vuoto, strizzo gli occhi per mettere a fuoco l'incerta forma che sembra attendermi in quella che credo essere la metà del ponte. Dentro la mia testa risuona sempre più forte quella voce che mi incita, quasi mi frustasse, ad andare avanti, ma cos'è quella voce? 

Mi prendo la testa fra le mani, forse sto impazzendo, ma non la  posso  arginare, ripete continuamente di andare avanti. Voglio gettarmi nel vuoto, e farla finita, ma non riesco a staccare i piedi da terra se non per proseguire.
Cedo, non ho più la forza di contrastare quella voce, chiudo gli occhi e disarmata, lascio che quella voce sia la mia guida. 
All'improvviso un lieve tepore,  socchiudo le palpebre, mi ritrovo nel mio mondo, niente più nebbia, solo in lontananza quella voce: "Sono la voce del "vedere", hai assaggiato l'ignoto!"


Pesce farcito e pesce in umido, consigli casalinghi

PESCE FARCITO

Per farcire il pesce, preparate una miscela a base di funghi, erbe aromatiche e pangrattato. Anche la polpa di granchio o di aragosta e i gamberetti saranno un'ottima farcitura. Se il pesce è di grosse dimensioni, farcitelo e richiudete i lembi del ventre con qualche stecchino oppure cucitelo con ago e filo.

Se invece dovete creare un po' di spazio per il ripieno, estraete la lisca. Incidete il dorso del pesce con un coltello affilato, tagliando lungo la striscia che spesso appare di colore più scuro. Sollevate la polpa con le dita e, con la punta del coltello, staccatela dalle lische. Girate il pesce, incidete lungo l'altro lato del dorso e ripetete l'operazione. Se non avete ancora staccato latesta e la coda, fatelo adesso, poi sollevate la lisca intera. Farcite il pesce e fermate le due metà con stecchini o col filo.

Per preparare bistecche di pesce al forno, spalmate il ripieno fra due fette; se preferite, aggiungete una cucchiaiata di ripieno anche sulla seconda fetta. Oppure spalmate il ripieno su una fetta sottile e arrotolatela: fermate il fagottino con uno stecchino


PESCE IN UMIDO

Non è necessario ricorrere all'apposita pentola per preparare il pesce in umido: anche la teglia per l'arrosto farà al caso. Sistemate il pesce nella teglia, coprendolo con acqua o brodo, e lasciatelo sobbollire a fuoco bassissimo, calcolando 10 minuti ogni 2,5 com di spessore del pesce (nella parte più grossa).

Per impedire che il pesce bollito si spezzi nel passarlo dalla pentola al piatto di portata, fatelo cuocere su un quadrato di mussola o su un foglio di alluminio che avrete imburrato. Foderate il fondo della teglia, lasciando un risvolto ai lati per poter sollevare il pesce. Yenete teso il foglio di carta o la mussola mentre solevate il pesce dalla teglia e fatelo scivolare nel piatto di portata

Alitosi: curarla con gli oli essenziali

 Ecco alcuni rimedi per sconfiggere l'alitosi con gli oli essenziali.

ALITOSI

Tenere in considerazione una terapia di base rivolta allo stomaco

Dentifricio: (aggiungere 1-2 gocce a un dentifricio non aromatizzato, direttamente sullo spazzolino): Anice, Albero del Tè, Bergamotto, Menta piperita, Mirto, Niaouli.

Risciacqui e gargarismi: (in un bicchiere di vetro mettere 1 dito di alcool alimentare a 90°, aggiungere 8 gocce dell'olio prescelto, agitare bene e riempire il bicchiere di acqua: ricorrere sempre a un'acqua di buona qualità contenuta in bottiglia di vetro: Anice, Albero del Tè, Bergamotto, Menta piperita, Mirto, Niaouli .

Inalazione secca e uso interno: Anice, Basilico, Bergamotto, Cardamomo, Finocchio dolce, Menta
piperita.

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