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sabato 16 aprile 2016

Anne-Karin Furunes, migliaia di fori per un ritratto

Anne-Karin Furunes è un'artista davvero particolare, che crea opere d'arte del tutto innovative. Dietro i suoi ritratti infatti, si nasconde un lavoro davvero certosino.

L'arte ha migliaia di volti e infiniti materiali, dipende da come si usano e da come la creatività ispira l'artista che le pone in essere. Si scoprono così artisti dalla particolare inventiva, come Anne-Karin Furunes, norvegese, le cui opere all'apparenza sembrano normali fotografie, ma non è così, dietro c'è molto di più.


I ritratti di Anne sono realizzati facendo a mano migliaia di fori sulla tela, grazie ad una tecnica simile a quella dei mezzitoni, che se ben ricordate veniva usata per le foto dei quotidiani fino a qualche tempo fa.

Anne ha iniziato a mettere a punto la sua tecnica negli anni ‘90, quando era una studentessa di architettura: “Al tempo, ero molto interessata alle foto e credo che l’idea fosse quella di trasformarle in qualcosa di fisico, di più grande”, spiega.

C'è anche un aspetto simbolico in queste opere, perchè i fori sono la memoria, il simbolo della fuggevolezza dei ricordi, che diventano più evanescenti quando si tenta di concentrarsi su di essi, del resto i suoi ritratti rappresentano spesso persone dimenticate dalla società. Per realizzare i fori, Anne usa trenta diversi tipi di punteruoli. La luce ha un ruolo fondamentale nelle opere dell’artista: infatti a seconda di come cambia la luce nell’ambiente cambia anche la percezione dell’immagine, dando così una sorta di vita propria al ritratto.

Come tenere lontane le Lumache in maniera naturale

Chi ha la possibilità di prendersi cura di un piccolo giardino e di un orticello, ha una grande fortuna secondo me, poiché può avere la soddisfazione di veder crescere il proprio raccolto. Ma si sa, in agguato vi sono sempre svariate problematiche non sempre legate agli agenti atmosferici, ma piuttosto si tratta di alcuni abitatori, come le lumache.

Spesso per i coltivatori di orti e giardini le lumache sono un problema, perché vanno a mangiare le foglie tenerelle dei loro raccolti. Cercare di tenerle lontane a volte non è semplice, e spesso la gran parte dei coltivatori ricorre a prodotti chimici, che attenzione, sono particolarmente tossici anche per altri animali, fra cui cani, gatti, ricci, uccellini. Ci sono rimedi naturali efficaci che invece aiutano a tenere le lumache lontano e non nuocciono a nessuno.


Come prima mossa è bene sapere che le lumache evitano le foglie di alcune piante che si possono utilizzare per costituire una barriera ecologica intorno all’orto, oppure possono essere tagliate e sparse alla base degli ortaggi da proteggere.Le più efficaci sono: ortica, cerfolio e crescione (tra l'altro il crescione fa benissimo al nostro organismo).

Un altro metodo efficace è quello di formare una barriera di materiali che impediscano alle lumache di superarli, e ve ne sono di collaudati: gusci d'uovo tritati, cenere di stufa, camino e barbecue, sabbia di fiume (la vendono presso i rivenditori di materiale edili) segatura, fondi di caffè. Sono tutte sostanze odiate dalle lumache per la consistenza polverosa, granulosa o pungente, in questo modo staranno alla larga dalla vostra preziosa insalata. Dovete però ricordare che in caso di piogge forti dovete ovviamente rinnovarli.

venerdì 15 aprile 2016

Finìmola, finocchiona, firuselle nun fen brodo, fogarsi

Dai verbi dialettali ecco un imperativo tutto particolare, mentre dalla tradizione gastronomica il noto nome di un salame....

FINìMOLA: imperativo o incitamento a por termine qualcosa. E' curioso che nelle campagne del pisano e della lucchesia si possa trovare anche come nome di donna, esattamente Finìmola. Il motivo per il quale una innocente neonata venga  così condannata a vita è spiegato in dialetto versiliese dal Cocci: " Dè ita così: avéimo già sséi femine, ma 'l mi marito s'era imponchiato ormai di vole' 'l mastio, ma piuttroppo rinvènse n'altra pisciona, e allora lù disse: chiamemola Fenìmola, che volerebbe di' fiemola fenita"


FINOCCHIONA: è un aromatico salame toscano di carne di maiale condita con semi di finocchio. Soprattutto diffusa nella zona di Firenze, è confezionata in forme un po' più grosse di quelle del normale salame.

FIRUSELLE NUN FEN BRODO: le chiacchiere o le sciocchezze non fanno brodo, cioè non prducono nulla di buono

FOGARSI: avventarsi, slanciarsi con impeto. "Mi s'è fogato un cane alle gambe"




La pianta amica delle donne: l'Artemisia

Vi sono piante che sono particolarmente adatte alle donne, alle loro problematiche, come l'Artemisia, già conosciuta e usata nell'antichità. Essendo una pianta molto potente è necessario usarla sotto controllo di uno specialista e rispettare rigidamente le dosi.

L'Artemisia vulgaris, che  i Galli chiamavano "ponema" è sempre stata riconosciuta come ottimo stimolante per la digestione, antispasmodico, antinfiammatorio, diuretico, antifungino e antibatterico potente.


Uso interno: nei disturbi digestivi allevia coliche, diarree croniche, dolori viscerali, senso di gonfiore addominale, flatulenza. Stimola la secrezione dei succhi gastrici, favorendo quindi l'appetito. Potente vermifugo: elimina i vermi intestinali.

Uso esterno: per le frizioni, allevia i mal di pancia, i dolori al torace e le contratture muscolari localizzate negli arti inferiori, conseguenti a sforzi fisici intensi. Nel trattamento delle flebiti e delle varici stimola la circolazione del sangue.  Attenua le crisi epilettiche e tiene lontani gli insetti pericolosi con la diffusione dei suoi oli essenziali.

E' indicata per calmare le mestruazioni dolorose. Emmenagoga (in grado di stimolare l'afflusso di sangue nell'area pelvica e nell'utero e, in alcuni casi, di favorire la mestruazione) consente di curare i disturbi mestruali nelle donne, come le dismenorree e le amenorree, aumentando le contrazioni uterine.

Essendo antifungina, antiparassitaria e antibatterica,  consente di trattare diverse infestazioni causate da parassiti, come l'infezione urinaria, il catarro o l'infiammazione delle vie aeree, oltre che le affezioni bronchiali. Per la sua azione diuretica trova anche impiego nel trattamento degli edemi e dell'ipertensione arteriosa. L'utilizzo in caso di ritenzione idrica è particolarmente efficace. Questa pianta officinale funge inoltre da inibitore delle monoammino ossidasi (MAO), ovvero come antidepressivo


I principi attivi dai benefici curativi della pianta si concentrano nelle foglie e nelle sommità fiorite. I principi attivi contenuti nelle foglie sono gli alcol sesquiterpenici, i lattoni sesquiterpenici e gli acidi sesquiterpenici. Contiene anche flavonoidi, cumarini, pollini, steroli e triperteni. L'essenza estratta dalle sommità fiorite racchiude anche lattoni sesquiterpenici, tra cui l'artemisina, tuioni, idrossicumarine, flavonolglicosidi, pollini, cumarini, tannini e svariati oligoelementi come calcio, potassio, zinco, magnesio, fosforo, zolfo e iodio.

Dosaggio: in fitoterapia, questo rimedio naturale è proposto sotto forma di polvere, capsule, oli essenziali e di foglie essiccate per infusioni. In ogni caso, è indispensabile rispettare le dosi prescritte nel foglio illustrativo per evitare possibili complicanze. Le capsule, per uso esclusivo degli adulti, sono raccomandate nei casi di inappetenza, oltre che nella cura dell'anoressia e di irregolarità del ciclo mestruale. La dose giornaliera massima raccomandata è di 5 capsule, ovvero 1.625 mg.

Le foglie essiccate vengono utilizzate nei decotti per alleviare gli spasmi muscolari, in particolare quelli della muscolatura dell'utero. Si devono lasciare in infusione circa 20 g di questa pianta per 15 minuti in 1 litro di acqua calda. Si raccomanda di bere 2 o 3 tazze della soluzione ottenuta in qualunque momento della giornata, in caso di dolori articolari o muscolari. Nelle donne che soffrono di amenorrea o di dismenorrea, il trattamento deve iniziare 10 giorni prima della mestruazione.

L'olio essenziale di artemisia viene impiegato nelle frizioni sulle parti dolenti del corpo per attenuare dolori causati da stanchezza, contratture muscolari o in caso di affezioni particolari come i reumatismi. È importante diluirla nell'olio vegetale per evitare di irritare la pelle. Posologia da rispettare: 30% di olio essenziale e 70% di olio vegetale. Le precauzioni d'uso dell'artemisia

L'assunzione dell'artemisia volgare per via orale presuppone necessariamente un consulto medico. Infatti, assunta a dosi elevate, questa pianta medicinale può diventare tossica.

Controindicata in gravidanza e in allattamento, oltre che nei bambini. I soggetti con problemi allergici e affetti da insufficienza renale o epatica devono astenersi dal consumo di artemisia. Gli effetti collaterali più frequentemente noti sono le allergie da contatto provocate dai lattoni sesquiterpenici contenuti nella pianta e dai pollini presenti nei fiori. La mancata osservanza delle dosi prescritte può anche causare irritazioni gastriche e intestinali e persino un'intossicazione. I rimedi naturali ad azione diuretica come l'artemisia sono incompatibili con gli antinfiammatori.

ATTENZIONE: per beneficiare delle virtù curative dell'artemisia, è indispensabile rispettare le dosi prescritte. Le foglie essiccate da lasciare in infusione possono essere assunte per un periodo di tempo protratto, ma a dosi molto basse. Per prevenire i rischi di sovradosaggio, consultare uno specialista prima di avviare qualsiasi tipo di trattamento.

Olio di Jojoba come Struccante naturale: tre formulazioni

Tutti conoscono le indiscusse proprietà dell'olio di Jojoba per la pelle, poiché è idratante, favorisce l'elasticità cutanea e può essere usato sia da chi ha la pelle secca che da coloro che hanno la pelle grassa. Ma con l'olio di Jojoba è possibile fare anche un efficace struccante. Ecco qui tre formulazioni per usarlo al meglio.

L’olio di jojoba si ottiene dalla Simmondsia chinensis, inodore, è utilissimo per mantenere l'idratazione cutanea e favorisce l'elasticità dell'epidermide. E' adatto a pelli sia secche che grasse, poichè esplica la sua azione in entrambi i casi. Antibatterico e antimicotico, è indicato nelll'acne e in alcune patologie della pelle. Si utilizza anche sui capelli sfibrati allo scopo di rigenerarli, oppure per proteggerli dal sole e dall'acqua di mare; sul cuoio capelluto per ridurre forfora e seborrea. Ottimo sulle labbra screpolate.


Fatta questa premessa aggiungo che come tutte le donne ben sanno, struccarsi è un'operazione a cui ci si deve dedicare con cura, per mantenere pulita, idratata e morbida la pelle e soprattutto per prevenire la formazione delle rughe. L'olio di jojoba si presta particolarmente bene a questa azione quotidiana, proprio per le caratteristiche che abbiamo citato prima. Esso infatti contiene vitamina E, B2,B3, minerali e riesce ad arrivare in fondo all’epidermide, assimilando le impurità ed eliminando il sebo che eccede. Ecco quindi tre formulazioni per usare l'olio di jojoba come struccante naturale.


Formulazione 1:  bagnare un dischetto di cotone con dell’acqua termale o acqua di rose e  applicare qualche goccia di olio di jojoba puro. Struccarsi e ripetere l’operazione se necessario. Concludere con l’applicazione di un tonico.

Formulazione 2:  si può anche creare uno struccante bifasico fai da te a base di olio di jojoba. Vi occorrono: 40 gr di olio e 60 gr di acqua distillata (quella che viene usata per il ferro da stiro) o di infuso di camomilla. Se optate per l'infuso di camomilla, lasciatelo raffreddare. Se intendete usare l'acqua distillata potetemescolarla subito all'olio. Ilcomposto ottenuto potete conservarlo in una boccettina di vetro scuro, melgio se munita di contagocce. Al momento di struccarsi agitate bene e applicate qualche goccia su un dischetto di cotone inumidito. Si conserva fino a due settimane.

Formulazione 3:  potete anche versare alcune gocce di olio sulle mani e passarle sul viso con un movimento simile a quando lavate il viso. Siate sicure di applicarlo su tutta la faccia e in particolare sulle zone più truccate come gli occhi. Poi, passate sul viso un dischetto inumidito di acqua intiepidita, togliendo ogni residuo di trucco. A completamento dell'azione struccante sciacquate il viso con un sapone neutro e con il tonico.

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