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mercoledì 30 dicembre 2015

Timo, olio essenziale

Nome botanico: Thymus vulgaris
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Profumo: fresco, balsamico, forte
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: stimolante, tonico, antisettico, balsamico, anticatarrale, ipertensivo, antispastico, antifermentativo, antiputrefattivo, astringente, antitossico, antiparassitario, attiva le difese immunitarie, afrodisiaco, cicatrizzante, diuretico
Principali indicazioni: stanchezza fisica e psichica, ipotensione arteriosa, malattie da raffreddamento, bronchite, pertosse, reumatismi, disturbi circolatori, infezioni intestinali e urinarie, dermatiti, foruncoli, punture d'insetti, infezioni della bocca e della gola, pediculosi, scabbia
Precauzioni: può causare irritazioni cutanee; usare in basse concentrazioni e diluito


Il timo è un arbusto odoroso che cresce spontaneo nell'area mediterranea ed è una pianta dalla lunga tradizione: i boschetti di timo degli antichi erano considerati sacri; il suo profumo era il " respiro di Zeus", ed entrava nella combinazione del cosiddetto "mazzetto degli dei", ottenuto tagliando all'alba, ancora bagnati dalla rugiada, rosmarino, menta e timo, a cui andava aggiunto, alla sera, un rametto di issopo, il tutto legato con tre fili d'erba intrecciati.

Questo mazzetto, appeso in una stanza, avrebbe dovuto propiziare felicità e salute. I filosofi dell'antica Roma usavano prendere un infuso stimolante di timo prima di dedicarsi ai loro studi, in quanto ravvivava la mente, favoriva l'attività intellettuale e aiutava a lavorare con maggiore impegno. Infatti il timo è una pianta mercuriana, e Mercurio è il pianeta della mente, della facoltà razionale, della comunicazione rapida ed efficiente.

Il timo portava salute e felicità anche nei banchetti nuziali, dove veniva inserito nelle decorazioni vegetali; veniva regalato o bruciato nelle cerimonie religiose perchè, respiro divino, ritornasse da Zeus. La Scuola Salernitana consigliava a chi si fosse sentito depresso di avvicinarsi al timo e di inalarne l'aroma, affinchè potesse avere curate le ferite dello spirito.

Nella tradizione popolare il timo è amato dalle fate e dalle api, loro messaggere, e dagli elfi, che portano corone di maggiorana e timo. Si dice che chi beve un infuso di fiori di timo riesca a vedere le fate...ma oltre a stimolare la fantasia si è reso in passato molto spesso utile come "antibiotico dei poveri". L'essenza è estremamente poliedrica e potente. Contiene principi attivi molto concentrati e per questo viene distillato due volte, ottenendo due tipi di olio: il timo rosso, che più puro e più concentrato, ma per questo bisogna usarlo con attenzione, e il timo bianco, distillato due volte, meno irritante e più delicato.

Le due grandi qualità dell'essenza di timo sono principalmente la sua forte azione stimolante generale e la sua notevole capacità antimicrobica. Come stimolante, il timo agisce sia a livello della psiche, dove risveglia l'intelligenza, la memoria e la capacità di concnentrazione, in caso di stanchezza mentale, stress, superlavoro, sia a livello fisico, dove attiva la circolazione arteriosa, innalza la pressione, stimola il fegato, migliora la digestione, rafforza le difese immunitarie stimolando l'attività dei globuli bianchi, ha azione leggermente afrodisiaca e stimola le mestruazioni.

In caso di debolezza fisica o mentale, convalescenza, stati di affaticamento, conviene quindi attingere alla saggezza degli antichi, e reintegrare le proprie energie e gli interscambi tra una funzione e l'altra dell'organismo attraverso questa pianta mercuriana (e sappiamo che Mercurio è anche il messaggero degli dei, colui che mette in comunicazione piani diversi): una doccia o un bagno al mattino arricchiti con due gocce di essenza di timo permettono di passare velocemente dal sonno alla veglia, di coordinare la mente e il corpo e di "resettare" e ripulire le funzioni sensoriali (vista, udito) e di comunicazione (linguaggio).

Per la straordinaria versatilità delle essenze naturali, questa sua azione stimolante non è però rigida, bensì è modulabile, nel senso che il timo è anche riequilibrante e sedativo in caso di insonnia e di nervosismo. Per queste indicazioni può essere impiegato per bagni e docce rivitalizzanti alla mattina. L'altro grande polo di azione del timo è nel versante delle malattie microbiche: infatti è il miglior antisettico che esista in natura, di cui è stata dimostrata ampiamente l'attività battericida nei confronti di molti germi patogeni. Pertanto è indicato in corso di infezioni respiratorie quali bronchite, influenza, tosse, mal di gola ecc.

Se ne consiglia l'uso per inalazioni di vapore e per frizioni sul petto e sulla schiena, nella quantità di una, due gocce in poco olio vegetale, oppure diffuso nell'ambiente con un diffusore d'aromi, per disinfettare la stanza di un malato, in corso di un'epidemia influenzale. Inoltre, per il suo effetto astringente, riduce la produzione di muco. In caso di infezioni urinarie va massaggiato a livello addominale, nell'area di proiezione cutanea della vescica, cioè sopra la regione pubica nella parte inferiore dell'addome; nella parte centrale, con massaggio circolatorio in senso orario, per disturbi intestinali quali intossicazioni, fermentazioni e spasmi.

E' utile anche nelle forme reumatiche, crampi muscolari, sciatica. Sulla pelle trova impiego per spugnature, lavaggi, applicazioni diluite, in corso di infezioni, foruncoli, acne, tagli, punture di insetti, dermatiti del cuoio capelluto, dove agisce anche in corso di parassitosi (pidocchi); per sciacqui disinfettanti è utile in caso di gengiviti e stomatiti.


martedì 4 agosto 2015

Psicopittografia, l'Uomo ha tutto ciò di cui ha bisogno

All'uomo non manca nulla, tutto ciò di cui ha bisogno lo possiede già, ora. Questa idea può suscitare una domanda: "Se noi abbiamo tutto ciò che ci occorre, perhè non fare un'esperienza pratica? Consideriamo le nostre energie. Perchè ci stanchiamo così facilmente non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale ed emotivo? In verità l'unico affaticamento vero è quello fisico che si può sentire dopo un duro lavoro. Ogni altra stanchezza è superflua. 

Quando ci si sente fisicamente affaticati, dobbiamo riposarci. Non è la stessa cosa per la stanchezza psichica. Per milioni di uomini dai nervi logori l'ora del riposo diventa un incubo, sanno che si prospetta loro una notte insonne. Come possiamo utilizzare queste energie nei nostri affari quotidiani? Dapprima rendendoci conto del modo in cui le sprechiamo...Poi cercando il mezzo di arrestare questo sperpero. Come le sperperiamo? Con le emozioni negative

Ci alziamo al mattino con una nuova provvista di forze. Poi ci innervosiamo durante la giornata pensando a qualcuno che ci ha trattato male, e in questo modo perdiamo le forze. La sera ci mettiamo in subbuglio per un problema domestico. E così di seguito un sentimento negativo dopo l'altro che ci tolgono forza e buon umore. Non c'è da meravigliarsi quindi che siamo stanchi.

sabato 23 novembre 2013

LETTERA AL DOLORE

Fuggo, da te dolore che mi smembri il corpo, che da troppo tempo ormai usuri la mia esistenza e il mio fisico. Con te dentro al corpo non si scherza, perchè  succhi via tutte le energie che mi rimangono, porti via la mia forza vitale, la mia lucidità, parassita che non sei altro.
E' come trovarsi dentro una prigione, un sarcofago nel quale tu mi hai relegata a forza, fasciata in bende strette che impediscono ogni minimo movimento, e sto lì a fissare davanti a me,  un panorama fisso che i miei occhi  vedono, e ascolto il mio respiro, e i suoni intorno, e coloro che  cercano di starmi vicino, ma impotenti.
Non posso fare nulla perchè se non  rimuovo la  causa che ti ha fatto mettere radici dentro di me, mi inchioderai per sempre, mutilando il mio corpo, togliendomi la capacità sensitiva e ambulatoria. 
Allora non puoi far altro che pensare,  e mentri aspetti, guardi il telefono e speri che da un momento all'altro arrivi, quella telefonata, quella che significa almeno in parte la fine di questo incubo che perdura da non so più quanto tempo, ho perso il conto.
Voglio tornare a passeggiare, a correre, a camminare, a guidare, a far le scale saltellando, a viaggiare, a lavorare....il mondo è solo chiuso fra quattro mura adesso, le mura della mia stanza, dove il mio corpo è steso, sul letto, fermo. 
Mi hai fatto urlare  dolore, mi hai tolto il sonno, notti intere senza neanche poter piangere, ad anelare solo un minuto di assenza da te, solo un minuto per rilassare i muscoli sempre in tensione, per riposare il cuore che batte all'impazzata per la tensione che mi provochi e gli spasmi a cui mi sottoponi.
Rivoglio la mia vita, la pretendo, ho troppe cose ancora da fare, persone da amare, luoghi da vedere perchè tu, maledetto possa pretendere un prezzo così alto. 
E' meglio che ti prepari perchè manca poco alla resa dei conti, e questa battaglia nella quale fino ad ora hai avuto tu il vantaggio, la vincerò io, perchè ti ho studiato così tanto, di te so tutto, ho lasciato che tu barbaricamente vandalizzassi il mio regno e ti facessi vedere per quello che sei, e ora so, perfettamente cosa sei.
La mia battaglia l'ho pianificata, ho mandato ambasciatori, ho acquisito alleati, ho la mia strategia dolore, una strategia che ti farà soccombere, questa sarà l'ultima battaglia che scatenerò contro di te, e poi sarò libera, di rinascere e di rivivere, come meritano la mia tenacia, il mio coraggio, la mia costanza, la mia determinazione.  Questo è il mio ultimatum.
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