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lunedì 14 dicembre 2015

Rosa, olio essenziale

Nome botanico: var. Rosa damascena (fiori rosa), var. Rosa centifolia (fiori rosa), var. Rosa gallica (fiori rossi)
Famiglia: Rosacee
Provenienza: Oriente, Persia
Estrazione: dai petali freschi
Profumo: ricco, rosaceo, intenso, dolce
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Giove (la rosa rossa)
Proprietà: antinfiammatoria, antidepressiva, astringente, blandamente sedativa, afrodisiaca, cicatrizzante, depurativa, emostatica, antispastica, cefalica, digestiva, tonica per l'apparato cardiocircolatorio, per l'utero e per il tubo digerente, lassativa, epatica, antisettica
Principali indicazioni: depressione, disturbi nervosi, cefalea, stress, insonnia, impotenza, frigidità, sterilità, disturbi mestruali, tonsillite e mal di gola, stomatite, gengivite, bronchite, palpitazioni, insufficienza circolatoria, congestione epatica, cura della pelle


La rosa è un fiore dalla tradizione millenaria, fiore degli dei, nato, secondo la mitologia greca, da una goccia del sangue di Venere o dal sangue di Adone, giovane bellissimo amato dalla dea, per gli arabi dal sudore di Maometto. Citato innumerevoli volte in letteratura, in poetica, presente in architettura, nelle arti, in araldica, in alchimia, in magia, nella medicina e nella cosmesi degli antichi, è un fiore dalla pregnante simbologia.  Per la sua grande bellezza e la sua fragilità è il simbolo della vita stessa e della sua caducità.

 Pegno d'amore, emblema della effimera bellezza femminile, ma anche allegoria dell'itinerario spirituale verso la divina sapienza, come è stata immortalata da Dante, nella divina Commedia: la candida rosa dell'Empireo, formata dai beati disposti in cerchi concentrici nella spirale dei petali. La rosa rappresenta anche la coppa del Santo Graal, contenente il sangue di Cristo raccolto da Giuseppe di Arimatea, emblema di pienezza spirituale che porta alla fusione con il divino, meta dei ricercatori di verità di tutti i tempi.  Dello stesso senso, la rosa all'interno della croce divenne il simbolo della fraternita dei Rosacroce, uno dei più noti movimenti occidentali iniziatici. Le spine pungenti rappresentano le difficoltà da superare nel cammino verso la conoscenza. Nelle Metaforosi di Apuleio, Lucio trasformato in asino, dopo molte peripezie che lo portano a un progressivo processo di consapevolezza, attraverso le rose della grande dea Iside potrà finalmente recuperare il suo aspetto umano.

Per i Romani la rosa, creata da Venere, era simbolo di fecondità e di prosperità: enormi quantità di petali di rose venivano usati durante i banchetti e le feste, da sparpagliare sulle tavole imbandite, sul pavimento, da fare cadere a pioggia dall'alto per salutare gli ospiti; ghirlande di rose cingevano il capo dei commensali, perchè si riteneva scongiurassero l'ubriachezza e scacciassero il mal di testa dovuto ad un eccesso di vino, naturalmente aromatizzato alla rosa, molto apprezzato dai Romani; in questo caso aiutavano a far sì che i segreti non sfuggissero a causa del troppo bere. Dal profano al sacro, nei confessionali erano spesso scolpite delle rose, simbolo del silenzio e di segretezza. Rosoni ornano le facciate delle antiche cattedrali e alludono al Paradiso e alla speranza della vita eterna; nel Rosario la rosa diventa preghiera, mentre sotto gli stemmi araldici della mitica rosa bianca di York e della rosa rossa dei Lancaster si consumarono sanguinose  battaglie, prima che le due rose si riunissero, accostate insieme, nello stemma dei Tudor.

La rosa è sotto il domino di Venere che, sul piano spirituale, rappresenta l'armonia, l'equilibrio. E' una funzione squisitamente femminile che mitiga, differenzia e depura. La rosa, pianta venusina per eccellenza, avrà quindi caratteristiche rinfrescanti, depurative, antinfiammatorie, addolcenti. Venere governa la riproduzione, il processo conservante del viso, della carnagione, la circolazione venosa, gli organi generatori interni, l'armonia e il ritmo nel sistema. L'essenza di rosa tonifica il sistema vascolare in caso di insufficienza venosa e l'apparato digerente i n caso di nausea e di cattiva digestione, stimola la produzione della bile, decongestiona il fegato, combatte la stitichezza. E' una delle essenze più legate all'apparato genitale femminile: regolarizza il ciclo mestruale in caso di mestruazioni dolorose e abbondanti, tonifica l'utero e per il suo potere astringente previene il prolasso; è antisettica e antifiammatoria in caso di infezioni delle vie aeree, per inalazioni, per sciacqui e gargarismi trova impiego nel mal di gola, gengiviti e stomatiti (il miele rosato viene usato per lenire il dolore alle gengive nei bambini durante la dentizione).

Conosciuta da secoli come afrodisiaco, non esercita un effetto precipuamente stimolante, come altre essenze, bensì agisce sulla tensione nervosa confortando il cuore e ravvivando lo spirito; sembra anche che stimoli la produzione degli spermatozoi, che diminuiscono in seguito a stress cronico, frequente motivo di infertilità nelle coppie. Elimina gli umori collerici e l'amarezza (infatti lenisce e addolcisce); il suo profumo rinfranca lo spirito, è antidepressiva, combatte gli stati di abbattimento e di dolore. Secondo gli antichi chi soffriva di malattie cardiache doveva vivere in armoniosa vicinanza con un roseto di colore rosso intenso, il cui colore richiama, per la dottrina delle Segnature, il sangue e la forma dei petali il cuore. L'essenza di rosa calma anche le nevrosi ansiose a somatizzazione cardiaca, con palpitazioni e accelerazione del battito. E' naturale che dal fiore simbolo della bellezza della donna ci si aspetti anche che possa aiutare a mantenerla il più a lungo possibile: si dice infatti che l'energia della rosa emana "incarnato di vergine".

Da sempre una boccetta di acqua di rose fa parte degli armamentari per la toilette femminile, cosparsa delicatamente sulla pelle la aiuta a ritrovare le freschezza e a tonificarsi. Se l'acqua di rose rappresenta l'aspetto più leggero, come la rugiada che si posa sulla pelle, l'olio è qualcosa di più corposo, che penetra in profondità, lenisce e addolcisce come una carezza: la pelle irritata, stanca e "stressata" trova sollievo dalle "carezze della rosa", ritrova ciò che perde quotidianamente, si calma e si riequilibra. L'olio essenziale di rosa è assieme la gelsomino, un prezioso alleato per il trattamento di tutti i tipi di pelle, in particolar modo con problemi di couperose, per il suo effetto astringente, per prevenire le rughe, per la pelle asfittica o arrossata. Usato aggiunto a creme o per maschere di bellezza, per il massaggio del viso e del corpo, previene l'invecchiamento e tonifica i tessuti. Va ricordato che l'autentica essenza di rose, che viene prodotta per lo più in Bulgaria, Turchia, Marocco, è molto costosa, per il basso rendimento della procedura estrattiva; per ottenere una sola goccia occorrono ben trenta rose.

L'aroma di rosa, costituente importante di molti profumi, è in relatà costruito chimicamente con un metodo sintetico ed è completamente privo della forza vitale che caratterizza le essenze naturali. Spesso vengono spacciati come olio essenziale prodotti sintetici o altre essenze di minor pregio. La rosa, il gelsomino e i fiori d'arancio (neroli) costituiscono le tre migliori essenze floreali, le più delicate e le più costose, e hanno in comune una grande affinità per la pelle. Usate in piccolissime proporzioni (una goccia di ognuna), arricchiscono un trattamento di bellezza per il viso, rendendolo davvero principesco.


mercoledì 14 ottobre 2015

Betulla bianca, olio essenziale

Nome botanico: Betula alba
Famiglia: Betulacee
Provenienza: emisfero settentrionale
Estrazione: dalle gemme fogliari
Profumo: balsamico, legnoso
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Luna, Sole
Proprietà: drenante, depurativa, diuretica, antinfiammatoria, tonica
Principali indicazioni: ritenzione idrica, obesità, cellulite, gotta, reumatismi, dermatiti, cura dei capelli


La betulla, albero venusino per eccellenza, aggraziato, diafano, leggero, è legato alle tradizioni nordiche e alle leggende delle ondine degli stagni e dei fiumi del Nord. Alcune leggende la chiamano la pianta dell'amore ed è probabile che, essendo dominata da Venere, il pianeta dell'amore, che protegge l'armonia dei sentimenti, scorra un magico flusso tra esso e la betulla. 

Le tradizioni raccomandano di piantare due betulle vicino al lato destro della porta di casa: due perchè la betulla soffre la solitudine quanto gli esseri umani, dal lato destro perchè è il lato solare, della vita e del futuro, contrapposto a quello sinistro che si identifica con il passato. Negli antichi ricettari di magia amorosa si legge che "gli amori più delicati, belli e gentili fioriscono sotto la betulla"; è particolarmente affine ai nati sotto il segno della Bilancia, ai quali si consiglia di portare con sè un ramoscello di betulla per incontrare l'amore. 

Per gli sciamani siberiani, la betulla è un albero sacro, è il "guardiano della porta", l'albero cosmico che apre allo sciamano la via del cielo; egli vi si arrampica in stato di trance durante le cerimonie di iniziazione e riesce a penetrare nella dimora degli dei, ritornando con il potere di guarire i malati e di portare prosperità alla sua tribù. Vi sono alberi ben più maestosi e imponenti della betulla; questa non raggiunge un'altezza elevata nè vive più di un centinaio d'anni. 

Perchè mai allora essa svolge il ruolo di un albero cosmico? Perchè oltre all'eleganza e alla bellezza del suo tronco, la cui corteccia, di un bianco argenteo, diventa sempre più pura verso la cima, la betulla possiede una qualità che tutte le tradizioni le riconoscono: è fondamentalmente un albero di luce, collegato nel calendario celtico, al primo mese dell'anno solare, e quindi alla rinascita del Sole. Pianta che cresce in terreni ricchi d'acqua (Venere governa i tessuti ricchi di umidità) nell'organismo essa agisce drenando i liquidi in eccesso, attraverso la stimolazione del sistema renale. 

E' infatti dotata di un efficace potere diuretico, utile per il trattamento di ritenzione idrica, edemi, cellulite, per bagni e per massaggi drenanti. Aiuta l'eliminazione dell'acido urico, si impiega quindi nei reumatismi gottosi e calcolosi urinarie. Stimola le ghiandole surrenali e quindi si comporta come un debole stimolante sessuale, in caso di sovraffaticamento. E' utile per la cura della pelle in caso di dermatiti secche e squamose (il catrame di betulla viene impiegato per la cura della psoriasi); per frizioni al cuoio capelluto stimola il ricambio cellulare e combatte prurito e forfora.


giovedì 23 luglio 2015

Gli oli essenziali, le simbologie planetarie, Venere

La dea Venere-Afrodite è un'immagine femminile con una connotazione  sensuale e affettiva. Nata dalla spuma del mare, dea della bellezza e dell'amore, esprime l'energia di affinità sia a livello del macrocosmo universo che del microcosmo uomo: è l'energia dell'amore rappresentata da Venere che attira un corpo  a combinarsi con un altro corpo, una sostanza con un'altra sostanza per dare vita a tutte le manifestazioni trasformative della natura.

Fisiologicamente è asociata alla bellezza e alla sensualità femminile, alle ovaie, alla circolazione venosa, alla pelle femminile, alla duplicazione cellulare, alla fertilità. Governa il processo conservante, il viso, il seno, l'addome, i reni.
L'energia di Venere accoglie, mitiga, depura: è femminile, rilassante, nutriente, calmante, consolante, temperata, fertile, aggraziata, erotica, espansiva.

"Se le essenze dell'anima che caratterizzano le influenze di Venere non esistessero, non esisterebbero gli istinti che spingono gli uomini e gli animali a propagare le loro specie" (Paracelso).
Le essenze venusine sono calmanti, depurative, diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie. Agiscono sulla sfera emotiva, sul fascino personale, sulla capacità di contatto affettivo con il mondo esterno,sia come calore nei sentimenti che come sensibilità a recepire il bello e il gioioso. Stimolano il temperamento creativo artistico.

mercoledì 22 luglio 2015

Pietre e cristalli, Crisocolla

Plinio nella sua “Storia Naturale” ne parla come mezzo utile per la saldatura di materiale aureo. La Crisocolla è una pietra femminile, dunque è ottima per le donne e per tutto ciò che è legato al femminile.  Sin dal passato viene associata al pianeta Venere e a tutte le sue applicazioni filosofiche. Il suo nome ha origine dal termine greco “chrysos” (oro) e “kolla” (colla).

CRISOCOLLA
Caratteristiche: silicato idrato di rame; sistema rombico; colori dal turchese al blu e dal bruno al nero. La maggior parte degli esemplari si trova in Italia, Romania, Cile, Boemia, Israele, Russia e Usa.

Proprietà: dà gioia alleviando le paure; aumenta la comunicazione perchè agisce sul chackra della gola; fa svanire le paure e incrementa la tolleranza nei confronti del prossimo.
Disturbi: placa la febbre e le infiammazioni del corpo; aiuta nei disturbi mestruali.
Associazione con i chakra: quarto e quinto 

lunedì 6 luglio 2015

Ad ogni segno la sua pietra, Bilancia

La Bilancia è un segno d'aria, e come tale spicca per intelligenza, creatività, amore per la bellezza, scarso senso della tradizione, capacità di girare pagina.

BILANCIA
Pianeti: Venere e Saturno
Pregi: armonia, riservatezza, senso dell'amicizia, tenerezza, sensualità, razionalità, amore per il bello, eleganza, diplomazia, capacità di donarsi
Difetti: insicurezza, superficialità, volubilità, infedeltà, amore per il lusso, indecisione, spreco, conformismo
Colore: rosa

Cristalli: diamante, zaffiro, pietre bianche, trasparenti, azzurre
Energia disponibile e parti del corpo abbinate: non ha molte energie e l'amore può bruciargliele tutte; il suo stato generale di salute dipende dall'affetto, dal calore, dalla simpatia di cui è circondata; le sueparti del corpo sono la vescica, i reni, il fegato, il pancreas e la pelle, delicata
Per potenziare i pregi: cristalli indaco, neri e azzurri
Per combatter e i difetti: cristalli rossi, rosa, bianchi


giovedì 2 luglio 2015

Ad ogni segno la sua pietra, Cancro

Cancro, segno d'acqua. L'Acqua attribuisce inquietudine psichica, profondità di sentimenti e di pensiero, riservatezza, attrazione per situazioni complicate, bisogno di mettersi alla prova, creatività.


CANCRO
Pianeti: Luna, Venere
Pregi: dolcezza, morbidezza, femminilità, riservatezza, tenacia, attaccamento al passato, fedeltà, dedizione, fantasia
Difetti: pigrizia, diffidenza, ansia, emotività, fissazioni, lunaticità
Colore: bianco latte

Energia disponibile e parti del corpo abbinate: non ha molta energia e tende ad accumulare emozioni; quando sta male, guarisce prima se è circondato di affetto, meglio ancora se lo trattano come un bambino piccolo; le sue parti del corpo sono il seno e lo stomaco, che reagisce all'intensa emotività con gastriti, acidità, spasmi, ulcere
Per potenziare i pregi: perle, cristalli bianchi, opali
Per combattere i difetti: cristalli rossi arancioni, indaco

martedì 30 giugno 2015

Ad ogni segno la sua pietra, Toro

Oggi vediamo le caratteristiche del Toro, questo bricconcello. 

TORO
Pianeti: Venere e Giove
Pregi: stabilità, sensualità, bontà, dolcezza, giustizia, lealtà, morbidezza, sana voglia di vivere, fiducia, ottimismo, capacità di sdrammatizzare, pazienza.

Difetti: semplicismo, materialismo, testardaggine, immobilismo mentale e materiale, pigrizia.

Colore: verde
Cristallo: smeraldo e tutte le pietre verdi
Energia disponibile e parti del corpo abbinate: ha notevoli riserve di energia ma è lento nell'usarle; il suo punto debole è la gola, in tutti i sensi, perciò è soggetto a tonsilliti, faringiti, abbassamenti di voce, ma nache ad ingrassare con conseguenze quali colesterolo e glicemia da tenere d'occhio; nel collo c'è la tiroide, che può dare disturbi; è soggetto a riniti.
Per potenziare i pregi: cristalli rosa, viola e azzurri, anche verdi
Per combattere i difetti: cristalli gialli, verdi indaco.


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