Petroselinum deriva dal greco
petroselinon, che significa "
sedano delle
pietre".
Sativum significa "adatto ad essere coltivato" .
Originario della Sardegna, il prezzemolo è noto
fin dall' antichità. Petroselinum sativum i Romani lo chiamavano Apium petroselinum
e non è ben chiaro, quando si
riferivano al suo
uso culinario, se intendessero
davvero questa
pianta o non invece
l'appio, cioè il sedano.
Il prezzemolo, infatti,
sembra fosse più adatto
a onorare le tombe dei
defunti e a intrecciare
corone di gloria che a
condire. E' dal medioevo
però che il prezzemolo
si fa onnipresente in cucina,
tant' è vero che sorge
il modo di dire "essere come il prezzemolo"
, per indicare qualcuno che
ci troviamo sempre tra i piedi.
Caratteristiche e proprietà
E una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere; ha fusto
eretto, è alta da 15 a 80 cm, è biennale se coltivata, perenne se spontanea.
La sua radice ha forma di cono rovesciato mentre le foglie, di un bel
verde brillante, hanno i margini frastagliati e sono di forma vagamente
triangolare. I fiori, riuniti in ombrelle, sono bianco-verdastri e sbocciano
da maggio a luglio; il frutto è costituito da due parti secche contenenti
ognuna un seme (diacheno). Da tutta la pianta emana un piacevole aroma.
Il prezzemolo, che è una pianta rustica, cresce bene in qualsiasi terreno anche
se predilige i luoghi freschi e ombrosi. Le foglie si possono essiccare,
disponendole in strati sottili, in luogo all' orribra, riparato ed aerato.
Possono essere anche utilizzati gli essiccatori a corrente d'aria calda. il
prodotto va conservato in recipienti di vetro o porcellana. Il
prezzemolo è ricco di
ferro,
calcio,
potassio,
vitamine A e C. E ben dotato
di
clorofilla. Ha
proprietà antianemiche,
aperitive,
diuretiche,
stimolanti,
toniche,
antibiotiche,
antibatteriche e
deodoranti.
Consumato in grandi quantità può essere velenoso e addirittura letale. Non
è il caso però di preoccuparsi: nessuno si sogna di mangiarne a chili.
Utilizzo
Le parti della pianta da utilizzare sono le radici, le foglie e i semi, questi
ultimi sempre allo stato secco.
In
cucina, il prezzemolo viene usato quotidianamente su un gran numero
di pietanze ed entra come ingrediente in moltissime salse. Una delle più
conosciute è il piemontese
bagnet verd, che si serve come contorno al bollito
misto. Si prepara, oltre che col prezzemolo, con aglio, rosso d'uovo,
mollica di pane bagnata nell'aceto e filetti d'acciuga, il tutto va tritato finemente,
amalgamato con cura e condito con olio d'oliva, sale e pepe.
Lo
zimino, tipico della Liguria e della Toscana, riunisce in olio o burro o
strutto, prezzemolo, aglio, spinaci, bietole, sale e pepe. Serve per accompagnare
cibi di magro, soprattutto a base di pesce.
Lo
zogghiu, salsa tradizionale siciliana per pesci o carni alla griglia, è composto da aglio, menta e prezzemolo pestati nel mortaio; si unisce sale
e pepe quindi si stempera con olio e aceto, amalgamando il tutto.
La
francese maionese verde si confeziona aggiungendo a una normale
maionese degli spinaci lessati, strizzati e passati al setaccio nonché un trito
di basilico e prezzemolo.
La
greca skordalia si prepara con spicchi d'aglio pestati nel mortaio con
una patata bollita, prezzemolo e mandorle pelate. A questo pesto si aggiungono
olio e aceto e infine si condisce con sale-e pepe. E ottima sulle
uova sode.
Il prezzemolo è anche un rimedio empirico nella cura di un
gran numero di disturbi.
Per calmare il
male di denti provocato dalla carie bisogna tritare un pizzico
di prezzemolo, unirvi una goccia d'olio d'oliva e una puntina di sale.
Dopo aver mescolato bene si procede alla medicazione del dente: in breve
il dolore si farà meno pungente sino a scomparire del tutto.
Per risolvere rapidamente un
ascesso doloroso si prepara un
cataplasma
versando in un cucchiaio d'aceto una grossa manciata di foglie e gambi di
prezzemolo tagliati a pezzi. Il miscuglio deve essere disposto sopra una
pezzuola di tela e applicato sull' ascesso. Il cataplasma deve essere rinnovato
due o tre volte al giorno sino alla risoluzione del malanno.
Per guarire una
contusione occorre lavare la parte colpita, almeno tre volte al giorno, con spirito canforato, quindi applicare un
cataplasma ottenuto
facendo bollire una o due manciate di foglie e gambi di prezzemolo fresco
tritati grossolanamente. Quando il liquido è quasi del tutto evaporato,
si versa il decotto sopra una pezzuola di tela, lo si lascia intiepidire e lo si
applica sulla parte malata.
Quando una
puerpera vuole arrestare il flusso latteo è sufficiente che applichi
al seno un cataplasma a base di foglie fresche e gambi di prezzemolo
contusi.
Un rimedio semplice ed efficace per arrestare l'
emorragia dal naso consiste
nell'introdurre nelle narici un batuffolo di cotone intriso di succo di prezzemolo.
Contro le
mestruazioni troppo abbondanti e dolorose, il miglior rimedio è
rappresentato dai
semi di prezzemolo somministrati in
infuso. Bisogna
versarne 20 g in una tazza d'acqua calda, filtrare il liquido e berlo.
Quando la
pressione sanguigna è troppo alta si può normalizzarla bevendo
ogni giorno, in tre volte, un
infuso preparato con 30 g di semi di prezzemolo
versati in 200 g d'acqua bollente. L'infuso va sorbito tiepido.
Le
punture d'insetti vanno strofinate con qualche foglia fresca e contusa di
prezzemolo oppure pennellate con succo di prezzemolo.
Contro l'
acidità di stomaco si può bere, al termine d'ogni pasto, una tazza
d'acqua bollente in cui sia rimasto in infusione per 10 minuti un pizzico di
semi di prezzemolo.
Per finire, due particolarità che si riferiscono agli
animali: i conigli sono
ghiotti di prezzemolo e le loro carni risulteranno più profumate se ne verrà
mescolato un poco all' erba somministrata loro giornalmente mentre, al
contrario, per i
pappagalli il prezzemolo è un veleno mortale.