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lunedì 9 maggio 2016

Antistaminico naturale: l'Acerola


Antistaminico naturale: l'Acerola in questi mesi di picco per le allergie può essere di grande aiuto. Le sue proprietà aiutano il nostro organismo non solo nel contrastare le riniti ma dando una vera propria sferzata di vitalità all'organismo.



Se la primavera scatena vari tipi di allegie, tutti converrete che il disturbo più fastidioso è quello che aggredisce il naso, con starnuti a raffica e che cola. Per far sì che il nostro organismo reagisca e abbia una sferzata di vitalità possiamo ricorrere all'acerola, un vero e proprio concentrato di vitamine e sostanze benefiche. Il nome botanico è Malpighia glabra, e cresce su terreni argillosi e ricchi di sostanze organiche. Proviene dal Sudamerica ed è nota per i suoi frutti rossi e aciduli, detti anche “ciliegie delle Barbados”.


Proprio dai suoi frutti si ottiene un estratto che, concentrato, essiccato e polverizzato, viene largamente usato per la cura della febbre. Spesso viene associata alla rosa canina, con cui risulta ancora più efficace la cura di raffreddore, sinusite e riniti allergiche.

E' grazie alla ricchezza di vitamina C (o acido ascorbico) che si deve il suo potere curativo, infatti è il secondo frutto più ricco al mondo, dopo il camu camu. L'acerola contiene inoltre tannini, provitamina A e varie vitamine del gruppo B. In particolare, la B6, è molto utile nel periodo primaverile, perché, in combinazione con la vitamina C, ha un ruolo chiave nell’abbassare la produzione d’istamina, la sostanza prodotta dall’organismo responsabile dei disturbi dell’allergia. Bere ogni mattina 2-3 cucchiai di succo di acerola, puri o diluiti in una spremuta d’arancia: avrete un antistaminico sano e naturale, che non provoca sonnolenza.

Questo frutto è anche molto ricco di minerali. Grazie al magnesio e al potassio, quindi, questo frutto è particolarmente utile nei periodi di stress. Se si accusa stanchezza e calo di energia, per tutto aprile basta prenderne ogni giorno 1-2 compresse, la mattina con un bicchiere d’acqua.

venerdì 6 maggio 2016

Rooibos, Basilico, Ribes Nero contro le Allergie


Rooibos, Basilico, Ribes Nero sono i migliori alleati naturali contro le allergie primaverili, che si manifestano in vari modi. Oggi spieghiamo le loro proprietà.



Pare che sia arrivata davvero la primavera e con essa le allergie che si manifestano con starnuti, naso che cola, occhi che lacrimano, asma. Ma noi non vogliamo certo farci abbattere dalle allergie, e, agendo per tempo possiamo combatterle in maniera naturale senza dover ricorrere agli antistaminici e loro effetti collaterali. Come? Con Rooibos, Basilico e Ribes Nigrum.


Rooibos: conosciuto anche come tè rosso, è una pianta africana ma differente dal vero e proprio tè, sia per la preparazione che per il gusto. A differenza del tà il Rooibos non contiene caffeina e ha pochissimi tannini.  La sua peculiarità è il contenuto di preziosi antiossidanti. E' una sorta di antistaminico naturale da usare un mese prima della comparsa delle allergie stagionali. Si può assumere in infusione nella misura di una presa, lasciata infondere in acqua calda per circa 5-6 minuti.

Basilico:  con l'infuso si ottengono ottimi risultati, ma possiamo anche aggiungerlo fresco alle nostre preparazioni culinarie. Ha la capacità di tenere sotto controllo le allergie primaverili riducendo la sensazione di prurito e naso che cola. Con le foglie messe in acqua calda per dieci minuti, ben coperte da un coperchio, si possono ridurre anche altri tipi di infiammazione come quella di origine cutanea. Il basilico può avere effetti antistaminici attivi nel caso di asma.

Ribes nero:  si usa solitamente il macerato glicerinato, tre volte al giorno per un minimo di quattro mesi,  almeno un mese prima dell’arrivo dei pollini. Stimola le ghiandole surrenali alla produzione del cortisolo, il “cortisone” naturalmente presente nel nostro organismo.



lunedì 25 aprile 2016

Consigli per le allergie primaverili

Occhi che lacrimano, sensazione di prurito dentro al naso, qualche accenno d'asma, starnuti...ci siamo, sono arrivate le allergie primaverili, che ci fanno stare davvero male, costringendoci, molto spesso a ricorrere agli antistaminici. Ecco qualche semplice consiglio per vivere meglio in casa.

Chiunque soffre di allergie primaverili deve affrontare l'attacco dei pollini che inevitabilmente viaggiano felici nell'aria ma che mettono a dura prova la salute dei soggetti che non li tollerano. Abbiamo parlato dei rimedi naturali per stimolare il sistema immunitario, ma in ogni caso è bene attenersi ad un decalogo di consigli per cercare di soffrire meno. Ovviamente questi consigli vanno messi in pratica nei limiti del possibile. 



1. Vento e Sole:  quando ci sono giornate ventose o particolarmente assolate sarebbe bene rimanere in casa poichè la concentrazione dei pollini nell’aria è molto più alta.

2. Pulizia della a casa:  anche la pulizia della casa è utile per tenere sotto controllo le allergie. I pollini si depositano con facilità sui pavimenti e sui mobili, quindi quando dovete areare la casa fate attenzione e impegnatevi ad una pulizia più accurata.

3. Capelli:  possono catturare il polline e poi depositarsi sul cuscino del letto, quindi aanche in questo caso scegliete di lavarli una volta in più.

4. Protezione del viso: in macchina tenete i finestrini chiusi, usate gli occhiali da sole e se possibile anche le mascherine soprattutto quando viaggiate e vi muovete, sarete più protetti dagli attacchi.

5. Arredamento: evitate di tenere in casa tappeti, tende e moquette perché diventano facilmente un ricettacolo di batteri e particelle.


6. All'aperto:  se possibile evitare  prati, campi e campagne.

7. Sport: per evitare fastidiosi e pericolosi attacchi di rinite o asma prediligete in questo periodo la palestra.

8. Orti e giardini: se avete vicini con orti e giardini evitate di star fuori mentre sistemano piante e fanno potature. 

9. Animali: a volte cani e gatti possono essere portatori di pollini: fate in modo tale che non si posino su coperte e vestiti che potete trovarvi ad utilizzare.

10. Igiene personale:  lavate tutte le zone del corpo esposte al polline, con particolare attenzione ad occhi, naso e bocca.


mercoledì 20 aprile 2016

Contro le allergie naturalmente: la perilla

Siamo nella stagione delle allergie, quando i pollini viaggiano felicemente trasportati dal vento e per molti di noi inizia l'olocausto. Ma la natura, come sempre, ci offre il suo aiuto. Come contrastare le allergie? Con la perilla.

Da secoli usata in Oriente la perilla è apprezzata per le proprietà toniche e antibatteriche. Ha le foglie simili a quelle del basilico che vengono usate in Giappone per accompagnare il sushi e neutralizzare così eventuali germi presenti nel pesce crudo. Ma la perilla viene soprattutto impiegata nelle affezioni delle vie respiratorie. Siamo alle porte con la primavera e con essa si sa, arrivano anche le allergie che mettono ko molti di noi con gonfiori al naso, occhi rossi, starnuti, lacrimazioni, pelle che si desquama. Niente paura e niente antistaminici, ci pensa la perilla, infatti nei suoi semi si trovano in grandissima quantità i flavonoidi ed è per questo ottima nella prevenzione e normalizzazione della reazione allergica. Essa infatti stimola l'interferone favorendo così il riequilibrio della risposta del sistema immunitario.  E' un antistaminico naturale privo di effetti collaterali.


Siamo a Marzo e l’aria si sta per riempire di pollini, acari, polveri e numerosi altri allergeni. La perilla può mitigare le reazioni allergiche a carattere respiratorio e cutaneo. Prendere 2 perle di olio di perilla al giorno; decongestiona le vie nasali, apre il respiro ma non provoca la sonnolenza tipica degli antistaminici.

Inoltre è bene ricordare che i suoi semi sono una miniera di acidi grassi essenziali della serie Omega (3-6-9), e totalmente privi di colesterolo: agendo in sinergia, queste preziose sostanze purificano il sangue e riarmonizzano l’azione degli anticorpi. Si possono usare (un cucchiaino) nell’insalata o lo yogurt del mattino; sono ottimi anche con il riso in bianco, ma aggiungeteli a fine cottura.

lunedì 29 febbraio 2016

Estratti di fiori di cappero contro le allergie

Ci siamo di nuovo, è il periodo in cui si avvicina la primavera e con essa l'insorgere delle tanto temute allergie stagionali, che molto spesso si manifestano con la rinite. Per prevenire e trattare la rinite allergica con rimedi naturali, cercando di limitare per quanto possibile l'uso di antistaminici di sintesi, sarebbe opportuno cominciare per tempo e avvantaggiarsi per il trattamento del problema.


La natura ci offre il suo aiuto attraverso alcuni principi attivi davvero ottimi. Li tratteremo separatamente per capire quali sono e come agiscono. Oggi parleremo degli estratti secchi dei fiori di cappero (capparis spinosa). Il cappero, che noi tutti conosciamo per l'uso che ne facciamo in cucina, contiene un alta quantità di flavonoidi, in particolare la quercetina e il kampferolo. Come già sappiamo, i flavonoidi sono antiossidanti e il loro ruolo è quello di contrastare i radicali liberi, e hanno un'ottima efficacia anche nel trattamento delle allergie.

Nel casa specifico degli estratti secchi del cappero, alcuni studi hanno dimostrato che hanno un'azione antiossidante cutanea, antinfiammatoria e anti staminica efficace in caso di dermopatie allergiche. In associazione con altri estratti come quello di ribes nigrum, olivo, liquirizia l'efficacia aumenta. In commercio si possono trovare integratori che contengono oltre agli estratti di cappero anche gli altri estratti appena citati, che risultano essere efficaci sia in fase di prevenzione che durante la fase acuta.



mercoledì 24 febbraio 2016

Coleus Forskholii: una sola pianta, tante proprietà e alcune precauzioni

Il nome non è certo facile da pronunciare, ma noi per comodità nostra e buona pace della lingua che potrebbe avere seri problemi, chiameremo il Coleus forskohlii solo amichevolmente Coleus. Si tratta di una pianta usata dalla medicina Ayurvedica, imparentata con la menta e con l'ortica e originaria dell'Asia. Noto a molti ma non a tutti, vi farà piacere sapere che è un bruciagrassi naturale, ma ha anche altre importanti proprietà: combatte i crampi allo stomaco, tiene a bada la pressione sanguigna, le allergie, l'asma e la depressione.

Il principio attivo di questa pianta è la forskolina, che fa partire una serie di reazioni chimiche attraverso le quali le cellule di grasso rilasciano la loro energia e di conseguenza si sciolgono. Più semplicemente, la forskolina fa aumentare un enzima, la ciclasi che a sua volta aumenta un altro enzima, presente nel grasso e che stimola la lipasi a bruciare il grasso. Ma non è tutto perchè la forskolina funge anche da stimolatore dell'ormone tiroideo che accelera il metabolismo.

Questa sua proprietà fa sì che questo principio attivo sia utilizzato in associazione ad altri per agire sul peso corporeo (guaranà, garcinia cambogia, pepe nero...). Sono molti infatti gli integratori dietetici a contenerlo. Come sottolineo sempre, prima di utilizzare qualsiasi prodotto erboristico o fitoterapico a base Coleus è sempre necessario un consulto medico, per valutare la necessità di assunzione. Particolare attenzione devono prestare coloro che soffrono di ulcere allo stomaco, bassa pressione, coloro che assumono farmaci per la fluidificazione del sangue, le donne in gravidanza e allattamento.

Il Coleus però ha altre importanti proprietà: è infatti un broncodilatatore, riduce la pressione, fluidifica il sangue per la sua azione di antiaggregante piastrinico, è anti glaucoma, antinfiammatorio, allevia i sintomi causati dalla psoriasi.


martedì 23 febbraio 2016

Drosera, la pianta carnivora che cura asma e tosse

Anche le piante carnivore sono utili alla salute, anche se può sembrarci strano. La Drosera, nome botanico Drosera rotundifolia, è, infatti una pianta insettivora che cattura piccoli insetti grazie alle sue vischiose secrezioni prodotte da lunghi tentacoli dotati di peli color porpora. Questa singolare pianticella contiene alcuni importanti e preziosi principi attivi che la rendono una pianta dalle caratteristiche bechiche, antispasmodiche, sedative dei bronchi, antisettiche, decongestionanti.


Essa contiene oltre agli oli essenziali, glucosidi, naftochioni, antociani, flavonoidi, tannini, minerali, resine e acidi organici che insieme, ne fanno una pianta utile al trattamento dell'apparato respiratorio. In fitoterapia si utilizzano le foglie che contengono una particolare sostanza, il droserone, simile per la sua composizione alla plumbagina che risulta essere efficace come calmante su diversi tipi di tosse, in particolare quella stizzosa caratterizzata dal broncospasmo e da asma.

La fitoterapia la usa sia fresca che essiccata e con essa è possibile fare un infuso. Per farlo procedere in questo modo: versare 1/4 di litro di acqua bollente su un cucchiaino di pianta, lasciare riposare 10 minuti e poi filtrare. Bere 3-4 tazze al giorno. Informatevi sempre presso il vostro medico o presso un erborista di fiducia che può consigliarvi anche preparati di drosera associati ad altre piante con le stesse proprietà.

Quali controindicazioni? La drosera deve essere prescritta da un medico in quanto per assumerla è necessario rispettare le dosi. La Drosera nona assunta in concomitanza con farmaci per la cura della pressione arteriosa e con farmaci per le malattie infettive. Assolutamente vietato il sovradosaggio poichè può provocare sintomi dolorosi nel tratto urinario.


lunedì 22 febbraio 2016

Affezioni respiratoriee asma allergica: il potente aiuto dell'Adhatoda vasica

L'asma è spesso la manifestazione di problematiche allergiche che comportano la forte infiammazione dell vie respiratorie. come sostengo ormai da tempo, possiamo aiutarci con la fitoterapia per la prevenzione delle fasi acute e per alleviare i sintomi fin dalle prime avvisaglie. La fitoterapia ci propone diversi e preziosi estratti vegetali a cui possiamo ricorrere per una forte prevenzione e, in particolare oggi, vorrei darvi delucidazioni in merito ad una pianta molto efficace contro l'asma allergia: l'Adhatoda Vasica.

Si tratta di una pianta originaria dell'Asia, suo habitat naturale, in particolare la si trova in Nepal, India e Pakistan. Si tratta di un sempreverde che rallegra i nostri occhi con degli splendidi fiori bianco rosati.

In fitoterapia sono le foglie ad essere oggetto di interesse, poichè contengono diversi tipi di alcaloidi fra cui spiccano la vasicina e la bromexina. La vasicina è un potente stimolante del sistema respiratorio, ma in particolare esplica la sua efficacia nei casi di asma bronchiale; mentre la bromexina è un forte mucolitico.

Dai vari studi effettuati sulle proprietà terapeutiche di questa pianta è emerso che essa ha proprietà antinfiammtorie, analgesiche, espettoranti, diuretiche, anti asmatiche, sedative, antispasmodiche.

Le sue straordinarie proprietà erano conosciute anche nell'antichità, infatti veniva usata per il trattamento della tubercolosi e per migliorare la broncodilatazione.  E' efficace anche contro la febbre da fieno e altre affezioni allergiche, ma non solo risulta ottima contro le emorragie nasali, la febbre, e sembra anche contro il glaucoma.

Recenti studi hanno accertato che i suoi due principali principi attivi (vasicina e bromexina) inibiscono la crescita dello stafilococco, dello streptococco, del bacillo responsabile della difterite e della tubercolosi. Date le sue proprietà anti emorragiche questa pianta ben si adatta al trattamento anche di ulcere peptiche e di gengive sanguinanti.

Concludendo e per riassumere agisce su: bronchi, bronchioli, cavo orale, mucose del naso, vie aeree, gola, polmoni, sistema immunitario e sistema nervoso. Agisce come fluidificante, broncodilatatore, spasmolitico, allergie respiratorie,

Nella fitoterapia si usa l'estratto secco. Solitamente non ha controindicazioni, ma non deve essere usata dalle donne in gravidanza poichè provoca la dilatazione dell'utero, e, naturalmente nei casi in cui il soggetto risulta essere ipersensibile ai principi della pianta.


giovedì 21 gennaio 2016

Il sapone di Aleppo

Questo meraviglioso sapone viene prodotto in Siria, nella città da cui prende il nome. E' il sapone più ecologico e naturale esistente (ed anche il più antico) poichè è privo di conservanti ed additivi di sintesi. Gli ingredienti di base per la sua preparazione sono l’olio d’oliva e l’olio d’alloro, che conferisce al sapone proprietà lenitive ed antibatteriche.  

Questo sapone non contiene fragranze di sintesi ed è quindi adatto a chi soffre di allergie o intolleranze ai profumi comunemente contenuti nella maggior parte dei detergenti. La sua delicatezza lo rende perfetto anche per la pelle dei più piccoli. E’ particolarmente indicato per la detergenza del viso e del corpo.

 Alcuni lo utilizzano anche come shampoo per capelli, con l’accortezza di risciacquare in seguito la chioma con una soluzione di acqua e aceto, in modo da riportare il ph a livelli ottimali. Esistono saponi di Aleppo con una maggiore o minore percentuale di olio d’alloro. Essa solitamente varia dal 4% al 60%. Percentuali più elevate determinano una maggiore pregiatezza del sapone. In caso di pelle particolarmente sensibile si consiglia di scegliere il sapone con la minore concentrazione d’olio d’alloro. I suoi utilizzi sono molteplici. 
  • Si rivela ottimo come struccante per il viso, come sapone adatto alla rasatura per gli uomini ed alla depilazione per le donne. 
  • Può essere impiegato senza problemi come detergente anche nel caso si abbia la pelle irritata o si soffra di psoriasi. Nella detergenza del viso è possibile lasciare agire la sua schiuma per soli cinque minuti prima di risciacquare ed ottenere gli effetti di una vera e propria maschera di bellezza purificante. 
  • E’ comodo da tenere a portata di mano sul lavello per detergere le mani senza il timore di seccarne la pelle. Il sapone di Aleppo è un prodotto multiuso, la cui utilità non si limita alla cosmesi. 
  • Svolge  un ottimo effetto antitarme se inserito in armadi o cassetti, evitando l’inutile e dannoso utilizzo di prodotti chimici. 
  • Se ridotto in scaglie con l’aiuto di una grattugia si trasforma in un detersivo per il bucato a mano o in lavatrice. 
  • Se siete degli artisti o vi dilettate con la pittura, potrà diventare il vostro più prezioso alleato nella pulizia dei pennelli
  • Questo sapone presenta proprietà antibatteriche ed antiossidanti. Non contiene tensioattivi aggressivi ed il suo particolare profumo naturale ha un vero e proprio effetto distensivo sui nostri sensi. L’unica precauzione riguarda la sua conservazione. Evitate di chiudere la vostra saponetta in contenitori di plastica; appoggiatela piuttosto su di un portasapone in legno, in modo che le sue qualità rimangano inalterate utilizzo dopo utilizzo. 

mercoledì 23 dicembre 2015

Allergie varie, piccoli accorgimenti

Molti di noi hanno reazioni allergiche a numerose sostanze, come il polline, la polvere, alcuni cibi, il veleno degli insetti, le piume, il pelo degli animali e alcuni farmaci. Ecco alcuni consigli:

Siete allergici al cane o al gatto? Spazzolate il mantello del vostro amico all'aperto, ogni giorno passate un panno umido sul mantello dell'animale per raccogliere i peli caduti e pulite a fondo la sua cuccia. Ovviamente se questi compiti spettano proprio a voi che siete allergici, indossate una mascherina antipolvere e lavatevi le mani subito dopo.


Non tenete in bagno la cassetta con la sabbia del gatto (l'urina contiene allergeni); mettete una cassettina coperta in un armadio vuoto, ma soprattutto cambiate la sabbia ogni giorno e disinfettate la cassettina alemno due volte la settimana. Se il contatto con cani e gatti vi provoca reazioni allergiche, ma non volete rinunciare ad un animale da compagnia, perchè non optare per un uccellino o un acquario?

Se avete reazioni allergiche quando indossate anelli, orecchini oppure occhiali con montatura metallica, puliteli con alcool denaturato, poi stendete un velo di smalto per unghie trasparente sulla parte  a contatto con la pelle. Applicate nuovamente lo smalto quando lo strato precedente si sarà consumato.

Il nichel presente nella bigiotteria, provoca reazioni allergiche a molte persone: se capita anche a voi indossate gioielli di rame puro oppure di materiali non metallici. Non portate orologi dal cinturino metallico o braccialetti a diretto contatto con la pelle. Avvolgete al polso un fazzoletto o una striscia di tessuto, sotto il braccialetto o il cinturino dell'orogologio, quando il tempo è umido o mentre fate ginnastica.

martedì 24 novembre 2015

Smog e bambini: alcune conseguenze

Le grandi città sono sempre più inquinate e lo smog la fa da padrone. A subirne le conseguenze noi tutti, che respiriamo veleni e polveri sottili. Ma le conseguenze più gravi le subiscono i bambini, in tutta la loro fragilià. Le malattie causate dallo smog nei bambini sono in crescita, anche in Italia: fra queste le allergie, le irritazioni oculari, per non parlare delle patologie legate all'inquinamento industriale, come l'accumulo di piombo nel sangue. In Europa i morti da smog sono 10 volte quelli su strada, un segno che dovrebbe portarci seriamente ad agire per ridurre l'inquinamento.

 1) Asma infantile:  per i bambini lo smog incide come il fumo passivo. Dietro l'aumento dei casi di asma infantile nel corso degli ultimi anni potrebbe nascondersi l'inquinamento. Dopo aver monitorato l'incidenza dell'asma in dieci città europee, gli scienziati hanno scoperto che l'esposizione allo smog ha più o meno gli stessi effetti di quella al fumo passivo. Secondo una recente ricerca, il 14% dei casi di asma infantile cronica è provocata dall'esposizione all'inquinamento causato dal traffico cittadino.

 2) Cancro al polmone: la correlazione tra smog e tumori ai polmoni è ormai stata confermata da una storica sentenza dell'Oms. Ciò che preoccupa maggiormente è che le gravi malattie polmonari causate dall'inquinamento colpiscono persone sempre più giovani, arrivando anche ai bambini. Emblematico è il caso della bambina cinese malata di cancro ai polmoni a soli 8 anni. Il triste record della Cina ci fa pensare immediatamente alla situazione italiana. Dal pesante inquinamento delle nostre metropoli all'Ilva di Taranto.

 3) Piombo nel sangue: sono proprio i bambini tra le vittime più fragili colpite dall'inquinamento causato dall'Ilva a Taranto. La denuncia è sorta da alcuni medici pediatri tarantini riguardo alla presenza di fonti di piombo nell'ambiente, ai quali i più piccoli risultano particolarmente esposti. Acqua, terra e aria sono avvelenate. Nel sangue dei bambini che risiedono nel quartiere di Statte, a ridosso della zona industriale di Taranto, sono stati individuati tra i 22 e i 36 microgrammi di piombo. Secondo i pediatri, qualunque livello di piombemia nell'infanzia può essere associato a possibili esiti neuropsichici.

 4) Congiuntiviti e allergie agli occhi: lo smog e l'inquinamento urbano possono provocare gravi malattie agli occhi dei bambini. Uno studio condotto di recente su bambini tra 1 e 12 anni residenti a Milano ha evidenziato che il 42% dei piccoli pazienti soffre di rossore e prurito, dolori, lacrimazioni e secrezioni oculari. Si tratta di sintomi provocati proprio dallo smog e dall'inquinamento. Gli esperti parlano già di una nuova entità clinica definita Urban Eye Allergy, un'allergia agli occhi che colpisce i bambini che vivono in città per via dell'elevato tasso di inquinamento.

 5) Malattie respiratorie: le malattie respiratorie sono in aumento a causa dell'inquinamento, dello smog e dei cambiamenti climatici. Possono colpire tutti, a partire dai pazienti più deboli, tra cui troviamo anche i bambini, soprattutto se sono già soggetti a episodi di rinite allergica. Tra le malattie respiratorie provocate dall'inquinamento gli esperti inseriscono la BPCO, broncopneunopatia cronica ostruttiva e l'aggravamento dei sintomi di influenza, raffreddore, asma, bronchite e tonsillite.

 6) Dermatite atopica: la dermatite atopica è un disturbo sempre più diffuso in Europa, soprattutto tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Un bambino su due ne sarebbe colpito in forme più o meno gravi e visibili. Secondo l'Oms, la maggior parte delle malattie infantili in Europa dovrebbe essere ricondotta all'ambiente malsano e poco salutare in cui i piccoli si ritrovano a vivere. La dermatite atopica si classifica come la più diffusa tra le patologie cutanee riscontrate in età pediatrica.

7) Smog e autismo, un binomio da non sottovalutare. Respirare biossido di azoto e polveri sottili durante la gravidanza e nel primo anno di vita del neonato aumenta il rischio di sviluppare l'autismo. Secondo gli esperti, l'esposizione all'inquinamento è fonte di rischio sia per i nascituri che per i bambini appena nati. Studi recenti hanno rivelato che i bambini che vivevano nelle aree più inquinate avevano il triplo delle possibilità di ammalarsi di autismo rispetto ai piccoli residenti in aree meno soggette allo smog.

mercoledì 30 settembre 2015

I fiori commestibili nei nostri piatti

Qualche anno fa, al tempo in cui lavoravo presso uno splendido agriturismo, fui invitata, insieme ai titolari e alla mia collega, ad una particolare iniziativa posta in essere da un centro benessere e termale della mia zona. Si trattava di inserire i fiori nell'alimentazione. Fu illuminante e allo stesso tempo affascinante vedere uno chef usare i fiori in svariate preparazioni culinarie. La sua abilità era supportata dalle sapienti ed esaustive spiegazioni di una naturopata.

I fiori oltre a deliziare i nostri occhi, aiutano il nostro organismo e non lo intossicano, anzi, favoriscono l’eliminazione delle tossine accumulate. Facciamo alcuni esempi: i fiori della vaniglia hanno un sapore dolce e vanigliato (è abbastanza ovvio); il nasturzio ha un sapore meravigliosamente pepato simile al crescione e le sue gemme in salamoia possono sostituire i più costosi capperi;  la borragine ha un gusto simile al cetriolo e le viole del pensiero hanno un gusto delicato, dal sentore invernale. Viole, rose e lavanda conferiscono un sapore dolce alle insalate e ai dessert mentre le brillanti calendule gialle sono un’alternativa economica al costoso zafferano, anche se non hanno la sua nota pungente. Altri fiori possono avere un sapore piccante o un sentore di menta piperita. 

Documentatevi bene sui fiori commestibili, leggete, chiedete informazioni al vostro erborista o naturopata di fiducia.  I fiori commestibili rendono ogni piatto speciale. Assicuratevi innanzitutto che il sapore del fiore sia armonico con il resto. Ecco alcune idee per abbellire le ricette e stimolare le vostre papille gustative: 

 • Posizionate un gladiolo o fiori di ibisco (da cui rimuoverete stami e pistilli) in una ciotola di vetro trasparente e riempite con la vostra insalata preferita.
 • Cospargete fiori commestibili in insalate verdi per dare un tocco di colore e di gusto.
 • Congelate interi piccoli fiori in anelli di ghiaccio o in cubetti per aggiungerli alle bevande. 
 • Usa i fiori negli oli aromatizzati, vinaigrette, gelatine e marinate. 
 • Uno degli usi più popolari è candire o cristallizzare i fiori, utilizzati per decorare torte e caramelle . 
 • Gli asmatici o coloro che soffrono di reazioni allergiche a fiori compositi (calendula, cicoria, crisantemo, margherita, margherita inglese) devono stare attenti per possibili reazioni allergiche. 
 • Non utilizzate mai i fiori non commestibili come guarnizione. Se gli ospiti trovano un fiore su un piatto, penseranno che sia commestibile. 
 • Utilizzate i fiori con parsimonia nelle vostre ricette, soprattutto se non siete abituati a mangiarli. Esagerare può portare a problemi digestivi. 
 • Se siete inclini alle allergie, introducete i fiori in piccole quantità in modo da poter giudicare il loro effetto. Alcuni hanno un sapore molto più pronunciato rispetto ad altri, quindi avrete bisogno di giudicare l’impatto. 
 • Le foglie di alcuni fiori hanno anche usi culinari, ma  controllate una fonte di riferimento attendibile prima di sperimentare. 
 • Controllate con attenzione le liste di tossicità della pianta che avete scelto di utilizzare.


venerdì 21 agosto 2015

Le unghie ci parlano della nostra salute

La cura delle unghie è un vezzo tipicamente femminile, quell'ornamento in più che contribuisce al fascino di ogni donna. Prova ne è la moda di decorarle nelle maniere più fantasiose, con applicazioni, colori, disegni di ogni genere e tipo. Ma attenzione, le unghie non solo solo una parte di noi da mostrare, esse sono anche lo specchio della nostra salute e il nostro corpo può darci alcuni segnali attraverso di esse. Vediamo come.

Unghie
Esse ci parlano, dandoci degli imput importanti sulle nostre carenze e prevenendo così allergie, intolleranze e future patologie. Il colore, la forma, la presenza di piccole macchie o onde ci dicono molto su cosa manca nel nostro organismo e su come correre ai ripari.

Se le nostre unghie presentano dei puntini bianchi abbiamo una carenza di zinco, mentre se presentano delle leggere ondine orizzontali si tratta di una carenza di vitamine A, B e di calcio. Se presentano linee verticali invece si tratta di carenza di ferro. E ancora se vediamo un leggero colore blu vicino all’attaccatura con la falange potremmo avere problemi circolatori o respiratori. Una spaccatura verticale dell’unghia è sintomo di una diminuzione dell’acido cloridico dello stomaco. Ovviamente sono solo delle informazioni che ci dà il nostro corpo, ma bisogna sempre rivolgersi al proprio medico curante prima di prendere qualsiasi provvedimento.


giovedì 6 agosto 2015

Fermenti lattici probiotici, la loro azione


Come accennato ieri, è importante sapere che i "batteri amici" intestinali interagiscono con il sitema immunitario localizzato nella mucosa, favorendone l'efficienza e l'equilibrio. La salute del sistema immunitario locale influenza la funzionalità del sistema di difesa dell'intero organismo: ecco spiegato perchè l'alterazione della flora batterica dell'intestino può portare non solo a infezioni intestinali, diarrea, ma anche raffreddori, otiti, probelmatiche che spesso, erroneamente, non sono messe in relazione con la salute intestinale.

E' quinid evidente l'importanza di assumere fermenti lattici probiotici (durante la malattia, in convalescenza o, a cicli, per la prevenzione): essi, infatti, oltre a favorire il riequilibrio del sistema immunitario, riordinano la flora batterica, ostacolando lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, prevengono infezioni e ricostituiscono il riequilibrio dopo eventuali assunzioni obbligate di antibiotici. 

Non solo, ma aiutano la scomposizione degli alimenti favorendo l'assorbimento delle proteine, dei carboidrati e dei grassi, prevenendo le intolleranze alimentari e tutte le problematiche di un processo digestivo non corretto (alitosi, diarrea, stipsi, meteorismo, dolori addominali); inoltre, favoriscono la sintesi di vitamine e di fattori di crescita utili per lo svilippo del bambino, prevengono intossicazioni alimentari. E un ruolo di primaria importanza va dato anche alla azione di prevenzione delle allergie. Ecco quindi che si forma una linea di difesa indispensabile per la salute dell'intero organismo.


martedì 14 luglio 2015

Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina C

Oggi ci soffermeremo sulla vitamina C, la più comune, la più conosciuta, e la più utilizzata.

VITAMINA C
E' un composto idrosolubile simile al glucosio. E' molto sensibile alla luce, al calore e all'aria, che stimolano l'attività degli enzimi ossidativi. Questa vitamina combatte le infezioni batteriche e riduce gli effetti di alcune sostanze che provocano le allergie. Per queste ragioni è spesso usata nella prevenzione e nella cura del raffreddore comune. 

Un'altra sua funzione molto importante è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa, nota anche per l'azione antirughe. La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni in quanto facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice. La vitamina C è pure un efficace antiossidante che contrasta gli effetti dell'invecchiamento e svolge un'azione di conservazione dei cibi ai quali viene aggiunta. Alcuni studi recenti hanno rilevato che la vitamina C agisce come antistaminico e può essere usata per ridurre le dosi dei farmaci antiallergici (naturalmente sotto il controllo del medico!).

Ricordo che la vitamina C ha un ruolo significativo nel metabolismo del calcio e del ferro (l'assorbimento intestinale del ferro e calcio viene notevolmente migliorato dall'assunzione di giuste quantità di vitamina C). Inoltre, protegge la tiamina, la riboflavina, l'acido folico, l'acido pantoteico, la vitamina A e la E dall'ossidazione. Protegge anche il cervello e il midollo spinale dalla distruzione da parte dei radicali liberi.  

Le fonti: la vitamina C si trova in numerosi alimenti: agrumi, pomodori, peperoni, cavoli, prezzemolo, spinaci, mele, fragole, kiwi, papaia, ribes nero... La vitamina C contenuta negli alimenti si deteriora rapidamente col trasporto, la lavorazione, l'immagazzinamento, la cottura, l'ammaccatura, il taglio, l'esposizione alla luce, all'aria, al calore. Quanto più freschi e meno cotti saranno gli alimenti, maggiore sarà la quantità di vitamina in essi contenuta. Tra i metodi di cottura da preferire ricordiamo il vapore e la frittura rapida. I gambi dei broccoli conservano la vitamina molto più a lungo delle infiorescenze. Gli spinaci perdono 105 mg della vitamina nel giro di 10 giorni dalla raccolta. I peperoni dolci possono essere conservati per 3 settimane con una perdita minima. 

Attenzione: la capacità dell'organismo di assorbire la vitamina C viene ridotta dal fumo, dallo stress, dalla febbre alta o dall'inalazione di gas derivati dalla combustione del petrolio. I sulfamidici aumentano l'eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie di due o tre volte rispetto alla quantità normale. Il bicarbonato di sodio crea un ambiente alcalino che distrugge la vitamina C. Inoltre quantità d'acqua eccessive impoveriscono le riserve organiche di vitamina C. 
Integrazione: un'indicazione per le persone sane e le donne in gravidanza è di 500 mg al giorno, sufficiente per fornire sia un'ottima protezione antiossidante sia per apportare notevoli benefici alla salute. In particolari circonstanze, come in caso di diabete, cataratta, glaucoma ecc. Sembra più adeguato un apporto di 1000 mg. Contro il raffreddore, si consigliano invece 2000 mg al giorno per due settimane.


domenica 17 maggio 2015

Oligoterapie per le allergie, sua maestà il Manganese

Non tutti conoscono i benefici che si possono trarre dagli oligoelementi, conosciuti fin dai tempi più remoti, ma il cui uso si è perduto nel corso dei secoli e millenni. In verità, l'oligoterapia ha ricominciato a diffondersi grazie ad un medico francese  Ménetrier ed è un metodo che si basa sulla somministrazione di oligoelementi in dosi infinitesimali.

Negli ultimi decenni, le patologie allergiche sono andate aumentando in maniera crescente, e questo a causa delle moderne condizioni di vita, con l'inquinamento alimentare e atmosferico, inattivando gli oligoelementi naturalmente presenti nell'organismo, bloccando la loro attività enzimatica: occorre quindi introdurre dall'esterno questi biocatalizzatori in modo da riattivare le naturali difese dell'organismo. Ménetrier individuò quattro tendenze morbose che chiamò diatesi, da curarsi con oligoelementi specifici.

Nel caso delle allergie da polline la diatesi è la prima, detta "allergica", in cui il soggetto riporta le seguenti caratteristiche: modula le azioni e le reazioni in maniera "iper", il suo organismo risponde in modo eccessivo agli stimoli, la sua psicofisiologia iperattiva lo porta spesso al nervosismo, all'emotività, ma anche al dinamismo che può assumere il colore dell'ottimismo e presenta facilmente turbe di tipo allergico, associate a patologie di tipo osteoarticolare, con algie che migrano da un luogo anatomico all'altro. La risposta dei nostri anticorpi agli elementi allergici, avviene con conseguenze nocive, quali la dilatazione e l'aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la contrazione dei bronchi.

L'oligoelemento per eccellenza è il manganese, un potente desensibilizzante nei fenomeni di anafilassi: una dose a settimana, da assumere due mesi prima delle crisi allergiche abituali. E' sempre opportuno abbinare lo zolfo e il fosforo, che pur non essendo oligoelementi hanno enormi proprietà disintossicanti e desensibilizzanti (zolfo),  antispasmodico in molte patologie ed anche nelle allergie respiratorie (fosforo). Nella fase acuta associare, sempre a digiuno: manganese, una volta al dì; fosforo, una dose a dì alterni; zolfo, una dose a dì alterni rispetto al fosforo.

Durante la crisi acuta: associare a maganese-zolfo-fosforo un rimedio fitoterapico antiallergico-antinfiammatorio, quale, ad esempio, il Ribes nigrum MG1DH, in 50 gocce, 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti o perlomeno una ventina di minuti prima. In tal caso, è buona norma iniziare il trattamento con il solo Ribes nigrum e dopo 2-3 giorni associare gli oligoelementi, continuando fino alla remissione della sintomatologia. Ottimi risultati si ottengono se la cura inizia in via preventiva almeno due mesi prima dell'inizio della stagione a rischio e continunado fino alla scomparsa degli allergeni responsabili. Fatevi consigliare da un erborista esperto, o da un buon naturopata, vi troverete grande giovamento.

domenica 13 luglio 2014

Allattamento, allergie, andropausa: come intervenire con gli oli essenziali | Salute

Allattamento

Per favorire la montata lattea prendere in considerazione i seguenti oli, soprattutto in inalazione
secca
, diffusione ambientale e massaggio sul seno: Camomilla blu, Gelsomino, Finocchio dolce,
Mandarino, Melissa, Neroli, Rosa.


Allergie

Tenere presenti gli oli attivi su fegato e cistifellea, in quanto le allergie sono legate a questi organi

Inalazione secca e diffusione ambientale: Angelica, Camomilla blu, Camomilla romana, Elicriso,
Eucalipto, Lavanda, Nardo.
Massaggio: Angelica, Camomilla romana, Lavanda, Limone, Melissa. Olio da massaggio generico:
in 50 mi di olio di Mandorle dolci aggiungere 10 gocce di Lavanda, 6 di Limone, 4 di Nardo. Altri oli
vettori, più specifici per le forme allergiche, sono: Cumino nero, Enotera, Nocciola.
Pediluvio: emulsionare in un bicchiere di aceto 10 gocce di Lavanda, 8 di Eucalipto e 5 di Vetiver;
versare la miscela in una bacinella di acqua calda o nel bidè .
Uso interno: Angelica, Camomilla blu, Lavanda, Limone, Melissa, Rosa.

Andropausa

Gli oli più indicati, da utilizzare con i vari sistemi (dall'inalazione al massaggio, dal bagno all'uso
interno), sono: Achillea, Cannella foglie, Pepe nero, Pino silvestre, Sandalo.

giovedì 9 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: excursus sui macerati glicerici, Rosa canina

E veniamo all'ultimo macerato in lista.
ROSA CANINA
I giovani getti sono utili in caso di infiammazioni recidivanti delle prime vie respiratorie e allergie primaverili, inoltre aumentano le difese immunitarie, favoriscono la crescita e possiedono un'azione vitaminizzante. Secondo alcune ricerche, potrebbero neutralizzare la tiramina, un aminoacido responsabile in alcuni casi di molte cefalee vasomotorie ed emicranie. Assumere 50 gocce 1-2 volte al giorno; per i bambini bastano 30 gocce 1 volta al giorno, eventualmente in associazione con altri gemmoderivati.
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