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martedì 5 aprile 2016

Come scoprire l'Io superiore grazie alla psicopittografia

Come abbiamo già detto, noi possediamo tutta la forza mentale necessaria per conquistare la fiducia, questa forza non ha bisogno di esser liberata per poter agire. Prendiamo ad esempio il "coraggio". Il coraggio non è l'opposto della paura, ma l'assenza di paura.

Eliminando dalla mente il senso della paura, il coraggio s'innalzerà naturalmente, senza sforzi, così come il sole al mattino che non è più nascosto dalle montagne, appare brillando ai nostri occhi.
Facciamo un esempio: mettiamo che il nostro lavoro sia all'interno in un negozio, nel quale svogliamo una serie di mansioni, ma ad un certo punto, il direttore ci chiede di fare qualche piccolo lavoro di contabilità. 

Siamo coscienti del fatto che i numeri non sono il nostro forte e lo facciamo presente il direttore, il quale, però, non se ne cura, dicendoci che non gli interessa se abbiamo attitudini per la contabilità, vuole solo che svolgiamo quel lavoro. Queste parole possono aiutare la nostra mente a sbarazzarci dell'idea che non siamo capaci di far quel lavoro.

Se un uomo è in grado di distinguere il vero Io dal falso Io, avrà la sicurezza e il coraggio. Egli è superiore a ciò che pensa di essere. Ma poichè non conosce questa verità, non gli è possibile fare l'esperienza della vita nuova che l'attende. Come accresce la sua percezione mentale, egli si accorge che la verità su se stesso è come la desidera realmente. In realtà non desidera esser collerico, ma salvaguardare la propria reputazione. 

Quando un uomo apre la mente alla verità psicologica, l'errore sparisce. Quindi bisogna utilizzare il potere d'eliminazione, abbandonando le emozioni mentali che non procurano un'autentica soddisfazione. Alla fine scopriremo il nostro Io fiducioso, così come lo scultore ottiene la sua statua all'interno del blocco di marmo.

sabato 21 novembre 2015

Pietre e cristalli Tormalina rosa e verde

TORMALINA ROSA
Proprietà: è la pietra del cuore, infonde fiducia nel futuro e negli amori, che potranno essere vissuti con slancio e gioia, senza paure
Disturbi: fluidifica il sangue e combatte  l'insonnia; porta sollievo nel caso di vene varicose; sfiamma gli ascessi e rinforza il cuore
Associazione con i chakra: secondo e quarto






TORMALINA VERDE
Proprietà: rinforza il sitema nervoso e stabilizza le emozioni, riduce stress e stanchezza fisica e mentale
Disturbi: regolarizza la pressione del sangue e previene la febbre; rafforza il sistema immunitario
Associazione con i chakra: secondo, terzo e quarto

domenica 25 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Serpentino

Il nome dalla sua foggia che sembra l'aspetto della pelle di un serpente. Si tratta di una pietra, il serpentino, considerata importante e magica già per gli Assiri, già nel 4000 a.C. era usato e conosciuto come Za-tu-mush-gir. Non solo ma dal serpentino è stata ricavata la tavola del capitolo 30 del Libro dei Morti egiziano.

SERPENTINO
Caratteristiche: silicato di magnesio; sistema monoclino e rombico; aggregati monocristallini lamellari spesso verdi (antigorite e lizardite) o fibrosi di colore verde o bianco-giallastri (crisolito); ha la lucentezza da grassa a madreprlacea. Può essere confuso con il talco o con la giada

Proprietà: si dice che assista nell'apertura del chakra del cuore. Aumenta la fiducia in se stessi; tiene lontana la sfortuna
Disturbi: cura tutti i tipi di mal di testa e rinforza i polmoni
Associazione con i chakra: quarto

sabato 17 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Rodonite

E' il greco antico l'origine di questa parola: rhodon, ovvero rosa. Nelle vicinanze dei monti urali, si narra che le grandi aquile della zona mettono piccoli pezzi di rodonite nei loro nidi. 

RODONITE
Caratteristiche: silicato di calcio e manganese; sistema triclino; molto comuni le masse granulari o compatte con venature e macchie nere di ossidi di manganese, rari cristalli tabulari o aciculari di colore rosa più o meno intenso. I suoi cristalli sono rari. Può essere confusa con la rodocrosite, che però è più tenera.

Proprietà: apporta serenità, tranquillità e calma alle persone  che non riescono mai a fermarsi. Infonde coraggio e fa ritrovare la fiducia in se stessi; placa la suscettibilità.
Disturbi: è indicato per i disturbi del sistema nervoso; rafforza l'udito e lenisce le infiammazioni delle ghiandole; regolarizza il battito.
Associazione con i chakra: secondo e quarto

giovedì 15 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Rubino

Dal latino rubeus, “rosso”. Nelle antiche culture era definito la pietra del sole ed era un simbolo di energia vitale e di passione. In sanscrito è chiamato ratnaraj, letteralmente “re delle gemme”.

RUBINO
Caratteristiche: ossido di alluminio; sistema trigoonale; famiglia dei corindoni; colore rosso
Proprietà: è di sostegno per chi non riesce a essere fedele; aiuta la memoria; stimola la fiducia in se stessi; combatte la tristezza

Disturbi: è indicato per il sangue; previene l'aborto e aiuta le cellule a rigenerarsi; può essere utile per chi soffre di mestruazioni dolorose
Associazione con i chakra: primo e secondo


mercoledì 29 luglio 2015

Pietre e cristalli, Diamante

Il Diamante è la pietra più dura che esista in natura e contiene così tanta luce che difficilmente si romperà anche con un continuo utilizzo.

DIAMANTE
Caratteristiche: carbonio, sistema cubico; cristalli ottaedrici leggermente arrotondati, di solito  è incolore, ma può essere grigio, bruno, giallastro e sono note anche messerelle microcristalline di colore nero e fibroso-raggiante. Si usa impropriamente il termine "brillante" per indicare il diamante. Per brillante, tuttavia, si intende un tipo di taglio a sezione circolare con 58 facce, con cui varie gemme possono essere tagliate.

Proprietà: aiuta a ritrovare la fiducia in se stessi, dissolve la gelosia e propaga energia aumentando la forza fisica e mentale
Disturbi: combatte l'invecchiamento e fortifica la circolazione sanguigna e gli occhi; cura le infiammazioni delle ghiandole
Associazione con i chakra: tutti

sabato 27 giugno 2015

Gorse, il fiore di Bach per chi deve ritrovare la luce

Anche se la denominazione come fiore di Bach è Gorse, un nome che sinceramente non ispira attrattiva alcuna,  l'Ulex Europaeus o Ginestrone, è un arbusto perenne e sempreverde, comune in tutta Europa.  E' una pianta mellifera e fiorisce in pieno inverno, con un’esplosione di colore giallo-oro. E' il fiore adatto a chi è soggetto alla depressione, utile per riacquistare speranza e fiducia. Le personalità cui si adatta questo fiore: “… danno l’impressione di aver un forte bisogno nella loro vita, di un raggio di sole che scacci le nuvole scure e tristi… ”.



Questa ginestra selvatica trova risonanza nelle persone spesso disperate, soggette alla depressione endogena, che culmina a volte nel tentativo di suicidio, il loro stato d’animo è molto pessimista e manifestano possibili nevrosi d’angoscia. Ed è qui che agisce Gorse, poichè offre nuove opportunità di slancio e voglia di intravedere la “fine del tunnel”, i pazienti hanno così voglia di un confronto attivo, provano nuove terapie, si aprono all’esterno.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): perdita di speranza, disperazione senza via d’uscita, depressione profonda.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): speranza, fede, ridona la luce a coloro che il dott. Edward Bach descrive nel seguente modo: “… per obbedire a un’imposizione o per far piacere a qualcuno queste persone possono anche sottoporsi a varie cure, ma ripetono sempre a chi sta loro vicino di aver ben poche speranza di guarigione… ”.

Sono caratteri che si rassegnano e “gettano la spugna”, è indicato per coloro che hanno smesso di provare e si sono rassegnati alla propria condizione (spesso di infermità e passività). Si riscontrano casi in bambini, spesso dopo malattie gravi o lutti, nei quali Gorse supporta molto il loro stato d’animo, spesso si manifestano sintomi di depressione e stanchezza forte, i quali si trasformano magicamente in gioia di vivere. Gorse è per coloro che desiderano avere speranza nella propria vita, che ritrovano la luce e che si sentono incurabili.


sabato 17 gennaio 2015

Essere degni di fiducia

Se non si può aver fiducia in coloro che ci circondano la nostra vita può risentirne. La fiducia reciproca è alla base delle relazioni umane e senza di essa crolla tutta la struttura. Essere degni di fiducia è una gran virtù da tenere in grande considerazione, e chi la possiede può essere considerato una persona di valore.


Si dovrebbe dimostrarla e guadagnarla. Così ad esempio quando si fa una promessa o un giuramento si ha il dovere di mantenerli. Se si dice che si farà qualcosa, lo si deve fare, se si dice che non la si farà non la si deve fare. La stima che si ha di una persona è basata, in gran parte, sul fatto che mantenga o meno la parola, sulla sua coerenza. Anche i genitori perdono il loro valore di fronte agli occhi de i figli quando non mantengono una promessa.

A coloro che mantengono la parola spesa si concede fiducia e ammirazione. Per quanto mi riguarda,  a chi viene meno alla propria parola io non concedo un'altra possibilità. Del resto chi tiene questo tipo di comportamento può spesso trovarsi invischiato in "garanzie" e "limitazioni" a cui non può poi far fronte, ed è questa la strada per per esiliarsi dal prossimo.

Non si dovrebbe permettere ad una qualunque persona di spendere la propria parola alla leggera, ma insistere affinchè mantenga ciò che ha promesso. La vita può diventare facilmente molto confusa se cerchiamo di unirci a persone che mantengono le loro promesse.  La strada della vita è molto più bella da percorrere con persone fidate.

lunedì 25 agosto 2014

Il vero amico | Seneca, Lettere a Lucilio | Varie

Seneca parla dell'amicizia, e son concetti di ogni giorno, della nostra vita, anzi, forse va un po' più in là, descrive perfettamente il concetto di fiducia che dovrebbe esserci fra veri amici, descrive egregiamente coloro che raccontano di se stessi ad ogni illustre sconosciuto e  quelli che chiusi in se stessi, non si fidano neppure delle persone più care. L'eterno conflitto: concedere o meno la fiducia, essere schietti e sinceri come lo si è, e non sempre, con se stessi. Forse sarebbe necessario imparare ad essere chiari prima nel nostro profondo e solo allora saremo in grado di scegliere opportunamente chi è destinato a diventare nostro amico, poichè solo così eluderemo ogni inganno.


"Caro Lucilio,
mi scrivi che hai dato ad un amico delle lettere da recapitarmi, poi aggiungi di non dirgli cose che ti riguardino perchè non è tuo amico fino a questo punto. Così nella stessa lettera dici che costui è un tuo amico e non lo è. Forse tu usi genericamente una parola che ha un significato preciso e lo hai chiamato amico così come noi chiamiamo signori quelli che incontriamo e dei quali non ci ricordiamo il nome. Se è così può andare.

Me se tu chiami amico uno del quale non ti fidi, allora fai un grosso errore e ignori la forza della vera amicizia. Con un amico puoi fare ogni cosa, ma la prima cosa che devi fare è decidere se è davvero un amico. Quando lo hai appurato sul serio devi avere fiducia in lui. Sbagliano i tempi quelli che, contraddicendo gli insegnamenti di Teofrasto, prima concedono il loro affetto e poi lo ritirano quando hanno appurato che l'amico non era poi così amico.

Pensaci bene sopra prima di farti un amico, ma poi quando lo hai deciso apri il cuore e parlagli sinceramente come fai con te stesso. Vivi senza avere segreti nemmeno peri tuoi nemici. Ma poichè ci sono cose che per consuetudine si tengono riservate, metti al corrente il tuo amico di tutte le tue preoccupazioni, di tutti i tuoi pensieri. Se pensi che sia fidato, fidati.

C'è gente che finisce per essere ingannata proprio perchè ha paura di esserlo, c'è gente che per troppa sospettosità quasi fornisce una giustificazione alla slealtà del prossimo. Perchè devo misurare le parole davanti ad un amico? Perchè con lui non mi comporto come quando sono da solo? C'è gente che racconta al primo venuto quello che si dovrebbe raccontare solo agli amici fidati, come se non potesse trattenere quello che le brucia dentro.

Ci sono altri invece che sono terrorizzati all'idea che anche le persone più care vengano a conoscenza dei loro segreti e li seppelliscono dentro di loro come se non volessero farli sapere nemmeno a se stessi. Sono due atteggiamenti sbagliati, perchè è sbagliato sia fidarsi di tutti che di nessuno, ma direi che il primo è un difetto più onesto, il secondo più sicuro.

Allo stesso modo sono da rimproverare sia quelli che stanno sempre in agitazione , sia quelli che si crogiolano continuamente nella pigrizia. Non è produttivo quello che viene dalla confusione, ma è la smania di una mente esagitata, così come non è riposo quello che giudica molesto ogni gesto, ma è dissoluzione e languore. Perciò ci ricorderemo bene le parole di Pomponio: "C'è gente che si rifugia nelle tenebre reputando tempestoso tutto quello che avviene alla luce del sole".

Bisogna mescolare le due cose: chi agisce deve poi riposare e chi si riposa deve poi agire. Guarda la natura: c'è il giorno e c'è la notte"

mercoledì 18 giugno 2014

Il massaggio per la tipologia cerebrale | Salute

Abbiamo già detto che questo tipo di persona ha uno scarso contatto con il proprio corpo. E' proprio a causa di ciò che il massaggio può essere impiegato utilmente in questo caso. Tuttavia l'impossibilità di comunicare con se stessi pone anche delle difficoltà a comunicare con gli altri. E' perciò che entrare in contatto con una personalità di questo tipo non è facile, se prima non si è stabilito con lei un rapporto di fiducia.

Questi soggetti hanno paura di entrare in contatto diretto con il proprio corpo a causa delle sensazioni inquietanti che esso potrebbe dare. Per ovviare a questa difficoltà è preferibile quindi incominciare il massaggio con la persona in posizione prona.


Nell'approccio con questi individui l'unica importante precauzione da osservare è quindi la gradualità. Occorre assolutamente impedire che il tipo cerebrale sia sopraffatto da emozioni così intense da non essere sopportate. L'approccio dovrà essere improntato alla prudenza.

Prima di decidere quali sequenze di massaggio effettuare, occorrerà inoltre compiere un'attenta lettura corporea: confrontare la parte destra del corpo con quella sinistra, la parte alta con quella bassa ecc., tenendo presente le eventuali dissimetrie. Poichè questo tipo sente il proprio corpo segmentato, l'inizio del trattamento riguarderà le singole articolazioni: caviglie, ginocchia, anche, vita, spalle, gomiti, polsi, collo.

Solo dopo un lungo lavoro per "scongelare" le articolazioni, diverrà possibile collegarle tra loro con movimenti globalizzanti.

giovedì 12 giugno 2014

Affinchè la vostra vita sia senza problemi | Psicopittografia



l. La soluzione a tutti i problemi umani è la trasformazione individuale interiore.

2. Aumentate il livello della vostra conoscenza.

3. I problemi si risolvono affrontandoli alla radice.

4. Abbiate fiducia in voi. Voi siete in grado di trovare la soluzione di cui avete bisogno.

5. Ascoltate i consigli dell'Io interiore.

6. Imparate a considerare un problema da un livello di  comprensione più elevato.

7. Nessuno deve esser schiavo degli stessi errori.

8. Nessuno può disapprovarvi.

9. La verità va da colui che è ben disposto ad. accoglierla.

lO. Cominciate fin d'oggi la ricerca della vita superiore.

mercoledì 14 maggio 2014

Bianco, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Contiene tutti i colori dello spettro della luce e, come il nero, simboleggia un confine: quello iniziale della vita. E' abbinato al settimo chakra. I cristalli bianchi esprimono speranza nel futuro e in ciò che di imprevisto può riservare, fiducia negli altri e nel mondo, desiderio di purezza e di sentimenti nobili, voglia di girare pagina, di iniziare una nuova vita che contiene tutte le possibilità; esprimono una certa tendenza al fatalismo; stimolano la fantasia, la creatività e l'immaginazione aiutando a vedere la realtà con il filtro della sensibilità e dell'intuizione.


Chi sceglie il bianco: desidera cambiare la propria vita e impostarne una nuova oppure desidera apportare nella vita quotidiana un ventaglio di nuove possibilità, tutti i colori dello spettro appunto, per rinnovarla in modo sostanziale; ha fiducia in ciò che riserva il futuro e si aspetta cose belle dal mondo, di conseguenza può peccare di ingenuità.

Chi rifiuta il bianco: non sifida molto degli altri e ritiene che il futuro vada sì scritto, ma tenendo ben salda in mano la penna, senza lasciare nulla al caso; non desidera cambiare vita e nemmeno modificare quella che conduce; prosegue lungo la via che ha fin qui persorso senza lasciare spazio all'immaginazione e alla sensibilità

domenica 4 maggio 2014

Arancione, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

ARANCIONE

Colore dello spettro della luce situato fra il rosso e il giallo; simboleggia l'armonia interiore, la fertilità creativa sia artistica sia sessuale, la fiducia in sè e negli altri, l'ambizione, la comprensione, la saggezza. E' abbinato al secondo chakra. I cristalli arancione agiscono sui processi dell'assimilazione del cibo; conferiscono vitalità e salute; liberano dalla depressione; rendono capaci di vedere nella giusta luce i rapporti con gli altri; danno energia alla circolazione sanguigna e agli organi sessuali favorendo la fertilità.
Chi sceglie l'arancione: manifesta energia e vitalità però più  controllate rispetto a chi sceglie il rosso; è capace di grandi imprese ma non impulsive; è ottimista; ha fiducia in sè ma senza presunzione; sa amare con gioia; si sente in armonia con il mondo in cui vive
Chi rifiuta l'arancione: vuole controllare emozioni e attività; ha difficoltà nei rapporti con gli altri e tende a ingigantire i problemi; non è abituato a ponderare le decisioni e può gettarsi a capofitto o tentennare troppo oppure buttarsi e poi tirarsi indietro; ha un rapporto con la sessualità e l'amore filtrato dalla ragione e difficilmente si abbandona con fiducia.

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