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domenica 15 maggio 2016

Esaurimento ed Anemia: facciamo scorta di Fave

Esaurimento ed anemia: facciamo scorta di fave. Le fave in questa primavera dal clima alquanto ballerino possono essere un valido aiuto in caso di esaurimento ed anemia per l'alto contenuto di sostanze nutrienti e benefiche. Mettiamole in tavola con allegria.


Aprile e Maggio sono i mesi delle fave o baccelli, uno dei legumi più antichi.Soprattutto quelle fresche, sono un alimento fortemente ricostituente e dunque particolarmente indicato a sostenere l’organismo al cambio di stagione. Contengono vitamine del gruppo B (come la riboflavina, l’acido folico e la tiamina) e di vitamina Epotassio, zinco, magnesio, fosforo, rame e ferro. Quest'ultimo infatti è un ottimo rimedio contro l’anemia e la stanchezza di primavera, si assorbe più facilmente dai tessuti se assunto contemporaneamente con la vitamina C. Alle fave, per aiutare ancor più l'assorbimento del ferro si possono abbinare alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi, peperoncino, verdure a foglia verde (soprattutto la rucola), pomodori, piselli e prezzemolo.


Inoltre le fave hanno un alto contenuto di proteine contenute in abbondanza nelle fave, che però mancano di un particolare aminoacido e per essere meglio assimilate sarebbe preferibile associarle a dei carboidrati, come pasta, riso o pane, sempre integrali. E poi contengono vitamina E,  nutrimento della pelle. Dalle mie parti si mangiano con gran gusto insieme a formaggio fresco, una fetta di pane integrale, o del prosciutto.

Sono buone anche cotte al vapore o appena sbollentate, con un filo di olio extravergine e una manciatina di prezzemolo fresco, oppure stufate in padella con una piccola cipolla di Tropea affettata e una manciata di lattuga tagliata a listarelle. Fuori stagione troviamo quelle secche, non più verdi ma beige, più grosse, che come tutti i legumi secchi devono essere ammollate nell'acqua: se sono decorticate bastano 2-3 ore, altrimenti almeno una giornata. Dopo l’ammollo vanno sbucciate e per farlo velocemente è meglio sbollentarle per mezz’ora. Le fave secche sono il legume più ricco di proteine: un etto ne contiene ben 27,2 grammi.

Mettetele  nelle zuppe e nei minestroni, nella preparazione dei puré (perché si sfaldano facilmente) e possono essere arrostite in forno. Attenzione, aggiungere il sale solo a fine cottura: in questo modo non si rischia di indurire le fave, rendendole indigeste.






venerdì 6 maggio 2016

L'Alga Kelp, dono del mare

L'Alga Kelp è un dono del mare a tutto beneficio della nostra salute. In particolare quest'alga aiuta a dimagrire e si rivela molto efficace contro la cellulite.


Oggi parliamo dell'Alga Kelp che, come altri tipi di alghe commestibili, è particolarmente ricca in iodio, adatto a stimolare il funzionamento della tiroide che, a sua volta, mantiene il nostro metabolismo efficiente. Il mare oltre al buon pesce, ci fa infatti dono anche di quest'alga ricchissima di nutrienti e davvero benefica per la nostra salute.


Per la ricchezza dei suoi nutrienti le alghe sono molto utili in caso di anemia, problemi al sistema linfatico, demineralizzazione, colesterolo alto. Grazie all'alto contenuto di proteine le alghe possono essere un buon sostituto della carne e anche dei latticini. Anche l'Alga Kelp ha queste proprietà, e forse molti la conoscono perché con essa si prepara il caviale vegetale.

L'Alga Kelp è originaria del mare di Barents e dell'Oceano Atlantico ed è considerata un vero e proprio super cibo. Contiene infatti la vitamina A, B1, B2, C, D, E, molti polifenoli che insieme contribuiscono a stimolare il metabolismo, favorire il dimagrimento e la perdita di liquidi di ristagno. E' molto ricca di grassi insaturi e ha proprietà rassodanti e antinfiammatorie.

Ma perché aiuta a dimagrire? L'Alga Kelp ha il potere di stimolare la lipolisi, ossia il processo di scioglimento dei grassi e contemporaneamente contrasta i ristagni dei liquidi. Dato che l'azione dell'Alga Kelp è potente, è necessario prestare una certa attenzione all'uso che se fa. In particolare è vietato l'uso di questa potente alga durante la gravidanza, in caso di ipertiroidismo e in presenza di disturbi cardiaci.


mercoledì 16 dicembre 2015

Tè al sedano e tè al sesamo: contro colesterolo e per la longevità

Per aiutarci ad eliminare i grassi presenti nel sangue, possiamo preparare un singolare tè: quello al sedano. Del sedano avevo infatti parlato qualche tempo fa, in particolare avevo trattato del sale di sedano, ottimo contro l'ipertensione. Le virtù del sedano quindi possono anche esplicarsi in un infuso a base di tè, quello al sedano appunto. Per prepararlo prediligete un dei tè Pu'er. Vi occorreranno dunque:

300 grammi di sedano fresco; 1 cucchiaino di foglie di tè

Procedete così: lavate, pulite e sminuzzate il sedano in piccoli pezzi e unitelo alle foglie di tè. Coprite la miscela con acqua bollente e lasciate in infusione per dieci minuti. Filtrate e consumate due volte al giorno, meglio al mattino e poi dopo pranzo.

Del sesamo invece si apprezzano alcune importanti virtù fra cui: la stimolazione delle funzioni renali, la cura dell'anemia, la spossatezza e, come molti sanno è ottimo per i capelli. Con un buon infuso di tè a base di sesamo possiamo unire un po' tutte queste virtù. Vediamo come:

500 grammi di sesamo bianco; tè nero

Abbrustolite il sesamo in padella e a fuoco lento, ridotto in polvere fine con il frullatore e conservatelo in un barattolo a chiusura ermetica. Preparate quindi un tè nero e aggiungetevi 30 grammi di polvere di sesamo, salando leggermente l'acqua di infusione. consumate due volte al giorno.




mercoledì 7 ottobre 2015

Anemia, Anoressia, Ansia, l'approccio con gli oli essenziali

Anemia

Inalazione secca e diffusione ambientale: Angelica, Camomilla romana, Cannella foglie, Limone.
Massaggio: utilizzando olio di Girasole, Sesamo o Vinacciolo: Cannella foglie e Limone.
Bagni ripetuti: (almeno 3 volte la settimana) con olio essenziale di Limone (25 gocce emulsionate
in un bicchiere di aceto, da aggiungere all'acqua della vasca da bagno).

Anoressia

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cannella foglie, Cardamomo, Pompelmo.
Massaggio e bagno: Cannella foglie, Palmarosa .
Uso interno: Achillea, Cannella foglie, Cardamomo, Pompelmo.


Ansia

Come organo di base tenere presente il cuore.
In generale: provare uno o più dei seguenti oli, in inalazione secca e diffusione ambientale (se si
usano più oli assumerli a intervalli l'uno dall'altro): Arancio amaro, Bergamotto, Lavanda, Legno di
Rosa, Mandarino. Se l'ansia è legata allo stress: Lemongrass e Palmarosa;
se vi sono problemi sessuali: Maggiorana, Sandalo, Vetiver; nel caso di dispiaceri affettivi e traumi emotivi: Neroli;
per l'ansia creata da disturbi dell'apparato femminile: si provi la Salvia se/area, nel caso di disturbi maschili il Sandalo;
ansia che investe la sfera della concentrazione, dello studio, dell'applicazione mentale: Verbena odorosa; influenzabilità da parte di altre persone: Ravensara.
Massaggio rilassante su tutto il corpo: Arancio amaro, Palma rosa, Vetiver (uno o più in miscela).
Bagni frequenti con una miscela di Cedro, Cipresso e Lavanda (10 gocce di ciascuno) emulsionati
in mezzo bicchiere di alcool alimentare a 90°, da aggiungere all'acqua della vasca .
Uso interno: Arancio amaro, Bergamotto, Cisto, Legno di Rosa, Lemongrass, Melissa

lunedì 22 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia

Dal mal di pancia alla "gluten sensitivity". Ebbene non vi sono dubbi: sintomi quali dolori addominali, meteorismo persistente, gonfiore, nausea, funzionamento irregolare dell'intestino, ma anche spossatezza continua, emicranie frequenti, eczemi, anemia, possono avere tutti la stessa origine: l'intolleranza al glutine


Vi sono persone che hanno trascorso anni viaggiando da uno specialista all'altro alla ricerca di una diagnosi e di una cura efficace per i propri disturbi ricorrenti. "Intestino irritabile" di solito è la diagnosi, con conseguente invito a placare stress e ansia. Ma non sono queste la cause principali. Sono pochi i medici illuminati che in presenza di tali sintomatologie hanno prescritto i test per evidenziare l'eventuale presenza di celiachia, ma a risultati negativi, hanno continuato a far mangiare ai loro pazienti il pane, la pasta, e i cereali. 


Pur non essendo celiaci si può essere però "sensibili al glutine". La medicina alternativa lo sa da tempo, ma la medicina ufficiale l'ha evidenziato solo ora grazie agli studi del Dott. Alessio Fasano, ricercatore dell'Università  del Maryland a Baltimora, grazie al quale è stato finalmente possibile riconoscere ufficialmente che, al di là della celiachia, esiste anche un'altra forma di ipersensibilità glutine (ed ai cereali che lo contengono) che porta a disturbi analoghi. 


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