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mercoledì 1 giugno 2016

Cistite: prevenirla con l'Idratazione

Cistite: prevenirla con l'idratazione. La cistite è l'infiammazione della vescica, solitamente di origine batterica. Ma con una buona idratazione è possibile ridurre il rischio di contrarre questa fastidiosissima infiammazione.


Le infezioni urinarie sono una patologia molto fastidiosa e sono la causa della cistite, cioè l'infiammazione della vescica. Per le donne il rischio di contrarre l'infezione urinaria è otto volte più alto rispetto agli uomini. La cistite può essere di origine batterica, ed è la più frequente e non batterica. Quello di cui vogliamo parlare oggi è che una buona idratazione è alla base della prevenzione di questo tipo di infiammazione.

La frequenza con cui si può essere soggetti a cistite va aumentando con l'età, bassissima nei bambini, va aumentando con l'inizio dell'attività sessuale, le gravidanze e va aumentando con la menopausa. Da tenere in considerazione anche il tasso di recidiva, cioè il ripresentarsi dell'infezione. Le cistiti ricorrenti sono causate dalla flora fecale (microrganismi aerobi gram-negativi). Questi batteri, normalmente presenti nelle feci, in particolari circostanze, possono provocare un’infezione delle basse vie urinarie determinando il quadro cistitico.

Quando si manifesta la cistite si ricorre all'uso di farmaci antibiotici, ma alla base delle terapie di recupero c'è sempre e comunque l'idratazione. Archana Dhawan Bajaj, ginecologo e ostetrico alla Nurture Clinic di Nuova Delhi, spiega che per aiutare a scovare l'infezione e diluire l'urina è importante bere almeno 12 bicchieri di acqua al giorno. Ma vi sono anche altri aspetti da tenere sempre in considerazione: un’accurata igiene intima, evitare rapporti sessuali non protetti, regolarizzare l’alvo, urinare immediatamente dopo un rapporto completo, svuotare completamente la vescica con la minzione e limitare l’assunzione di alcol. Inoltre, l’assunzione di succo di mirtillo rosso sembra ridurre l’incidenza di nuovi episodi per le sue capacità antibatteriche e depurative.


giovedì 22 ottobre 2015

Cistite e colite: usi degli oli essenziali

CISTITE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Albero del Tè, Bergamotto, Cedro, Cisto, Garofano
chiodi, Incenso, Issopo, Lavanda, Sandalo.

Lavande vaginali: con un bicchiere di aceto di mele in cui emulsionare uno o più oli, quindi aggiungere la miscela all'acqua del bidè: Albero del Tè, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Issopo, Lavanda, Niaouli, Rosmarino, Timo rosso.


Crema: da spalmare mattina e sera su inguini, pube, vagina (esternamente), interno coscia: utilizzare
una crema neutra e aggiungere, in 50 mi di crema, 4 gocce di Bergamotto, 6 di Lavanda e 2
di Pino silvestre oppure 2 di Eucalipto. Applicare in lieve quantità e sospendere subito se si sente
bruciare o se compaiono reazioni allergiche.

Bagni ripetuti: con almeno 2 dei seguenti oli in miscela: Albero del Tè, Cedro, Eucalipto, Lavanda,
Limone, Sandalo.

Uso interno: Cisto, Coriandolo, Issopo, Limone, Menta piperita, Sandalo.

COLITE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Angelica, Bergamotto, Camomilla romana, Canfora,
Finocchio dolce, Geranio, Lemongrass, Neroli, Palmarosa, Ylang-Ylang.
Massaggio sull'addome: Anice, Bergamotto, Camomilla romana, Finocchio dolce, Geranio, Palmarosa. Oppure provare la seguente miscela in 50 mi di olio di Mandorle dolci o in crema base
neutra: 10 gocce di Bergamotto, 6 di Camomilla romana e 4 di Finocchio dolce.

Impiastro di argilla: a cui siano stati aggiunti uno o più dei seguenti oli: Angelica, Bergamotto;
Canfora, Cannella foglie, Lemongrass, Menta piperita, Ylang-Ylang.

Uso interno: Achillea, Anice, Bergamotto, Camomilla blu, Finocchio dolce, Coriandolo, Menta
piperita, Neroli, Noce moscata.

mercoledì 9 settembre 2015

Barba di meliga: il mais che depura

Il mais o granturco è parte integrante della nostra alimentazione, le sue belle pannocchie, dalle tante varietà e i suoi chicchi, vengono usati in cucina in tantissimi modi. Meno conosciute invece sono le proprietà della sua "barba", utilizzata invece nella fitoterapia. Le barbe di meliga non sono altro che quei sottili filamenti che fuoriescono dall'involucro che protegge la pannocchia, scientificamente parlando essi sono gli stigmi dei fiori.

Quando son freschi, tali filamenti sono di colore giallino, colore che va via scurendosi mentre si essiccano fino a diventare rosso-bruni, ed è proprio a questo punto che essi diventano un potente diuretico. Proprio questa sua caratteristica rende le barbe di meliga utili nella cura delle affezioni genitali e urinarie, in particolare si rivelano ottime per la cistite e la prostatite nelle loro manifestazioni croniche.Un' altra delle sue proprietà è che le barbe sono un buon antispastico efficace contro i crampi alla vescica e all'utero, ed in generale sono un depurativo dell'organismo.

Come si usano le barbe di meliga? In fitoterapia si usano sottoforma di infuso o decotto entrambi utili in caso di coliche ed edemi renali e per la ritenzione idrica, nemica giurata delle donne. Bisogna però prestare attenzione e farsi consigliare sempre da un esperto, poichè in soggetti predisposti possono provocare reazioni allergiche. Ecco dunque come preparare un infuso e un decotto.

Infuso:  porre una bella manciata di barbe in un litro abbondante di acqua e  consumare da 5 a 6 tazze al giorno.

Decotto: per uso esterno,sulle parti doloranti, si prepara con una buona manciata e mezzo di barbe in un litro d’acqua. Con le stesse proporzioni di barbe e di acqua si possono preparare anche bagni e pediluvi.


martedì 8 settembre 2015

Cedro, olio essenziale

Nome botanico: Cedrus atlantica
Famiglia: Conifere
Provenienza: Marocco, Algeria
Estrazione: dal legno
Profumo: caldo, intenso, balsamico, legnoso, dolce
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Giove, Saturno
Proprietà: antisettico, stimolante dei tessuti, astringente, diuretico, afrodisiaco, sedativo nervoso, stimolante della circolazione, cicatrizzante,antiparassitario
Principali indicazioni: malattie croniche, affezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, dermatiti, acne, caduta dei capelli, micosi, punture di insetti, stress e tensione nervosa

Precauzioni: non usare in gravidanza Il cedro è un maestoso albero, il cui pregiatissimo legname, dall'intenso profumo, è da sempre particolarmente ricercato: si racconta che tutti i templi di Babilonia, così come il palazzo reale di re Salomone, a Gerusalemme, fossero costruiti con l'aromatico legno di cedro. Dal cedro probabilmente si estrasse il primo olio impiegato per scopi cosmetici, terapeutici, per imbalsamare corpi e per preservare i papiri dalla distruzione. La varietà più pregiata è il cedro del Libano, di cui un tempo esistevano maestose foreste, poi decimate per soddisfare la grande richiesta di legno.

Attualmente l'essenza si ottiene dal cedro atlantico, proveniente dal Marocco. Come tutte le essenze estratte da piante forti e longeve, il cedro è efficace per restituire energia e vitalità nel  corso di malattie croniche, perchè l'energia dell'albero secolare, raccolta e concentrata nel suo olio essenziale, può venire veicolata nelle gocce dorate e profumate e restituita a un organismo  che ne necessita. Non è un controsenso ricordare che gli antichi egizi per i loro sarcofagi usavano esclusivamente legno di cedro: se poteva preservare un corpo morto rendendolo incorruttibile, tanto più è in grado di sostenere l'energia vitale di un corpo vivo benchè malato.

L'olio di cedro esplica la sua attività antisettica soprattutto sulle mucose respiratorie e genitourinarie, in particolare, come si è detto, per le affezioni criniche: bronchite cronica, tosse, cistite, infiammazioni renali. E' molto benefico per la cura della pelle, in caso di eczemi secchi, prurito, forfora, caduta dei capelli, psoriasi, micosi e infezioni cutanee. respinge gli insetti.



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