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sabato 4 giugno 2016

Le Carote, alleate del Timo

Le Carote, alleate del Timo, la ghiandola che produce i globuli bianchi, sono un alimento ricchissimo di nutrienti e si rivelano essere insostituibili alleate della salute.


Le carote sono un tubero dalle innumerevoli proprietà salutari, che dovremmo gustare molto più di quanto facciamo. Siamo abituati al loro bel colore arancio intenso, ma in realtà ve ne sono anche varietà viola, anzi dobbiamo dire che la carota viola è la madre delle carote, che solo dopo l'intervento degli Olandesi e attraverso incroci è diventata arancione. Le carote di aprile sono quelle più ricche di nutrienti.


Come indica il loro colore hanno un altissimo contenuto di provitamina A o betacarotene (10 mg/100 g) e proprio per questa sua qualità le carote sono un insostituibile alleato del timo, la ghiandola golosa di vitamina A e che può, proprio durante il cambio di stagione,  affaticarsi. Il timo governa la produzione dei globuli bianchi, e per questa sua determinante funzione va sostenuto. Uniamo quindi le carote all'insalata, consumiamole crude o cotte, oppure centrifugate. Inoltre per il contenuto di vitamine C, PP e B1, acqua, fibre, potassio, calcio, fosforo e magnesio, sono utili alla cura della cistite, delle allergie, della stipsi, del colon irritabile e della gastrite. I loro carboidrati e sali minerali possono alleviare anche quelle forme di esaurimento psicofisico tipiche primaverili e che sono tra i principali fattori di atrofizzazione del timo, che rimpicciolisce nei periodi di grande stress.

Per favorire l’assorbimento della provitamina A contenuta nelle carote, è necessario consumarle insieme ad alimenti contenenti grassi, preferibilmente “buoni”, come l’olio d’oliva. In alternativa, è possibile abbinare la carota all’avocado, l’unico frutto ad avere una composizione lipidica analoga a quella dell’olio (75% di grassi monoinsaturi, 15% di grassi saturi e 10% di polinsaturi Omega 6).



mercoledì 30 dicembre 2015

Timo, olio essenziale

Nome botanico: Thymus vulgaris
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Profumo: fresco, balsamico, forte
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: stimolante, tonico, antisettico, balsamico, anticatarrale, ipertensivo, antispastico, antifermentativo, antiputrefattivo, astringente, antitossico, antiparassitario, attiva le difese immunitarie, afrodisiaco, cicatrizzante, diuretico
Principali indicazioni: stanchezza fisica e psichica, ipotensione arteriosa, malattie da raffreddamento, bronchite, pertosse, reumatismi, disturbi circolatori, infezioni intestinali e urinarie, dermatiti, foruncoli, punture d'insetti, infezioni della bocca e della gola, pediculosi, scabbia
Precauzioni: può causare irritazioni cutanee; usare in basse concentrazioni e diluito


Il timo è un arbusto odoroso che cresce spontaneo nell'area mediterranea ed è una pianta dalla lunga tradizione: i boschetti di timo degli antichi erano considerati sacri; il suo profumo era il " respiro di Zeus", ed entrava nella combinazione del cosiddetto "mazzetto degli dei", ottenuto tagliando all'alba, ancora bagnati dalla rugiada, rosmarino, menta e timo, a cui andava aggiunto, alla sera, un rametto di issopo, il tutto legato con tre fili d'erba intrecciati.

Questo mazzetto, appeso in una stanza, avrebbe dovuto propiziare felicità e salute. I filosofi dell'antica Roma usavano prendere un infuso stimolante di timo prima di dedicarsi ai loro studi, in quanto ravvivava la mente, favoriva l'attività intellettuale e aiutava a lavorare con maggiore impegno. Infatti il timo è una pianta mercuriana, e Mercurio è il pianeta della mente, della facoltà razionale, della comunicazione rapida ed efficiente.

Il timo portava salute e felicità anche nei banchetti nuziali, dove veniva inserito nelle decorazioni vegetali; veniva regalato o bruciato nelle cerimonie religiose perchè, respiro divino, ritornasse da Zeus. La Scuola Salernitana consigliava a chi si fosse sentito depresso di avvicinarsi al timo e di inalarne l'aroma, affinchè potesse avere curate le ferite dello spirito.

Nella tradizione popolare il timo è amato dalle fate e dalle api, loro messaggere, e dagli elfi, che portano corone di maggiorana e timo. Si dice che chi beve un infuso di fiori di timo riesca a vedere le fate...ma oltre a stimolare la fantasia si è reso in passato molto spesso utile come "antibiotico dei poveri". L'essenza è estremamente poliedrica e potente. Contiene principi attivi molto concentrati e per questo viene distillato due volte, ottenendo due tipi di olio: il timo rosso, che più puro e più concentrato, ma per questo bisogna usarlo con attenzione, e il timo bianco, distillato due volte, meno irritante e più delicato.

Le due grandi qualità dell'essenza di timo sono principalmente la sua forte azione stimolante generale e la sua notevole capacità antimicrobica. Come stimolante, il timo agisce sia a livello della psiche, dove risveglia l'intelligenza, la memoria e la capacità di concnentrazione, in caso di stanchezza mentale, stress, superlavoro, sia a livello fisico, dove attiva la circolazione arteriosa, innalza la pressione, stimola il fegato, migliora la digestione, rafforza le difese immunitarie stimolando l'attività dei globuli bianchi, ha azione leggermente afrodisiaca e stimola le mestruazioni.

In caso di debolezza fisica o mentale, convalescenza, stati di affaticamento, conviene quindi attingere alla saggezza degli antichi, e reintegrare le proprie energie e gli interscambi tra una funzione e l'altra dell'organismo attraverso questa pianta mercuriana (e sappiamo che Mercurio è anche il messaggero degli dei, colui che mette in comunicazione piani diversi): una doccia o un bagno al mattino arricchiti con due gocce di essenza di timo permettono di passare velocemente dal sonno alla veglia, di coordinare la mente e il corpo e di "resettare" e ripulire le funzioni sensoriali (vista, udito) e di comunicazione (linguaggio).

Per la straordinaria versatilità delle essenze naturali, questa sua azione stimolante non è però rigida, bensì è modulabile, nel senso che il timo è anche riequilibrante e sedativo in caso di insonnia e di nervosismo. Per queste indicazioni può essere impiegato per bagni e docce rivitalizzanti alla mattina. L'altro grande polo di azione del timo è nel versante delle malattie microbiche: infatti è il miglior antisettico che esista in natura, di cui è stata dimostrata ampiamente l'attività battericida nei confronti di molti germi patogeni. Pertanto è indicato in corso di infezioni respiratorie quali bronchite, influenza, tosse, mal di gola ecc.

Se ne consiglia l'uso per inalazioni di vapore e per frizioni sul petto e sulla schiena, nella quantità di una, due gocce in poco olio vegetale, oppure diffuso nell'ambiente con un diffusore d'aromi, per disinfettare la stanza di un malato, in corso di un'epidemia influenzale. Inoltre, per il suo effetto astringente, riduce la produzione di muco. In caso di infezioni urinarie va massaggiato a livello addominale, nell'area di proiezione cutanea della vescica, cioè sopra la regione pubica nella parte inferiore dell'addome; nella parte centrale, con massaggio circolatorio in senso orario, per disturbi intestinali quali intossicazioni, fermentazioni e spasmi.

E' utile anche nelle forme reumatiche, crampi muscolari, sciatica. Sulla pelle trova impiego per spugnature, lavaggi, applicazioni diluite, in corso di infezioni, foruncoli, acne, tagli, punture di insetti, dermatiti del cuoio capelluto, dove agisce anche in corso di parassitosi (pidocchi); per sciacqui disinfettanti è utile in caso di gengiviti e stomatiti.


domenica 20 dicembre 2015

Quarto chakra

Quarto chakra

Posizione: zona del cuore
Colore: verde
Organi interessati: ghiandola timo; cuore, apparato circolatorio; pelle
Significato: è il ponte che mette in contatto i tre chakra inferiori (fisici ed emotivi) con i tre superiori (mentali e spirituali). Ci consente di amare in modo incondizionato; dà amore per le arti, la bellezza e l'armonia.

Se è aperto e ben funzionante, sappiamo metterci in relazione con gli altri e con il mondo, amiamo senza secondi fini, senza possessività, irradiamo serenità, valutiamo in modo positivo le nostre azioni e vediamo negli altri dei sostegni. In caso contrario, non siamo in grado di amare e proviamo ostilità per gli altri con i quali tendiamo a misurarci con spirito aggressivo.

Come equilibrarlo: attraverso il contatto con la natura in boccio; con musiche classiche e sacre; usando il colore verde con il rosa come colore complementare; indossando smeraldo e pietre verdi


lunedì 23 novembre 2015

Apparato respiratorio: prevenzione, cura e depurazione

Aver cura del proprio apparato respiratorio è il modo migliore per evitare di ammalarsi nei periodi dell'anno in cui siamo esposti al freddo e ai virus dell'influenza. Come ben sappiamo l'apparato respiratorio ci permette di far uso dell'ossigeno affinchè possano svolgersi in maniera corretta le varie funzioni fisiologiche del nostro organismo.


Se l'apparato respiratorio si infiamma a causa di agenti come inquinamento, batteri, freddo, tossine, si avranno vari tipi di sintomatologie come mal di gola, raucedine, tosse, catarro, mal di testa, starnuti, abbassamento di voce che inevitabilmente di portano uno stato di malessere generale e di malattia. Ecco perchè è particolarmente importante depurare l'apparato respiratorio: in questo modo si riduce di molto il rischio di ammalarsi.

In nostro aiuto vengono a tal proposito alcuni efficaci rimedi naturali che aiutano a depurare i polmoni. Vediamo quali.

Eucalipto: di cui ho descritto le proprietà nel mio post relativo all'olio essenziale.   Esso infatti è particolarmente efficace nel trattamento di affezioni bronchiali e polmonari per la sua azione antisettica e contemporaneamente balsamica che facilitano la fuoriuscita di muco e sedano la tosse e l'asma.

Lavanda:  come descritto nel post relativo all'olio essenziale, è efficace  nel liberare polmoni e bronchi dalle tossine e utile a prevenire le secrezioni di catarro. Inoltre per le sue proprietà sedative e calmanti è utile contro lo stress.

Menta:  assolve a diverse funzioni come descritto nel mio post, la menta contiene alcuni principi che la rendono ottima per disinfiammare le vie respiratorie, è utile anche per lenire la cefalea e come digestivo.

Timo:  come descritto nelle proprietà dell'olio essenziale, il timo è un forte antisettico, paritcolarmente utile in caso di laringiti, faringiti, tosse e catarro. Ottimo antibatterico e sedativo della tosse.


mercoledì 8 luglio 2015

Timo, straordinario in cucina, e di un bagno rinforzante per bambini, e poi infuso, decotto

Thymus deriva dall' egizio tham, una specie di timo usato nelle imbalsamazioni, ripreso dai Greci col significato  di "pianta profumata" e Thymus vulgaris tradotto in latino da Virgilio che usò questo nome per primo; vulgaris perché molto comune. I Greci apprezzavano moltissimo un miele ricavato dai fiori di herpillon, una specie di timo molto frequente sui monti presso Atene, e al timo in genere riconoscevano virtù straordinarie nelle malattie di petto, così come affermato successivamente dal medico filosofo greco Galeno che, oltre a suggerirlo in polvere a chi soffriva di dolori articolari, lo considerava il più potente antisettico conosciuto.

 I Romani cominciarono a introdurre il timo in cucina e a profumare con esso vini e formaggi tramandandolo così ai posteri. Nel medioevo è sempre in auge e il naturalista Jambobino da Cremona lo gratifica di "erba di molto buon odore e di grande dolcezza" . Le dame usarono donarlo al cavaliere del cuore perché fosse da esso protetto in battaglia. Le fanciulle, il 20 gennaio, lo ponevano sotto il cuscino per conoscere il ragazzo che avrebbero poi sposato. Quando non esistevano i frigoriferi, il timo veniva impiegato per la conservazione degli alimenti,. vista la notevole presenza di olio essenziale ad azione antiputrida, quindi non per niente gli Egizi lo usavano nelle imbalsamazioni.

Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di un arbusto perenne, aromatico, appartenente alla famiglia delle Lamiacee (ex Labiate) originario dell'area mediterranea. L'apparato radicale è a forma di cono rovesciato (fittone) da cui si diparte il fusto abbondantemente ramificato, legnoso alla base ed erbaceo alle sommità: i rami sono bianchi per l'abbondante presenza di peli, ed eretti. Le foglie sono opposte, appuntite, senza gambo, di colore verde-cenere, disposte in mazzetti sui nodi dello stelo. I fiori, di colore bianco-roseo, sono riuniti in specie di spighe in cima ai rami. Il frutto, diviso in quattro, è di color marrone. Cresce bene dal mare alle regioni montane fino a 1500 m. Si trova di preferenza nei luoghi aridi, pietrosi e soleggiati. Preferisce i climi caldi, non sopporta i freddi prolungati e si ottiene un prodotto più aromatico se cresce in terreni ricchi di calcare. Si raccolgono le sommità fiorite, o i giovani ramoscelli quando sono in fioritura, in maggio-luglio. La raccolta deve avvenire nelle prime ore del pomeriggio" tagliando i rametti a 5 cm dal suolo, evitando di recidere le parti legnose. E da tener presente che le foglie più basse sono più ricche di olio essenziale rispetto a quelle della parte superiore. L'essiccazione avviene all'ombra in un luogo aerato disponendo i rametti sopra un foglio di carta poiché tendono a perdere le foglie. Si conserva in recipienti di vetro o porcellana. I principi attivi del timo hanno proprietà digestive, balsamiche, depurative e efficaci nella cura della tosse.

Utilizzo

Il suo impiego alimentare è dovuto non solo alle sue caratteristiche aromatiche, ma anche a quelle antisettiche che facilitano la conservazione dei cibi. Per marinare la carne o il pesce si può usare l'olio o l'aceto al limo facendo macerare qualche rametto di timo, per almeno 20 giorni, in un buon olio extra vergine di oliva o in un buon aceto di vino.
Numerosi gli impieghi nella medicina popolare.
Bagno rinforzante per bambini: far bollire in due litri d'acqua 100 g di foglie di timo e versare il liquido filtrato nella vasca contenente l'acqua calda necessaria per un bagno.
Infuso per lavare ferite o piaghe: versare in una tazza d'acqua bollente un pizzico di timo, poi filtrarlo quando è tiepido e adoperarlo per lavare le ferite che si cicatrizzeranno rapidamente.
Digestione difficile: al termine di ogni pasto bere una tazzina d'acqua calda in cui sia stato lasciato in infusione per 5 minuti un pizzico di timo.
Contro la tosse spasmodica giova un decotto ottenuto facendo bollire per alcuni minuti 25 g di sommità fiorite di timo in un litro d'acqua. Dolcificare con del miele e berne 3 tazze al giorno lontano dai pasti.
Per diminuire l'irritazione determinata dalla puntura di un insetto bisogna eliminare il pungiglione, quindi frizionare sulla puntura delle foglie fresche di timo.
Per eliminare i segni di affaticamento del viso sono consigliabili dei suffumigi ottenuti da una manciata di timo posta in un catino d'acqua bollente.

giovedì 23 aprile 2015

Olio essenziale di Verbena contro Stanchezza e sbalzi di Umore

Sebbene la primavera sia considerata la stagione della rinascita sia per la natura che sboccia a nuova vita che per l'uomo, che dal torpore dell'inverno sente scorrere in sè nuova energia, ben sappiamo che è anche il periodo più difficile per il nostro organismo sia perchè si è soggetti alle allergie sia perchè anche l'umore risente di questo cambiamento. A risentirne in particolare è il timo, la ghiandola che soprassiede al sistema immunitario, ne ho già parlato in un post precedente. 


Possiamo stimolare il timo anche con l'aromaterapia e a questo scopo è utile l'olio essenziale di verbena, una pianta dai bei fiori rosa-lilla, usata fin dall'antichità proprio per curare le alterazioni affettive. Ma la verbena è anche digestiva, tonica e sedativa e agisce riequilibrando le funzioni immunitarie.

Perciò, quando ci accorgiamo che le nostre difese immunitarie si sono indebolite e le allergie fanno capolino, è utile diluire 6 gocce di olio essenziale di verbena in 2 cucchiai di olio di mandorle dolci e massaggiare delicatamente con un movimento a spirale la parte anteriore del busto, partendo dal diaframma fino all'altezza del cuore.

domenica 15 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: la salvia


La Salvia (Salvia offinalis) è conosciuta in tutta la fascia mediterranea, dove nasce spontaneamente. Fin dall'antichità è apprezzata per le sue numerose qualità curative. Per questo i latini la chiamavano "salvia" (da salus, salute, o salvus, salvo). A questo vegetale è collegata la "Storia dei quattro ladroni". Si racconta che durante la peste di Tolosa (1630) quattro manigoldi si diedero a fare razzia nelle case degli ammalati. Quando furono catturati fu chiesto loro il segreto che li aveva scampati dal contagio. I ladroni chiesero di aver salva la vita e, ottenuta la garanzia, rivelarono il loro segreto: un prodotto ottenuto dalla macerazione in aceto di rosmarino, timo, lavanda, e molta salvia. In medicina ha proprietà antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche, digestive, stimolanti della bile, dermatologiche. E' usata anche per la caduta dei capelli.
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