Per ciò che riguarda i benefici del consumo di
soia, segnaliamo
alcune sperimentazioni
scientifiche. Il consumo di soia sembra ridurre la velocità
di declino della
densità minerale
delle
ossa nelle donne cinesi
in premenopausa.
In uno studio di tre anni,
condotto su 130 donne fra i
30 e i 40 anni, l'equipe della
dottoressa Ho dell'Università
cinese di Hong Kong, ha raggruppato
i soggetti in relazione
al loro consumo di soia.
Durante il periodo di studio,
si è appurato che la densità
minerale della colonna vertebrale
diminuiva del 3,5 per
cento nelle donne con un basso
consumo di tofu e latte di soia (mediamente 1,4 mg
di soia al giorno, benché per
alcuni soggetti il consumo
fosse nullo). Viceversa, per le
donne il cui consumo di soia
superava i 15mg al giorno, la
riduzione era più lenta,
dell'l,1 per cento nell'arco
dei tre anni.
Un altro studio
di controllo separato è in corso
per determinare l'
effetto
del consumo di
isoflavoni sul
rischio cardiovascolare nelle
donne all'inizio della postmenopausa.
C'è poi il dottor Giuseppe
Fariselli, dell'Istituto nazionale
tumori di Milano, che riferisce
di alcuni studi epidemiologici
e ricerche sulle popolazioni
asiatiche che hanno
messo in rapporto il ridotto
numero, rispetto alle nazioni
occidentali, di casi di
tumore
del colon, della
mammella e
della
prostata, con le diete
ricche di soia. La soia sviluppa
effetti protettivi anche sulle
malattie cardiovascolari e
sulle funzioni cerebrali, mentre
attenua i disturbi legati alla
menopausa come
depressione,
osteoporosi,
secchezza
vaginale,
sudorazioni e
vampate
improvvise. L'effetto
protettivo della soia si deve
alla presenza di
fitoestrogeni,
sostanze a debole azione ormonale
che bloccano la produzione
dei più forti ormoni
prodotti dall'organismo prendendone
il posto e impedendon
e l'azione negativa.
I
fitoestrogeni
tipici della soia
sono detti isoflavonoidi. Altre
ricerche hanno evidenziato
anche altri meccanismi d'azione
di tipo non estrogenico
dei fitoestrogeni della soia. In
particolare la genisteina che
influenza enzimi preposti alla
traduzione dei segnali che regolano
l'accrescimento e la
moltiplicazione cellulare, e ha
proprietà antiossidanti. Tutti
questi benefici si sommano,
nei vegetariani, agli effetti
protettivi di
alghe,
cereali integrali,
crucifere come
cavoli,
rape,
ravanelli,
rucola e
crescione,
fiocchi d'avena,
legumi
e
semi di lino.
Il consumo delle proteine
della soia, pure in quote modeste,
intorno ai 20 g al giorno,
può ridurre la colesterolemia
e prevenire le malattie
cardiovascolari: questo è
quanto ha dedotto un gruppo
di ricercatori dell'Università
dell'Illinois. L'indagine, pubblicata
sull' "American Journal
of Clinical Nutrition", era
stata impostata per dare risposta
ad alcune questioni di
base, non risolte da precedenti
ricerche.
Rimpiazzando nella dieta di alcuni pazienti di
prova le proteine animali con
proteine di soia, dosi giornaliere
variabili fra 20 e 50 g, i
ricercatori hanno messo in risalto
riduzioni di colesterolemia
in 81 soggetti maschi. Dunque, ci sono tanti
buoni motivi per mangiare soia e tutti hanno a che fare
con i benefici per la salute dal
punto di vista preventivo e
curativo: cancro della mammella,
colesterolo, vampate di
calore, cancro del colon, cancro
ai polmoni e alla prostata
e osteoporosi.
Ciò non deve però portare
a incentrare tutta la propria
dieta su soia e derivati. Il segreto
sta nel variare l' alimentazione.
Così per un adulto
basta consumare 40 g di tofu
a settimana; per il tempeh
stesso discorso; per i semi 50
g una volta a settimana; il latte
la mattina a colazione ma con
il consiglio di variarlo con latte
di riso, di avena, orzo o
succhi.
Il rapporto fra cereali
e legumi deve essere di 5 a l.
Per i germogli crudi non ci
sono limiti.
Per i
bambini, invece, nel
primo anno di vita ci si limiterà
all'uso della
soia rossa
per la preparazione del brodo
vegetale e come legume a partire
dal 9°-10° mese di vita. Il
tofu si può inserire nella pappa
dei cereali, a partire dal 9°-
10° mese di vita 1 volta a settimana
nella misura di 1-2 cucchiaini (5-10 g). Il tempeh
dopo 1 anno di vita, cotto a
lungo e in piccole quantità. il
latte di soia, opportunamente
integrato, è l'ideale per chi
manifesti intolleranza al latte
vaccino», ci dice il dottor Luciano
Proietti, uno dei primi
pediatri italiani che ha introdotto
1'alimentazione naturale
e vegetariana nella crescita
dei bambini.