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lunedì 30 dicembre 2013

L'INEFFICIENZA DELLA POSTA

La mia convalescenza post operatoria mi obbliga a camminare tutte le mattine e quindi senza mai sgarrare dalla regola che mi sono imposta, anche stamani sono andata a camminare. Al mio ritorno, per abitudine, ho controllato la cassetta della posta. Al suo interno la rivista settimanale di mamma e un avviso di ricezione raccomandata

L'avviso non è più la cara vecchia cartolina di una volta, bensì una sorta di scontrino, nel quale compaiono: il nome e cognome dell'intestatario (in questo caso io), l'indirizzo dell'ufficio postale destinato al ritiro della raccomandata, un codice a barre, e alcune fondamentali istruzioni. Fra queste, l'ufficio postale ti informa che la raccomandata rimarrà in giacenza per trenta giorni, ma dopo cinque, se la vuoi ritirare, devi pagare €0,52 centesimi, solo perchè la tengono lì, quindi se hai un problema e non puoi andarla a ritirare subito, sgancia gli "sghei". 

Il fatto che il postino avesse lasciato l'avviso mi è però, sembrato strano, in casa c'erano i miei. Così, appena varcata la soglia, ho chiesto ai miei se per caso erano usciti, e sono venuta a sapere che non si erano mossi da casa: tre cervelli funzionanti hanno dedotto che il postino non aveva suonato per avvisare della raccomandata (forse il messo postale aveva una gran fretta di farsi i cavolacci suoi?). Poco male penso, vado alla posta. Giunta in loco, faccio una bella fila costituita da persone indispettite perchè tutte avevano ricevuto l'avviso (senza che il postino avesse suonato il campanello). Giunta al cospetto dell'impiegato, porgo lo scontrino e lui sbuffando mi dice: "Non posso darle la raccomandata, è ancora in possesso del postino che è in giro, o aspetta o torna oggi, altrimenti venga domani".

 "Allora mi spieghi perchè il postino non ha suonato il campanello,  se lascia un avviso o non trova nessuno in casa, oppure sono cambiate le regole e lascia questo scontrino perchè le raccomandate sono in giacenza qui e non nella sua borsa". Nessuna risposta. Nel pomeriggio mi reco nuovamente alla posta, e trovo lo stesso soffiante impiegato che davanti al mio scontrino esclama: "Non posso darle la raccomandata perchè deve essere smistata con le altre".

"Ma a che gioco giochiamo scusi?" replico io "Stamani mi dice che il postino si è portato dietro la mia raccomandata per tutto il suo giro, e quando ha riconsegnato la borsa cosa avete fatto voi?" Con le labbra incorniciate da una sorta di baviccia biancastra, l'impiegato non si smuove e mi dice: "Dobbiamo smistarle torni domani".

A questo punto direi che c'è ben poco da commentare, se non che l'organizzazione fa acqua, come al solito, da tutte le parti, gli impiegati praticamente non hanno voglia di fare nulla, si scocciano ad ogni piè sospinto, si assentano....E l'utente? In balia della loro indifferenza, noncuranza, maleducazione. 
Tanto vale mettersi a giocare ad attacca la coda all'asino, anche se io proporrei di sfasciare l'incomodo divisorio che divide l'utente e l'impiegato e menare manate.


domenica 29 dicembre 2013

OBLIO

Giacqui,
con un sembiante non noto,
ove l'oblio avea a lungo lavorato.
Non emozione,
statuaria icona di serenità.
Non mente,
poichè scevra di negativi affanni.
Solo da lacrime di cristallo
udisti storie di sentimenti infuocati,
di paraventi, e segrete stanze.
Ne aprii le celle e furon liberi,
e divenni il sembiante dell'oblio.

sabato 28 dicembre 2013

A proposito del Natale


Il Natale è fatto per i bambini, è un momento speciale per loro, fatto di colori, di luci, di carte che luccicano, di desideri. E' per loro un periodo entusiasmante, magico. Ne ho vissuti molti di Natali così.
Ma crescendo il Natale ha perso la sua magia, non è questo il suo significato primigenio. Adesso posso affermare che se fosse in mio potere, lo salterei direttamente. Avete capito bene, non mi piace, non mi piace quello che rappresenta adesso, non v'è luce, decorazione, carta che smussi il mio spigoloso pensiero. Tuttavia quest'anno esso ha portato qualcosa di speciale. Ho sempre sostenuto e sostengo che gli appelli natalizi alla bontà, ai valori, al calore familiare sono inutili se non si praticano ogni giorno con dedizione e sacrificio, non sono certo valori e sentimenti che si scartano come i regali, nè si toglie loro la polvere come si fa per le decorazioni che giacciono addormentate per quasi tutto l'anno. Non funziona così. E' la pratica quotidiana che poi porta i risultati, è il costante allenamento alla coerenza che produce piccole vittorie. Amo la mia famiglia e i miei affetti, e tutte le persone che ne fanno parte. E quest'anno il Natale mi ha fatto un regalo splendido, ha aggiunto alla mia famiglia due speciali persone, che hanno condiviso con me e i miei, il pacifico e affettuoso clima familiare di casa mia. Hanno affrontato un bel viaggetto per arrivare da noi, e hanno persino sfidato il tempo,  la burrasca, e gli strali dell'influenza, ma sono venuti e il loro semplice affetto si è fuso con il mio. Questa è la dimostrazione che il bene e l'amore se coltivati con trasparenza e sincerità producono frutti altrimenti insperati, che le distanze non sono mai così invalicabili, quando si apre il proprio cuore a coloro che, altrettanto sinceramente ci hanno accolto nel loro come si accoglie un figlio nuovo. Grazie Catia e Antonio.

venerdì 27 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: dalla gastrite all'ulcera e poi, l'approccio naturale completo ed efficace


Come anticipiato ieri, per affrontare in modo completo la problematica di ulcere e gastriti ed offrire una soluzione efficace e risolutiva è necessario favorire il ripristino dell'equilibrio della mucosa gastro-intestinale, rafforzandola e potenziandone i naturali fattori protettivi, senza interferire in alcun modo con le fisiologiche funzionalità del processo digestivo. A questo scopo, ferma restando la particolare attenzione all'alimentazione e allo stile di vita, un aiuto concreto viene dall'associazione dell'Estratto di semi di pompelmo con principi vegetali specifici fra cui la Centella Asiatica, ristrutturante della mucosa e dei vasi capillari danneggiati, di estratto di foglie di alloro, ricco di pectine, con azione protettiva e tamponante dello stomaco, rafforzante la capacità della mucosa di difendesi dagli agenti aggressori.
A completare l'azione c'è il lythrum salicaria, indispensabile per bloccare la complicanza emorragica, eventualmente presente in caso di ulcera, la rutina, per favorire la cicatrizzazione delle lesioni, e l'estratto di boswelia serrata, dalle note proprietà antinfiammatorie senza effetti collaterali per la mucosa stessa. Infine, per incidere sul co-fattore stress e contribuire ad alleviare l'ansia, incisiva nell'insorgenza di ulcere e gastriti, è indicata la passiflora incarnata, preziosa anche per la capacità di alleviare gli spasmi gastrointestinali e per la conseguente azione antidolorifica.

giovedì 26 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: dalla gastrite all'ulcera e poi....l'approccio della medicina ufficiale

Helicobacter Pylori
Le formulazioni maggiormente utilizzate nella terapia di ulcere e gastriti, risolvono solo apparentemente alcuni aspetti del problema, ma non tengono conto degli effetti negativi che producono. I farmaci più usati: inibitori della pepsina (enzima indispensabile per la digestione delle proteine, ma con un ruolo da protagonista nell'evoluzione dell'ulcera). Il loro utilizzo, proprio per il fatto che induce all'incompleta digestione delle proteine, può indurre maldigestione e malassorbimento intestinale. 
Oltre agli inibitori della pepsina di uso comune sono i farmaci che contrastano l'acidità direttamente (i classici antiacidi) o indirettamente (riducendo la secrezione acida). Anche in questo caso lo svantaggio sta nella sensibile alterazione dei delicati meccanismi di secrezione gastrica e dei processi digestivi in genere. Vi è poi la terapia antibiotica mista (amoxicillina, tetraciclina e claritomicina) per l'eradicazione dell'Helicobacter Pylori. Tale terapia, che spesso si rivela inefficace, e mai risolutiva, per la sempre maggiore frequenza di fenomeni di resistenza antibiotica, è dannosa per la flora intestinale, con effetti collaterali sulla funzionalità intestinale,  e l'efficienza del sistema immunitario. Perciò è opportuno un approccio diverso, che sia non solo efficace , ma anche risolutivo per trattare rapidamente il fenomeno acuto e favorire i naturali meccanismi protettivi della mucosa. Tutto senza interferire con i fisiologici meccanismi secretivi e preservando l'efficienza e l'equilibrio dell'intero apparato digestivo. Come sempre la natura ci fornisce gli elementi che ci servono per curarci   senza effetti collaterali. Alcune ricerche effettuate dal Jagiellonian University Medical College hanno messo in evidenza le straordinarie capacità dell'estratto di Semi di Pompelmo, ormai noto per le sue proprietà antibatteriche, antimicotiche, antivirali e antiparassitarie. Le indagini hanno dimostrato che il GSE ha un incredibile ruolo gastroprotettivo e la sua capacità di accelerare la guarigione  delle lesioni. Non solo protettivo, quindi, ma anche riparatore. Questo perchè il GSE è in grado di stimolare la sintesi di alcune sostanze, fisiologicamente presenti nel nostro organismo, con un ruolo protettivo nei confronti della mucosa gastrica. Queste sostanze quali le prostaglandine, i fattori di crescita cellulari e l'ossido nitrico determinano un aumento del flusso sanguigno della sotto mucosa che garantisce un apporto di ossigeno ed elementi nutritivi, sostengono il ricambio e la crescita cellulare, favoriscono la rapida reintegrazione dell'epitelio mucosale e lo proteggono dai danni dello stress ossidativo. 
Domani vedremo quali altri principi associare al GSE per un approccio curativo efficace e completo.
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