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lunedì 21 luglio 2014

Finestre, consigli casalinghi | Varie

Siamo a Lunedì, il giorno più temuto della settimana.....e come tale è uno dei giorni che vengono dedicati anche alle pulizie di casa. Oggi qualche consiglio per pulire e mantenere le finestre al meglio.

Per impedire ai vetri di coprirsi di ghiaccio d'inverno, lavateli con acqua salata, poi asciugateli.

Se le finestre si appannano, passateci sopra un panno umido sul quale avrete strofinato una saponetta; sciacquate e asciugate, poi passate uno straccio inumidito di glicerina.


Il vetro si è incrinato? Riparatelo in via provvisoria con il nastro adesivo.

Volete smerigliare in un baleno un vetro trasparente? Spennellatelo con una soluzione di 1 cucchiaio di sale inglese in una tazza di birra. Per togliere l'effetto smerigliato, lavate il vetro con ammoniaca non diluita.

Le finestre a ghigliottina si inceppano? Lubrificate le scanalature spruzzando silicone in aerosol, oppure sfregandole con una saponetta o una candela.

Quando verniciate le finestre a ghigliottina, non toccate le scanalature o gli elementi metallici. Una volta asciutte, fatele scorrere su e giù più volte per assicurarvi che non si inceppino.

Se la vernice ha incollato la finestra, passate la lama di un raschietto tra i due battenti e, se necessario, tutt'attorno al telaio della finestra.

domenica 20 luglio 2014

Fertilizzante per piante d'appartamento e fertilizzanti casalinghi, consigli | Varie

 FERTILIZZANTE PER PIANTE D'APPARTAMENTO

Per integrare i fertilizzanti liquidi con una dose supplementare di azoto, aggiungete un po' di gelatina all'acqua d'annaffiatura delle piante una volta al mese. Versate una bustina di gelatina insapore in una tazza di acqua bollente, mescolate per farla sciogliere e aggiungete 3 tazze d'acqua fredda. Innaffiate immediatamente; se dovesse avanzare del liquido gettatelo via, non si conserva.


FERTILIZZANTI CASALINGHI

Perchè non preparate voi stessi un tonico per le piante del giardino? Mescolate un cucchiaio di sale inglese, un cucchiaio di bicarbonato e 1/2 cucchiaino di ammoniaca in 3 litri di acqua tiepida. Versate un litro scarso di questo fertilizzante a ogni cespuglio di dimensioni medie.

Tosate regolarmente il prato in modo che l'erba sfalciata sia sempre corta. Lasciate sul prato lo sfalcio dell'erba come materia organica, evitando così il fastidio di rastrellarla.

Fate lo shampoo al vostro prato con uan soluzione di detersivo liquido biodegradabile (25 gr in 45 litri d'acqua per ogni  150 metri quadrati), per ridurre la compattezza di superficie del terreno e permettere ai fertilizzanti di penetrare più agevolmente. Applicate a spruzzo quando il terreno è asciutto: dopo il disgelo al Nord, oppure al termine dell piogge invernali al Sud.



Barchetto | Parole e verbi in disuso


BARCHETTO: al maschile, si badi bene, apparitene alla terminologia fluviale della Toscana: è un'imbarcazione tipica dell'Arno, ha fondo piatto o quasi ed è usato sia per traghettare una o più persone sia per la pésca. Non lo si confonda col BARCHINO, monoposto e tipico del padule di Fucecchio. La terminologia non è nè approssimativa nè capricciosa: le stesse parti che compongono e caratterizzano il BARCHETTO hanno nomi precisi che in genere non si ripetono per altri natanti.

Registrati nel Pisano dove il BARCHETTO è particolarmente usato, questi nomi sono: MATILE, cioè il fondo e anche ciascuno dei legni ricurvi che fanno da costole allo scafo (a Lucca, invece, MATILE, è il palco in genere); PALAARNE, cioè la fiancata; PARCHETTE sono i ripiani delle bande sui quali si appoggiano i piedi o si cammina; DIA'CIO, il legno che serve per manovrare il timone; GRILLONE, la punta che sporge dalla prua; MONAELLE, le grucce di legno, fatte a croce, che servono per i remi.

E' come l'esclusiva lessicale delle BECOLINE (o navicelli) fabbricate a Limite sull'Arno, a monte di Empoli, da dove, per via fluviale, un tempo arrivavano a PIsa e al mare. Barche da carico di dimensioni rispettabili chiamate BECOLINE dal loro inventore Domenico Picchiotti detto "Beco".

BECOLINE (meglio ancora beolìne) al plurale e BECOLINO(beolìno) al singolare, per cambiamento di sessi tacitamente codificato nell'uso.

Sempre al gergo fluviale, soprattutto dell'Arno, appartiene PìLLORO, ciottolo liscio, ovale o tondo, e PILLORàTA, sassata. In Lucchesia, invece, i sassi si chiamano CòTANI: 2Tu hai tante ragioni quanti sono i còtani della pescia" scriveva nel 1914 Giacomi Puccini alla nipote Albina Franceschini, appunto, di Pescia.



venerdì 18 luglio 2014

Calcoli, cambiamenti, candida: quali oli essenziali usare | Salute

Calcoli

Per i calcoli biliari gli oli più adatti sono: Ginepro bacche, Pino silvestre e Rosmarino. Si possono
utilizzare con tutte le modalità descritte nel capitolo 2, ma per l'uso interno si raccomanda solo il
Rosmarino.
Per i calcoli renali: Issopo e Limone.
Solo il Limone per uso interno, mentre l'lssopo anche con gli altri sistemi.


Cambiamenti

Per armonizzare l'organismo durante i periodi di cambiamento di qualunque tipo, che investono
il livello fisico (ad esempio: menopausa) come quello emotivo-mentale (ad esempio: cambiamento
di lavoro), ricorrere ai seguenti oli in inalazione secca, diffusione ambientale, massaggio, bagno,
maniluvio e pediluvio: Achillea, Cedro, Cipresso, Lemongrass, Mandarino, Niaouli, Pepe nero, Ra-.
vensara, Zenzero.
Uso interno: Achillea, Lemongrass, Mandarino, Pepe nero, Zenzero.

Candida

Inalazione secca: Albero del Tè, Elicriso, Geranio, Lavanda, Niaouli, Salvia.
Lavande vaginali: stemperare almeno uno degli oli essenziali citati per l'inalazione secca in mezzo
bicchiere di alcool alimentare a 90° (circa 20 gocce di essenza) e aggiungere la miscela nel bidè, con
acqua tiepida o a temperatura ambiente. Oppure nel mezzo bicchiere di alcool provare questi 3 oli
in miscela: 10 gocce di Albero del Tè, 5 di Lavanda e 6 di Salvia.
Uso interno: Albero del Tè, Lavanda, Salvia.

Dolci da forno, consigli casalinghi | Varie

Ecco a voi alcuni consigli pratici per una buona riuscita dei vostri dolci fatti in casa, risparmio e qualità.

Infilate la mano in un sacchetto di plastica per ungere o imburrare uno stampo o una teglia: le mani resteranno pulite.

Per controllare la cottura di una torta, infilate uno stecchino al centro. Se lo estraete pulito, la torta è pronta per essre sfornata. Oppure fate una leggera pressione con il pollice nel centro: se la superficie è elastica, e il dito non ha lasciato nessuna impronta, la torta è cotta.


I dolci fatti con albumi montati a neve, pan di spagna, soufflé ed altri, tendono ad abbassarsi quando si raffreddano. Per ovviare a questo inconveniente, rovesciate lo stampo non appena esce dal forno e lasciate raffreddare così il dolce. Non preoccupatevi, non scivolerà giù dallo stampo: tutti i dolci a base di albumi aderiscono allo stampo e occorre staccarli con lalama del coltello. Megli oancora se usate uno stampo con il buco centrale: capovolgetelo sul collo di una bottiglia per lasciarlo raffreddare.

I dolci cotti nel forno a microonde sono spesso ataccaticci, non lievitano in maniera uniforma e non si dorano: sarà perciò opportuno cuocere i nquesto tipo di forno solo i dolci da ricoprire con glassa, creme o altre guarnizioni

Per decorare un dolce, trasformate un sacchetto di plastica del congelatore in uan tasca da pasticceria, versateci la glassa, richiudete, fate raffreddare in frigo finchè il dolce non è pronto. Poi tagliate un angolino del fondo e spremete. Per decorazioni più raffinate inserite nell'apertura un beccuccio da pasticceria.

Usate un centrino di carta traforato come stampino per decorare il dolce: appoggiatelo sul dolce e spolveratelo con lo zucchero a velo. Sollevate poi delicatamente il centrino.

Torte, ciambelle e biscotti si conservano bene per due settimane se mantenuti al fresco, avvolti nella carta stagnola. Se contengono frutta secca, consumateli più in fretta per chè rischiano di irrancidire.



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