Matricaria viene da
matrix,
"
utero", e indica l'uso
che ne facevano gli antichi;
chamomilla deriva
dal greco
khamaimelon,
che significa "melo che cresce
a livello del terreno" .
La camomilla è una delle più
antiche piante medicinali ed era già
nota in epoca precristiana. Lo stesso nome,
matricaria, è dovuto alle sue proprietà
emmenagoghe, atte cioè a promuovere
la mestruazione. Proprietà che, scoperte
empiricamente in un lontano passato,
sono state confermate ai giorni nostri da sofisticati
esperimenti in laboratorio.
Caratteristiche e proprietà
Si tratta di una pianta erbacea, annua, profumata, appartenente alla famiglia
delle Composite. Le radici hanno forma conica. Il fusto, alto 50 cm
nelle piante spontanee e circa 80 cm in quelle coltivate in terreni adatti, è
eretto, liscio alla base e ramificato alla sommità. Le foglie sono prive di
gambo e a forma di penna con sottilissime incisioni. I fiori sono riuniti a
grappolo, e di due tipi: quelli esterni, a forma di piccola lingua, sono bianchi,
quelli interni, gialli. .
La camomilla si trova ovunque fino alla zona submontana, nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, nei campi coltivati a grano. Cresce soprattutto
in terreni calcarei. .
Può essere coltivata dalla pianura alla collina in zone ben esposte al sole.
Cresce bene in terreni mediamente composti e ricchi di sostanza organica.
Tollera i terreni salini, si adatta invece male ai terreni acidi. Non soffre se
coltivata in terreni asciutti. I fiori, detti a
capolino, si raccolgono all'inizio della fioritura, in maggiogiugno,
staccandoli con le unghie o con appositi pettini. E bene non superare
il periodo indicato perché all'inizio della fioritura i boccioli hanno un
contenuto di principi attivi sei volte maggiore, rispetto ai fiori a fine fioritura;
inoltre, allo stato di maturazione avanzato, tendono, con l'essicamento,
a staccarsi dal capolino.
I capolini si essiccano rapidamente in 2-3 giorni su telai disposti in luoghi
aerati e all' ombra. Il prodotto deve essere maneggiato con cura perché secco
è molto friabile.
Si conserva in recipienti di vetro al riparo dalla luce. I
principi attivi contenuti sono
olio essenziale (azulene),
apigenina,
sostanze
amare,
mucillagini,
sali minerali e
vitamine. La
camomilla ha proprietà
sedative,
digestive,
antircumatiche,
antinevralgiche
e
combatte la febbre.
Utilizzo
In cucina la camomilla è poco usata.
Interessante questo
vino alla
camomilla: mettere 120 g di fiori di camomilla,
7 dl di vino bianco dolce e 5 cucchiai di succo ristretto di pera in un
vaso per conserve e chiudere ermeticamente. Conservare per una settimana
in un luogo non troppo fresco. Filtrare, imbottigliare e chiudere bene. Il
vino alla camomilla può essere refrigerato e servito come aperitivo, spruzzato
di champagne e spumante, oppure come dissetante spruzzato d'acqua
minerale.
Ovviamente, molto più numerosi gli usi della camomilla nella medicina
popolare.
Elisir contro il nervosismo e l'insonnia: fare sciogliere in 7 dl d'acqua 800
g di zucchero, facendo scaldare senza mai far bollire. In 2 dl d'alcol a 95°
mettere a macerare per 5 o 6 giorni, agitando ogni tanto, i seguenti ingredienti:
100 g di fiori di camomilla, 5 g di buccia d'arancia amara, 2 g di
cannella. Filtrare, strizzare bene le erbe che vi sono state in macerazione e aggiungere il liquido allo sciroppo. Scuotere il recipiente per amalgamare
bene il tutto, poi lasciare riposare qualche giorno prima dell'uso. Berne un
bicchierino quando serve.
Infuso: in una tazza d'acqua bollente mettere in infusione un pizzico di fiori
di camomilla e un pezzetto di scorza d'arancia, avendo cura di usare solo
la parte gialla. Dopo circa 5 minuti filtrare il liquido e berlo dopo averlo
addolcito con zucchero o miele. E utile contro la febbre intermittente, la
nevralgia e per calmare i dolori causati dalle coliche epatiche.
Quando gli
occhi sono
irritati e
stanchi, si facciano degli impacchi inzuppando
due faldine di cotone idrofilo nell'infuso precedente, ovviamente
non zuccherato. Applicare gli impacchi rimanendo distesi per almeno un
quarto d'ora.
In cosmetica, la camomilla viene usata per schiarire i capelli.
Per mantenere ai
capelli biondi o
castani dei bei
riflessi dorati, basta aggiungere
al normale shampoo, una tazzina di infuso ristretto di camomilla.
La schiuma deve essere lasciata sui capelli almeno 5 minuti prima di
procedere alla sciacquatura.
Lozione per schiarire i capelli: mettere a macerare in 1/2 litro di vino bianco
25 g di fiori di camomilla e 15 g di decotto di rabarbaro (si ottiene facendo
bollire 5 g di radice in un po' d'acqua). I capelli vanno lavati e
sciacquati, quindi frizionati a lungo con la lozione.