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lunedì 14 dicembre 2015

Prurito, consigli casalinghi

Il prurito può essere molto stressante sia esso dovuto a punture di insetti, ad allergie, eczemi, malattie esantematiche e via dicendo.

Per un sollievo immediato: applicate una bustina di bagnata oppure una compressa fredda imbevuta di amamelide direttamente sulla parte pruriginosa.

Se la cute non presenta lesioni, applicate una lozione rinfrescante: mescolate 1/2 tazza d'acqua con 1/2 mezza tazza d'alcool denaturato e 3 o 4 gocce d'essenza di menta piparita. Conservate la lozione in un flacone a chiusura ermetica e agitate bene prima dell'uso.

Per dar sollievo a tutto il corpo, sbriciolate qualche manciata di fiocchi d'avena sotto il getto dell'acqua tiepida nella vasca da bagno. Attenzione a entrare e uscire dalla vasca: sarà molto scivolosa. Rilassatevi per 15-20 minuti e asciugatevi tamponando delicatamente, in modo che un velo sottile diavena resti sulla pelle.

Per la pelle secca o screpolata, l'ideale è un bagno d'olio minerale (dai 50 ai 75 g nella vasca d'acqua tiepida) o un bagno salato (da 1/2 tazza a 1 tazza di sale). Attenzione però: l'olio minerale e il sale renderanno viscida la vasca. Dopo il bagno, spalmate sulla pelle il succo gelatinoso dell'aloe vera, prelevato dalla parte carnosa della foglia fresca oppure un gel a base di aloe vera puro al 100%.



Rosa, olio essenziale

Nome botanico: var. Rosa damascena (fiori rosa), var. Rosa centifolia (fiori rosa), var. Rosa gallica (fiori rossi)
Famiglia: Rosacee
Provenienza: Oriente, Persia
Estrazione: dai petali freschi
Profumo: ricco, rosaceo, intenso, dolce
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Giove (la rosa rossa)
Proprietà: antinfiammatoria, antidepressiva, astringente, blandamente sedativa, afrodisiaca, cicatrizzante, depurativa, emostatica, antispastica, cefalica, digestiva, tonica per l'apparato cardiocircolatorio, per l'utero e per il tubo digerente, lassativa, epatica, antisettica
Principali indicazioni: depressione, disturbi nervosi, cefalea, stress, insonnia, impotenza, frigidità, sterilità, disturbi mestruali, tonsillite e mal di gola, stomatite, gengivite, bronchite, palpitazioni, insufficienza circolatoria, congestione epatica, cura della pelle


La rosa è un fiore dalla tradizione millenaria, fiore degli dei, nato, secondo la mitologia greca, da una goccia del sangue di Venere o dal sangue di Adone, giovane bellissimo amato dalla dea, per gli arabi dal sudore di Maometto. Citato innumerevoli volte in letteratura, in poetica, presente in architettura, nelle arti, in araldica, in alchimia, in magia, nella medicina e nella cosmesi degli antichi, è un fiore dalla pregnante simbologia.  Per la sua grande bellezza e la sua fragilità è il simbolo della vita stessa e della sua caducità.

 Pegno d'amore, emblema della effimera bellezza femminile, ma anche allegoria dell'itinerario spirituale verso la divina sapienza, come è stata immortalata da Dante, nella divina Commedia: la candida rosa dell'Empireo, formata dai beati disposti in cerchi concentrici nella spirale dei petali. La rosa rappresenta anche la coppa del Santo Graal, contenente il sangue di Cristo raccolto da Giuseppe di Arimatea, emblema di pienezza spirituale che porta alla fusione con il divino, meta dei ricercatori di verità di tutti i tempi.  Dello stesso senso, la rosa all'interno della croce divenne il simbolo della fraternita dei Rosacroce, uno dei più noti movimenti occidentali iniziatici. Le spine pungenti rappresentano le difficoltà da superare nel cammino verso la conoscenza. Nelle Metaforosi di Apuleio, Lucio trasformato in asino, dopo molte peripezie che lo portano a un progressivo processo di consapevolezza, attraverso le rose della grande dea Iside potrà finalmente recuperare il suo aspetto umano.

Per i Romani la rosa, creata da Venere, era simbolo di fecondità e di prosperità: enormi quantità di petali di rose venivano usati durante i banchetti e le feste, da sparpagliare sulle tavole imbandite, sul pavimento, da fare cadere a pioggia dall'alto per salutare gli ospiti; ghirlande di rose cingevano il capo dei commensali, perchè si riteneva scongiurassero l'ubriachezza e scacciassero il mal di testa dovuto ad un eccesso di vino, naturalmente aromatizzato alla rosa, molto apprezzato dai Romani; in questo caso aiutavano a far sì che i segreti non sfuggissero a causa del troppo bere. Dal profano al sacro, nei confessionali erano spesso scolpite delle rose, simbolo del silenzio e di segretezza. Rosoni ornano le facciate delle antiche cattedrali e alludono al Paradiso e alla speranza della vita eterna; nel Rosario la rosa diventa preghiera, mentre sotto gli stemmi araldici della mitica rosa bianca di York e della rosa rossa dei Lancaster si consumarono sanguinose  battaglie, prima che le due rose si riunissero, accostate insieme, nello stemma dei Tudor.

La rosa è sotto il domino di Venere che, sul piano spirituale, rappresenta l'armonia, l'equilibrio. E' una funzione squisitamente femminile che mitiga, differenzia e depura. La rosa, pianta venusina per eccellenza, avrà quindi caratteristiche rinfrescanti, depurative, antinfiammatorie, addolcenti. Venere governa la riproduzione, il processo conservante del viso, della carnagione, la circolazione venosa, gli organi generatori interni, l'armonia e il ritmo nel sistema. L'essenza di rosa tonifica il sistema vascolare in caso di insufficienza venosa e l'apparato digerente i n caso di nausea e di cattiva digestione, stimola la produzione della bile, decongestiona il fegato, combatte la stitichezza. E' una delle essenze più legate all'apparato genitale femminile: regolarizza il ciclo mestruale in caso di mestruazioni dolorose e abbondanti, tonifica l'utero e per il suo potere astringente previene il prolasso; è antisettica e antifiammatoria in caso di infezioni delle vie aeree, per inalazioni, per sciacqui e gargarismi trova impiego nel mal di gola, gengiviti e stomatiti (il miele rosato viene usato per lenire il dolore alle gengive nei bambini durante la dentizione).

Conosciuta da secoli come afrodisiaco, non esercita un effetto precipuamente stimolante, come altre essenze, bensì agisce sulla tensione nervosa confortando il cuore e ravvivando lo spirito; sembra anche che stimoli la produzione degli spermatozoi, che diminuiscono in seguito a stress cronico, frequente motivo di infertilità nelle coppie. Elimina gli umori collerici e l'amarezza (infatti lenisce e addolcisce); il suo profumo rinfranca lo spirito, è antidepressiva, combatte gli stati di abbattimento e di dolore. Secondo gli antichi chi soffriva di malattie cardiache doveva vivere in armoniosa vicinanza con un roseto di colore rosso intenso, il cui colore richiama, per la dottrina delle Segnature, il sangue e la forma dei petali il cuore. L'essenza di rosa calma anche le nevrosi ansiose a somatizzazione cardiaca, con palpitazioni e accelerazione del battito. E' naturale che dal fiore simbolo della bellezza della donna ci si aspetti anche che possa aiutare a mantenerla il più a lungo possibile: si dice infatti che l'energia della rosa emana "incarnato di vergine".

Da sempre una boccetta di acqua di rose fa parte degli armamentari per la toilette femminile, cosparsa delicatamente sulla pelle la aiuta a ritrovare le freschezza e a tonificarsi. Se l'acqua di rose rappresenta l'aspetto più leggero, come la rugiada che si posa sulla pelle, l'olio è qualcosa di più corposo, che penetra in profondità, lenisce e addolcisce come una carezza: la pelle irritata, stanca e "stressata" trova sollievo dalle "carezze della rosa", ritrova ciò che perde quotidianamente, si calma e si riequilibra. L'olio essenziale di rosa è assieme la gelsomino, un prezioso alleato per il trattamento di tutti i tipi di pelle, in particolar modo con problemi di couperose, per il suo effetto astringente, per prevenire le rughe, per la pelle asfittica o arrossata. Usato aggiunto a creme o per maschere di bellezza, per il massaggio del viso e del corpo, previene l'invecchiamento e tonifica i tessuti. Va ricordato che l'autentica essenza di rose, che viene prodotta per lo più in Bulgaria, Turchia, Marocco, è molto costosa, per il basso rendimento della procedura estrattiva; per ottenere una sola goccia occorrono ben trenta rose.

L'aroma di rosa, costituente importante di molti profumi, è in relatà costruito chimicamente con un metodo sintetico ed è completamente privo della forza vitale che caratterizza le essenze naturali. Spesso vengono spacciati come olio essenziale prodotti sintetici o altre essenze di minor pregio. La rosa, il gelsomino e i fiori d'arancio (neroli) costituiscono le tre migliori essenze floreali, le più delicate e le più costose, e hanno in comune una grande affinità per la pelle. Usate in piccolissime proporzioni (una goccia di ognuna), arricchiscono un trattamento di bellezza per il viso, rendendolo davvero principesco.


Il tè come tonificante: tè alla prugna e litchi

Molti alla frutta sono particolarmente tonificanti, e, fra questi, un posto particolare è quello che si è conquistato il tè alla prugna e litchi. La pianta del litchi è una pianta sempreverde che cresce nella Cina costiera meridionale. Si tratta di un frutto con una polpa trasparente e gelatinosa, il cui succo è dolce e delicato con un lieve retrogusto acre.


E' un alimento ad alto valore energetico, poichè contiene vitamine, proteine e glucosio, tanto che il litchi è particolarmente adatto per la cura degli stati di disidratazione, stress e nervosismo. Inoltre elimina sete e fatica. Per il tè tonificante in cui il litchi è ingrediente principe vi occorrono:

tè verde; 1 litchi fresco; 1 prugna secca; 1 sottile fetta di zenzero; 1 piccolo cristallo di zucchero; 430 ml di acqua

Procedete così: tagliate la prugna a metà e rimuovete il nocciolo, sbucciate il litchi e rimuovete il nocciolo. Disponete quindi nella teiera prugna, litchi, zenzero e cristallo di zucchero insieme alle foglie di tè prima di versarvi l'acqua dal bollitore, mescolare con rapidità e chiudere la teiera con il coperchio. Lasciate riposare per 2 o 3 minuti prima di bere.

Ricordate che dopo la degustazione di questo tè, per avere un effetto ancor più stimolante, si può mangiare la frutta o fare una seconda infusione. Esiste anche una variante di questo tè che usa il longan, di cui ho parlato qualche giorno fa.


domenica 13 dicembre 2015

Proteggersi con i cristalli

Anche se non soffrite di problemi particolari o di malattie, scegliete il cristallo più adatto allo stato d'animo o alla situazione fisica del momento e indossatelo o tenetelo a contatto con il corpo. Quanto detto in precedenza è valido anche per gli spazi che vi circondano. Disponete i cristalli adatti negli ambienti per ottenere i risultati indicati per il corpo. Per esempio se i rapporti con il partner soffrono di un periodo di stanchezza, disponete un'agata vicino al letto.

ACQUAMARINA: ha azione purificante sul corpo in generale. Sceglietela quando siete in un momento di sovraccarico di qualunque genere: eccessi di cibo; uso intenso di medicinali; accumulo di tossine per scarso moto all'aria aperta e così via.

AGATA: infonde energia. Sceglietela quando vi sentite un po' fiacchi, evitatela se siete in un periodo di dispendio di energie

AMAZZONITE: rinforza l'intero organismo. Scegliete l'amazzonite quando siete stanchi, affaticati o state vivendo una situazione difficile, fisica  o psichica

AZZURRITE: favorisce l'utilizzo di ossigeno da parte del corpo. Sceglietela quando fate moto all'aria aperta per utilizzare al meglio l'ossigenzione e quando dovete stare a lungo in ambienti chiusi
CORNIOLA: rivitalizza le cellule.Sceglietela se avete subito piccoleferite, interventi di piccola entità, oppure se notate la pelle spenta
CRISOPRASIO: scaccia ongi tipo di negatività mettendo in fuga il malumore e le cattive abitudini
DIASPRO: rinforza tutto l'organismo, come l'amazzonite
EMATITE: rinforza tutto l'organismo, come l'amazzonite

MAGNETITE: rinforza il corpo. Sceglietela quando dovete affrontate periodi di sforzo fisico
OSSIDIANA E CRISTALLO DI ROCCA: queste due pietre insieme aiutano a riconoscere la persone buone da quelle malvage,. Portatele per incontri importanti di lavoro, ma anche per una serata in discoteca
QUARZO ROSA: infonde disponibilità a dare amore, combatte il  malulmore.
RUBINO: stimola il corpo e aiuta a dissolvere la debolezza. Sceglietelo se vi sentite scarichi: vi aiuterà a ricaricare le batterie
SMERALDO: è la pietra della tranquillità; dissolve il malumore. Ha effetti analoghi a quelli del quarso rosa, ma meno effervescenti

TORMALINA ANGURIA: è efficace per i piccoli problemi. Sceglietela nei periodi in cui siete bersagliati da piccole contrarietà, inconvenienti ecc
TURCHESE: ha azione tonificante sul corpo in generale; apporta felicità e fortuna. Indossatela pe andare a una festa o in vacanza
ZIRCONE: protegge il viaggiatore


Il Silenzio della Neve

Sono uscita dal mio sonno aprendo gli occhi in un irreale silenzio, e dagli scuri una luce fra il grigio e l'indaco danzava sul piumone. Nessun tipo di suono, nemmeno il canto degli uccellini sui rami ancora spogli del pruno rosso, che, eleganti e sottili, quasi toccano il davanzale della finestra. 

Dalla porta accostata si affaccia il musetto curioso della bambina pelosa che salta sul letto e mi tocca delicatamente con la zampa. Ci coccoliamo un po', un paio di grattini e decido di trascinarmi fuori dal letto cercando di trovare il modo di srotolarmi dal piumone in cui mi sonno avvolta come un salame. Uff, che fatica! Apro gli scuri, richiamata dal suono del silenzio e, a falde larghe come margherite, cade lenta la neve. Il giardino è bianco,  i rami del melo si son vestiti a  festa,  e continuano ad adornarsi di cristalli di ghiaccio, algoritmi in perfetto accordo con il silenzio e il leggero gelido vento che li fa ballare sospesi fra terra e cielo.

Brividini mi attraversano la schiena, al pensiero di mettere il naso fuori, ma non posso resistere e dopo una corroborante colazione, mi trasformo in una sorta di omino Michelin: scarponcini da montagna, scaldamuscoli, giaccone imbottito, cappello e cappuccio. Ora posso andare a sondare l'esterno. 

La neve continua a cadere e il mio impatto con l'aria fa diventare la punta  del mio naso rossa e fredda. Sarà meglio camminare ed esplorare i dintorni, nulla è come sembra quando la neve ricopre tutto, nemmeno San Filippo. Nessun segno di vita, nessun rumore. I frutteti e le vigne dormono in un letargo antico e i miei passi sul manto bianco producono un buffo cigolìo, mentre alle mie spalle lascio una lunga scia di orme tutte uguali, la strada da seguire per il ritorno. 

Ai bordi della via, qualche verde foglia ancora fa capolino, resa traslucida dal ghiaccio che l'ha avvolta e ha scattato un'istantanea ai fiori di campo chiusi nella rigida trasparenza del gelo, che come l'ambra, ne ha immortalato un particolare istante. Sento solo il mio respiro e sono l'unico essere colorato nei dintorni, colorato ancora per poco, perchè i fiocchi ballerini si stanno accumulando sul giaccone uniformandomi all'irreale paesaggio, e con ragione, perchè in effetti in tutta quella candida purezza ci stono solo io.


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