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sabato 6 febbraio 2016

Le piante e la loro intelligenza

Ciò che ignoriamo delle piante è davvero tanto, soprattutto per ciò che concerne il loro modo di essere e il loro comportamento. Scambiamo per non vita un silenzio che invece ne è ricco. Le piante sono in grado di pensare, elaborare comportamenti spesso simili a quelli umani per autodifendersi. Sono le ultime frontiere della ricerca scientifica. Ecco un esempio, le piante mostrano una straordinaria capacità di sentire e di reagire alle diverse variabili ambientali: la luce, l’acqua, la temperatura, la struttura e le sostanze tossiche del terreno, i microbi. Infatti alcuni scienziati hanno scoperto che la punta delle radici delle piante, oltre a sentire l’umidità e la gravità del terreno, percepisce anche i segnali chimici in arrivo da altre piante, vicine. Così quando si accorgono che stanno per incontrare un ostacolo insuperabile o una sostanza tossica, allora cambiano strada prima di entrarci in contatto. Il pensiero le spinge verso una forma di sopravvivenza e di autoprotezione.


Proprio a Pisa, la Scuola sant’Anna di Pisa ha studiato, sempre a proposito dell’intelligenza delle piante, la loro reazione in caso di scarsa luce, quando ad esempio la giornata è nuvolosa. E' stato scoperto che la fotosintesi produce pochi zuccheri e questo crea un problema, molto rischioso per la stessa sopravvivenza, nel metabolismo della pianta. Così la pianta reagisce interrompendo la produzione di ormoni per la crescita,  risparmiando consumo di zucchero, preferendo concentrare il poco zucchero ricevuto per la difesa dalle malattie. È come se la pianta, attraverso l’elaborazione di un pensiero, scegliesse la difesa della vita tra la possibilità di interrompere la sua crescita e quella di non ammalarsi. E l’intelligenza la trascina verso la prima opzione.

Adesso la ricerca si pone un'altra domanda, relativa agli odori che esse emanano: sono casuali, o hanno un significato? Il profumo del gelsomino, del basilico, dell’erba appena tagliata che ci sembra così dolce, è l’equivalente chimico di un urlo? La risposta di una parte degli scienziati è sì, le piante reagiscono all’uomo che distrugge il loro habitat naturale. Anche con l’odore.

Sinusite: uno spray nasale tutto naturale

Abbiamo visto come affrontare il problema sinusite dal punto di vista alimentare e da quello fitoterapico, ma è altresì importante che abbia una formulazione fitoterapica anche il prodotto che dovrà essere spruzzato nelle cavità nasali  in grado di decongestionare, lenire e sfiammare la mucosa, proteggendola contemporaneamente dall’attacco dei fattori irritativi esterni e contrastando la proliferazione dei microrganismi patogeni che sono all’origine dell’affezione (o che possono aver dato vita ad una sovrainfezione, conseguente alla rallentata capacità di risposta del sistema immunitario).


Si possono trovare formulazioni completamente vegetali, a base di estratti di Altea, Echinacea, Calendula (dalle virtù: decongestionante, antinfiammatoria e filmogena protettiva), Estratto di semi di Pompelmo, estratti di Timo, Cipresso e acqua da Kiwi (inseriti per l’azione rigenerante dei loro principi attivi sulla mucosa nasale). Oltre alla sua composizione, ciò che è importante è la totale assenza di conservanti. La formulazione qui descritta, è inoltre senza alcool, senza propellenti, senza glicoli e senza glutine. Per la sua assoluta innocuità è quindi ideale anche per un uso prolungato.

Sempre per l’azione locale, si può utilizzare una soluzione per aerosol a base di GSE, Echinacea, Drosera, Enula, Pino mugo, Timo serpillo, Timo comune ed Atomizzato di acqua di mare. Disponibile in commercio in confezione da 10 fiale già pronte per l’uso (l’utilizzo consigliato è di 1 fiala per aerosol per 2 volte al giorno).

venerdì 5 febbraio 2016

Ricordi subconsci

Vi sono altre forme più sottili, che spesso sono soltanto memorie affioranti dal subconscio; anzi talvolta accade che qualcosa, descritta dal veggente, sia immediatamente riconosciuta dall'interessato. Molto spesso questi dirà: "Non poteva trattarsi di telepatia, perchè non pensavo affatto a quella cosa". Tuttavia, potrebbe essere veramente così, poichè tali forme-pensiero possono agire alla conclusione di una lunga concatenazione di ricordi associati che vengono dal profondo del subconscio. Naturalmente, ciò non riguarda tutte le forme, ma sembra certamente spiegare gran parte della cosiddetta "evidenza".


Talvolta le forme viste e descritte dal chiaroveggente risultano essere solo immagini vivide costruite dalla mente di una persona in seguito alla lettura di un libro che ritrae tali personaggi. Ad esempio un chiaroveggente disse ad una signora: "Vedo con le una strana figura. Lei ha qualcosa a che fare con il mare? Perchè vedo di un uomo che sembra un marinaio e che ha combattuto in una battaglia navale, dao che ha una gamba sola. Vedo intorno a lui una vegetazione tropicale, e ricevo una forte impressione di violenza e di spargimento di sangue". E la signora sorrise e disse: " Sì, riconoscono la figura....vede, ho appena finito di leggere L'isola del tesoro di Robert Luois Stevenson!"

Anche per il veggente esperto è difficile, talvolta, distinguere la differenza tra queste forme-pensiero e altre forme che possono prevenire nell'aura da altre fonti. Soltanto una lunga pratica gli permetterà di riuscirvi: e anche così, è possibile che sbagli spesso.

La seconda parte dell'aura emotivo mentale è l'alone luminoso che si estende intorno alla persona. In alcuni individui può essere solo d'una sessantina di centimetri, ma in altri è assai più ampio. Ora rimane da considerare questa atmosfera luminosa in base ai colori che vi si trovano.




Bacchettare, bada lì o bada lìe, barbina

BACCHETTARE: dal battere con una bacchetta o bastoncino indumenti, tappeti ecc., è derivato "bacchettare", ovvero vendere a pochissimo prezzo qualcosa che vale assai di più.

BADA LI' o BADA LI'E: figurarsi! Esclamazione ironica. "Bada lìe, tut ti sarà sudato a comprarmi qui' gingillo!"

BARBINA: si dice di una cosa sgradevole. "Un affare barbino" è un affare rischioso, difficile. "L'è barbina!". Così viene scherzosamente apostrofato unoche non si è fatto la barba. Altro modo di dire per la stessa occasione: "O che c'è la fiera a Berberino?". Barberìno di Mugello o Val d'Elsa, ha poca importanza, non c'entra per nulla, naturalemente; è solo per l'assonanza con barba.




Lo straordinario miele di fiori rossi d'aloe

Ho scoperto il miele di fiori rossi d'aloe in una erboristeria quasi per caso, cercavo il succo non pastorizzato e che non fosse stato diluito con acqua, e parlando con la titolare ho scoperto una stupenda linea di integratori a base di aloe: L'Abruzzese. Questi laboratori lavorano l'aloe che viene coltivata con metodo rigorosamente biologico in terreni a cielo aperto in provincia di Catania (Sicilia). Questi terreni, situati in zona pre-vulcano sono molto ricchi di sostanze benefiche (vitamine, minerali, antiossidanti..) e ciò deriva dalla degradazione delle rocce vulcaniche.


I laboratori L'Abruzzese, producono anche il miele il quale non subisce nessun trattamento di pastorizzazione e raffinazione, al fine di non alterare i componenti biologici naturali. Il miele è il risultato della trasformazione che subisce il nettare durante il passaggio nella borsa melaria dell'ape. tale trasformazione, che per suo principale agente ha le secrezioni digestive, fa del nettare un miscuglio di zucchero invertito (destrosio e lelvulosio), di saccarosio e di sali minerali.

Il miele si raccoglie dopo la stagione della fioritura dell'Aloe Arborescens. Per estrarlo dai favi si tolgono gli opercoli che chiudono le celle e di dispongono i favi in uno smielatore, entro cui il miele fuoriesce per effetto della forza centrifuga. Una volta svuotati i favi vengono riportati nelle colonie di api, per essere riempiti del miele del nuovo raccolto.

Il miele di fiori rossi d'Aloe è un dono della natura che solo le api possono produrre. E' un alimento ricco di enzimi, sali minerali, vitamine e zuccheri semplici di pronta ed immediata assimilazione da parte dell'organismo umano. E' adatto a tutti, dai bambini agli anziani.

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