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giovedì 21 aprile 2016

Gli sta il dovere, gna, gnegnero, gonfiare, gradole, graticcio

Sapevate che nel pisano gnegnero significa cervello e che a Lucca gradole son le scale? NOn si finisce mai di stupirsi con i vecchi detti e le parole di un tempo.

GLI STA IL DOVERE: ben gli sta; se lo merita: una punizione meritata, con una sottintesa soddisfazione di chi pronuncia la frase

GNA: aferesi di bisogna. "Gna che ti mi dica icchè tu vo' fare".

GNEGNERO: termine familiare per cervello. "'Unn' ha punto gnegnero". Gnegnera, nel Pisano, è una donna lenta e dappoco (a Lucca gnenora)


GONFIARE: modo volgare per : mettere o essere incinta. "O la tu' moglie icchè la dice?" "Lei? la un dice nulla. La sta zitta e gonfia". Scherzoso doppiosenso riferibile anche a chi tace per non arrabbiarsi o non compromettersi, ma cova l'ira fino a esplodere

GRADOLE: a Lucca e a Pietrasanta sono le scalinate, specialmente delle chiese

GRATICCIO: si dice di una persona, specialmente di una donna, che è tanto magra da mostrare le costole, oppure malazzata

Antiche nanotecnologie: la Coppa di Licurgo

Antiche nanotecnologie: la Coppa di Licurgo. Come dico sempre, facciamo delle scoperte tecnologiche il nostro punto di forza, ma in realtà qualcuno prima di noi aveva già messo a punto tecniche molto avanzate. I Romani ce ne danno un esempio.

Pensate davvero che noi civiltà del terzo millennio siamo gli unici a saper utilizzare le nanotecnologie? Sì? Beh, abbiamo sbagliato, perché prima di noi, lo facevano i Romani e prova ne è la famosa "Coppa di Licurgo" un calice di 1600 anni fa. Si chiama così, perché la scena che rappresenta ritrae appunto il Re Licurgo ed è un calice in vetro, bellissimo.


Il calice che dal 1950 si trova al Britisch Museum, ha però una particolarità che ha sorpreso gli scienziati che lo hanno studiato. Esso infatti se illuminato da una fonte di luce diretta appare di color verde-giada, mentre se la fonte di luce è posta dietro il calice esso appare di color rosso sangue. Un bell'enigma. Ma già nel 1990, alcuni scienziati dopo aver esaminato alcuni frammenti del calice al microscopio, scoprirono che gli artigiani romani, erano parecchio avanti in fatto di conoscenze relative alle nanotecnologie. Infatti la tecnica usata consisteva nell’impregnare il vetro con una miscela di particelle di argento e oro, fino a farle raggiungere le dimensioni di 50 nanometri di diametro, meno di un millesimo delle dimensioni di un granello di sale.

Non è un effetto accidentale, gli artigiani romani sapevano molto bene cosa stavano facendo, come spiega Ian Freestone, archeologo presso l’ University College di Londra:  “Si tratta di un’impresa straordinaria”. Il meccanismo di funazionamento di questa tecnica è questo: quando il calice viene colpito con la luce, gli elettroni delle particelle metalliche vibrano in maniera tale da alterarne il colore, a seconda della posizione dell’osservatore.

Ma grazie ad una nuova ricerca coordinata da Logan Gang Liu, ingegnere presso l’Università dell’Illinois, e resa nota dallo Smithsonian Magazine, si è capito che questa antica tecnologia romana può avere utilizzi nella medicina, favorendo la diagnosi di alcune malattie e l’individuazione di rischi biologici ai controlli di sicurezza. “I romani sapevano come fare e come utilizzare le nanoparticelle per creazioni artistiche”, spiega il ricercatore. “Noi abbiamo cercato di capire se fosse possibile utilizzarla per applicazioni scientifiche”.

Infatti, il team guidato da Liu ha fatto un esperimento: sono stati creati una serie di recipienti in plastica intrisi di nanoparticelle d’oro e d’argento, realizzando degli equivalenti della Coppa di Licurgo. Una volta riempito ciascun recipiente con i più diversi materiali, come acqua, olio, zucchero e sale, i ricercatori hanno osservato diversi cambiamenti di colore. Il prototipo è risultato 100 volte più sensibile dei sensori utilizzati per rilevare i livelli salini in soluzione attualmente in commercio.

Grazie a questo esperimento i ricercatori sperano che un giorno questa tecnica potrà essere utilizzata per rilevare agenti patogeni in campioni di saliva o di urina, e per contrastare eventuali terroristi intenzionati a trasportare liquidi pericolosi a bordo degli aerei.Ancora una volta la storia ci insegna che non abbiamo inventato nulla, ma siamo stati cpaci di perdere preziose conoscenze nel tempo.

Psicopittografia, chi vive la nostra vita?


Soffermiamoci su alcune considerazioni. Facciamoci alcune domande e proviamo a rispondere. 
Chi vive la nostra vita per noi? Probabilmente saremmo portati a rispondere che nessuno vive la nostra vita per noi, noi viviamo la nostra. 
Cosa è che ci fa vivere il genere di vita che viviamo? Come sappiamo che ci fa fare quel che facciamo? 

Le nostre abitudini, i punti di vista, le convinzioni. Evidentemente il modo di pensare determina il modo di agire. Da dove abbiamo preso queste abitudini? Perchè pensiamo e agiamo in questo modo? Da dove traiamo le nostre opinioni sulla politica, la religione, il sesso, la vita? Le abbiamo imparate dagli altri nel corso della nostra crescita. Allora forse esse non fanno parte del nostro Io originale; ma in parte sono acquisite. 

Quindi viviamo secondo abitudini e opinioni che altri ci hanno comunicato. Dunque non viviamo realmente la nostra vita. E se le attitudini acquisite son cattive, chimeriche, nocive? Supponiamo di pensare che è impossibile abbandonare l'ansia per la felicità. Allora paghiamo il prezzo per la nostra falsa idea. Ci piace pagare questo prezzo? Non credo. Dobbiamo sempre mantenere i falsi punti vista? No. E perchè no? Perchè possiamo disfarcene, poichè essendo essi semplicemente acquisiti, possiamo gettarli, come facciamo con i vecchi abiti. E poi? E poi per la prima volta vivremo la nostra vita.
Domani affronteremo "Come tornare ad aessere noi stessi".

Un libro per le nostre buone azioni

Dovremmo essere consapevoli non solo delle buone azioni che compiamo, ma anche di quelle di cui noi stessi siamo oggetto. Le buone azioni ci trasformano interiormente.

Lavorare sulle proprie azioni ci permette di realizzare cose buone: impariamo a cogliere con sensibilità sempre maggiore le dimostrazioni di bontà che ci circondano. Diventiamo consapevoli non solo dei gesti che rivolgiamo agli altri, ma cominciamo ad apprezzare anche le azioni che gli altri dedicano a noi, e questo ci rende persone migliori.


  • Per ogni buona azione che compiamo una piccola parte di noi inevitabilmente si trasforma. Più ci diamo da fare per aiutare le guide spirituali, più cresciamo nello spirito e rafforziamo il nostro legame con gli altri e con le guide spirituali. Insomma, cambiamo in meglio da ogni punto di vista
  • Nei prossimi giorni compiliamo una lista di missioni ideate da noi, una piccola guida che ci sarà utile per crescere e motivarci a proseguire il lavoro
  • Nel corso di questi periodo, in cui abbiamo elencato le azioni da compiere settimanalmente avremo certamente notato anche i gesti che gli altri compiono ogni giorno per noi e per chi ci vuole bene. E' impossibile non lasciarsi ispirare dalla bontà e dalla generosità del prossimo: prendiamo esempio per fare del nostro meglio e dare sempre di più
  • Prima di iniziare a compilare la lista chiediamo alle nostre guide spirituali di aiutarci e portarci consiglio. Ripensiamo a tutte le esperienze che abbiamo vissuto  e che abbiamo visto realizzarsi intorno a noi. A questo punto iniziamo a scrivere
  • Attenzione: non possiamo includere nell'elenco le stesse azioni che abbiamo compiuto fino ad ora, dovremmo pensarne di nuove. Ogni compito della lista dovrà brillare di luce propria 
  • Quante azioni ci sono venite in mente? Continuiamo a lavorare in questa direzione consideriamola una richeista che arriva direttamente dall'Universo

mercoledì 20 aprile 2016

Gli oli essenziali e lo Sport

Gli oli essenziali sono molto efficaci anche per lo sport, in particolare l'inalazione, ma anche nel massaggio, vediamo quali sono e come usarli

SPORT


Per favorire le prestazioni sportive si prendano in considerazione soprattutto l'inalazione secca
(ripetuta più volte durante la giornata e per almeno 15 minuti continuativi prima della prestazione),
il massaggio e l'uso interno.


Inalazione secca: Alloro, Arancio amaro, Canfora, Cannella foglie, Lemongrass, Limone, Menta
piperita, Rosmarino, Timo rosso

Massaggio: utilizzare in particolare oli vettori come Arnica, Avocado, Girasole, lperico (In presenza
di dolori muscolari, ma senza poi esporsi al sole), Mandorle dolci, Sesamo.
Essenze consigliate: Alloro, Canfora, Lemongrass, Limone, Menta piperita, Pepe nero, Pompelmo,
Rosmarino, Zenzero.

Uso interno: Arancio amaro, Cannella foglie, Lemongrass, Limone, Melissa, Menta piperita, Pepe
nero, Rosmarino, Zenzero.

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