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mercoledì 4 maggio 2016

Il cavolo cinese contro cistite e stipsi

Il cavolo cinese contro cistite e stipsi è un toccasana. Le sue proprietà antinfiammatorie, il contenuto di fibre, vitamine e sali minerali ne fanno un alimento che vale la pena introdurre sulle nostre tavole. 


Recentemente è arrivato nei nostri mercati il Cavolo Cinese, o Pak Choi, usato moltissimo sia nella cucina cinese che in quella giapponese. Il sapore delle sue foglie è simile a quello del cavolo nostrano mentre gli steli hanno uno consistenza succosa e un sapore dolce e rinfrescante, leggermente amarognolo. In Cina viene ancor oggi considerato un ottimo rimedio per la febbre, le infiammazioni e il mal di gola.


Le sue proprietà sono davvero molte: favorisce una buona peristalsi perché ricco di fibra, soprattutto a crudo, in insalata. Contiene calcio e precursori di vitamina A che lo rendono un ortaggio da privilegiare in gravidanza, in questo caso cotto al vapore. Alto anche il contenuto di potassio e di glucosinolato, inibitore delle cellule tumorali. Oltre ad usarlo nella preparazione di svariati piatti in Cina si usa sbollentarne le foglie e lasciarle seccare. Così possono essere consumate per tutto l'inverno come integratore di minerali.

Provate ad aggiungerlo alle insalate che vi preparate di solito affettandolo finemente: contribuirà ad essere un contorno fresco e rimineralizzante e ripulisce l'intestino, contrastando naturalmente la stitichezza.

Se volete un buon tonico per la pelle grassa potete ottenere un frullato da un'infusione raffreddata di foglie di menta, timo, prezzemolo e salvia, con due fusti di cavolo cinese, foglie incluse, sei cucchiai di acqua di amamelide e un cucchiaio di succo di limone: una volta filtrato, il tonico si applica sera e mattina su fronte, naso e mento, dove c’è una maggiore concentrazione di sebo. Si conserva in frigo, in un flacone di vetro scuro.

venerdì 8 aprile 2016

Tutti come Braccio di Ferro: mangiamo gli spinaci!

Ricordate quando Braccio di Ferro mangiando gli spinaci diventava invincibile? I suoi pugni stordivano Bruto e Olivia era salva. Era un'ottima pubblicità, che invitava i bambini ad imitare il famoso Sailor Man. Certo Braccio di Ferro non ci diceva quale segreto fosse nascosto negli spinaci, ma questo possiamo scoprirlo noi.

Gli spinaci affondano le loro radici nel continente asiatico, in Nepal, tuttavia esistono testimonianze che asseriscono che già nel Cinquecento, a Firenze, le suore benedettine coltivassero gli spinaci nei propri orti. Probabilmente per le proprietà tonificanti e lassative della pianta, di cui si conoscevano già i benefici per vista e cuore.


Sono uno dei prodotti ortofrutticoli più diffusi sul pianeta, ne esistono numerose qualità tra cui le più conosciute sono il “Gigante d’inverno” con foglie particolarmente ampie, carnose e crespe, il “Matador”, che si coltiva in primavera, il “Merlo nero” a foglia media e arricciata, il “Re dell’estate” ed il “Virofly” a foglie grosse di colore verde cupo.

Ma è nelle foglie che risiede lo scrigno dei segreti, esse infatti sono caratterizzate da un alto contenuto di vitamine A e C e in minore quantità B, D, F, PP e K, accompagnate da una discreta quantità di minerali quali rame, potassio, zinco, calcio e fosforo. Gli spinaci occupano una posizione rilevante nella classifica degli alimenti con proprietà utili all'organismo umano. Contengono infatti la luteina, sostanza conosciuta per la capacità antiossidante, in particolare essendo un carotenoide, si concentra soprattutto a livello della macula retinica, dove svolge un'importante funzione protettiva.

L’alta concentrazione di minerali inoltre ne favorisce lo sviluppo di proprietà lassative per l’organismo umano, così come l’acido folico presente procura benefici al sistema immunitario, aiutando notevolmente l'organismo nella produzione di globuli rossi. Per trarre i massimi benefici dal suo consumo è bene mangiarli crudi, magari in insalata con olio e sale; è, infatti, dimostrato che, una volta lessati, perdono il 50% circa delle loro proprietà utili all'organismo umano.

Si consiglia quando si cucinano di conservare l'acqua di cottura che può essere utilizzata con ottimi benefici come elemento di condimento per risotti e minestre; é, infatti, utile in caso di cistiti e soprattutto per lenire le dolorose conseguenze di scottature. Sono consigliati a chi soffre di anemia poiché contengono una buona quantità di acido folico, in grado di combattere questa patologia.


sabato 12 marzo 2016

Sfiammare le articolazioni con l'erba d'orzo

Prima che il mese di Febbraio volga al termine, è bene conoscere un altro alleato della salute: l'orzo, vecchio quasi quanto il mondo e tanto elogiato da Ippocrate per le sue proprietà medicamentose atte a proteggere le ossa. In particolare il suo segreto è racchiuso nelle sue foglioline verdi, dove si trovano tantissimi nutrienti che rinforzano e sfiammano i tessuti articolari poichè contengono il doppio del calcio contenuto nel latte, 7 volte la vitamina C delle arance ma anche tanto ferro, potassio, aminoacidi ed enzimi tra cui il SOD (superossido-dismutase), utile per sostenere la riparazione dei tessuti e prevenire la cronicizzazione di artrosi e artriti.


Ecco dunque che il succo d’erba d’orzo, che si assume sotto forma di polvere da diluire in acqua o latte, contiene degli aminoacidi che hanno un ruolo determinante nel rilascio dell’ormone della crescita, fondamentale per rallentare il processo d’invecchiamento generale e garantire anche un aumento della densità ossea. Chi infatti pratica qualche sport o svolge un lavoro fisicamente pesante, è bene sapere che le vitamine del gruppo B contenute nell’erba d’orzo aiutano a ridurre la fatica. Perciò quando l’organismo è messo a dura prova dall’esposizione a sostanze di sintesi e fattori inquinanti, il succo d’erba d’orzo si rivela un magnifico depurativo e disintossicante, perché assorbe e aiuta a espellere i residui chimici prima che s’infiltrino nei tessuti in profondità.

Inoltre il succo d’erba d’orzo contiene clorofilla, che come avevo accennato, è un antiossidante naturale che oltre a potenziarne la funzione antinfiammatoria, lo rende un alimento eccellente per migliorare la resistenza a livello osteoarticolare. Quindi, proprio nei mesi freddi,  se si soffre di dolori osteoarticolari e l’esposizione al freddo favorisce crampi e strappi, è bene aggiungere un cucchiaio d’erba d’orzo in polvere a una spremuta d’arancia e berla una volta al dì.

Alle signore in menopausa che devono ativarsi nella prevenzione dell'osteoporosi è consigliabile fare cicli di un mese, da ripetere 4-5 volte l’anno: bere ogni giorno un bicchiere di latte di mandorle con un cucchiaio di erba d’orzo. Se gli esami rivelano che l’osteoporosi è già presente, aggiungere  alla bevanda una capsula di equiseto, rimineralizzante.

lunedì 7 marzo 2016

Polpa di Baobab contro l'irritazione intestinale

Un concetto che ormai dovremo tener ben presente e che molti studi scientifici hanno dimostrato, è il fatto che se il nostro intestino è irritato e non sta bene, anche tutto il nostro corpo e la nostra salute ne risentono. Sappiamo che l'intestino è la sede in cui si formano e si potenziano le difese immunitarie, ma se irritato, si innesca un meccanismo di disbiosi che si ripercuote sulla nostra salute.


Per sfiammare l'intestino e potenziarne le difese con l'obiettivo di aumentare la salute possiamo chiedere aiuto ad un prezioso alleato naturale: il frutto del baobab. Tutti noi conosciamo questo splendido gigante, un bellissimo albero africano che possiede straordinarie qualità contro tutti i disturbi intestinali. In che modo? Il suo segreto è racchiuso nella polpa del suo frutto. La sua polpa infatti è ricca di fibre alimentari, sia solubili che insolubili.

Proprio le fibre non solubili che non vengono assimilate dall'intestino, agiscono sul transito stimolando di fatto la peristalsi e combattendo la stitichezza. Quelle solubili invece hanno la preziosa funzione di favorire la crescita dei batteri della microflora intestinale assumendo così il ruolo di prebiotici per il buon funzionamento di tutto l'organismo.

Far uso di polpa di baobab favorisce un apporto quotidiano di principi nutritivi come proteine, lipidi, fibre, carboidrati, acido ascorbico, calcio, potassio e fosforo, vitamine del gruppo B e moltissima vitamina C. Grazie a questa ricchezza di elementi nutrizionali, il baobab potenzia le difese intestinali, combatte la stitichezza e in particolare impedisce la degenerazione delle mucose, responsabili di quello che viene chiamato l'intestino colabrodo. Il baobab ha anche altre proprietà, fra cui la capacità di regolarizzare la glicemia e riequilibrare l'umore.

Come va assunto il baobab? Sempre prima dei pasti, in modo tale che le sue proprietà non vengano neutralizzate dalla digestione. Fra l'altro la ricchezza di fibre ha anche un potere saziante. La polpa di baobab la si trova in farmacia, in erboristeria, nei negozi specializzati e anche online, sottoforma liofilizzata in compresse, bustine o polvere.  Per quanto riguarda le modalità di assunzione, la dose consigliata è di circa 5 grammi almeno 15 minuti prima del pasto, accompagnando l'assunzione della polvere con un abbondante bicchiere di acqua o mescolata ad un centrifugato.


martedì 19 gennaio 2016

Benessere fisico: mandorle e olio di mandorle nell'alimentazione

Chi di noi non conosce le mandorle, semi di un albero generoso e bello? Sappiamo che le mandorle sono una miniera di vitamina E, vitamine del gruppo B e sali minerali come magnesio, calcio, fosforo e ferro, ed in più sono molto più digeribili per la presenza del laetrile una sostanza che previene acidità e gonfiori e dalle virtù antitumorali.   Chi ha un po' di dimestichezza con la naturopatia e qualche ricerca di alchimia, saprà che nei tempi trascorsi alcune piante venivano deputate alla cura di certi organi proprio perchè ad essi rimandava la loro forma, era la cosiddetta "signatura rerum".

Ora, la forma della mandorla rimanda per somiglianza ad una ghiandola della regione dell'ipotalamo, l'epifisi, che produce melatonina, determinante del nostro benessere. Ecco perchè le mandorle sono un eccellente ricostituente per i cali energetici e umorali che caratterizzano il tardo autunno. Sono sufficienti 5-6 mandorle a lgiorno, da consumare la mattina, nello yogurt ad esempio, oppure da sgranocchiare come spuntino, per effettuare una bella ricarica e affrontare l'arrivo del freddo inverno.


L'olio di mandorle conserva integri i neuroni ed è uno scrigno di virtù: gli usi cosmetici sono più che noti ma, se spremuto a freddo, può essere usato anche come integratore alimentare per tonificare il sistema nervoso. E' ricco di magnesio, minerale indispensabile per una corretta attività cerebrale, e una sinergia di vitamine del gruppo B (in particolare la B12 e la B1), che sono degli efficaci tonici del sistema nervoso centrale. In particolare la vitamina B12, è implicata nella preservazione delle cellule neuronali e la B1 favorisce la produzione di energia indispensabile non solo per i processi cognitivi e di memorizzazione ma, anche, come rinforzo primario a stati di stanchezza mentale e depressione stagionale. Assumetene un cucchiaino al giorno prima di colazione.

E poi  il potassio e il fosforo presenti nelle mandorle aiutano anche a combattere lo stress mentre i loro grassi buoni proteggono il sistema cardiovascolare riducendo la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie. Le mandorle possono essere anche aggiunte alle insalate o all’impasto del pane; frullate con basilico e pecorino, sostituiscono i pinoli nella preparazione del pesto.

lunedì 4 gennaio 2016

Moringa oleifera: proprietà e benefici

Se non avete ancora sentito parlare della moringa oleifera, detta anche "albero miracoloso" oggi avrete un motivo in più per incuriosirvi. La moringa cresce nelle zone equatoriali e tropicali, ha dei fiori bianchi e foglie del colore dello smeraldo.  E sono le foglie ricche di sostanze benefiche che sono un potente rimedio per la salute, anche se tutta la pianta è commestibile.

Le foglie della moringa sono ricchissime di vitamine, proteine e sali minerali e  si possono consumare crude nelle insalate, oppure cotte, come faremmo nel caso degli spinaci. Contengono il triplo del potassio rispetto alle banane e 8 volte la vitamina C presente nelle arance, e poi vitamina A, vitamina E, vitamina K e vitamine del gruppo B.


Per quanto riguarda i suoi frutti, la tradizione vuole che abbiano poteri afrodisiaci  dai quali possono trarre vantaggio sia gli uomini che le donne. Si consumano previa bollitura dei loro baccelli, che sono conosciuti con il nome di "mazze da tamburo".

Le proteine invece sono contenute nei suoi semi da cui viene estratto un olio molto saporito e adatto all'alimentazione umana,  e che ha una caratteristica molto importante: non irrancidisce. Dopo l'estrazione dell'olio, dai semi si ottiene una pasta residua dall'elevato contenuto proteico, che risulta completo: presenta cioè tutti gli aminoacidi necessari al nostro organismo per il proprio corretto funzionamento. La moringa contiene 18 aminoacidi e 9 aminoacidi essenziali.

Grazie al contenuto di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie essa è efficace nel proteggere il sistema immunitario, favorire una buona circolazione e una digestione sana, riequilibrare il metabolismo, regolare i livelli ormonali, trattare l'acne e garantire una pelle più morbida. I suoi impieghi curativi nell'ambito della medicina naturale spaziano dalla cura del raffreddore e della febbre all'impiego nel trattamento di infiammazioni e di problemi digestivi o di ipertensione.

La moringa viene impiegata non solo nell'alimentazione, ma anche in cosmetica per ottenere dei prodotti dall'elevato contenuto nutritivo, oppure adatti per prendersi cura in modo naturale della pelle, attraverso l'impiego di creme specifiche. Per quanto riguarda l'alimentazione, la moringa viene impiegata per la preparazione di succhi e di integratori adatti, ad esempio, a favorire una sana circolazione sanguigna e a mantenere i normali livelli di glucosio nel sangue.

A livello di integratore troviamo la polvere estratta dalle foglie di moringa, che può essere impiegata in vari modi: in aggiunta a succhi e frullati, nella preparazione di infusi o come condimento. La polvere di moringa è utile per facilitare il sonno e per migliorare la produzione di latte durante l'allattamento. I prodotti a base di moringa possono essere acquistati online e presso i distributori autorizzati.

E poi ci sono le radici, che però per l'uso alimentare hanno alcune controindicazioni, in quanto contengonoun alcaloide, chiamato spirochina, che potrebbe interferire con la trasmissione nervosa. Per questo viene sconsigliato un consumo eccessivo delle radici di moringa, che di solito vengono utilizzate in cucina come aromatizzante.

sabato 26 dicembre 2015

Insalata belga, scarola e indivia per contrastare i chili delle feste

Le insalate amare chiamate "indivie" raggruppano l'insalata riccia, la scarola e l'insalata belga. Queste insalate hanno un alto potere depurativo e detossinante in quanto agiscono sul fegato, il quale, in special modo durante la stagione invernale, può essere soggetto a sovraccarichi di scorie poichè come tutti ben sappiamo, in questa stagione l'attività fisica si riduce, facciamo pasti più pesanti e sostiamo più a lungo in ambienti chiusi e talvolta sovrariscaldati.


Indivia, scarola e belga (come il sedano rapa, ricordate?),  hanno pochissime calorie (15-20 per 100 g di prodotto)  contengono vitamine A e C, folati, vitamine del gruppo B (ad azione anti fame) e soprattutto fibra, indispensabile per facilitare il transito intestinale. Hanno anche una buona quantità di calcio e di potassio e pochissimo sodio: perciò possiamo dedurre che queste buone insalate sono diuretiche e combattono la ritenzione idrica.

Lo afferma anche la millenaria medicina cinese che consumare alimenti amari, aiuta a  limitare il desiderio di dolce, ci purifica e ci mantiene in forma. Queste verdi amiche si possono mangiare crude, e nel caso controllate sempre la provenieneza, ma anche cotte. L'indivia e la scarola sono buonissime cotte in padella con poca acqua: le foglie si ammorbidiscono e perdono in parte il sapore amaro (ricordo ancora quelle cucinate da mio nonno). Al termine della cottura basterà un filo d'olio o se preferite della salsa di soia e un po' di pepe. oppure potete anche ripassarle in padella (dopo averle scottate in acqua) ma con poco olio e usate l'accorgimento di salare solo a fine cottura con sale integrale o dell’Himalaya e spolverate con peperoncino rosso (bruciagrassi).

La belga è ottima alla griglia ma va arricchita di sapore: a fine cottura, un filo di olio extravergine e un pizzico di prezzemolo tritato la rendono ancora più sfiziosa. Su tutti i piatti a base di indivia ti consigliamo di aggiungere erbe (salvia, timo, rosmarino) e, se gradito, uno spicchio d’aglio schiacciato, che migliora la digestione. Inoltre le spezie come il curry o la curcuma aggiungono antiossidanti ad azione snellente.

giovedì 10 dicembre 2015

Longan o occhio di Drago: benefici per la salute

Si chiama Dimocarpus longan, o Longan ma è conosciuto, proprio per la sua forma, come Occhio di Drago. Si tratta di un frutto di origine indocinese molto ricco di vitamina C e oligoelementi. Ha molte benefiche proprietà che oggi andiamo ad analizzare.

Oltre al contenuto di vitamina C e oligoelementi il Longan contiene fibre utili a favorire il transito intestinale, potassio, carboidrati e proteine. La sinergia di queste sostanze è un toccasana per la pelle, il cuore, il sangue, la milza, il fegato e la memoria.

Fra gli oligoelementi presenti oltre al potassio sono da annoverare il magnesio, il fosforo e il rame. Nella tradizionale medicina cinese il Longan è ritenuto utile al buon funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio, in particolare è un coadiuvante della milza. Annovera proprietà rilassanti e per questo agevola il buon sonno, preserva dagli attacchi di panico e dalla fame nervosa.

Per il suo contenuto di riboflavina è un ottimo antiossidante e previene i segni dell'età inoltre sembra favorire l'assorbimento del ferro. Ha inoltre proprietà antimicotiche, antidolorifiche, tonificanti e antinfiammatorie.




mercoledì 18 novembre 2015

L'Amaranto, il cereale senza glutine

Avete mai sentito parlare dell'Amaranto? L'ho nominato qualche tempo fa, in uno dei post in cui ho ampiamente parlato della Gluten Sensitivity e delle celiachia. Assieme alla quinoa e al grano saraceno, è totalmente privo di glutine e altamente indicato per chi affetto dalla celiachia, estremamente ricco di proteine si rivela un alternativa molto valida ai cereali tradizionali anche per la sua capacità di abbassare il colesterolo.

E' una pianta originaria dell'America centrale, di cui esistono diverse varietà e fra queste molte sono commestibili (A.caudatus, A.Hypocondtiacus, A,Cruentus, A.Edulis).  oggi coltivata estensivamente sopra tutto negli U.S.A, Cina, India, ma anche in Perù.  L'Amaranto cadde nel dimenticatoio ad opera di Cortès che, quando invase l'America centrale, allora dominata dagli Aztechi, sterminò popolazione, cultura e usanze e fece estirpare anche tutte le piantagioni di amaranto la cui farina veniva utilizzata nei rituali sacri per fabbricare piccoli idoli rappresentanti Dei, che poi venivano consumati con l'idea di assimilare la forza e l'energia Divine. 

Solo negli anni '70 è stato riscoperto da un punto di vista nutrizionale grazie agli studi del Dr Dowton. Fu così di nuovo ripresa la coltivazione su larga scala. Innanzitutto ha un contenuto proteico elevato i cui valori medi si attestano intorno al 15-17%, proteine ricche di lisina, un aminoacido essenziale che scarseggia nei cereali tradizionali. Altri contenuti riferiti a 100 g di semi sono: Ferro 7-8 mg, Vit C 4-5 mg, piridossina 0,5-0,7 mg e vit A .E' inoltre ricchissimo di potassio più di mezzo grammo, calcio e magnesio (più del 50% del fabbisogno giornaliero) fosforo. Sono presenti inoltre il 7-8% di lipidi rappresentati da saturi mono e polinsaturi. Le fibre alimentari raggiungono anche il 10% e i carboidrati si attestano intorno al 50%.Rimane ancora da citare la gamma degli oligoelementi comunque ben rappresentati. 

Nei recenti anni diversi studi hanno messo in luce la proprietà dell'amaranto nella riduzione del colesterolo. Sebbene la prima ricerca fu condotta nel 1996 negli Stati Uniti dal Dipartimento dell'agricoltura successive relazioni mostrano le proprietà dell'olio essenziale contenuto nei semi dell'Amaranto nella riduzione del colesterolo cattivo. Più recentemente invece, l'università di Guelph in Ontario (Canada) ha dimostrato che l'amaranto è una fonte molto ricca di fitosteroli, in grado di ridurre l'assorbimento del colesterolo nell'intestino. 

La tesi scientifica più recente di alcuni ricercatori russi nel 2007 ha approfondito il primo studio del 1996 chiedendosi se l'amaranto potesse essere usato su pazienti con patologie cardiovascolari. Successivi test confermarono che l'integrazione nell'alimentazione di pazienti affetti da ipertensione e patologie al cuore, ebbero una riduzione significata dei loro livelli di colesterolo e trigliceridi. 

Il Glutine è la principale proteina contenuta in molti cereali che può causare disturbi e intolleranze in diverse persone anche se non affette dal morbo celiaco. Ma i semi di amaranto sono totalmente privi di glutine e quindi indicati per un alimentazione gluten free e per questo stesso motivo adatta alla somministrazione dei bambini durante lo svezzamento. La ricchezza di fibre lo rende anche altamente digeribile e quindi facilita una corretta digestione, quindi adatto anche al consumo da parte di anziani oltre che da parte di bambini di qualsiasi età.


lunedì 13 luglio 2015

Maschera di bellezza allo yogurt greco

La mia golosità non ha limiti, sì, sono golosa anche di yogurt, ne mangio tanto, mi piace, non manca mai sulla mia tavola a colazione, e qualche volta anche a cena. Tutti conoscono i suoi benefici e i preziosi elementi che contiene. Vorrei suggerire alle signore, una facile, veloce ed economica ricetta per preparare una maschera di bellezza per avere una pelle morbida e velluata come quella di una dea greca.

Occorrente:
1 vasetto di yogurt greco (che è molto più ricco di vitamine rispetto ad uno yogurt classico)
1 cucchiaino di miele millefiori (ma se non amate il miele e non lo tenete in casa, potete farne a meno e mettere qualche goccia di olio di mandorle dolci)

Lo yogurt contiene lattosio, vitamina B, calcio e potassio, che idratano e nutrono a fondo la pelle, in maniera del tutto naturale.
Mescolate insieme gli ingredienti e lasciate agire per 10 minuti, poi sciacquate il viso con acqua tiepida, la vostra pelle sarà come la seta e luminosissima.


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