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sabato 28 dicembre 2013

A proposito del Natale


Il Natale è fatto per i bambini, è un momento speciale per loro, fatto di colori, di luci, di carte che luccicano, di desideri. E' per loro un periodo entusiasmante, magico. Ne ho vissuti molti di Natali così.
Ma crescendo il Natale ha perso la sua magia, non è questo il suo significato primigenio. Adesso posso affermare che se fosse in mio potere, lo salterei direttamente. Avete capito bene, non mi piace, non mi piace quello che rappresenta adesso, non v'è luce, decorazione, carta che smussi il mio spigoloso pensiero. Tuttavia quest'anno esso ha portato qualcosa di speciale. Ho sempre sostenuto e sostengo che gli appelli natalizi alla bontà, ai valori, al calore familiare sono inutili se non si praticano ogni giorno con dedizione e sacrificio, non sono certo valori e sentimenti che si scartano come i regali, nè si toglie loro la polvere come si fa per le decorazioni che giacciono addormentate per quasi tutto l'anno. Non funziona così. E' la pratica quotidiana che poi porta i risultati, è il costante allenamento alla coerenza che produce piccole vittorie. Amo la mia famiglia e i miei affetti, e tutte le persone che ne fanno parte. E quest'anno il Natale mi ha fatto un regalo splendido, ha aggiunto alla mia famiglia due speciali persone, che hanno condiviso con me e i miei, il pacifico e affettuoso clima familiare di casa mia. Hanno affrontato un bel viaggetto per arrivare da noi, e hanno persino sfidato il tempo,  la burrasca, e gli strali dell'influenza, ma sono venuti e il loro semplice affetto si è fuso con il mio. Questa è la dimostrazione che il bene e l'amore se coltivati con trasparenza e sincerità producono frutti altrimenti insperati, che le distanze non sono mai così invalicabili, quando si apre il proprio cuore a coloro che, altrettanto sinceramente ci hanno accolto nel loro come si accoglie un figlio nuovo. Grazie Catia e Antonio.

venerdì 27 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: dalla gastrite all'ulcera e poi, l'approccio naturale completo ed efficace


Come anticipiato ieri, per affrontare in modo completo la problematica di ulcere e gastriti ed offrire una soluzione efficace e risolutiva è necessario favorire il ripristino dell'equilibrio della mucosa gastro-intestinale, rafforzandola e potenziandone i naturali fattori protettivi, senza interferire in alcun modo con le fisiologiche funzionalità del processo digestivo. A questo scopo, ferma restando la particolare attenzione all'alimentazione e allo stile di vita, un aiuto concreto viene dall'associazione dell'Estratto di semi di pompelmo con principi vegetali specifici fra cui la Centella Asiatica, ristrutturante della mucosa e dei vasi capillari danneggiati, di estratto di foglie di alloro, ricco di pectine, con azione protettiva e tamponante dello stomaco, rafforzante la capacità della mucosa di difendesi dagli agenti aggressori.
A completare l'azione c'è il lythrum salicaria, indispensabile per bloccare la complicanza emorragica, eventualmente presente in caso di ulcera, la rutina, per favorire la cicatrizzazione delle lesioni, e l'estratto di boswelia serrata, dalle note proprietà antinfiammatorie senza effetti collaterali per la mucosa stessa. Infine, per incidere sul co-fattore stress e contribuire ad alleviare l'ansia, incisiva nell'insorgenza di ulcere e gastriti, è indicata la passiflora incarnata, preziosa anche per la capacità di alleviare gli spasmi gastrointestinali e per la conseguente azione antidolorifica.

giovedì 26 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: dalla gastrite all'ulcera e poi....l'approccio della medicina ufficiale

Helicobacter Pylori
Le formulazioni maggiormente utilizzate nella terapia di ulcere e gastriti, risolvono solo apparentemente alcuni aspetti del problema, ma non tengono conto degli effetti negativi che producono. I farmaci più usati: inibitori della pepsina (enzima indispensabile per la digestione delle proteine, ma con un ruolo da protagonista nell'evoluzione dell'ulcera). Il loro utilizzo, proprio per il fatto che induce all'incompleta digestione delle proteine, può indurre maldigestione e malassorbimento intestinale. 
Oltre agli inibitori della pepsina di uso comune sono i farmaci che contrastano l'acidità direttamente (i classici antiacidi) o indirettamente (riducendo la secrezione acida). Anche in questo caso lo svantaggio sta nella sensibile alterazione dei delicati meccanismi di secrezione gastrica e dei processi digestivi in genere. Vi è poi la terapia antibiotica mista (amoxicillina, tetraciclina e claritomicina) per l'eradicazione dell'Helicobacter Pylori. Tale terapia, che spesso si rivela inefficace, e mai risolutiva, per la sempre maggiore frequenza di fenomeni di resistenza antibiotica, è dannosa per la flora intestinale, con effetti collaterali sulla funzionalità intestinale,  e l'efficienza del sistema immunitario. Perciò è opportuno un approccio diverso, che sia non solo efficace , ma anche risolutivo per trattare rapidamente il fenomeno acuto e favorire i naturali meccanismi protettivi della mucosa. Tutto senza interferire con i fisiologici meccanismi secretivi e preservando l'efficienza e l'equilibrio dell'intero apparato digestivo. Come sempre la natura ci fornisce gli elementi che ci servono per curarci   senza effetti collaterali. Alcune ricerche effettuate dal Jagiellonian University Medical College hanno messo in evidenza le straordinarie capacità dell'estratto di Semi di Pompelmo, ormai noto per le sue proprietà antibatteriche, antimicotiche, antivirali e antiparassitarie. Le indagini hanno dimostrato che il GSE ha un incredibile ruolo gastroprotettivo e la sua capacità di accelerare la guarigione  delle lesioni. Non solo protettivo, quindi, ma anche riparatore. Questo perchè il GSE è in grado di stimolare la sintesi di alcune sostanze, fisiologicamente presenti nel nostro organismo, con un ruolo protettivo nei confronti della mucosa gastrica. Queste sostanze quali le prostaglandine, i fattori di crescita cellulari e l'ossido nitrico determinano un aumento del flusso sanguigno della sotto mucosa che garantisce un apporto di ossigeno ed elementi nutritivi, sostengono il ricambio e la crescita cellulare, favoriscono la rapida reintegrazione dell'epitelio mucosale e lo proteggono dai danni dello stress ossidativo. 
Domani vedremo quali altri principi associare al GSE per un approccio curativo efficace e completo.

domenica 22 dicembre 2013

A TUTTI VOI

A tutti voi, che leggete, commentate, seguite il mio blog
A tutti voi, che quotidianamente siete la mia compagnia sul web
A tutti voi, che, amanti e appassionati di scrittura, dedicate parte il vostro tempo a scrivere racconti, storie, notizie, poesie, sogni, emozioni, lacrime e sorrisi.
A tutti voi che fate delle parole scritte il vostro cibo quotidiano e condividete i vostri pensieri.
A tutti voi, auguro BUONE FESTE!


Oggi nella mia rubrica: biscotteria, Pagnottelle di Natale

La gola è uno dei sette peccati capitali, e con ciò? Detto fra noi non mi importa un fico secco se la Chiesa ha decretato che sia un peccato capitale; la storia ci insegna che l'alto clero ha fatto uso dei sette peccati capitali a suo piacimento, quindi oggi vi presenterò questa golosa ricettina per festeggiare degnamente il Natale.
PAGNOTTELLE DI NATALE
Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 35 minuti + 3ore
Tempo di cottura: 35 minuti
Calorie: 524 a porzione
Proteine: 12 a porzione
Grassi: 12 a porzione
Contenuto nutrizionale: alto

Ingredienti
800 gr di zucca gialla
500 gr di farina
150 gr di farina di mais
80 gr di uvetta
80 gr di gherigli di noci
50 gr di pinoli
cannella in polvere
anice (semi)
20 gr di lievito di birra
sale
30 gr di burro

Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida. Sbucciata la zucca, scottatela in acqua bollente salata per 10 minuti, indi scolatela (conservandone l'acqua) e tagliatela a pezzi, eliminando eventuali semi e fibre interne. Passatela al mixer sino a ridurla in poltiglia malleabile ed omogenea: posti entrambi i tipi di farina in una terrina unite la zucca in pasta, quindi il lievito diluito con un po' d'acqua tiepida e impastate con le fruste del mixer, aggiungendo l'acqua di cottura della zucca sufficiente ad ottenere un impasto sostenuto e omogeneo cui incorporare lo zucchero, un pizzico di semi d'anice e un pizzico di cannella in polvere, lavorando delicatamente sinchè formerà una massa compatta in cui inizieranno a prodursi delle bolle. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare 3 ore: dopodichè incorporate all'impasto l'uvetta strizzata, i pinoli e i gherigli finemente tritati. Dividetelo in palline di dimensioni tali da ricavarne delle pagnottelle rotonde (diametro 8 cm circa, altezza 2 cm circa). Allineatele su una piastra da forno imburrata e introducetele nel forno prericaldato a 220°, lasciandovele sinchè son cotte internamente e dorate estenamente. Potete regolarvi sia con il tempo indicato che bucandole con uno stecchino da spiedini.
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