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mercoledì 14 maggio 2014

Bianco, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Contiene tutti i colori dello spettro della luce e, come il nero, simboleggia un confine: quello iniziale della vita. E' abbinato al settimo chakra. I cristalli bianchi esprimono speranza nel futuro e in ciò che di imprevisto può riservare, fiducia negli altri e nel mondo, desiderio di purezza e di sentimenti nobili, voglia di girare pagina, di iniziare una nuova vita che contiene tutte le possibilità; esprimono una certa tendenza al fatalismo; stimolano la fantasia, la creatività e l'immaginazione aiutando a vedere la realtà con il filtro della sensibilità e dell'intuizione.


Chi sceglie il bianco: desidera cambiare la propria vita e impostarne una nuova oppure desidera apportare nella vita quotidiana un ventaglio di nuove possibilità, tutti i colori dello spettro appunto, per rinnovarla in modo sostanziale; ha fiducia in ciò che riserva il futuro e si aspetta cose belle dal mondo, di conseguenza può peccare di ingenuità.

Chi rifiuta il bianco: non sifida molto degli altri e ritiene che il futuro vada sì scritto, ma tenendo ben salda in mano la penna, senza lasciare nulla al caso; non desidera cambiare vita e nemmeno modificare quella che conduce; prosegue lungo la via che ha fin qui persorso senza lasciare spazio all'immaginazione e alla sensibilità

Come conservarsi giovani e in buona salute | Psicopittografia

Nell'America del Sud c'è un fiore raro che ha bisogno di acqua piovana nel suo calice per rinvigorire e rinfrescare la pianta intera. ma il fiore deve offrirsi alla pioggia. Se si piega troppo l'acqua non può entrare nel calice. Se il fiore resta in una posizione ricettiva, la sua salvezza è assicurata [Immagine mentale 69]

Questa breve illustrazione mette in luce uno dei principi essenziali di una sana esistenza. Il fatto è che noi dobbiamo essere ricettivi alle idee e alle impressioni sane. Tali idee e verità vengono a noi ogni giorno e noi dobbiamo aprir loro il nostro cuore e la nostra mente.

Vi sono persone che non sono aperte a nessun tipo di queste idee, e sono sempre affaticate, ma se smettessero di agitarsi starebbero decisamente meglio. Perchè disperdere le proprie forze in tante attività? Perchè avvertire il desiderio di lanciarsi senza scopo nei più svariati interessi? In realtà queste persone non si dirigono verso queste attività. Sono loro che vogliono allontanarsi da qualcosa: da loro stesse.

Queste persone non amano il loro Io, che non comprendono e di cui non hanno fiducia, allora soffriranno. Le loro attività frenetiche sono tentativi di sfuggire a questo Io indesiderabile. Gli obiettivi che inseguono non significano in realtà nulla per loro. Sono come bambini che vogliono ogni giorno un giocattolo nuovo. Così si stancano ad inseguire vani desideri nel tentativo di sfuggire alla loro sofferenza interiore.

Devono cercare invece, di capire chiaramente e cessare di agitarsi. Il loro tempo e la loro energia si indirizzeranno ad attività salutari, quali la scoperta dell'Io. E non saranno più stanche.

martedì 13 maggio 2014

Nero, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

E' la negazione del colore per antonomasia e simboleggia, come il colore bianco, un confine netto: il confine che segna la fine della vita. I cristalli neri esprimono negazione: negazione del futuro con conseguenti ribellioni, aggressività, drasticità. Conferiscono abnegazione, senso del sacrificio, tenacia, pessimismo, determinazione nel perseguire le proprie mete, esclusione del sentimento, razionalità a volte un po' disumana.


Chi sceglie il nero: ritiene al tempo stesso che il futuro gli riservi poche opportunità positive e che il mondo in cui vive sia il responsabile diciò; ne deriva un atteggiamento in apparenza rinunciatario che può celare rancori profondi ed esplodere in ribellioni violente; può anche trattarsi di una persona disposta a rinunciare a tutto per realizzare i suoi desideri più profondi.

Chi rifiuta il nero: esprime il desiderio di non farsi controllare dagli altri, di non subire nulla, di non dover rinunciare a nulla; manca di altruismo, di abengazione e di senso del sacrificio e può nutrire pretese eccessive nei confronti degli altri.

Traete sempre insegnamento dalle vostre esperienze | Psicopittografia

Non avete mai considerato la differanza tra la conoscenza  e il  sapere? Essa è spesso trascurata.
La conoscenza si acquisisce con lo studio, i libri, le conferenze, l'osservazione attenta. Il sapere è la sperimentazione interiore della conoscenza acquisita. E' ciò che noi vogliamo sapere delle cose attraverso l'esperienza personale. E' ciò che produce miracoli.


"La conoscenza è l'osservazione di un fatto"
"Il sapere è l'esperienza interiore di questo fatto"

Immaginiamo uno straniero sperduto in una città alla ricerca della staxione ferroviaria. Un agente di polizia gli dice di andare alla quarta strada, girare a sinistra, proseguire a sinistra, proseguire per due isolati e poi girare a destra. Lo straniero ora ha l'informazione ma egli deve trasformarla in azione personale. E' anche possibile compiere errori durante il tragitto. Ma ecco che alla fine giunge alla stazione. Egli trasforma la conoscenza acquisita in una esperienza interna [Immagine mentale 68]

Supponiamo che ci venga detto che non si deve temere nessuno al mondo. Non c'è nulla di eccezionale; è la verità. Ma supponiamo di aver paura di qualcuno. La nostra attuale condizione non sopprime questo fatto. Ciò significa che dobbiamo sviluppare la nostra comprensione fino a provarlo personalmente. Dobbiamo partire dalla conoscenza di questo fatto, che nessuno al mondo ha il potere di spaventarci. Ciò ci basta per cominciare. In seguito dobbiamo sperimentare il fatto. Dobbiamo trasformarlo in una esperienza precisa. Possiamo farlo. Noi progrediremo quando ci accorgeremo che la nostra timidezza, non è uno stato acquisito e che non fa parte del nostro vero Io.

lunedì 12 maggio 2014

Grigio, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Simboleggia distacco, autoprotezione. I cristalli grigi conferiscono neutralità, un atteggiamento di prudente attesa di fronte alle decisioni da prendere; aiutano a costruire difese e a proteggersi; rendono saggi e prudenti, ma anche lenti a decidere, distaccati, introversi.


Chi sceglie il grigio: non è sereno dentro di sè e serca di prendere tempo, di distaccarsi dalle situazioni che gli procurano tensione; è rigido, poco adattabile e per questo può capitargli di sentirsi tagliato fuori e di non sapere bene come comportarsi; può reagire a questa sensazione di inadeguatezza con la passività oppure, al contrario, con un'attività intensa, che però cela un sostanziale disinteresse verso ciò che fa.

Chi rifiuta il grigio: è una persona che si impegna in attività o entra a far parte di gruppi nella speranza di ricavarne qualche vantaggio o nel timore di venire tagliato fuori; ha paura dell'ignoto dal quale si aspetta delusioni, ma si dà da fare per far vedere che c'è; in sostanza è una persona in perenne tensione.

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