Il lievito di birra, Saccharomyces cerevisiae,oltre ad essere usato comunemente in cucina è anche un noto prodotto fitoterapico fonte di vitamina B, indispensabile al buon funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli. Oggi il lievito di birra è definito come "probiotico": è infatti una materia "vivente", che agisce a livello intestinale, e una fonte di vitamine e di oligoelementi essenziali e quindi di effetti benefici, anche per la pelle.
Uso interno: per disturbi intestinali quali diarree, gonfiori, flatulenze, pigrizia intestinale, irritazioni croniche del colon, coliti infettive, gastroenteriti di origine virale. Sistema respiratorio: prevenzione delle rinofaringiti e delle infezioni otorinolaringoiatriche. Prevenzione delle patologie intrauterine. Dermatologia: acne, eccesso di sebo; favorisce la sintesi della cheratina.
Uso esterno: dermatologia: trattamento locale dell'acne e della foruncolosi.
Cosmesi: favorisce la luminosità e la reidratazione della pelle.
Ottimo per rafforzare unghie e capelli, contribuisce a contrastare il sovrappeso e a favorire la tonicità fisica, aiuta a ridurre il colesterolo, contrasta l'invecchiamento grazie alla sua azione antiossidante, nel feto aiuta a prevenire le malformazioni del tubo neurale (se la madre assume lievito di birra durante il primo trimestre di gravidanza).
Usato già 8000 anni fa, a riprova del fatto che le sue virtù curative sono note da lungo tempo: i Babilonesi, infatti, che adoravano la dea della birra Nidaba per i suoi poteri di guarigione, non dimenticavano mai di associare ad essa il lievito di birra, per i suoi effetti benefici sulla salute. Nell'antichità, Ippocrate lo utilizzava come rimedio nell'ambito della sua pratica medica; in seguito, nel medioevo, i monaci l'hanno largamente usato a scopo preventivo durante le epidemie di lebbra. Per secoli, quindi,il lievito di birra è stato utilizzato sia a scopo curativo sia preventivo e oggi rappresenta uno dei probiotici più utili e promettenti in fitoterapia.
Viene utilizzata tutta la colonia di funghi presente nel lievito di birra. Contiene: vitamine: B1, B3, B6, B9, aminoacidi essenziali, proteine. Oligoelementi assimilabili: calcio, ferro, magnesio, zinco, selenio, potassio. Polisaccaridi: glicani, mannani.
Dosaggio:
- Per uso interno, a seconda della forma (polvere, compresse ecc.) e qualunque sia l'effetto curativo o preventivo ricercato, la posologia varia dai 2 ai 5 g al giorno e dipende dalla corporatura del paziente. Nel caso dei bambini non bisogna superare i 2 g al giorno. In genere la cure a base di lievito di birra durano tre mesi e possono essere ripetute due o tre volte nel corso dell'anno.
- Per uso esterno è possibile preparare da soli una maschera al lievito di birra con acqua di rose e olio di onagro. Applicare la maschera sull'area della pelle da trattare, lasciar agire trenta minuti e ripetere l'operazione ogni giorno per una settimana.
Non ci sono controindicazioni tassative, ma si raccomanda ai pazienti che assumono antidepressivi, antidolorifici o inibitori della monoamminossidasi di non assumere lievito di birra, perché potrebbero sviluppare un'ipertensione arteriosa. Inoltre i pazienti affetti da immunodepressione grave sono teoricamente a rischio di setticemia, a causa del passaggio del fungo unicellulare nel sangue attraverso la mucosa intestinale. I pazienti allergici al lievito di birra, infine, devono evitarlo. Non sono presenti effetti indesiderati specifici, ad eccezione di eventuali flatulenze o gonfiori addominali in caso di dosi elevate. Interazione con piante medicinali o integratori
Uso interno: per disturbi intestinali quali diarree, gonfiori, flatulenze, pigrizia intestinale, irritazioni croniche del colon, coliti infettive, gastroenteriti di origine virale. Sistema respiratorio: prevenzione delle rinofaringiti e delle infezioni otorinolaringoiatriche. Prevenzione delle patologie intrauterine. Dermatologia: acne, eccesso di sebo; favorisce la sintesi della cheratina.
Uso esterno: dermatologia: trattamento locale dell'acne e della foruncolosi.
Cosmesi: favorisce la luminosità e la reidratazione della pelle.
Ottimo per rafforzare unghie e capelli, contribuisce a contrastare il sovrappeso e a favorire la tonicità fisica, aiuta a ridurre il colesterolo, contrasta l'invecchiamento grazie alla sua azione antiossidante, nel feto aiuta a prevenire le malformazioni del tubo neurale (se la madre assume lievito di birra durante il primo trimestre di gravidanza).
Usato già 8000 anni fa, a riprova del fatto che le sue virtù curative sono note da lungo tempo: i Babilonesi, infatti, che adoravano la dea della birra Nidaba per i suoi poteri di guarigione, non dimenticavano mai di associare ad essa il lievito di birra, per i suoi effetti benefici sulla salute. Nell'antichità, Ippocrate lo utilizzava come rimedio nell'ambito della sua pratica medica; in seguito, nel medioevo, i monaci l'hanno largamente usato a scopo preventivo durante le epidemie di lebbra. Per secoli, quindi,il lievito di birra è stato utilizzato sia a scopo curativo sia preventivo e oggi rappresenta uno dei probiotici più utili e promettenti in fitoterapia.
Viene utilizzata tutta la colonia di funghi presente nel lievito di birra. Contiene: vitamine: B1, B3, B6, B9, aminoacidi essenziali, proteine. Oligoelementi assimilabili: calcio, ferro, magnesio, zinco, selenio, potassio. Polisaccaridi: glicani, mannani.
Dosaggio:
- Per uso interno, a seconda della forma (polvere, compresse ecc.) e qualunque sia l'effetto curativo o preventivo ricercato, la posologia varia dai 2 ai 5 g al giorno e dipende dalla corporatura del paziente. Nel caso dei bambini non bisogna superare i 2 g al giorno. In genere la cure a base di lievito di birra durano tre mesi e possono essere ripetute due o tre volte nel corso dell'anno.
- Per uso esterno è possibile preparare da soli una maschera al lievito di birra con acqua di rose e olio di onagro. Applicare la maschera sull'area della pelle da trattare, lasciar agire trenta minuti e ripetere l'operazione ogni giorno per una settimana.
Non ci sono controindicazioni tassative, ma si raccomanda ai pazienti che assumono antidepressivi, antidolorifici o inibitori della monoamminossidasi di non assumere lievito di birra, perché potrebbero sviluppare un'ipertensione arteriosa. Inoltre i pazienti affetti da immunodepressione grave sono teoricamente a rischio di setticemia, a causa del passaggio del fungo unicellulare nel sangue attraverso la mucosa intestinale. I pazienti allergici al lievito di birra, infine, devono evitarlo. Non sono presenti effetti indesiderati specifici, ad eccezione di eventuali flatulenze o gonfiori addominali in caso di dosi elevate. Interazione con piante medicinali o integratori