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mercoledì 13 luglio 2016

Sindrome metabolica: un aiuto dai mirtilli neri

Sindrome metabolica: un aiuto dai mirtilli neri, che come dimostrato da uno studio, grazie all'alto contenuto dei polifenoli, migliorano la resistenza dei vasi sanguigni, contrastano l'intolleranza al glucosio e riducono il rischio di sviluppare il diabete. 

Sindrome metabolica: un aiuto dai mirtilli neri

I frutti di bosco, dai colori intensi ed invitanti: more, lamponi, fragole e mirtilli. Buoni da gustare in qualsiasi momento della giornata, e in molte preparazioni culinarie (con l'aceto balsamico per esempio).

I mirtilli neri in particolar modo, hanno delle qualità straordinarie, dimostrate da uno studio fatto da un gruppo di ricercatori dell'Università del Maine (Stato Uniti), e coordinato dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e Nutrizione Umana, dalla dottoressa Dorothy Klimis-Zacas. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Phisiogogy, Nutrition and Metabolism. I polifenoli dei mirtilli neri proteggono l'organismo dalla sindrome metabolica e posso addirittura aiutare a ridurne i sintomi.

Gli scienziati hanno infatti scoperto che nutrire ratti obesi con quantità di mirtilli corrispondenti al consumo quotidiano di due tazze di questi frutti di bosco permette di migliorare le capacità di contrazione e rilassamento dei vasi sanguigni, compromesse dall'obesità. Questo effetto, riscontrabile dopo 8 settimane di consumo regolare di mirtilli, contribuisce a migliorare il flusso sanguigno e a ridurre la pressione sanguigna. Ciò significa che i mirtilli possono aiutare a limitare i danni alle pareti dei vasi sanguigni e a contrastare l'intolleranza al glucosio che può portare al diabete.

La dottoressa Klimis-Zacas ha spiegato che molte sostanze presenti nel cibo possono aiutare a prevenire la sindrome metabolica, condizione in cui sono presenti contemporaneamente diabete, pressione alta e obesità. Nel caso specifico dei mirtilli i loro polifenoli contribuiscono a normalizzare i livelli di infiammazione e a migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni. Attenzione, però: la cottura può ridurre significativamente le quantità di queste molecole. Il consiglio degli esperti è quindi di mangiarli crudi, prestando però attenzione alla loro provenienza.

lunedì 4 aprile 2016

L'amla: il frutto del ringiovanimento

L'antichissima medicina ayurvedica utilizza per il ringiovanimento il frutto di una pianta straordinaria: l'Emblica Officinalis. Il frutto si chiama amla ed è ricchissimo di antiossidanti e vitamina C.

I poteri antiossidanti dell'amla sono dovuti agli ellagitannini e anche ai polifenoli presenti come i flavonoidi, l'acido ellagico, acido gallico e il campferolo. Secondo recenti studi, è stato evidenziato che questo frutto contiene il SOD (superossido dismutasi) che in combinazione con polifenoli, tannini e acido ascorbico riesce a contrastare efficacemente i radicali liberi che, come ormai sappiamo con certezza sono i responsabili dell'invecchiamento delle cellule. Tali proprietà inoltre sono utili al corretto funzionamento del sistema immunitario.

Oltre al potente potere antiossidante, l'amla è anche un frutto con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antivirali. Gli estratti infatti riescono a migliorare l'artrite reumatoide e l'osteoporosi, ed è capace di ridurre le infiammazioni indotte dalla pancreatite acuta e favorisce la spontanea rigenerazione e riparazione del pancreas dopo in attacco di pancreatite.

Tra l'altro l'amla si rivela utile a coloro che soffrono di ipercolesterolemia, riduce il glucosio nel sangue, tiene sotto controllo i trigliceridi, favorisce la funzionalità epatica.


sabato 19 dicembre 2015

Lo sapevate che....

Melagrana: un cuore di polifenoli
E' proprio grazie al suo elevato contenuto in polifenoli che il frutto del Melograno può considerarsi un alleato per il benessere cardiovascolare. Studi condotti hanno infatti dimostrato la sua capacità di contrastare l'aterosclerosi attraverso un'azione protettiva sulle pareti delle arterie.

Succo di limone contro i calcoli renali
Bere mezzo bicchiere di succo di limone al giorno aiuta a combattere calcoli renali e coliche; è quanto conferma uno studio clinico condotto dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo con il sostegno del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp. Bastano due o tre frutti per i risultati promessi da un farmaco a base di citrato di potassio.

Miele per la tosse: il "rimedio della nonna" funziona
Ne basta un cucchiaio per calmare la tosse: il monso scientifico riconosce ufficialmente l'efficacia del miele, il "rimedio della nonna" per eccellenza. A confermarlo, uno studio condotto su 300 bambini di età compresa tra 1 e 5 ann, nei quali i colpi di tosse sono significativamente diminuiti in termini di frequenza e intensità 

mercoledì 12 agosto 2015

Olio di vinaccioli in cosmetica e in cucina

Quando ero piccola e "schiccavo" l'uva nera, la mia preferita o la più profumata uva fragola, ritenevo un grosso problema i vinaccioli, che mi toglievano tutto il gusto di affondare i denti nell'acino, perchè mi si incastravano fra i denti. In seguito scoprii che quelli che consideravo antipatici semini, erano fonte di un preziosissimo olio, fruibile sia in cosmetica che in alimentazione.

Questo olio, se da un lato è povero di vitamina E, rispetto agli altri oli vegetali, non manca di certo di polifenoli, sostanze dalle ben note proprietà antiossidanti, e di acido linoleico, un acido grasso essenziale che fa parte della famiglia degli Omega 6. Gli acidi grassi Omega-6 sono efficaci nel ridurre il tasso di colesterolo, mentre gli antiossidanti esaltano le proprietà protettive del sistema cardiovascolare. Ma con un limite: l'olio di vinaccioli va consumato a piccole dosi, pena l'assunzione di troppe calorie – e quindi qualche chilo di troppo – e un apporto eccessivo di omega-6 (che potrebbero favorire la produzione di eicosanoidi cattivi – che sono degli agenti biologici che regolano il sistema cardiovascolare, la coagulazione del sangue, la funzione renale, la risposta immunitaria), se non adeguatamente compensati da una dieta ricca di pesce o di altre fonti di omega-3. 

Uso cosmetico: L'elevato contenuto di polifenoli rende l'olio di vinaccioli un alleato prezioso nel contrastare l'insorgenza dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento cutaneo. Inoltre, gli altri acidi organici garantiscono proprietà schiarenti, utili nel prevenire e combattere le macchie cutanee. Applicatelo puro con un massaggio delicato sul vostro corpo e otterrete anche un effetto astringente, rassodante e stimolante sulla microcircolazione capillare. 

In cucina: il suo utilizzo ottimale è a crudo, poiché con il calore può alterarsi. Per lo stesso motivo, per evitare l'irrancidimento precoce bisogna conservarlo in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore. Tuttavia in commercio si trovano anche oli di vinaccioli raffinati con punto di fumo molto più elevato e quindi adatti anche per piatti a lunga cottura, ma in questo caso la raffinazione avrà ridotto drasticamente la quantità di sostanze antiossidanti. L'olio di vinaccioli è perfetto come condimento per insalate e formaggi freschi, che esalta con il suo gusto agrodolce.


mercoledì 10 giugno 2015

Elogio dei fichi e delle loro proprietà

La gola si esprime nelle maniere più strane. Essere golosi non implica necessariamente  abbracciare il banco di una pasticceria. Assaporare la sensazione unica e inimitabile di staccare un fico maturo direttamente dall'albero e morderlo ad occhi chiusi, perdendosi nella sua zuccherina dolcezza, non ha termini di paragone. Fatelo, almeno una volta nella vita e la vostra ferocità di colpo svanirà. Il fico, bianco o nero, sublime armonia del gusto, quando una goccia del suo dolce nettare si affaccia curiosa da una piccola fessura della sua buccia, quale veicolo per il paradiso! Con i fichi posso farmi del male, ricordo le mie mani avide attingere da un corbello il prezioso tesoro.....Sì, un tesoro non solo di sapore, ma anche di proprietà nutrizionali.

Ottimo fornitore di energia, fibre, minerali, enzimi, amico del benessere dell'intestino e di tutto l'apparato digerente. Fiorone o Settembrino? Fresco o secco?  Originario dell’Asia Minore, il fico era già molto apprezzato tra gli antichi Egizi. Le popolazioni del Mediterraneo lo hanno consumato per migliaia d’anni come alimento molto nutriente, energetico e rinforzante . Nell'antichità, gli atleti greci e romani si cibavano quasi esclusivamente di fichi, mentre Plinio il Vecchio li apprezzava per le loro qualità antirughe. Inoltre il fico è stato impiegato come medicina per vari tipi di disturbi, sia interni (apparato digerente e reni) ed esterni (piaghe, ulcere). Se incisi, i rametti della pianta e le foglie generano un "latte" bianco e appiccicoso che veniva impiegato per corrodere le verruche e varie escrescenze della pelle

Grazie ad un enzima che esercita una funzione lenitiva sull'intestino, la ficina, sono coadiuvanti della digestione, sia freschi che secchi. Notoriamente hanno anche funzione blandamente o moderatamente lassativa dovuto alla mucina, che ha un'azione lenitiva ed emolliente. I fichi sono inoltre cibi ricchi di fibre, vitamine (A e C, se freschi) e soprattutto minerali, come ferro, potassio, fosforo e calcio. Sono quindi indicati a chi soffre di pressione alta. Per il ferro va detto che è in una forma meno assorbibile (biodisponibile) di quello contenuto in altri alimenti, ad esempio nelle uova. A parità di peso, i fichi contengono più fibre della maggior parte di frutta e verdura, e da qui deriva la loro particolare indicazione per l'apparato digerente e anche per regolare i livelli di colesterolo. Ha anche proprietà diuretiche.  Gli elevati valori di polifenoli li rendono interessanti anche per le loro proprietà antiossidanti, antinvecchiamento e anticancro.  

Forniscono energia immediata, e sono anche un buon cibo per la prevenzione dei crampi, grazie alla loro concentrazione di minerali. Ecco perchè i fichi sono un ottimo cibo anche per gli atleti. Ottimi anche per migliorare l'energia sessuale.  Tutti i casi in cui sono utili cibi particolarmente nutrienti ed energizzanti: adolescenti, convalescenti, sportivi, donne incinte, anziani, astenia fisica e nervosa. Gastriti, coliti, irritazioni gastro intestinali, stipsi, stati febbrili acuti. Infiammazioni polmonari e urinarie. Aiutano ad eliminare i calcoli renali e biliari. Sono ottimi per le tossi catarrali e per aumentare il peso corporeo. 

In commercio esistono due specie principali di fico: il Fiorone, che si raccoglie per due volte in estate: è grosso, verde e meno saporito; il Settembrino che come dice il nome matura a fine estate. Il consiglio è di acquistare cibi italiani, visto che l'Italia è uno dei maggiori produttori di fichi, e - che siano secchi o freschi - di preferire sempre quelli da coltivazioni biologica. Quando ci sono, da Luglio a Settembre, consumateli freschi. Se invece desiderate consumarli fuori stagione, all'occorrenza dedicate un'attenzione particolare alla scelta dei fichi secchi, perchè se non provengono da agricoltura biologica, spesso vengono trattati con antimicotici e anidride solforosa. Per bambini e ragazzi, qualche fico secco è una ottima idea per uno spuntino salutare e naturale (alternativa sana alle merendine industriali).


venerdì 20 febbraio 2015

Esthechoc, il Cioccolato Antirughe

Sicuramente vi farà piacere sapere che grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori inglesi è stato sviluppato un nuovo tipo di cioccolato con due sorprendenti proprietà: antirughe e anti flaccidità . Si chiama Esthechoc, un nome che si spiega da solo, e che ha la capacità di incrementare gli antiossidanti, migliorando la circolazione sanguigna e rendendo la pelle più morbida e vellutata. Considerate che una barretta di questo cioccolato, circa 7,5 grammi contiene la stessa quantità di antiossidanti di un filetto di salmone e la quantità di polifenolo di un etto di cioccolata fondente.


Secondo quando affermato dai ricercatori, assumere quotidianamente questo nuovo tipo di cioccolato trasformerebbe la pelle di una cinquantenne in quella di una trentenne. Infatti i test che sono stati fatti in laboratorio hanno mostrato risultati visibili dalla quarta settimana di seprimentazione. I volontari presi per la sperimentazione risultavano avere una circolazione migliorata e un numero inferiore di infiammazioni.  Ivan Petyaev, che ha coordianto la ricerca, ha dichiarato: "Utilizziamo gli stessi antiossidanti che permettono ai pesci rossi e ai fenicotteri di mantenere la propria colorazione."

Ed ha aggiunto: "Abbiamo effettuato test su volontari tra i 50 e i 60 anni e abbiamo constatato che la fisiologia della pelle era migliorata fino a raggiungere il livello che è di solito proprio di pazienti tra i 20 e i 30 anni. I consumatori hanno notato un miglioramento notevole nella qualità della propria pelle. Contenendo solo 38 Kcal a barretta, è indicata anche per chi soffre di diabete." Dove trovarlo?  Non nei comuni negozi, perchè Esthechoc sarà disponibile in commercio a partire da Marzo in confezioni già predisposte per un trattamento di tre settimane. Del costo non si sa nulla, ma è facile intuire che certo non sarà economico. Dobbiamo però aspettarci di scoprire anche il rovescio della medaglia non credete?


sabato 15 febbraio 2014

Oggi nella mia rubrica: indagine sulla Propolis


Oggi vorrei spendere due paroline sulla Propolis, tanto benefica per la nostra salute, cercando di essre chiara e concisa. 
La Propolis è una sostanza elaborata dalle api, da loro impiegata per tappare i buchi dell'alveare, in modo che non penentrino aria, acqua o altri insetti. E' costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da numerose sostanze molto diverse tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la cui percentuale è molto variabile in funzione della stagione e del tipo di vegetazione. Tra i numerosi componenti della Propolis il gruppo dei polifenoli o flavonoidi (flavoni, flavonoidi e flavononi) è sicuramente la frazione più interessante. I flavonoidi sono pigmenti vegetali la cui funzione nelle piante è ancora poco nota, ma che con molta probabilità svolgono una duplice azione di protezione e di stimolo di fondamentali funzioni metaboliche come per esempio la respirazione. Di certo i flavoni si trovano in grande quantità sulle gemme delle piante, dove esplicano un'efficace azione protettiva contro le avversità parassitarie e i rigori dell'inverno, azione protettiva che è ulteriormente accentuata dal rivestimento resinoso-ceroso delle stesse gemme. La peculiarità della Propolis, la cui principale fonte come sappiamo è costituita da materiali resinosi raccolti dalle api sulle gemme, risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che le assicurano gran parte delle sue proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studi, circa un terzo della frazione di Propolis solubile in alcol etilico è costituita da composti di natura flavonoide, tra questi è stata identificata la galangina e la pinocembrina dotate di azione batteriostatica, e la sakuranetina, che presenta attività antifungina
Oltre ai flavonoidi, nella Propolis si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli, fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico) che presentano spiccate proprietà antimicrobiche, come per esempio l'acido benzoico e l'acido ferulico, che con molta probabilità contribuiscono all'azione batteriostatica e battericida di questo efficace rimedio naturale. Altri composti individuati nella propolis sono alcuni esteri delll'acido caffeico e lo xanterolo, tutti dotati di attività antifungina.
Domani vedremo in dettaglio le sue specifiche proprietà.
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