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lunedì 21 dicembre 2015

Sandalo, olio essenziale

Nome botanico: Santalum album
Famiglia: Santalacee
Provenienza: India
Estrazione: dal legno
Profumo: legnoso, dolce, balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole,Giove
Proprietà: antisettico, polmonare e ruinario, tonico, afrodisiaco, antiinfiammatorio, diuretico, espettorante, cicatrizzante, fungicida, antibatterico, antispastico, sedativo
Principali indicazioni: stress, tensione nervosa, insonnia, infezioni respiratorie, infezioni urinarie, tosse, cura della pelle


Il sandalo è un albero originario dell'India, conosciuto e impiegato fin dai tempi antichi per il suo legno pregiato, profumato e inattaccabile dalle termiti, utilizzato sia come materiale edilizio che per bruciarlo come incenso nelle cerimonie religiose. Viene tuttora usato in bastoncini sottili per profumare gli ambienti, elevando lo spirito e favorendo la concentrazione e il raccoglimento.

Il suo olio veniva abbondantemente impiegato per scopi cosmetici e medicinali. Attualmente entra nella composizione di molti profumi, per la sua capacità di fissare e di legarsi agli altri aromi. La profumazione dolce, legnosa e intensa, agisce a livello del sistema nervoso, calmando gli stati di tensione nervosa e favorenso il rilassamento. E' una delle essenze più usate da aggiungersi all'olio da massaggio, inoltre per un bagno serale, combatte l'insonnia e contribuisce ad attenuare le tensioni muscolari.

In Oriente era noto per la sua benefica azione a livello della pelle: infatti aiuta a mantenerla elastica e idratata, combattendo le impurità, eliminando il prurito, le irritazioni e le infiammazioni. E' consigliabile applicarlo mediante impacchi caldi o per vaporizzazioni. Il suo potere antisettico e antinfiammatorio si esplica soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, in caso di bronchite, mal di gola, tosse,  e a carico delle vie genitourinarie, dove calma e decongestiona le mucose infiammate. Favorisce la digestione ed è antispastico e astringente in caso di colite o diarrea.


sabato 14 novembre 2015

Niaouli, olio essenziale

Nome botanico: Melaleuca viridiflora
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia e Nuova Caledonia
Estrazione: dalle foglie e dai ramoscelli
Profumo: dolce e fresco, leggermente canforato
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisettico, anticatarrale, fluidificante, antireumatico, cicatrizzante, febbrifugo
Principali indicazioni: febbre, malattie da raffreddamento e tosse nei bambini, sinusite, infezioni urinarie, infezioni intestinali, ferite, bruciature, acne, reumatismi


L'essenza di niaouli, chiamata in Francia gomenol, per l'antica provenienza dalla località di Gomen, nelle Indie orientali, ha caratteristiche analoghe all'olio di eucalipto e di cajeput, ma è molto più delicato e meno irritante. Rappresenta quindi l'essenza di scelta per le malattie da raffreddamento dei bambini, per vaporizzazioni, spugnature, lavaggi, frizioni sul petto diluito in un po' d'olio di mandorle, o diffuso nell'ambiente per mezzo di un vaporizzatore.

Per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti viene utilizzato per la disinfezione e la riparazione di ferite, foruncoli, bruciature. Per sciacqui e gargarismi, diluito in acqua, è utile in caso di stomatite e o mal di gola. Una o due gocce fatte cadere sul fazzoletto, aiutano a disostruire il naso in caso di raffreddore.

lunedì 2 novembre 2015

Mirto, olio essenziale

Nome botanico: Myrtus communis
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Africa settentrionale
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, ricorda quello dell'eucalipto
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisettico, astringente, anticatarrale, balsamico
Principali indicazioni: infezioni delle vie respiratorie, tosse, bronchite, infezioni delle vie urinarie, acne, emorroidi


Tutta la tradizione mediterranea è intessuta di leggende e di credenze sul mirto. I Greci lo consideravano sacro a Venere: dietro un albero di mirto infatti la dea dell'amore si nascose quando, nuda, emerse dalla spuma del mare, per cui il mirto è legato alla fecondità, alla femminilità e alla passione sensuale così come all'amore casto e innocente e all'amore coniugale. E' anche il simbolo della gioia di vivere: protagonista indiscusso dei giardini romani, si riteneva che nel suo tronco scorresse la gioia.

I pitagorici, quando raggiungevano la conoscenza iniziatica, si cingevano il capo con rametti di mirto. Presso altre culture veniva usato per "segnare" i bambini appena nati, donando loro la gioia di vivere, e per toccare gli sposi nella regione del cuore, al fine di propiziare una gioiosa vita in comune. Dal legno si riteneva emanassero radiazioni vitali. Oltre che all'amore profano, questa pianta è legata all'amore spirituale: amica dello spirito, veniva piantata nei giardini dei monasteri, simbolo di una gioiosa vita spirituale.

Pianta magica, usata in decotti per favorire gli incontri amorosi, era anche cara al dio della guerra e, assieme all'alloro, ornava il capo dei guerrieri vittoriosi; veniva inoltre associata alle Amazzoni. E' anche pianta funebre, boschetti di mirto crescevano nell'Ade, e accompagna quindi l'uomo dalla nascita alla morte, simboleggiando il prolungamento della vita nell'aldilà. L'essenza di mirto è particolarmente delicata e ben tollerata e trova impiego per le affezioni delle vie respiratorie, per inalazioni, frizioni sul petto, vaporizzazioni e per infezioni genito urinarie.

Diffusa nell'ambiente con un bruciatore di essenze, purifica l'aria nella stanza del malato. E' consigliata anche per i bambini e per le persone anziane, al posto della energica essenza di eucalipto, con cui condivide le proprietà balsamiche, antisettiche e anticatarrali. Tonifica le articolazioni, combatte la sudorazione e l'eccessiva untuosità della pelle, esercita un'azione astringente, diluita in acqua, per per lavaggi o impacchi, in presenza di emorroidi.


martedì 27 ottobre 2015

Mirra, olio essenziale

Nome botanico: Commiphora myrra
Famiglia: Burseracee
Provenienza: Nord Africa, Arabia
Estrazione: dalla gommoresina
Profumo: balsamico, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Saturno
Proprietà: antisettica, antinfiammatoria, astringente, balsamica, espettorante, stimolante polmonare, cicatrizzante, digestiva, tonica, uterina
Principali indicazioni: ferite, ulcere, afte, gengivite, micosi cutanee, tosse, bronchite, malattie da raffreddamento, amenorrea, diarrea
Precauzioni: evitare l'uso in gravidanza, per la sua azione di stimolo delle doglie


La mirra appartiene alla stessa famiglia dell'incenso e come per questo la sua essenza viene estratta dalla resina che trasuda dalle spaccature della corteccia. Secondo la medicina antica il profumo delle resine è sempre un aiuto, specie per gli organismi debilitati dalla malattia. Conosciuta fin dall'antichità, la mirra veniva largamente usata per scopi medicinali e cosmetici.

Gli Egizi la impiegavano per i processi di imbalsamazione. Era aggiunta nei più pregiati profumi e unguenti e bruciata nei riti di adorazione al Sole. Le donne la usavano come ingrediente di maschere per proteggere la pelle e prevenire le rughe. Tuttora in Africa e nei paesi arabi viene largamente usata. Per inalazioni, massaggi al torace, vaporizzazioni, è efficace nel trattamento delle patologie respiratorie, dove riduce la produzione di muco e svolge azione antinfiammatoria. E' astringente in caso di diarrea, sull'apparato genitale femminile stimola le mestruazioni, combatte le infezioni e facilita le doglie.

Massaggiata sulle tempie e sulla fronte allevia il mal di testa. Sulla pelle esplica importanti azioni astringenti, cicatrizzanti e antisettiche ben note agli antichi che usavano portare in battaglia della pasta di mirra da spalmare sulle ferite. Infatti accelera la riparazione dei tessuti e trova utilmente impiego in affezioni quali ferite infette, micosi, ascessi, emorroidi, stomatiti, gengiviti, afte e altre affezioni della bocca e della gola, sotto forma di sciacqui e gargarismi o per toccature.


lunedì 14 settembre 2015

Eucalipto, olio essenziale

Nome botanico: Eucalyptus globosus
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia
Estrazione: dalle foglie e dai ramoscelli
Profumo: canforaceo, legnoso
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Saturno
Proprietà: antisettico, (soprattutto delle vie respiratorie e urinarie), balsamico, anticatarrale, deodorante, cicatrizzante, antiparassitario, fluidificante, antireumatico, febbrifugo, stimolante
Principali indicazioni: affezioni delle vie respiratorie, influenza, sinusite, catarro, febbre, cistite, piaghe, bruciature, reumatismi
Precauzioni: va utilizzato diluito perchè puro può essere irritante. Nei bambini è meglio sostituirlo con l'essenza di niaouli, che ha caratteristiche simili ma un'azione più delicata


L'eucalipto veniva chiamato l'albero della febbre, in quanto veniva piantato nei terreni paludosi in aree malariche, per bonificarle, dal momento che assorbe l'acqua del terreno, drenandolo, e possiede proprietà antisettiche e repellenti verso le zanzare. Originario dell'Australia, era usato già dagli aborigeni sotto forma di infuso di foglie, per curare la febbre e in impacchi per guarire piaghe e ferite.

L'essenza ha un notevole potere antimicrobico e antivirale ed è un ottimo antibiotico naturale, indicato per inalazioni e vaporizzazioni in caso di raffreddore, influenza, bronchite, catarro, sinusite; abbassa la febbre per vaporizzazioni e fumigazioni nell'ambiente, ha potere antisettico e contribuisce a purificare l'aria in caso di epideimie; per frizioni e massaggi sul petto e sulla schiena  diluito in olio o in un cucchiaio di alcool, provoca una benefica stimolazione in caso di malattie da raffreddamento. Diluito per lavaggi o impacchi in caso di ulcere o piaghe, ha potere cicatrizzante e disinfettante. In caso di stanchezza riattiva e tonifica. Per il pelo degli animali, allontana gli insetti e i parassiti.



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