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sabato 9 agosto 2014

Infezioni: uso degli oli essenziali | Salute

INFEZIONI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Cannella fogli , Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Origano, Ravensara, Timo rosso. Gli stessi oli si possono usar in
suffumigio quando trattasi di infezioni alle vie respiratorie .


Massaggio e bagno: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Eucalipto, Issopo, Mirto, Origano, Rav nsara,
Timo rosso. Provare una delle seguenti formulazioni per massaggio e bagno, stemperando gli oli essenziali in parti uguali preferibilmente in aceto di vino.
Formulazione 1: Albero del Tè, Eucalipto, Limone.
Formulazione 2: Cajeput, Mirto, Ravensara. Formulazione 3: Legno di Rosa, Origano, Timo rosso.

Pediluvio e maniluvio: utilizzare oli differenti da quelli impiegati con altri sistemi. Ricorrere preferibilmente ad aceto di vino per diluire le essenze ed effettuare pediluvio e maniluvio contemporanei almeno 2 volte al giorno: Oli consigliati: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Cedro, Legno di Rosa, Lemongrass, Menta piperita, Niaouli, Vetiver.

Uso interno: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Eucalipto, Issopo, Limone, Menta piperita,
Mirto, Neroli, Ravensara, Rosa.

giovedì 7 agosto 2014

L'APERICENA

Qualche giorno fa sono stata invitata all'inaugurazione di una bella terrazza sul mare, collocata all'interno di una folta pineta. Un location (oggi si dice così) davvero splendida. Non sono una grande amante della vita mondana, ma non ho proprio potuto rifiutare.

Per l'inaugurazione, la gestione aveva deciso di dar vita ad un apericena (altro termine che poco tollero) e relativa serata musico-danzante, rallegrata dalla presenza di un noto Dj della zona.
Così, eccomi in loco, ad ammirare un bel tramonto sul mare, con un cielo incendiato di rosso e il mare lievemente increspato dalla brezza serale. Mi trovo di fronte una piattaforma in legno piuttosto grande su cui erano stati sistemati divanetti bianchi in stile essenziale e piccoli tavolini scuri.

La postazione del Dj era già stata preparata e intanto l'aria intorno risuonava di canzoni anni '80. Poco distante dall'area musicale era stato approntato un lungo tavolo, pronto ad accogliere le "future" vettovaglie, che avrebbero dovuto rallegrare gli stomaci degli ospiti, poco più accanto un piccolo bar, cui lavoravano alacremente alcuni addetti alle bevande (attenzione, rigorosamente a pagamento, prendi e porta a casa).


Ad una prima occhiata mi sono accorta che i presenti manifestavano un certo nervosismo, quando sarebbe arrivata "pappatoria"? Nessuno lo sapeva, forse il fotografo, ingaggiato per l'occasione, che si aggirava tra i pochi presenti elemosinando sorrisi.
Voltavo le spalle al tavolone, perchè mi ero soffermata a parlare con alcuni conoscenti, quando d'improvviso, mi son ritrovata sola.

Beh? Mi son voltata cautamente, e cosa vedo? Un'orda di locuste affamate che si affollano al tavolone, spinteggiandosi, pestandosi, strattonandosi per accaparrarsi il contenuto di alcuni vassoi. Riesco solo a percepire che l'orda barbarica non si è nemmeno preoccupata di utilizzare le posate di servizio, ognuno usava la propria forchetta per infilzare il cibo e mangiarlo in piedi davanti al tavolone, così, direttamente dal vassoio. Pochi fugaci secondi e tutto ciò che era rimasto era una stanca, esamine patatina, sfugitta ai denti di qualcuno.

Nella mia mente un pensiero lampo: "Dovevo portarmi la "panierina" da casa....". Nel frattempo le locuste si erano lievemente allontanate per sedersi nei pressi, in attensa del secondo round, qualcuno intanto, meno inferocito, si scaldava per il ballo.

Ho messo in atto una strategia per cercare di prevenire gli orchi e vedere di mettere qualcosa nello stomaco, maledicendo la mia educazione nell'accettare l'invito. Così, con aria trasognata mi sono avvicinata a piccoli passi al tavolone facendo finta di prendere un tovagliolo di carta ( i tovaglioli erano intatti, nessuno li aveva toccati).

La strategia ha funzionato, infatti al secondo round mi sono trovata da lato giusto, quello da cui i vassoi venivano velocemente appoggiati sul tavolo. Questo mi ha sì, permesso di prendere del cibo, ma dato che usavo le posate di servizio, mi sono trovata poi a doverle usare per servire le locuste, stupite da tanta abilità. Anzi, una locustina mi ha anche chiesto: "Che sei giocoliere? O come fai ad usare forchetta e cucchiaio per prendere la roba?" Non ho risposto se non con un mezzo sorriso, mentre nella mia testa la risposta era ben chiara: "Tu ignori le regole basilari dell'educazione, animale!"

Pensavo di potermi rilassare un po' con la bella musica anni '80 tanto cara ai miei ricordi, sedendomi su uno dei divanetti, ma mi sbagliavo. La musica anni '80 arrivava come uno tsunami nelle mie orecchie, e le locuste rifocillate si apprestavano ad aprire le danze. Tutti in pista, nessuno escluso, tranne me, semi nascosta su angolo del divano. E sulle note del "Ballo di Simone", una foresta di tablet e smartphone pronti a registare video e scattare selfie, tutti posizionati in pericolosi intrecci di capelli, teste, braccia...e per stare più comode, le signore che fino a quel momento erano inguainate in scarpe tacco 15 con plateau, se le sono tolte per saltellare meglio.

Tutti a mostrare il meglio della loro abbronzatura, dei tatuaggi e di muscolature più o meno toniche, senza fermarsi mai, con i bicchieri in mano e via. Ho guardato me stessa, senza abbronzatura stile "Cioccoblocco nestlè", senza tatuaggio alcuno, con una muscolatura normale,  senza tablet e senza selfie, fiera di essere così.

Mi sono alzata dal divanetto, ho attraversato la piattaforma da ballo e con una sgommatina e lo stomaco semi vuoto sono tornata ai miei introversi silenzi.


mercoledì 6 agosto 2014

Meduse, consigli casalinghi | Varie

Siete venuti a contatto con una medusa? Provate uno di questi rimedi

Bagnate subito la parte con alcool denaturato (anche la vodka o altri alcolici faranno al caso), aceto, ammoniaca diluita o persino urina. Oppure applicate sabbia bagnata per una ventina di minuti. O ancora strofinate con uan fetta di papaya fresca, ma non usate acqua.


Staccare i filamenti della medusa, se questi sono rimasti attaccati alla pelle: usate una pinzetta o un guanto, ma non le mani nude!

Spalmate  schiuma da barba sulla parte e asportate i frammenti irritanti rimasti aggrappati alla pelle con una lametta o un coltello affilato, poi sciacquate, come descritto sopra per 15 minuti

Applicate una pomata all'idrocortisone 3o 4 volte a lgiorno finchè il rossore non sarà scomparso.

Per ridurre il gonfiore, potete ricorrere a un antistaminico per vi aorale; se l'irritazione è molto dolorosa, prendete una compressa di paracetamolo (e non di aspirina: l'aspirina favorisce il sanguinamento, che potrebbe essere presente in questo tipo di lesione)

Se compaiono capogiri, nausea, vomito o altri sintomi di shock anafilattico, chiamate subito il medico

martedì 5 agosto 2014

Fiducia, fumo: arginarli con gli oli essenziali | Salute

FIDUCIA IN SE STESSI

Gli oli seguenti aumentano la fiducia in sé stessi e ci fanno sentire sicuri e protetti: bisogna
sceglierne almeno 2 diversi secondo la maggiore corrispondenza delle indicazioni dell'olio con il
carattere della persona. Verranno utilizzati soprattutto in inalazione secca, diffusione ambientale,
massaggio su tutto il corpo e bagno: Alloro, Bergamotto, Finocchio dolce, Origano, Pino cembro,
Pino silvestre, Sandalo, Timo rosso.



FUMO

Come coadiuvanti per smettere di fumare: Abete rosso, Bergamotto, Eucalipto, Finocchio dolce,
Niaouli, Pino cembro, Pino silvestre, Pompelmo. Scegliere 2-3 oli i cui profili, soprattutto le indicazioni emotivo-mentali, si adattano al soggetto da trattare, e utilizzarli principalmente in inalazione secca, diffusione ambientale e bagno, sia miscelandoli insieme sia usandoli separata mente. A questi 2-3 oli sarebbe opportuno aggiungerne un altro come rimedio di fondo, da individuare dopo aver parlato con il soggetto e aver capito a quali problemi di base è collegato il desiderio di fumare.

Gli stessi oli citati al punto precedente possono essere utilizzati anche per massaggi sulla zona dei
polmoni, dopo averli stemperati in crema base neutra.

Per eliminare l'odore di fumo dagli ambienti: Abete rosso, Bergamotto, Eucalipto, Ginepro bacche,
Lavanda, Niaouli, Pino cembro, Pino silvestre. Oltre che in diffusione ambientale sarà opportuno
ricorrere a uno o più di questi oli stemperandone 15-20 gocce in totale in mezzo bicchiere di
alcool alimentare a 90°, oppure di brandy o di aceto (di vino o di mele), al quale aggiungere poi
un'uguale quantità di acqua e, con uno spruzzatore o un nebulizzatore, spruzzare la miscela varie
volte nell'aria. La stessa cosa si può fare per eliminare l'odore di fumo dagli abiti.

lunedì 4 agosto 2014

Ferite, agire con gli oli essenziali | Salute

FERITE


Su piccole ferite si possono stillare direttamente alcune gocce pure di Albero del Tè, Cajeput,
Eucalipto, Lavanda, Manuka .


Per ferite più serie bisogna procedere con cautela e ricorrere a impacchi e a fasciature umide,
avendo cura di stemperare 1-2 essenze in alcool alimentare a 90°: in un bicchiere o in una ciotolina
di vetro si versa un dito di alcool, si aggiungono 7-8 gocce in totale di essenza, si riempie il bicchiere
di acqua (la quantità di acqua deve essere almeno il triplo dell'alcool, anche di più secondo la persona
e la sensibilità individuale) e si bagna una garza sterile, che verrà applicata come fasciatura o impacco sulla zona interessata.  Quando la garza comincia ad asciugarsi se ne prepara una nuova e si prosegue. La miscela suddetta, preparata a parte, può servire anche per lavare la ferita. Gli oli adatti sono: Albero del Tè, Cajeput, Eucalipto, Garofano chiodi, Geranio, Incenso, Lavanda, Manuka, Mirra, Muschio di Quercia, Niaouli .

Uso interno, effetto antibatterico: Albero del Tè, Cajeput, Garofano chiodi, Eucalipto, Manuka.
Uso interno, per aiutare l'organismo a riprendersi: Cardamomo, Limone, Menta piperita, Rosmarino,
Zenzero.

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