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venerdì 2 gennaio 2015

Guide spirituali terrene | Un cosiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Ci sono guide spirituali che camminano fra noi, persone speciali che toccano la vita del prossimo e la illuminano di gioia. Sono "guide spirituali terrene": non semplici creature generose e gentili, ma persone di raro valore con uno scopo straordinario. Dio le ha inviate sulla Terra per dimostrarci il Suo amore in un modo eccezionale e meraviglioso.


  • Purtroppo sono rare le occasioni in cui incontriamo una guida spirituale terrena e sovente, quando accade, non ci rendiamo nemmeno conto di avere davanti una creatura tanto straordinaria. Sappiamo di essere stati sfiorati da una presenza speciale, diversa, ma non riusciamo a spiegarci esattamente come ci ha cambiati
  • Non è detto che una guida spirituale terrena ci doni un miracolo o compia un'azione precisa per il nostro bene. A volte lo fa, a volte no. Ciò che importa è che in un modo o nell'altro lascia un segno nella nostra esistenza. Spesso è difficile descrivere la sensazione che proviamo, ma il tocco di una guida spirituale terrena è qualcosa che imprime dentro di noi e ci accompagnerà per il resto della vita
  • L'azione di questa settimana non ci farà certo diventare guide spirituali terrene, ma ci porterà sicuramente un po' più vicino a queste creature celesti
  • Ecco alcuni esempi semplici, ricordate dunque: la forza miracolosa di ciò che faccaimo non sta mell'azione in sè, ma nell'intenzione che la ispira. Il tocco di una guida spirituale terrena è un tocco di amore puro e sacro
  • Sorridere con gioia, tenersi per mano, accarezzare una guancia, sussurrare una parola gentile, regalare un saluto, uno sguardo, un tocco affettuoso, trascorrere del tempo insieme. Questi gesti e molti altri, compiuti con amore e sincerità, sono il sengo distintivo di una guida spirituale terrena
  • Cerchiamo di imitare le straordinarie creature che vivono in mezzo a noi: fai in modo che la forza dei nostri buoni propositi lasciamo un segno indelebile nell'anima degli altri. Anche le nostre guide spirituali se la ricorderanno per sempre

lunedì 29 dicembre 2014

Alla ricerca di meteoriti in Antartide, la spedizione italiana è partita il 26 Dicembre

E' partita venerdì scorso 26 Dicembre una spedizione in terra di Antartide, finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con due ricercatori dell'Università di Pisa, inseriti nella 30esima spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra). La spedizione è finalizzata alla raccolta di materiale extraterrestre per studi sull'origine ed evoluzione del sistema solare. 


I ricercatori fanno parte del progetto Meteoriti Antartiche” coordinato dall’Università di Pisa. Coordina il gruppo sul terreno Maurizio Gemelli, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra, a cui si sono uniti Jacopo Nava, studente laureando del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, e Gabriele Giuli, ricercatore dell’Università di Camerino. La missione è iniziata ufficialmente il 26 dicembre con la partenza dall’Italia per il lungo viaggio verso il continente antartico.

L’arrivo in Antartide è previsto per Martedì 30 dicembre quando dalla Nuova Zelanda un volo porterà i ricercatori sul continente bianco. La missione durerà circa 40 giorni con il rientro previsto per il 6 febbraio 2015. Durante questo periodo, i due ricercatori pubblicheranno un diario delle loro attività sulla pagina Facebook “La spedizione in Antartide dell’Università di Pisa”. Gli studiosi pisani utilizzeranno come supporto logistico il campo base italiano del Pnra “Mario Zucchelli“, gestito dall’Enea, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova, e che è aperta dalla metà di ottobre.

Dalla base “Mario Zucchelli”, gli studiosi si muoveranno per montare un campo remoto sul plateau polare a ridosso delle Montagne Transantartiche, dove si tratterranno per più di due settimane alla ricerca di meteoriti, con una temperatura media che oscillerà intorno ai -25° C e un vento di oltre 60 chilometri all’ora. Nel 2012-13 lo stesso gruppo di ricerca aveva effettuato un’altra spedizione in Antartide con risultati straordinari con il ritrovamento di oltre 100 meteoriti tra le quali due rarità: una meteorite lunare e una condrite carboniosa. Meteoriti rarissime che nascondono al loro interno segreti sulla formazione del nostro satellite e del nostro Sistema Solare.

Come aiutare i nostri amici pelosi prima e dopo la vaccinazione con rimedi naturali

Sappiamo tutti quanto sia importante vaccinare i nostri amici pelosi per mantenerli in buono stato di salute soprattutto in previsione del periodo estivo quando sussistono serie probabilità che i nostri amici a quattro zampe entrino in contatto con altri animali, oppure se li portiamo con noi all'estero è noto che in alcuni paesi è obbligatorio esibire un certificato che attesti le vaccinazioni a cui sono stati sottoposti, in particolare il vaccino per la rabbia canina.


Il vaccino difende i cani anche da altre gravissime malattie, come cimurro, parvovirosi e leptospirosi, mentre i gatti devono essere immunizzati contro patologie anche letali, come panleucopenia, calicivirus e rinotracheite. In ogni caso prima di ricorrere alla vaccinazione è sempre bene valutare con il proprio medico veterinario a quali rischi possno essere esposti, e quindi contro quali malattie occorre immunizzarli. Come accade ai bambini una volta fatto il vaccino, anche i nostri animali possono presentare una sintomatologia che si manifesta con debilitazione e fiacchezza. Per aiutarli possiamo ricorrere ai rimedi naturali.



Usate  5 granuli di Sulphur 30 CH il giorno prima della vaccinazione, la mattina a digiuno, e 5 granuli di Thuja 30 CH il giorno dopo, sempre la mattina a digiuno. In ogni caso, avvertite sempre il veterinario se notate nell’animale qualche sintomo particolare di reazione alla vaccinazione.

- Non vaccinate un animale con problemi di salute e soprattutto non fatelo se deve subire un intervento chirurgico.

- Se possibile, vaccinateli solo per malattie presenti sul territorio. Per i gatti, attenti alla vaccinazione contro il virus della leucemia felina; prima fate eseguire il test e valutate con il veterinario se è veramente consigliabile. Per i cani, evitate che gli sia iniettato il vaccino contro la rabbia insieme ad altri vaccini.

- I cani e i gatti adulti possono essere vaccinati ogni 2 anni, invece che annualmente. Per gli animali anziani meglio evitare il più possibile le vaccinazioni. Fate fare però controlli annuali dello stato di salute generale.

- Assicuratevi di non far vaccinare un cucciolo o un gattino troppo presto.

venerdì 26 dicembre 2014

Intolleranze: sintomi tipici nei bambini

Come già evidenziato, i sintomi con cui si manifestano le intolleranze alimentari nei bambini possono essere tra i più vari. Oltre ad una maggiore tendenza ad ammalarsi, i sintomi possono coinvolgere l'intestino (pancia gonfia, diarrea e stitichezza), ma anche l'apparato respiratorio (bronchiti, otiti, tonsilliti ricorrenti...), la cute (dermatiti, eczemi), persino il sistema nervoso (irritabilità, disturbi del sonno, scarsa attenzione a scuola..).

Ciò che si evidenzia è che, se nella primissima infanzia i bambini con intolleranze tendono a manifestare un sintomo prevalente (alcuni bambini soffrono più di didisturbi intestinali, altri respiratori, altri cutanei..), crescendo le problematiche possono diventare più complese, evidenziando l'aggravarsi della situazione.


Le intolleranze alimentari rappresentano quindi una sorta di "campanello d'allarme"; se la problematica non viene risolta, le conseguenze tenderanno ad essere necessariamente più serie. Possiamo scoprire con un test quale probabilità nostro figlio/figlia ha di soffrire di intolleranze alimentari. Con il test che segue potete determinare il punteggio sommando le cifre a destra di ogni risposta.
Probabilità BASSA ( meno di 10 punti)
Probabilità MEDIA (fra 11 e 20 punti)
Probabilità ALTA (fra 21 e 40 punti)
Probabilità MOLTO ALTA (oltre 41 punti)

1) Tipologia di parto
-naturale 0
-cesareo 4
2) Allattamento al seno
-breve (meno di due mesi) 2
-da 2 a 4 mesi 0
-oltre 6 mesi -3
-no 5
3) Assunzione di latte vaccino e derivati (formaggi, yogurt ecc., anche tramite latti ricostituiti per infanzia)
-prima dei 6 mesi 10
-prima dell'anno 8
-dopo l'anno 5
-non ne assume -5
4) Assunzione di carne (rossa o bianca), prosciutto ecc.
-2 volte al giorno 10
-1 volta al giorno 8
-2-3 volte a settimana 6
-meno di una volta a settimana 4
-no 0
5) Terapie antibiotiche ripetute
-sì più di 2 all'anno 5
-sì più di 4 all'anno 0
6) Terapie cortisoniche prolungate
-sì 5
-no 0
7) Episodi di gastroenterite infantile
-sì 4
-no 0
8) Problemi intestinali
-stitichezza 4
-frequenti episodi di diarrea 6
-meteorismo 4
-vermi intestinali 10
9) Infiammazioni o infezioni ricorrenti
-dermatiti 10
-otiti, tonsilliti, bronchiti ricorrenti 10
-pruriti frequenti& 10
-febbricola persistente 10
-nessuno 0
10) Altri sintomi
iper-attività 5
dsturbi del sonno 5
scarsa attenzione 5
11) Altre abitudini alimentari 
-dieta varia (frutta, verdura, cereali integrali) -10
-dieta ripetitiva 5
-irregolarità negli orari dei pasti 5
-alimentazione ricca di prodotti confezionati 15
-dieta con assunzione quotidiana di farine bianche e derivati 10



lunedì 22 dicembre 2014

Il bambino si ammala spesso? Attenzione alle intolleranze alimentari - prima parte

E' noto che i bambini, a causa del loro sistema immunitario in formazione (che sta  cercando di "imparare" a riconoscere i suoi "nemici", soprattutto virus e batteri), tendono ad ammalarsi spesso; si tratta di una specie di "palestra" attraverso la quale il sistema immunitario apprende come reagire nel caso riceva un attacco davirus, bateri e antigeni.

In condizioni di buona salute generale, queste aggressioni si risolvono nel giro di  due o tre giorni al massimo, cioè il tempo necessario per un'efficace e pronta risposta immunitaria. Il problema sorge, invece, nel caso  incui i bambini, in seguito ad una semplice infezione virale, sviluppino delle complicanze. Facciamo un esempio.


L. ha 5 anni ed ha avuto la sua prima febbre a 14 mesi. La febbre, oscillante tra i 38 e i 39 grazi , è durata 8 giorni, risolvendosi al secondo giorno di assunzione di antibiotico poichè L. ha svilupppato brinchite e otite. Successivamente, nello stesso anno, L. ha avuto altri 3 episodi di otite e 2 bronchiti, risolte sempre con l'antibiotico; da allora L. si ammala almeno una volta al mese. La mamma è molto preoccupaa perchè teme che al minimo attacco influenzale, L. non sarà in grado di sconfiggerlo ed avrà complicazioni tali da dover ricorrere nuovamente all'antibiotico.

Casi come quello di L. sono molto frequenti, ma non sono e non dovrebbero essere la normalità; in realtà, sono l'espressione di un disequilibrio immunitario e di una profonda infiammazione cronica che impedisce al bambino di rispondere con prontezza all'infezione in atto. La causa nascosta (e spesso sottovalutata) di questa predisposizione alle malattie può essere un'intolleranza alimentare. Domani vedremo precisamente cosa è l'intolleranza alimentare.

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