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giovedì 22 ottobre 2015

Tenete un diario, un consiglio a settimana per migliorare la nostra vita e quella altrui

I prossimi sette giorni avremo bisogno di un po' di disciplina e costanza per portare a termine la nostra azione, sarà un ottimo modo per conoscere meglio noi stessi e inoltre avremo la grande opportunità di crescere nello spirito.


  • Forse avete già un diario in cui registrate ogni giorno i vostri pensieri e tutto ciò che vi accade. Ma il diario a cui mi riferisco è un po' diverso: vi insegnerà a riflettere  più a fondo sulle vostre esperienze quotidiane e ad accrescere la consapevolezza di voi stessi
  • Il modo migliore per assicurarvi di essere costanti è stabilire un momento preciso da dedicare a questo compito e prendervi un po' di tempo per meditare sulle azioni che avete compiuto nel corso della giornata. Prima di iniziare, rispondete alle seguenti fondamentali domande:
  • Fate una lista delle vostre azioni. Quante ne avete compiute oggi? Vi siete sforzati di essere gentili con qualcuno? Qunate frasi gentili avete pronunciato? In quante occazioni vi siete resi utili agli altri o li avete sostenuti in qualche modo?
  • Elencate le azioni che gli altri hanno realizzato per voi. Quanti sorrisi vi sono stati rivolti? Avete ricevuto qualche parola gentile?
  • Di fianco ad ogni azione scrivete che sensazione provate nel ricordarla. In certi giorni la vostra lista sarà più breve che in altri, ma non fatevene una colpa. Ricordate: qualsiasi dimostrazione di bontà che concedete a voi stessi vale tanto quanto quelle che dedicate agli altri
  • Ripercorrendo la giornata vi renderete conto di quante azioni avete realizzato senza nemmeno pensarci. Prendete per esempio tutte le volte in cui avete sorriso: avrete riempito il mondo di luce senza esserne coscienti. E' da questo che si riconosce una buona persona. Custodite il vostro diario come un tesoro: sarà uno strumento straordinario per ricordarvi i progressi compiuti nel corso dle vostro viaggio spirituale.

mercoledì 21 ottobre 2015

Credo quia absurdum

Siamo sempre lì, alla geometria, e alle dimostrazioni per assurdo. Ho odiato quei teoremi anima e corpo, non perchè non li capissi, ma semplicemente perchè erano arzigogolati come le matasse intrigate, come i fusi rotti, come i nodi gordiani. 

Avere un po' più di semplicità era chiedere troppo? Ipotesi, tesi, dimostrazione.....ma cos'era un delirio da meningococco?

Credo quia absurdum: credo perchè è assurdo. Frase usata sia dai credenti, per difendere le loro convinzioni, sia dagli atei per rimproverare ai credenti l'irrazionalità della loro fede. Non è in nessuno scrittore cristiano; viene fatta derivare da una frase di Tertulliano, credibile quia ineptum est (E' credibile appunto perchè illogico).

Lattuga, consigli casalinghi

Anche l'insalata va saputa gestire. Del resto pur comprandola fresca, sappiamo bene che non si conserva a lungo. Vediamo qualche consiglio.

E' facile rinfrescare un cespo di lattuga un po' appassita. Scottatelo rapidamente in acqua bollente, poi sciacquatelo in acqua ghiacciata con l'aggiunta di un pizzico di sale o di zucchero. Scrollate l'acqua in eccesso, poi lasciatelo in frigorifero per un'ora circa.


Asciugate bene nella centrifuga la foglie di lattuga prima di preparare l'insalata, altrimenti il condimento scivolerà via, senza insaporirle.

Quando condite la lattuga in insalata, versate sempre prima l'aceto o il limone e poi l'olio. Diversamente gli ingredienti scivolerebbero sulle foglie senza insaporirle.

Quando preparate l'insalata, spezzate le foglie di lattuga con le mani: la lama del coltello le fa diventare nere.

Usate le foglie esterne della lattuga per preparazioni cotte; sono ottime nelle minestre e nei passati di verdura oppure potete servirle per contorno, insaporendole nel burro in un tegame o saltandole in padella.

Dal limone e dal riso gli oli per la rigenerazione dei tessuti e delle unghie

Una pelle splendente e delle unghie forti sono il desiderio di ogni donna e la natura ci viene in aiuto senza dover ricorrere a costosi cosmetici o a trattamenti particolari. Attenzione perchè lo stato di salute della pelle è lo specchio del funzionamento del nostro corpo.
Da come funzionano i reni e la vescica dipende lo stato di salute della nostra pelle (inclusa l'epidermide del cuoio capelluto) e anche delle unghie. Perchè? Perchè i reni e la vescica controllano la circolazione dei liquidi nel nostro corpo. Dunque sei liquidi circolano bene, i tessuti vengono idratati in maniera uniforme (anche capelli e unghie) e portano via le scorie e le tossine che si formano a causa del metabilismo. L'eliminazione avviene naturalmente attraverso le urine. Ne consegue che se i reni e vescica rallentano la loro attività, questa lentezza può manifestarsi esternamente con perdita di tonicità dell'epidermide e indebolimento delle unghie. La soluzione? Riso e limone.



Per le unghie: il limone ne favorisce la ricrescita. Se, come accade spesso le  unghie sono fragili, sottili, macchiate o che tendono a sfaldarsi, l’olio essenziale di limone è un ottimo rinforzante.
Uso: sciogliere 3-4 gocce in un cucchiaino di olio di germe di grano e con questa soluzione si massaggiano ogni sera le unghie delle mani e dei piedi, dito per dito, insistendo sulla radice dell’unghia per poi risalire verso l’estremità.
Maniluvio serale con acqua e limone: si spreme un agrume intero in una bacinella d’acqua tiepida e si tengono a mollo le mani per 10-15 minuti.

Per la pelle: l’olio di riso rallenta l’invecchiamento. Fate un automassaggio con l’olio di crusca di riso: ricco di acido oleico, linoleico, palmitico e di vitamina E, è particolarmente indicato per combattere l’invecchiamento cutaneo, nutre e idrata l’epidermide e stimola la ricrescita dei tessuti. Con un cucchiaino d’olio massaggiate con cura il corpo e il cuoio capelluto: fate il massaggio 2-3 volte la settimana, prima di ogni shampoo. Questo olio lo potete prendere anche per via orale (un cucchiaio a digiuno la mattina, prima di colazione): migliora l’attività di drenaggio e quella intestinale. Usatelo una volta al giorno per un mese.

Cura dell'Uva: perchè e come farla

Gli antichi Romani, i Greci e gli Arabi praticavano la cura dell'uva, un metodo naturale ed efficace per disintossicare e rinforzare l'organismo e beneficiare delle proprietà salutari di questo antichissimo frutto. E' una cura che consiste nel nutrirsi per un determinato periodo, solo  di uva o di succo d'uva o entrambi.

Perchè praticarla? Essendo molto digeribile, dolce, succosa, energetica, l'uva è uno dei più potenti antiacidi esistenti in natura, per farvi un esempio ha lo stesso potere antiacido di tre cucchiaini di bicarbonato. L'uva infatti è un concentrato di sostanze benefiche come vitamine A, B1. B2, C, PP, di sali minerali grazie ai quali si potenzia il sistema immunitario, si contrasta l'anemia, si combatte la stipsi. Inoltre decongestiona il fegato per le sue proprietà diuretiche. Ma non è tutto, essa infatti contiene glicidi, pectina, minerali come fosforo, calcio, magnesio, rame manganese, potassio, ferro, sodio e iodio e poi flavonoidi e resveratolo rivelatosi molto importante per le sue azioni antitumorale, antinfiammatoria e fluidificante del sangue.


Ma quali sono le proprietà dell'uva? L'uva è un frutto energetico, rimineralizzante, disintossicante e ed è ottima alleata della bellezza. Grazie al contenuto di melatonina che si trova nella buccia, l'uva è utile come complemento per il rientro al lavoro dopo le ferie, quando è necessario riprendere i ritmi stressanti dell'attività lavorativa. E non è finita qui, il succo d'uva contrasta il colesterolo cattivo ed aiuta ad eliminare l'acido urico, contribuendo a stimolare la secrezione biliare. Un bel bicchiere di succo di uva nera è capace di rallentare l'attività piastrinica riducendo così il rischio di trombosi, infarto cerebrale, favorendo l'attività cardiaca, aiutando il sistema nervoso.

Siete in sovrappeso? Provate ad alimentarvi due giorni su 10 con circa 1,2 kg di uva al giorno. Disinfettante, antivirale, ottima contro la piorrea è un ottimo preventivo delle malattie degenerative e dei tumori.

A cosa serve la cura dell'uva? E' possibile fare la uva dell'uva in caso di  convalescenze, nel periodo della gravidanza,per l’astenia e l’artritismo. Utile negli stati febbrili, per coloro che soffrono di nefrite, azotemia, edemi, ipertensione, dermatosi.

Come si fa la cura dell'uva? Preferite l'uva nera e fate la seguente cura per circa due settimane.  Per bambini, studenti, sportivi, anziani, donne in gravidanza è ottimo il succo. Si mangiano anche i semi ricchissimi di sostanze benefiche, ma se la cura si prolunga oltre il periodo di due settimane, buccia e semi non vanno mangiati, poichè l'intestino in questo periodo di 15 giorni si pulisce completamente e prolungando la cura, l'ingestione di bucce e semi può provocare pericolosi tappi. La quantità varia da 500 gr a 1,2 kg al giorno. Prima di intraprendere una cura dell'uva è opportuno uno stop totale da ogni eventuale farmaco. Per ottenere il massimo risultato il periodo migliore per fare la cura dell'uva va da fine Agosto a fine Ottobre.

Per fare questa cura è necessaria una fase di preparazione di alcuni giorni in cui alimentarsi con frutta e verdura cruda e lo stesso procedimento va fatto nel momento in cui si deve ricominciare ad alimentarsi normalmente. In questi periodi, cioè quello preparatorio e di termine sono utili anche centrifugati di frutta e verdura, spremute, frullati. Si passa poi a frutta e verdura cruda (masticata molto) prima di riprendere la normale alimentazione.


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