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sabato 21 maggio 2016

Fragole e benessere

Fragole e benessere, un matrimonio davvero felice. Dato che siamo nel pieno della stagione delle fragole, consiglio a tutti di farne delle fantastiche scorpacciate e usufruire delle loro tante qualità vediamo insieme quali.


Anche se il tempo è incerto siamo nella stagione delle fragole, uno dei frutti che io preferisco, insieme alle ciliegie.  Oltre ad essere deliziose, le fragole sono un frutto che fa bene sotto vari aspetti. Ottime alleate della bellezza perché costituite per il 90% di acqua, quindi idratanti, poche calorie a tutto vantaggio della linea, anche per gli enzimi che le fragole contengono perché attivano il metabolismo dei grassi. Contengono fibre che aumentano il senso di sazietà, aiutano a regolarizzare l'intestino, ci fanno assorbire meno grassi e zuccheri.


Grazie alla vitamina C aiutano ad assorbiere meglio il ferro, utile per la formazione dei globuli rossi, per i muscoli, per la produzione di collagene, che tutti sappiamo è un antirughe, in più il collagene rafforza i capillari, e quindi aiuta a ridurre laritenzione idrica e la cellulite. Considerate poi che le fragole son ricchissime di potassio. Per chi ancora non lo sapesse, le fragole contengono xilitolo, che previene la placca dentale, abbatte i germi che causano l'alitosi.

Un altro motivo per farne scorpacciata? Il contenuto di acido folico che contengono in abbondanza aiuta a mantenere la memoria. Ma sappiamo acquistarle correttamente? Tenete presente che per acquistare delle buone fragole dovete:

- Preferire un prodotto italiano e acquistare le fragole quando sono di stagione, in primavera.
- Sceglire le fragole turgide con colore rosso vivo e uniforme, e con picciolo ben attaccato al frutto.

- Se le fragole sono in vaschetta, controllare che non vi siano frutti ammaccati o ammuffiti, perché nel giro di poco la muffa si può estendere a tutta la confezione.

venerdì 8 aprile 2016

Tutti come Braccio di Ferro: mangiamo gli spinaci!

Ricordate quando Braccio di Ferro mangiando gli spinaci diventava invincibile? I suoi pugni stordivano Bruto e Olivia era salva. Era un'ottima pubblicità, che invitava i bambini ad imitare il famoso Sailor Man. Certo Braccio di Ferro non ci diceva quale segreto fosse nascosto negli spinaci, ma questo possiamo scoprirlo noi.

Gli spinaci affondano le loro radici nel continente asiatico, in Nepal, tuttavia esistono testimonianze che asseriscono che già nel Cinquecento, a Firenze, le suore benedettine coltivassero gli spinaci nei propri orti. Probabilmente per le proprietà tonificanti e lassative della pianta, di cui si conoscevano già i benefici per vista e cuore.


Sono uno dei prodotti ortofrutticoli più diffusi sul pianeta, ne esistono numerose qualità tra cui le più conosciute sono il “Gigante d’inverno” con foglie particolarmente ampie, carnose e crespe, il “Matador”, che si coltiva in primavera, il “Merlo nero” a foglia media e arricciata, il “Re dell’estate” ed il “Virofly” a foglie grosse di colore verde cupo.

Ma è nelle foglie che risiede lo scrigno dei segreti, esse infatti sono caratterizzate da un alto contenuto di vitamine A e C e in minore quantità B, D, F, PP e K, accompagnate da una discreta quantità di minerali quali rame, potassio, zinco, calcio e fosforo. Gli spinaci occupano una posizione rilevante nella classifica degli alimenti con proprietà utili all'organismo umano. Contengono infatti la luteina, sostanza conosciuta per la capacità antiossidante, in particolare essendo un carotenoide, si concentra soprattutto a livello della macula retinica, dove svolge un'importante funzione protettiva.

L’alta concentrazione di minerali inoltre ne favorisce lo sviluppo di proprietà lassative per l’organismo umano, così come l’acido folico presente procura benefici al sistema immunitario, aiutando notevolmente l'organismo nella produzione di globuli rossi. Per trarre i massimi benefici dal suo consumo è bene mangiarli crudi, magari in insalata con olio e sale; è, infatti, dimostrato che, una volta lessati, perdono il 50% circa delle loro proprietà utili all'organismo umano.

Si consiglia quando si cucinano di conservare l'acqua di cottura che può essere utilizzata con ottimi benefici come elemento di condimento per risotti e minestre; é, infatti, utile in caso di cistiti e soprattutto per lenire le dolorose conseguenze di scottature. Sono consigliati a chi soffre di anemia poiché contengono una buona quantità di acido folico, in grado di combattere questa patologia.


domenica 10 gennaio 2016

Tutto il buono dei mandarini, un concentrato di salute

Da diversi anni ormai sulle nostre tavole invernali son presenti molto più i clementini che non i mandarini. In verità io preferisco il mandarino,  in pratica il gene non ibrido. Come tutti gli agrumi anche i mandarini sono molto ricchi di antiossidanti che sono un valido aiuto nel prevenire le infezioni e rafforzare il sistema immunitario, ma rispetto ad altri agrumi, il mandarino contiene una concentrazione maggiore di flavonoidi, tra cui la nobiletina ottimo coadiuvante nell'abbassare  i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, e a prevenire l’aterosclerosi.

Mangiare mandarini ogni giorno avrebbe quindi un’azione mirata anche sul controllo del diabete (in particolare quello di tipo 2 e dell’obesità. Per quanto riguarda la presenza di vitamine troviamo come possiamo intuire la vitamina C  che si concentra nella buccia e soprattutto nell’ “albedo” ovvero la pellicina che siamo soliti togliere quando sbucciamo il frutto. Grazie ad essa avviene la sintesi del collagene, la proteina che protegge la pelle, i tendini e le gengive; è indispensabile nella prevenzione delle infezioni e accelera i tempi di cicatrizzazione delle ferite.


I fumatori in particolare dovrebbero fare scorta di vitamina C poichè il fumo ne neutralizza le scorte; il mandarino è anche un valido alleato per chi ha smesso di fumare, perché tampona gli effetti tossici della nicotina. Se si è convalescenti e soprattutto se si sono assunti antibiotici, antipiretici e per chi fa uso di cortisonici o contraccettivi orali, i mandarini non dovrebbero mai mancare, e con essi la vitamina C. Chi cade spesso vittima di infezioni, raffreddori, afte, gengiviti o epistassi (emorragie di sangue dal naso), dovrebbe integrare giornalmente la dieta con dosi di vitamina C estratta dai frutti, come gli agrumi.

È stato riscontrato che un consumo giornaliero di alimenti contenenti dosi massicce di vitamina C dimezza il rischio di tumori a bocca, laringe e stomaco e riduce del 20% quello di ictus. La vitamina C, infine, è indispensabile soprattutto a inizio anno per evitare febbri e influenze: per questo bastano un paio di mandarini al giorno per vaccinarsi contro i malanni del grande freddo. Inoltre negli amici mandarini troviamo le vitamine del gruppo B (niacina, tiamina, vitamina B6) e i sali minerali (ferro, rame, calcio, manganese e soprattutto potassio, reidratante e stimolante della diuresi), acido folico (previene l’osteoporosi) e fibra, che agisce da lassativo naturale.

Le scorze essiccate provenienti da mandarini non trattati chimicamente si possono usare per preparare tisane super vitaminiche. Basterà lasciare in infusione in acqua bollente la scorza di un mandarino biologico per 10 minuti e poi bere prima di andare a dormire. Questo infuso di scorze di mandarino ci ricarica di micronutrienti e concilia il sonno.

domenica 3 gennaio 2016

Purificare e depurare il sangue: vi presento il Radicchio rosso

Il radicchio è un'insalata amara, è un cespo di foglie di colore rosso intenso con venature bianche. Il radicchio a testa rotonda è quello di Chioggia mentre quello allungato, è quello di Treviso. Dal suo colore capiamo subito che è ricco di antiossidanti, alleati buoni per abbassare la pressione sanguigna e irrobustire l’apparato cardiocircolatorio. Nelle sue foglie troviamo acido folico e vitamine A e C, fibre e sali minerali come potassio, fosforo, sodio e ferro che tonificano il fegato e purificano il sangue. Grazie alla sua capacità di eliminare i batteri patogeni, viene utilizzato spesso in caso di vermi intestinali o infezioni ed è particolarmente indicato al cambio di stagione, quando lo stress e i primi virus favoriscono demineralizzazione e accumulo di scorie acide.


Riattiva enzimi e pancreas: per chi ha un metabolismo rallentato e fatica a bruciare i grassi, il gusto amaro del radicchio potenzia l’attività del pancreas e stimola la secrezione biliare che attiva il metabolismo dei grassi. Fate una centrifuga con cinque foglie fresche di radicchio e il succo di mezzo limone: consumare un bicchiere prima dei pasti. Stimola la saliva e gli enzimi digestivi. Questo succo è inoltre un ottimo corroborante da bere subito dopo lo sforzo fisico o una sessione di ginnastica, perché reintegra rapidamente i sali minerali persi.

Attenua rughe e couperose: ecco come ridurre la couperose, prendete tre foglie di radicchio, una pera matura e un cucchiaio di farina d’avena. Frullate gli ingredienti fino ad ottenere una crema morbida. Applicatela sul viso per 10 minuti e poi risciacquate con acqua fredda. Le antocianidine del radicchio stimolano la produzione di collagene e attenuano i rossori.

Abbassa la glicemia: avete esagerato con dolci e carboidrati raffinati? Allora consumate il radicchio rosso in insalata crudo prima dei pasti: abbassa il livello di zucchero nel sangue grazie all’alto contenuto di inulina.

Sfiammare il colon:  durante tutti i mesi freddi è buona abitudine bere il centrifugato di radicchio prima dei pasti: disinfetta tutto l’apparato digerente.

domenica 13 dicembre 2015

I Ceci: sostituti della carne, buoni per disintossicare colon e circolo

Quando comincia a fare freddo, il nostro corpo desidera istintivamente i cibi riscaldanti e  i legumi sono fra questi. Sono molto importanti per la nostra salute, perchè oltre alle proteine, essi sono ricchi di minerali e antiossidanti. Oggi ci dedicheremo ai ceci, emarginati in passato perchè considerati  più “poveri” rispetto a lenticchie e piselli, mentre al contrario di quanto si possa credere hanno ottime proprietà nutrizionali e si prestano ad essere cucinati nelle più svariate e fantasioe maniere. 

I ceci sono grandi alleati della salute perchè liberano i vasi da colesterolo e tossine. Pur essendo più proteici di altri legumi, a differenza delle proteine animali non aumentano i grassi nel sangue.  Hanno un apporto calorico superiore a fagioli, piselli e lenticchie ma anche una discreta percentuale di acido linoleico, assente in altri legumi. L'acido linoleico, abbondante nella frutta secca e in alcuni oli, è fondamentale per il nostro organismo perché previene le infiammazioni e agisce positivamente a livello cardiovascolare: abbassa i livelli di colesterolo cattivo e ha un’azione protettiva sulla circolazione sanguigna. In aiuto contro il colesterolo i ceci contengono anche le saponine e la fibra, e quest'ultima a sua volta ha una funzione anti stipsi: regolando il transito intestinale mantiene in buona salute la delicata zona del colon.


Ma non è finita qui perchè i ceci son ricchi di vitamine e minerali: betacarotene, vitamine del gruppo B e, tra i minerali, fosforo, potassio e magnesio, preziosi per la funzionalità cerebrale. Contengono in percentuale considerevole anche il ferro e il prezioso acido folico, che abbassa i livelli di omocisteina, un aminoacido che, se presente in dosi eccessive nel sangue, può provocare problemi cardiocircolatori come ictus e infarto. Affinchè l’assorbimento del ferro possa essere facilitato da parte del nostro organismo, è buona norma aggiungere ai ceci un alimento che contenga vitamina C (per esempio curcuma o zenzero sulle zuppe e minestre), oppure succo di limone o una cipolla rossa affettata nelle insalate di ceci lessati. Aggiungendo a fine cottura le spezie nelle minestre o la cipolla nelle insalate, aumenteremo anche il complessivo valore antiossidante del piatto. Gli isoflavoni e le saponine (utili nel contrastare la formazione di radicali liberi)  vengono “potenziati” dai curcuminoidi (presenti nella curcuma), dallo zingerone (contenuto nello zenzero) e dalla quercetina (nella cipolla).

E ora qualche suggerimento per gustarli al meglio. I ceci si lasciano in ammollo per una notte ( non utilizzare mai l’acqua di ammollo per la cottura). Si mettono a cuocere in abbondante acqua, con l’aggiunta di una foglia di alloro o di un pezzo di alga kombu. Si salano solo a fine cottura. Oppure provate il gustosissimo hummus, una crema di ceci ricostituente.
Ingredienti per 4 persone: 100 g di ceci ammollati, olio d’oliva, olio di girasole 1/2 spicchio d’aglio, un limone, menta.

Procedimento: lasciare in ammollo i ceci per circa 12 ore e metterli poi a bollire nella pentola a pressione per circa un’ora e mezza. Dopo averli scolati, passarli al frullatore e aggiungere un cucchiaio di olio d’oliva e un cucchiaio di olio di girasole, mezzo spicchio d’aglio sminuzzato e un limone spremuto. Aggiungere acqua se la crema risulta troppo spessa. Servire con qualche fogliolina di menta.

martedì 29 settembre 2015

Il kefir e le sue qualità straordinarie

Ogni tanto il nostro metabolismo ha bisogno di "essere rimesso a posto", poichè la vita frenetica che facciamo e ora più che mai al con l'entrata dell'autunno, il nostro fegato e intestino devono essere depurati.  Perciò oggi parleremo del kefir.

 Il “kefir” è una bevanda (oggi lo trovate anche nei supermercati) ottenuta dalla fermentazione del latte (vaccino, di pecora o di capra) e dai granuli di kefir,  costituiti da fermenti vivi e da lieviti probiotici che, mescolati al latte, danno vita a un composto ricchissimo di nutrienti, costituito da polisaccaridi, proteine e lipidi. Il “kefiran”, (così si chiama il composto probiotico) è ciò che fa la differenza tra un semplice latte fermentato e il kefir, un alimento molto antico, originario dei Paesi dell’Est asiatico. Di sapore un po’ acidulo, ha un leggero sentore di lievito e possiede innumerevoli proprietà salutari: il suo nome, deriva dalla parola di origine armena “keif”, e significa “benessere”.

Oltre ai probiotici utili all’intestino (ne contiene 40 tipi diversi) il kefir è composto anche da vitamine (soprattutto del gruppo B, rassodanti), minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo) e proteine. E' povero di calorie e soprattutto di lattosio e può dunque essere consumato anche dalle persone intolleranti a questo zucchero. Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B annoveriamo l’acido folico (vitamina B9), un indispensabile integratore non solo per le donne in gravidanza (previene infatti le malformazioni al feto) ma anche durante la menopausa perché è un’ottima difesa contro l’osteoporosi e gli sbalzi emotivi tipici del climaterio. Non solo ma la combinazione del magnesio con le vitamine del gruppo B e con il calcio fanno del kefir un alleato straordinario del sistema nervoso e un valido aiuto per contrastare la falsa fame e il desiderio di cibo fuori pasto, che tende a intensificarsi durante la stagione fredda.

E ora alcuni buoni motivi per berlo tutti i giorni:

- Stimola la digestione e combatte la stipsi: bevuto regolarmente la mattina, agisce come un vero e proprio “spazzino” intestinale.
- Elimina le tossine, aumentando le difese immunitarie e migliora le funzioni metaboliche.
 - Grazie ad alcuni studi sullo stato di salute delle popolazioni Masai, in Africa, si è dedotto che il kefir ha un ruolo importante nell’abbassare il colesterolo.
 - Altri studi sulle popolazioni caucasiche hanno rilevato che il kefir è molto utilizzato per curare  i catarri bronchiali e le infiammazioni a carico del fegato e dell’intestino, nonché alcuni disturbi dei reni, della vescica e delle vie biliari: da questo si deduce che il kefir è un toccasana contro i gonfiori addominali, la stasi linfatica e la ritenzione idrica.

mercoledì 19 agosto 2015

Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina H1 (PABA)

Ed eccoci ad un caso particolare di vitamina, la vitamina H1

VITAMINA H1 (PABA)
Questa è una vitamina idrosolubile e viene considerata unica in quanto è "una vitamina nella vitamina" e si presenta in combinazione con l'acido folico. Il PABA stimola la flora intestinale, mettendola in grado di produrre acido folico che, a sua volta, contribuisce alla formazione dell'acido pantotenico

In questo modo, la vitamina sostiene anche il lavoro del sistema immunitario, "costruito" in massima parte proprio nell'intestino. In qualità di coenzima, il PABA ha una funzione  nella scomposizione e utilizzazione delle proteine e nella formazione delle cellule sanguigne, soprattutto i globuli rossi.

 Il PABA svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute della pelle, della pigmentazione dei capelli e della salute degli intestini. Il PABA agisce anche da filtro solare.
Le fonti: è presente nel fegato, nel lievito, nel germe di grano e nelle melasse. Esso viene immagazzinato nei tessuti ma viene anche sintetizzato da betteri benefici nell'intestino, se le condizioni di quest'ultimo sono favorevoli.

L'integrazione di vitamina H1: è disponibile in integratori dietetici da assumere secondo le indicazioni riportate sulla confezione.

sabato 8 agosto 2015

Fagioli Azuki

Lo so che state già pensando che mangiare i fagioli vi farà gonfiare la pancia, creando il noiosissimo diturbo del meteorismo. Ma questo non è un buon motivo per escluderli dalla nostra alimentazione, anche perchè se vogliamo proprio mettere sul piatto della bilancia i pro e i contro, saranno i benefici a far inclinarle il piatto della stadera. di varietà di fagioli ve ne sono tantissime, oggi però vorrei dedicare due paroline ai fagioli Azuki.

In Giappone sono conosciuti come i re tra i fagioli. Piccoli, rossi, dal sapore dolce e piccante sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro e zinco. Apportano poche calorie ma sono molto nutrienti con proprietà benefiche sulla milza. Sono un 'ottima fonte di fibre e proteine. Sono ricchi di vitamine, acido folico, B3, B1, B6, B2. Contengono inoltre, elevati oligolementi, tra cui molibdeno, rame, manganese e zinco.  Le proprietà maggiori degli Azuki sono legate agli oligoelementi. Questi minerali traccia vengono utilizzati dal nostro organismo come veri e propri enzimi e catalizzano le nostre reazioni biochimiche.

 Un esempio:  25 g di fagioli azuki forniscono il 100 % dell' Rda di molibdeno. Il molibdeno è necessario per la formazione dell' enzima solfito ossidasi, uno dei più importanti del fegato. La mancanza di questo enzima è legata a malattie neurodegenerative come il Parkinson e l' Alzheimer. Consigli in cucina per preparare gli Azuki Potete trovare i fagioli azuki in scatola o secchi. Se utilizzate quelli secchi, lavateli per eliminare eventuali detriti e metteteli in ammollo per 8/10 ore. Più stanno in ammollo e meno tempo sarà necessario per la loro cottura. Solitamente servono 30/40 minuti a fuoco basso. Appena si presentano teneri, ma non sfaldati sono pronti. Mi raccomando, non salate!
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