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martedì 12 agosto 2014

Preghiera alla Luna


Luna,
silente satellite
che serena stai,
su quel ponte che argenteo crei
sopra la scura coltre del notturno mare,
deh,
accogli la fuggiasca anima,
da aguzzini pensieri torturata,
disseta la riarsa bocca,
carezza,
consola la sottil presenza,
errabonda ombra
del tuo infinto calle.





lunedì 11 agosto 2014

Influenza, come agire con gli oli essenziali | Salute

Influenza


Tenere sempre in considerazione la Ravensara, che spesso funziona bene in caso di influenza .

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Albero del Tè, Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Pino silvestre, Ravensara, Timo rosso.


Massaggio, soprattutto su petto, schiena e braccia: Abete rosso, Albero del Tè, Alloro, Basilico,
Cajeput, Eucalipto, Issopo, Lavanda, Mirto, Niaouli, Pino silvestre, Ravensara, Timo rosso. Scegliere
almeno 2 essenze diverse da miscelare in parti uguali in crema base neutra o in olio vegetale (tenere
presenti oli come Curnino nero, Girasole e Sesamo).

Pediluvi e maniluvi con acqua calda e aceto di vino o di mele come vettore per stemperare uno
o più oli: Albero del Tè, Alloro, Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Nardo, Pino
silvestre, Ravensara, Timo rosso.

Uso interno: Abete rosso, Albero del Tè, Basilico, Cajeput.Eucalipto, Menta piperita, Mirto, Pepe
nero, Ravensara

domenica 10 agosto 2014

Infiammazioni, principali oli essenziali da usare | Salute

INFIAMMAZIONI

Nelle infiammazioni si usano più frequentemente oli calmanti e addolcenti.

Inalazione secca: Achillea, Arancio dolce, Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Lavanda,
Palmarosa, Rosa, Ylang-Ylang.


Applicazione locale di una miscela creata con almeno 2 oli diversi diluiti in parti uguali in crema
base neutra
o in uno dei seguenti oli vegetali (scegliere quello che sembra più adeguato al caso):
Aloe vera, Arnica, Caléndula, Cumino nero, Iperico, Jojoba, Sesamo.
Essenze consigliate: Arancio
dolce, Camomilla romana, Lavanda, Palmarosa, Ylanq-Ylanq

Impacco da applicare localmente sulle zone affette: provare a utilizzare come vettori miele o
panna, oppure procedere con l'alcool alimentare a 90°: in una ciotolina di vetro mettere un dito del
vettore prescelto, aggiungere almeno 2 essenze in parti uguali (4-5 gocce di ciascuna), mescolare
con uno strumento non di metallo (usare strumenti di vetro, ceramica, legno o plastica: meglio
di tutto è il vetro, ad esempio una, pipetta contagocce), aggiungere acqua sufficiente a ottenere
un'emulsione abbastanza liquida (se si usa l'alcool aggiungere almeno il triplo di acqua), bagnare
una garza e applicare.  Gli oli consigliati sono tutti quelli citati sopra per l'inalazione secca.

Uso interno: Achillea, Arancio dolce, Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Rosa.




sabato 9 agosto 2014

Infezioni: uso degli oli essenziali | Salute

INFEZIONI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Cannella fogli , Eucalipto, Issopo, Mirto, Niaouli, Origano, Ravensara, Timo rosso. Gli stessi oli si possono usar in
suffumigio quando trattasi di infezioni alle vie respiratorie .


Massaggio e bagno: Albero del Tè, Cajeput, Canfora, Eucalipto, Issopo, Mirto, Origano, Rav nsara,
Timo rosso. Provare una delle seguenti formulazioni per massaggio e bagno, stemperando gli oli essenziali in parti uguali preferibilmente in aceto di vino.
Formulazione 1: Albero del Tè, Eucalipto, Limone.
Formulazione 2: Cajeput, Mirto, Ravensara. Formulazione 3: Legno di Rosa, Origano, Timo rosso.

Pediluvio e maniluvio: utilizzare oli differenti da quelli impiegati con altri sistemi. Ricorrere preferibilmente ad aceto di vino per diluire le essenze ed effettuare pediluvio e maniluvio contemporanei almeno 2 volte al giorno: Oli consigliati: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Cedro, Legno di Rosa, Lemongrass, Menta piperita, Niaouli, Vetiver.

Uso interno: Albero del Tè, Cajeput, Cannella foglie, Eucalipto, Issopo, Limone, Menta piperita,
Mirto, Neroli, Ravensara, Rosa.

giovedì 7 agosto 2014

L'APERICENA

Qualche giorno fa sono stata invitata all'inaugurazione di una bella terrazza sul mare, collocata all'interno di una folta pineta. Un location (oggi si dice così) davvero splendida. Non sono una grande amante della vita mondana, ma non ho proprio potuto rifiutare.

Per l'inaugurazione, la gestione aveva deciso di dar vita ad un apericena (altro termine che poco tollero) e relativa serata musico-danzante, rallegrata dalla presenza di un noto Dj della zona.
Così, eccomi in loco, ad ammirare un bel tramonto sul mare, con un cielo incendiato di rosso e il mare lievemente increspato dalla brezza serale. Mi trovo di fronte una piattaforma in legno piuttosto grande su cui erano stati sistemati divanetti bianchi in stile essenziale e piccoli tavolini scuri.

La postazione del Dj era già stata preparata e intanto l'aria intorno risuonava di canzoni anni '80. Poco distante dall'area musicale era stato approntato un lungo tavolo, pronto ad accogliere le "future" vettovaglie, che avrebbero dovuto rallegrare gli stomaci degli ospiti, poco più accanto un piccolo bar, cui lavoravano alacremente alcuni addetti alle bevande (attenzione, rigorosamente a pagamento, prendi e porta a casa).


Ad una prima occhiata mi sono accorta che i presenti manifestavano un certo nervosismo, quando sarebbe arrivata "pappatoria"? Nessuno lo sapeva, forse il fotografo, ingaggiato per l'occasione, che si aggirava tra i pochi presenti elemosinando sorrisi.
Voltavo le spalle al tavolone, perchè mi ero soffermata a parlare con alcuni conoscenti, quando d'improvviso, mi son ritrovata sola.

Beh? Mi son voltata cautamente, e cosa vedo? Un'orda di locuste affamate che si affollano al tavolone, spinteggiandosi, pestandosi, strattonandosi per accaparrarsi il contenuto di alcuni vassoi. Riesco solo a percepire che l'orda barbarica non si è nemmeno preoccupata di utilizzare le posate di servizio, ognuno usava la propria forchetta per infilzare il cibo e mangiarlo in piedi davanti al tavolone, così, direttamente dal vassoio. Pochi fugaci secondi e tutto ciò che era rimasto era una stanca, esamine patatina, sfugitta ai denti di qualcuno.

Nella mia mente un pensiero lampo: "Dovevo portarmi la "panierina" da casa....". Nel frattempo le locuste si erano lievemente allontanate per sedersi nei pressi, in attensa del secondo round, qualcuno intanto, meno inferocito, si scaldava per il ballo.

Ho messo in atto una strategia per cercare di prevenire gli orchi e vedere di mettere qualcosa nello stomaco, maledicendo la mia educazione nell'accettare l'invito. Così, con aria trasognata mi sono avvicinata a piccoli passi al tavolone facendo finta di prendere un tovagliolo di carta ( i tovaglioli erano intatti, nessuno li aveva toccati).

La strategia ha funzionato, infatti al secondo round mi sono trovata da lato giusto, quello da cui i vassoi venivano velocemente appoggiati sul tavolo. Questo mi ha sì, permesso di prendere del cibo, ma dato che usavo le posate di servizio, mi sono trovata poi a doverle usare per servire le locuste, stupite da tanta abilità. Anzi, una locustina mi ha anche chiesto: "Che sei giocoliere? O come fai ad usare forchetta e cucchiaio per prendere la roba?" Non ho risposto se non con un mezzo sorriso, mentre nella mia testa la risposta era ben chiara: "Tu ignori le regole basilari dell'educazione, animale!"

Pensavo di potermi rilassare un po' con la bella musica anni '80 tanto cara ai miei ricordi, sedendomi su uno dei divanetti, ma mi sbagliavo. La musica anni '80 arrivava come uno tsunami nelle mie orecchie, e le locuste rifocillate si apprestavano ad aprire le danze. Tutti in pista, nessuno escluso, tranne me, semi nascosta su angolo del divano. E sulle note del "Ballo di Simone", una foresta di tablet e smartphone pronti a registare video e scattare selfie, tutti posizionati in pericolosi intrecci di capelli, teste, braccia...e per stare più comode, le signore che fino a quel momento erano inguainate in scarpe tacco 15 con plateau, se le sono tolte per saltellare meglio.

Tutti a mostrare il meglio della loro abbronzatura, dei tatuaggi e di muscolature più o meno toniche, senza fermarsi mai, con i bicchieri in mano e via. Ho guardato me stessa, senza abbronzatura stile "Cioccoblocco nestlè", senza tatuaggio alcuno, con una muscolatura normale,  senza tablet e senza selfie, fiera di essere così.

Mi sono alzata dal divanetto, ho attraversato la piattaforma da ballo e con una sgommatina e lo stomaco semi vuoto sono tornata ai miei introversi silenzi.


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