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venerdì 19 giugno 2015

Lascia che la musica rallegri la tua vita, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La musica ha un'importanza straordinaria nella nostra vita ed è in grado di emozionarci come poche altre cose. Essa è in risonanza con il nostro essere interiore. Ecco dunque alcuni piccoli consigli affinchè essa possa darci un aiuto concreto

  • Le sette note sono in grado di esercitare un'enorme influenza sul nostro benessere: una canzone può rievocare un ricordo e renderci felici oppure tristi; può farci piangere o sorridere. La musica, insomma, sucita in noi delle emozioni: quelle stesse emozioni che spesso nascondiamo agli altri, talvolta persinio a noi stessi, ma che non sfuggono al nostro essere interiore
  • Per mettere in pratica questo piccolo consiglio, scegliamo un brano musicale che abbia un effetto positivo su di noi, una melodia che ci ispiri: magari la nostra canzone preferita di tanto tempo fa o qualcosa che non ascoltiamo da un po'
  • E' una canzone che ci commuove, ci fa ridere, oppure scoppiare in lascrime? Quando la sentiamo non possiamo fare a meno di cantare o ballare? Benissimo. L'importante è che ci regali delle emozioni ci facca sentire vivi. Ritagliamoci dieci minuti ogni giorno per ascoltarla, e condividiamola con noi stessi, con quella parte di noi che ci accompagna ogni giorno
  • La  musica ha anche il potere di motivarci e darci ispirazione: una bella canzone può rendere piacevole persino il compito più noioso, aggiungere un tocco di gioia alla nostra giornata o a quella di chi ci circonda, rallegrare la nostra anima. E può illuminarci affinchè capiamo qual è il migliore ritratto di noi stessi a cui dobbiamo aspirare
  • Proviamo a farlo, questo piccolo impegno ci renderà più forti

Psicopittografia, le quattro chiavi d'oro verso la nuova libertà e la felicità

Vi sono quattro chiavi d'oro che permettono di scoprire il vero io e l'io libero e felice. Eccole:
  1. Un desiderio sincero di mutamento interiore
  2. Il contatto con principi efficaci
  3. L'onestà verso se stessi
  4. La perseveranza
1) Un desiderio sincero di mutamento interiore:
Un uomo deve veramente desiderare di essere diverso. Il suo primo desiderio dovrebbe essere quello della verità stessa. L'uomo coraggioso osa navigare in mari sconosciuti. Quando infine giunge in porto, si accorge che il luogo, così strano a prima vista, è lo stesso a cui ha sempre anelato. "La sincerità profonda e vera è la prima caratteristica di tutti i possibili eroi" (T. Carlyle).

2) Il contatto con principi efficaci:
Ciò significa che dobbiamo essere in contatto con una fonte di aiuto veritiero: una persona che già possiede la libertà o un libro, o il nostro nuovo modo di pensare. Diffidate delle contraffazioni, non accettate una cosa per vera, solo perchè vi sembra attraente. Dobbiamo verificare personalmente ogni idea che si presenta.

3) L'onestà verso se stessi:
Il vero coraggio sta nell'essere onesti con se stessi. Ma essere onesti non significa mutare i propri punti di vista solo per il gusto di cambiare. Significa invece esplorare i propri pensieri per separare il vero dal falso. Non vi è nulla di più positivo che l'essere onesti con se stessi.

4) La perseveranza:
Una persona può essere sincera e onesta, ma deve possedere anche la qualità della perseveranza per progredire nella via della felicità. Come sta scritto nel Nuovo Testamento, non dobbiamo seguire vie sbagliate. Chi si ferma durante il proprio cammino per la confusione o per lo scoraggiamento non deve desistere, basta che riprenda i concetti delle quattro chiavi d'oro e ritroverà la giusta via sgombra da ostacoli.

L'ortica, come usarla in cucina e per curarsi

Urtica deriva dal latino urere che significa "bruciare"; dioica perché sovente porta i fiori maschili su una pianta e quelli femminili su un' altra. I Greci, secondo quanto afferma Aristofane, ne erano ghiotti e la ritenevano migliore se colta prima dell' arrivo delle rondini. 

Petronio e i suoi contemporanei consigliavano di fustigare su reni e natiche chi difettava di salute e di virilità e, per quanto possa sembrare incivile, queste pratiche usavano ancora il secolo scorso. Alcune tribù del Caucaso disinfettavano col succo di ortica gli arnesi per praticare interventi chirurgici. Un altro uso era quello di tessere le sue fibre resistenti per ottenere leggere e preziose tele soppiantate poi dall' uso della seta, e in quest' arte erano maestri gli artigiani di Lipsia. Oggigiorno l'ortica gode ancora dei favori di chi si rivolge alle erbe con fiducia, sia dal punto di vista curativo che alimentare.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee. Ha radice molto ramificata; il fusto è rigido, coperto di peli, quelli più lunghi sono urticanti. Può raggiungere un' altezza di 2 m. Le foglie sono grandi, ovali con i margini seghettati. I fiori sono in spighe. Il frutto è piccolo, ovale, con ciuffo di peli all'apice. Si trova quasi ovunque, preferibilmente su terreno ricco di azoto; arriva sino a 2000 m in tutta Italia. Spesso considerata un infestante di orti e giardini, è stata rivalutata da chi pratica l'agricoltura biologica che approfitta di quest' erba per far crescere bene i propri ortaggi. Infatti l'ortica rende più profumate le erbe aromatiche dell'orto e fertilizza il terreno producendo sostanze stimolanti, soprattutto per i pomodori. Si usano le foglie e gli steli, da raccogliere in primavera e da far seccare all'ombra, ma all'aria aperta. I suoi componenti sono carotene, clorofilla, aminoacidi, proteine vegetali, vitamine A, B2, Bs e K, sali di fosforo, magnesio e potassio, acidi organici diversi e silicio. Possiede proprietà diuretiche, depurative, antireumatiche, antiemorragiche, favorisce l'eliminazione del colesterolo e dell'acido urico.

Utilizzo 

Subito un'annotazione: l'aggressività dei peli si spegne subito nell'acqua del lavaggio. Una volta cotte, le foglie diventano addirittura morbidissime. In cucina le foglie vengono usate cotte per frittate, tortelli, dolci; crude, aggiunte a fine cottura, in minestre e risotto; per bevande fermentate. Grappa all' ortica: far macerare per tre mesi in un litro di buona grappa 20 foglie di ortica ben verdi e non troppo vecchie, 40 g di zucchero e una scorzetta di limone. Si otterrà un'ottima grappa color smeraldo.
Molteplici gli usi nella medicina popolare.
Succo di ortica: occorre raccogliere 3 kg di foglie d'ortica fresche e tenere e mondarle. Fatto ciò si buttano in una pentola senz'acqua sotto la quale sia acceso il fuoco. Dopo un minuto, allontanare il recipiente dalla fiamma, rimescolare un poco le foglie e lasciarle raffreddare completamente. Versarle allora in un tovagliolo sottile e spremere per far uscire dalle foglie tutto il succo possibile. Il succo di ortica, mescolato allo shampoo, serve per eliminare la forfora; mescolato a tanto miele quanto è il suo peso serve, bevuto a bicchierini, come antinfiammatorio; inzuppato in un batuffolo di cotone e introdotto nelle narici ferma l'emorragia dal naso.
Infuso per l'artrite: versare tre cucchiaini di foglie d'ortica in una tazza d'acqua bollente. Filtrare dopo cinque minuti e bere l'infuso addolcito da un poco di miele. Berne tre tazze al giorno.
Decotto contro la caduta dei capelli: far bollire per cinque minuti 200 g di radici d'ortica in mezzo litro di aceto di vino. Quando è completamente raffreddato usare per frizioni sul cuoio capelluto la sera prima di coricarsi. Al mattino occorre lavare i capelli con un buon shampoo.
Decotto depurativo: far cuocere 50 g di foglie e steli d'ortica in un litro e mezzo d'acqua. Lasciar bollire fino a quando il liquido è ridotto a un litro, filtrarlo e conservarlo in una bottiglia, e berne due o tre bicchierini al giorno.



Bagno rilassante al coriandolo

Questa di oggi è la terza ricetta fai da te a base di coriandolo. Abbiamo visto l'oleolito e il detergente, oggi invece impareremo a fare dei sali da bagno da usare per i momenti di relax, dedicati alla cura di se stessi. Con questi sali avrete un'efficaica tonificante, anti fatica, dermopurificante e riattivante, poichè, come è noto, il sale favorisce l'espulsione delle tossine. 




Bagno al coriandolo:   per 1,2 chili di sali da bagno polverizzare con un macinacaffè elettrico o un mixer 100 grammi di cannella intera (stecche), 100 grami di frutti di cardamomo, 50 grammi di semi di Coriandolo. Procedimento: mescolare le spezie polverizzate con 1 chilo di sale marino integrale grosso. Conservare in un barattolo sterilizzato, a chiusura ermetica; si conserverà per più di un anno.

Modalità d'uso: far sciogliere 5 cucchiai di sali da bagno sotto un getto d’acqua caldissima, terminate di riempire la vasca con acqua più fredda, mescolando con la mano per far sciogliere il sale, poi immergersi e rilassarsi.


giovedì 18 giugno 2015

Pietre e cristalli: Ametrino

Il nome della pietra ametrino deriva dalla potente combinazione di ametista e citrino, regni di collegamento tra il fisico e lo spirituale. L'ametrino è una pietra rara e insolita che si verifica quando nel quarzo ametista risiede anche il quarzo citrino. La dualità dell'ametrino lo rende una pietra potente e stimolante.



AMETRINO
Carattesistiche: quarzo in cui si riscontrano i dolori dell'ametista (viola) e del citrino (giallo) che si possono notare in modo distinto. Se viene riscaldato assume colorazione gialla.
Proprietà: aiuta la concentrazione e la meditazione. Ha un effetto sul benessere generale e sulla salute mentale delle persone che soffrono di depressione, sbalzi d'umore e ansia.

L'ametrino possiede un effetto calmante sul tono dell'umore e aumenta le sensazioni di tranquillità. Rafforza l'ossigeno nel nostro corpo. Questo cristallo dissolve l'energia non armonica che ci circonda e la sostituisce con Luce pura e positiva 
Disturbi: combatte l'epilessia e agisce positivamente sul sistema nervoso.
Associazione con i chakra: sesto e settimo.




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