Il tempo una dimensione che è contemporaneamente un rompicapo per gli studiosi, i filosofi antichi e moderni. Chi sarebbe capace di dare unadefinizione precisa del tempo? Sant'Agostino diceva così: «Io so che cosa è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo», diceva Sant’Agostino nel 4° secolo. Circa mille anni prima di lui, Eraclito aveva coniato l’aforisma “Panta Rei”, tradotto in “Tutto Scorre”, volendo sottolineare che l’uomo non potrà mai fare la stessa esperienza due volte, dato che ogni ente è soggetto alla legge del mutamento.
Il dottor Bradford Skow, professore di filosofia presso il Massachusetts Institute of Technology, sostiene che questa immagine del tempo potrebbe essere sbagliata. Secondo lui infatti, il tempo non si muove in avanti, ma è sempre presente. Siamo noi, con la precesione dhe abbiamo di esso che abbiamol’impressione del “trascorrere del tempo”. In realtà, il tempo non scorre, il tempo “è”. Stando a questo, tutti gli eventi possibili sono già presenti nel cosmo. Noi non dobbiamo fare altro che scoprirli vivendoli.
Da qui viene una domanda: dunque non esiste il libero arbitrio, tutto è già scritto? Secondo Skow no, in quanto anche le scelte che faremo in quello che percepiamo come futuro, in realtà le abbiamo già fatte. Skow spiega la sua teoria in un libro: “Objective Becoming”, dove esamina alcune delle teorie che sono state avanzate per spiegare il tempo. «Quando si chiede alle persone di spiegare il tempo, solitamente utilizzano una metafora», spiega Skow. «Dicono che il tempo è come un fiume, o che navighiamo attraverso il tempo come una nave sul mare».
Secondo lui, gli eventi “passati” non svaniscono per sempre, ma esistono in diverse parti dello spazio-tempo. «La teoria dell’universo-blocco afferma che siamo estesi nel tempo in modo simile a come siamo estesi nello spazio», dice Skow. «Il nostro passaggio attraverso lo spazio-tempo non è come la semplice successione di singoli fotogrammi: tutte le esperienze che avete avuto ieri, la settimana scorsa, o anche anni fa, sono tutte reali», conservate in qualche punto dello spazio-tempo. Come dice il generale Massimo Decimo Meridio, protagonista de Il Gladiatore, «ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!».
Il dottor Bradford Skow, professore di filosofia presso il Massachusetts Institute of Technology, sostiene che questa immagine del tempo potrebbe essere sbagliata. Secondo lui infatti, il tempo non si muove in avanti, ma è sempre presente. Siamo noi, con la precesione dhe abbiamo di esso che abbiamol’impressione del “trascorrere del tempo”. In realtà, il tempo non scorre, il tempo “è”. Stando a questo, tutti gli eventi possibili sono già presenti nel cosmo. Noi non dobbiamo fare altro che scoprirli vivendoli.
Da qui viene una domanda: dunque non esiste il libero arbitrio, tutto è già scritto? Secondo Skow no, in quanto anche le scelte che faremo in quello che percepiamo come futuro, in realtà le abbiamo già fatte. Skow spiega la sua teoria in un libro: “Objective Becoming”, dove esamina alcune delle teorie che sono state avanzate per spiegare il tempo. «Quando si chiede alle persone di spiegare il tempo, solitamente utilizzano una metafora», spiega Skow. «Dicono che il tempo è come un fiume, o che navighiamo attraverso il tempo come una nave sul mare».
Secondo lui, gli eventi “passati” non svaniscono per sempre, ma esistono in diverse parti dello spazio-tempo. «La teoria dell’universo-blocco afferma che siamo estesi nel tempo in modo simile a come siamo estesi nello spazio», dice Skow. «Il nostro passaggio attraverso lo spazio-tempo non è come la semplice successione di singoli fotogrammi: tutte le esperienze che avete avuto ieri, la settimana scorsa, o anche anni fa, sono tutte reali», conservate in qualche punto dello spazio-tempo. Come dice il generale Massimo Decimo Meridio, protagonista de Il Gladiatore, «ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!».