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mercoledì 20 gennaio 2016

Zenzero, olio essenziale

Nome botanico: Zingiber officinale
Famiglia: Zingiberacee
Provenienza: India, Cina
Profumo: caldo, speziato, aromatico, legnoso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Marte, Mercurio
Proprietà: tonico, stimolante, riscaldante, afrodisiaco, digestivo, antifermentativo, antisettico, antispasmodico, febbrifugo
Principali indicazioni: dolori reumatici, dolori muscolari, insufficienza circolatoria, problemi digestivi, nausea, malattie da raffreddamento, crmapi addominali, influenza, stanchezza sessuale, esaurimento
Precauzioni: può essere irritante sulla pelle, usare con moderazione (2-3 gocce di essenza diluita in olio vettore)


La radice di zenzero è una spezie arrivata dall'oriente fino al Mediterraneo, molto usata dai Greci e Romani, che la chiamavano "zingiberi". Veniva considerata una spezie assolutamente indispensabile in cucina, come lo zafferano, il pepe, i chiodi di garofano, per rendere più aromatici e anche più dgeribili i piatti più ricercati.

In Cina lo zenzero si è conquistato un ruolo importante nella farmacopea, oltre che nella cucina: è considerato un rimedio che fa circolare l'energia nel corpo e stimola i processi digestivi di trasformazione degli alimenti; inoltre è usato per indurre la sudorazione e riscaldare nelle malattie da raffreddamento. Usato fresco, qualche fettina di radice bollita in un po' d'acqua per farne un infuso da bere  con un po' di miele, è un rimedio casalingo per combattere l'influenza, il raffreddore, per stimolare la sudorazione e per prevenire il contagio in corso di epidemie influenzali.

Una piccola quantità di radice di zenzero grattugiata nei cibi stimola l'appetito e facilita la digestione; combatte la nausea, anche in gravidanza, la tosse, le difficoltà digestive e la tendenza alle fermentazioni intestinali; dopo abusi alcolici, un infuso di zenzero dà beneficio a tutto il tubo digerente. Pianta sotto il segno di Marte, lo zenzero produce calore, è piccante, riscaldante, e può avvicinarsi al pepe per efficacia e azioni terapeutiche, stimola la digestione, smuove le umidità trattenute nel corpo; un bagno caldo con alcune gocce di zenzero gioverà in caso di inizio di influenza o gola arrossata; la sua azione riscaldante lo rende utile per massaggi locali in caso di reumatismi e dolori muscolari.

Sviluppa calore, è stimolante e tonico come il pepe, ma mentre l'azione di quest'ultimo è rapida e immediata, quella dello zenzero è più lenta, per la presenza dell'elemento acquatico, dato dall'umidità della radice, che frena leggermente questa azione riscaldante. Lo zenzero è anche il cosiddetto ginger, che dà un sapore particolare a molte bevande analcoliche e a liquori corroboranti. Secondo la tradizione, lo zenzero riattiva tutte le funzioni del corpo, mette in circolazione e armonizza l'energia: una leggenda parla dell'omino di zenzero, preparato da una donna con farina, acqua e polvere di zenzero, che una volta tirato fuori dal forno prese vita e si mise a correre a più non posso...le mamme preparavano focacce di zenzero per le merende energetiche dei loro bambini; anche nella favola di Hansel  e Gretel, i due bimbi fuggiti dalla casetta della strega, fatta di pane di zenzero, si portarono dietro "unpezzo di tetto" da mangiare per sostentarsi durante il viaggio di ritorno a casa.

Oltre a riattivare digestioni lente, lo zenzero era noto fin dall'antichità per risvegliare i sensi sopiti. E qui si va dalla "miscela esplosiva" messa a punto da Nostradamus, a base, tra l'altro, di zenzero, pepe, cannella, chiodi di garofano, con l'avvenimento che "chi la beva e non stringa subito l'oggetto del suo amore, muore tra orribili contorcimenti", ad altre formulazioni afrodisiache dall'azione fortunatamente meno drastica: i Turchi lo mescolano con sherry, succo d'arancia, zucchero, noce moscata (la cosiddetta "coppa d'amore"); le donne senegalesi infilano i tuberi di zenzero nella cintura allo scopo di risvegliare le attenzioni dei loro sposi; le donne arabe le pestano nel mortaio, lo impastano col miele e lo somministrano quotidianamente ai loro uomini.

Essenza marziana, come il pepe, attiva la sessualità nel suo aspetto dinamico ed energizzante, ma con un'azione leggermente meno combustiva, per la mediazione della funzione mentale mercuriana.
Svolgerebbe invece una (discutibile) azione marziana, focosa e infiammatoria, se usato in polvere come topico rettale per costringere i cavalli ad alzare la coda, segno di vigore e di razza molto apprezzato dagli appassionati di ippica. Lo zenzero si armonizza bene con essenze più morbide come quelle estratte da agrumi (arancio) e da legni (sandalo, cedro),con incenso, rosa o patchouli, per massaggi o per bagni rigeneranti, tonificanti e riequilibranti.

martedì 19 gennaio 2016

Cipollone, cirillo, citto e cittino

CIPOLLONE: è il periodo dell'anno in cui il commercio ristagna; in genere luglio e agosto, comunque in estate, quando la gente va in vacanza e proprio allora, con il caldo, germogliano le cipolle. In Versilia si chiama "Il tempo delle pere cotte"

CIRILLO: a Siena è il sesso dei maschietti. E anche, accostamento antropofago, un salsicciotto cotto sui carboni

CITTO E CITTINO: così, psecialmente a Siena, chiamano i bambini. Probabilemnte deriva dal centesimo che in dialetto veniva aapunto chiamato "citto". Citto lo troviamo anche in dialetto aretino (qui si fa derivare da exiguus, piccolo) insieme con zito, zitto e zitino.

Babbo mangia la salsicca;
mamma tribola co' la citta.
Babbo beve i' vin d'i'ttino;
mamma tribola co' i' cittino 

Riciclo creativo per decorare le unghie

Il riciclo creativo può essere applicato anche alle unghie, e se vi piace cambiare il look delle unghie ma il vostro portafoglio piange e non potete permettervi di pagare la manicure potete farlo voi stesse con materialidi riciclo.

Il french: per french si intende quella parte dell’unghia che di solito viene colorata di bianco per dar l’impressione che l’unghia sia più lunga e pulita e per realizzarlo in casa si può usare lo scotch. Sgrassate le unghie con cotone e solvente non aggressivo, limatele per dare la forma desiderata e passate una base di smalto di colore rosa. Lasciate che lo smalto si asciughi, quindi ritagliate dei rettangoli di scotch e applicateli sull’unghia lasciando vuota la parte che viene fuori dai polpastrelli, decidendo voi l’altezza, quindi passate lo smalto sbianco. Attendete che asciughi perfettamente, eliminate lo scotch e passate un top coat lucido.


Con carta stagnola: tagliate un quadrato di stagnola 10x10, quindi scegliete uno smalto chiaro come ad esempio il rosa e uno più scuro di tonalità simile, come il rosso. Stendete una base trasparente rinforzante su tutte le unghie, quindi passate lo smalto del colore più chiaro e, una volta asciutto, versate un po’ di colore scuro su un foglio di plastica. Appallottolate bene la carta stagnola e imbevetela di colore, quindi andate a tamponare le vostre unghie. Verrà fuori un effetto “inchiostro”. Se sporcate anche la pelle, rimuovete lo smalto con cotton fioc e solvente non aggressivo.

Effetto specchio: per creare un effetto specchio, ritagliate dei piccoli triangolini di carta stagnola, in modo da creare il french, quindi passate la base trasparente su un unghia e, prima che si asciughi, “incollate” sopra il pezzettino ritagliato. Andate avanti così fino a terminarle tutte e dieci, dopodiché stendete sopra il top coat in modo abbondante.

Creare fiori con gli stuzzicadenti:  prendete uno stuzzicadenti, uno smalto trasparente, uno di colore chiaro come il bianco e uno di colore scuro come il nero. Una volta passata la base, stendete anche lo smalto bianco. Lasciate che il colore si asciughi, quindi sporcate la punta dello stuzzicadenti con lo smalto nero e cominciate a creare il vostro fiore sull’angolo di ogni unghia.

Benessere fisico: mandorle e olio di mandorle nell'alimentazione

Chi di noi non conosce le mandorle, semi di un albero generoso e bello? Sappiamo che le mandorle sono una miniera di vitamina E, vitamine del gruppo B e sali minerali come magnesio, calcio, fosforo e ferro, ed in più sono molto più digeribili per la presenza del laetrile una sostanza che previene acidità e gonfiori e dalle virtù antitumorali.   Chi ha un po' di dimestichezza con la naturopatia e qualche ricerca di alchimia, saprà che nei tempi trascorsi alcune piante venivano deputate alla cura di certi organi proprio perchè ad essi rimandava la loro forma, era la cosiddetta "signatura rerum".

Ora, la forma della mandorla rimanda per somiglianza ad una ghiandola della regione dell'ipotalamo, l'epifisi, che produce melatonina, determinante del nostro benessere. Ecco perchè le mandorle sono un eccellente ricostituente per i cali energetici e umorali che caratterizzano il tardo autunno. Sono sufficienti 5-6 mandorle a lgiorno, da consumare la mattina, nello yogurt ad esempio, oppure da sgranocchiare come spuntino, per effettuare una bella ricarica e affrontare l'arrivo del freddo inverno.


L'olio di mandorle conserva integri i neuroni ed è uno scrigno di virtù: gli usi cosmetici sono più che noti ma, se spremuto a freddo, può essere usato anche come integratore alimentare per tonificare il sistema nervoso. E' ricco di magnesio, minerale indispensabile per una corretta attività cerebrale, e una sinergia di vitamine del gruppo B (in particolare la B12 e la B1), che sono degli efficaci tonici del sistema nervoso centrale. In particolare la vitamina B12, è implicata nella preservazione delle cellule neuronali e la B1 favorisce la produzione di energia indispensabile non solo per i processi cognitivi e di memorizzazione ma, anche, come rinforzo primario a stati di stanchezza mentale e depressione stagionale. Assumetene un cucchiaino al giorno prima di colazione.

E poi  il potassio e il fosforo presenti nelle mandorle aiutano anche a combattere lo stress mentre i loro grassi buoni proteggono il sistema cardiovascolare riducendo la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie. Le mandorle possono essere anche aggiunte alle insalate o all’impasto del pane; frullate con basilico e pecorino, sostituiscono i pinoli nella preparazione del pesto.

I rimedi naturali per le infiammazioni delle vie aeree

Autunno e inverno sono le stagioni in cui si diffondono maggiormente le insidiose infiammazioni delle vie aeree. Ne consegue che si foma il muco tra naso e trachea e il ristagno di germi che, se non vengono debellati accuratamente, possono dar luogo a disturbi cronici (come tosse, riniti, sinusiti, otiti e bronchiti) che potrebbero accompagnarci fino a primavera quando, sulle infiammazioni pregresse, spesso si sovrappongono le allergie (le maledette).

E' bene dunque fare una terapia a base di oligoelementi per circa 3/4 mesi in modo da prevenire appunto le infiammazioni e nello stesso tempo scongiurare gli accumuli di muco e catarro responsabili della diffusione di virus e batteri, aumentando le recidive, causando quei fastisioni strascichi per settimane o addirittura mesi. Due o tre volte alla settimana, la mattina a digiuno, è bene assumere una fiala di Manganese-Rame (oligoelementi); questo abbinamento è il più efficace per stimolare le difese immunitarie. Basta tenere il liquido sotto la lingua per 30 secondi, e poi deglutirlo.

Quando la sintomatologia inizierà a migliorare, è bene integrare con una cura da 1-2 settimane con l’estratto di erba d’orzo pregermogliato (in erboristeria) che è ricca di vitamine e fitonutriente, cattura ed elimina le scorie acide e i catarri prodotti dall’infiammazione e, in più, accelera i tempi della guarigione. E' sufficiente diluirne un cucchiaino colmo in un bicchiere di acqua naturale, latte vegetale o spremuta d’arancia e si beve una volta al giorno, preferibilmente alla mattina.

Oltre al manganese-rame e all'erba d'orzo, si può associare il macerato glicerico di Ribes nero (Ribes nigrum MG 1 DH) per completare la cura ed evitare spiacevoli ricadute: esso infatti è un  cortisone naturale ma ovviamente,  privo di effetti collaterali e, in più, è anche un’ottima prevenzione nei confronti delle allergie. Da novembre fino a marzo, per 2 settimane al mese si assumono la mattina a digiuno 40 gocce di macerato glicerico di ribes nero diluite in un piccolo bicchiere d’acqua.

Se siamo già costipati possiamo far uso di integratori con ginseng americano anti infettivo, antiossidante e immunomodulante, e sambuco ricco di flavonoidi e tannini che eliminano le infiammazioni e assorbono i ristagni di scorie. Il sambuco è utile per ridurre la sintomatologia acuta ma anche in caso di raffreddori cronici, allergici e non. L’integratore si trova sia come sciroppo (2 cucchiaini al dì) che in compresse (2 al dì), proseguendo per almeno 8-10 giorni. In più, una volta al giorno a digiuno, bevete un bicchiere d’acqua minerale al magnesio (depurativo e rivitalizzante) con un pizzico di fiori di zolfo: un polvere reperibile in erboristeria, che disinfetta le vie respiratorie, combatte i batteri, purifica sangue e mucose e ha anche un’azione anti-allergica. Si procede con la cura dello zolfo fino a miglioramento e, per renderla ancora più efficace, lo zolfo va diluito in una spremuta d’arancia perché la vitamina C potenzia l’azione antinfiammatoria.

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