Simply

Visualizzazione post con etichetta Oggi nella mia rubrica_. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Oggi nella mia rubrica_. Mostra tutti i post

martedì 5 luglio 2016

Oli essenziali per cuore e circolazione

Oli essenziali per cuore e circolazione possono essere di grande aiuto grazie all'uso interno, all'inalazione o al massaggio ecco come fare. 


CUORE E CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

La circolazione sanguigna può essere stimolata, analogamente alla linfatica, con massaggio,
inalazione secca e uso interno. Gli oli più attivi sui problemi di cuore sono: Arancio amaro, Arancio
dolce, Canfora, Lavanda, Maggiorana, Manuka, Melissa, Mimosa, Neroli, Rosa.

Massaggio (per disturbi di circolazione): Albero del Tè, Benzoino, Cannella foglie, Cipresso, limone,
Niaouli, Pepe nero, Rosmarino, Vetiver.

Inalazione secca (per disturbi di circolazione): Cannella foglie, Cedro, Cipresso, Eucalipto, Limone,
Pepe nero, Vetiver.

Uso interno (per disturbi di circolazione): Cannella foglie, Coriandolo, Galbano, Limone, Neroli,
Pepe nero, Rosa, Salvia, Tuberosa.

Ipertensione (un olio o più, eventualmente in miscele): Issopo, Lavanda, Limone, Maggiorana,
Melissa, Rosmarino, Ylang-Ylang. Tutti questi oli si possono usare con le 3 modalità citate all'inizio
del paragrafo.

Ipotensione (un olio o più, eventualmente in miscele): Cannella foglie, Garofano chiodi, Issopo,
Lemongrass, Pino silvestre, Rosmarino, Salvia. Anche queste essenze si utilizzano tramite massaggio, inalazione secca e uso interno.

lunedì 4 luglio 2016

Sommommolo, son tutti del sussi


Sommommolo, son tutti del sussi, spericolone, detti toscani per definire un dolcetto, una situazione di guadagno e un pessimista



SOMMOMMOLO: è una specie di modesta frittella di farina zuccherata. Adatto per quando "si allenta un punto" a mezza mattinata o per merenza a metà pomeriggio, si vende solo in friggitoria


SON TUTTI DEL SUSSI: si dice quando il guadagno per un certo affare va tutto a uno. Così scriveva Renato Fucini nella poesia Un ambo cèlto, un ambo sicuro:

L'hai vorsuti gioà? Te lo dicevo:
enno tutti der sussi, 'mbecillone

Cioè tanto chi ci guadagna è sempre il Lotto. Il "sussi, o lussi", a seconda delle zone, è un pezzetto di pietra o di mattone che i ragazzi rizzano per terra e ci mettono sopra ognuno la propria posta in soldi: poi, da una distanza stabilita gli tirano, facendole strisicare per terra, delle piastrelle, chiamate "murielle o morielle", da "mota" che vuol dire mucchio di pietre, ognuno cercando di colpire il "sussi" in maniera che i soldi rimangano più vicini alla propria muriella. Se il sussi non è colpito i ragazzi gridano: " Son tutti del sussi", e il gioco ricomincia.  !Essere i' sussi" significa "fare da bersaglio a scherzi e canzonature".

SPERICOLONE: pessimista; chi non ha coraggio e pensa sempre a quanche disgrazia


Riportare l'Amaranto in tavola


Riportare l'Amaranto in tavola è davvero importante per la nostra salute. Già conosciuto nell'antichità questo pseudo cereale è ricchissimo di principi nutritivi utili al nostro benessere



L'Amaranto è una pianta molto antica che è stata fra gli alimenti base delle popolazioni precolombiane. Proprio recentemente se ne sono ricoperte le benefiche qualità nutrizionali soprattutto per i celiaci, proprio perchè non contiene glutine. Ma essa è anche alla base dell'alimentazione vegetariana e vegana per la ricchezza di proteine vegetali. L'Amaranto però non è un cereale, se ne usano i chicchi che vengono preparati come i cereali.


E' una piccola pianta con fiori color rosso scuro i cui  semi commestibili che si mangiano a seguito di una cottura un po’ lunga, circa 45-50 minuti. E’ preferibile non abbinarli ad altri cibi proteici ma, ad esempio, a porzioni di verdure.

Amaranto vanta un contenuto alto di fibre,  sali minerali, calcio, ferro, fosforo e magnesio, vitamina C, vitamina A e vitamine del gruppo B. Alto anche il contenuto di proteine che lo rende un alimenti perfetto per vegani, vegetariani, celiaci e soggetti debilitati. Inoltre si adatta perfettamente all'alimentazione di anziani e bambini perchè altamente digeribile. Dell'Amaranto sono commestibili anche le foglie, apprezzate per la ricchezza in ferro. Contiene lisina, un amminoacido di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Le fibre stimolano le funzioni dell’intestino, in particolare il colon e rafforza il sistema immunitario grazie alla notevole presenza di ferro.

Non esistono controindicazioni legate al consumo di Amaranto, ma dato che contiene in discrete quantità di acido ossalico, l’amaranto può complicare l’assimilazione da parte dell’organismo di zinco, calcio e altri minerali. E’ quindi relativamente sconsigliato a chi è affetto da patologie renali, artrite reumatoide o gotta. Inoltre, per il suo notevole contenuto proteico, non andrebbe consumato assieme ad altri cibi particolarmente proteici, quali carne, uova, latte e suoi derivati.


domenica 3 luglio 2016

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione, senza rischiare di esporsi nelle ore più calde con la protezione sbagliata o addirittura senza, non è una missione impossibile come molti credono. Vediamo come.


A tutti piace una bella abbronzatura di una tonalità giusta e che si mantenga a lungo. Affinchè questo possa verificarsi senza incorrere in una cattiva esposizione al sole che può avere delle spiacevoli conseguenze sulla nostra pelle è bene assumere delle vitamine.


Sia le vitamine che i carotenoidi sono in grado di aumentare la sintesi della melanina, che ci fa abbronzare e contemporaneamente  protegge l’epidermide dal sole. E' stato uno studio a dimostrarlo. Lo studio, condotto dal Dott. Jean-Pierre Césarini, ricercatore apresso l’Inserm (Istituto Nazionale di Sanità e Ricerca Medica) a Parigi,  ha evidenziato che l’assunzione di carotene aumenta del 29% la sintesi della melanina, principale filtro naturale contro i raggi ultravioletti. Non solo, le cellule irradiate producono in quantità minori la proteina 53, che si occupa di svelare i danni provocati dal sole. Quindi più carotenoidi antiossidanti e anti radicali liberi sono presenti nel sangue, più il nostro corpo è protetto dai raggi UV e meglio ci si abbronza.

Cosa prendere dunque?
- Il selenio:   oligoelemento presente nella carne, frutti di mare, verdure, formaggio e ogni alimento ricco di proteine. Protegge dai colpi di sole, facilita l’abbronzatura e rallenta l’invecchiamento cutaneo agendo contro i radicali liberi. Affinchè sia veramente efficace, è necessario consumarne una certa quantità, circa 200 g di verdure verdi al giorno.

- Il beta-carotene:   precursore della vitamina A (retinolo), contrasta la formazione di collagenosi, enzima che altera il tessuto connettivo. Carote, spinaci, albicocche e pompelmo ne sono ricchi.

- La vitamina A:  è liposolubile, ovvero si scioglie nel grasso. Previene il cancro della pelle, favorisce la cicatrizzazione e aiuta il rinnovamento cellulare della pelle. La si trova soprattutto nel tessuti animali sottoforma di retinolo.

- La vitamina C:   benefica nei trattamenti preventivi contro l’invecchiamento cutaneo. la si trova principalmente in frutta e verdura, è presente in grandi quantità, ad esempio, nei kiwi, ma anche agrumi (arance, limoni, pompelmi), spinaci, diversi tipi di cavoli, pomodori, pesche…

- La vitamina E:   previene l’invecchiamento cutaneo e migliora la tolleranza della pelle esposta al sole. Agisce in sinergia con il selenio e la vitamina C per prevenire la degradazione degli acidi grassi essenziali. Si trova in noci, germogli di cereali, verdure di colore verde, giallo d’uovo e burro.



Oltre agli elementi citati è doveroso proteggersi con con creme ai carotenoidi ricche di agenti protettivi,  associata all’assunzione delle capsule, l’applicazione di tali creme protegge efficacemente contro la disidratazione, stimolando allo stesso tempo l’abbronzatura.


sabato 2 luglio 2016

Gengive infiammate e rimedi naturali

Gengive infiammate e rimedi naturali, un matrimonio possibile. Quando le gengive si gonfiamo, fanno male e peggio ancora sanguinano meglio intervenire: un decotto e un dentifricio in polvere possono essere d'aiuto


Quando le gengive si infiammano causano molti fastidi in bocca, gonfiore, dolore, sanguinamento. Le cause che portano all'infiammazione dipendono molto spesso da un'igiene non scrupolosa. Per non aggravare la situazione e impedire che l'infiammazione vada ad intaccare le strutture di sostegno dei denti è bene correre immediatamente ai ripari. Se son presenti sanguinamenti con difficoltà di cicatrizzazione la causa può essere carenza di vitamina C. Ecco come possiamo intervenire naturalmente.


Decotto: Echinacea radice g., 30 Gramigna radice g., 10 Malva foglie g. 10, Altea radice decorticata g. 10, Finocchio frutti g. 10, Lino semi g. 10, Orzo mondo frutti g. 10. Menta piperita foglie monde g. 10. Bere una tazza di decotto al mattino e una alla sera

Dentifricio in polvere: Ratania radice polvere g. 40, Salvia foglie polvere g. 40, Echinacea radice polvere g. 30. Miscelare tutti gli ingredienti,  prenderne una piccola quantità con il dito umido e fare un leggero ma prolungato massaggio alle gengive.

venerdì 1 luglio 2016

Se vi par poco, sguerguenza, siena, sito

Se vi par poco metteteci 'r pane sotto, sguerguenza, siena, sito, soccorso di Pisa interessanti modi di dire dalle bizzarre origini


SE VI PAR POCO METTETECI 'R PANE SOTTO: si dice ironicamente a Pisa a proposito di una cosa già grave o gravosa di per sé senza bisogno d'altre aggiunte (il riferimento è per la minestra: "se vi sembra poca aggiungetevi un po' di pane")

SGUERGUENZA: villanìa; risposta strafottente; birichina e atto o comportamento ineducato; gesto o espressione d'insofferenza. E i significati potrebbero continuare....


SIENA: curiosa forma imperativa diffusa nella zona del Monte Amiata per dire: vattene, sparisci, smamma

SITO: solo in Toscana indica esclusivamente il cattivo odore, il puzzo. Usato nel senso di "luogo" fa  ridere. SITARE è, naturalmente, puzzare; mentre l'aggettivo SITOSO si usa soprattutto per il cavallo che è ombroso, di temperamento ribelle, ma anche per l'individuo permaloso o suscettibile

SOCCORSO DI PISA: modo proverbiale per significare un aiuto tardivo o inutile. C'è il riferimento storico agli aiuti che l'imperatore Massimiliano aveva promesso a PIsa assediata dai fiorentini (1508) ma che non arrivarono mai. Questa è la versione, diciamo, dei Pisani: ma ne esiste un'altra  che si riferisce alla presa di Gerusalemme (1099) da parte dei crociati, quando le milizie pisane, trattenute da venti contrari, arrivarono dopo la vittoria.

Igiene intima femminile: due soluzioni fai da te efficaci e sicure

Igiene intima femminile: due soluzioni fai da te efficaci e sicure, grazie all'argilla e ad un infuso per uso esterno. Vediamo insieme come.


L' igiene intima femminile è molto importante, oltre a darci la sensazione di essere fresche e pulite è necessaria a mantenere sani gli organi genitali esterni e la vagina. Come tale però, l'igiene deve essere delicata e questo perchè agenti troppo aggressivi possono alterare l'equilibrio della flora batterica interna che ha la funzione di difenderci contro le infiammazioni.

 Inoltre, prodotti eccessivamente aggressivi alterando il pH possono causare secchezza. Quindi se non vi sono irritazioni o disturbi particolari che necessitano di cure, sempre sotto controllo medico, cerchiamo di non abusare di deodoranti o disinfettanti. 


Ecco perchè l'uso di prodotti naturali e delicati nel quotidiano si rivela essere la migliore soluzione, duratura ed efficace. Vediamo insieme due semplicissime soluzioni.

Lavaggi con argilla: due cucchiai nell'acqua del bidet per uso esterno.

Infuso uso esterno: in 400 ml di acqua, due cucchiai di questa miscela: Tormentilla rizoma g. 30, Rosa petali g. 30, Malva foglie g. 20, Lavanda fiori g. 10, Calendula petali g. 10.  Se volete usare questo infuso per una lavanda interna procedete in questo modo: filtrare la tisana attraverso una garza sterile e unire la stessa quantità (400 ml) di acqua non gassata precedentemente bollita.

giovedì 30 giugno 2016

Secondo dove la batte, segnala ner buo ar gatto

Secondo dove la batte, segnala ner buo al gatto, seminare i frasconi, sentire, per definire imbarazzanti situazioni in maniera allegra 


SECONDO DOVE LA BATTE: a seconda del caso. Gli storici del vernacolo sono concordi sull'etimologia. Una vecchia contadina stava cuocendo la polenta nel paiolo e mentre la lavorava domandò a un ospite se ne avrebbe mangiata volentieri anche lui. E quello, non perdendo di vista la gocciola che pendeva tremolante dal naso della nonnina, rispose: "Secondo dove la batte". La gocciola, pare, finì fuori dal paiolo e l'invito fu accettato


SEGNALA NER BUO AR GATTO: come dire "segnala col carbon bianco". Di cosa eccezionale, da tenersi a mente; memorabile quasi quanto la riuscita di una rischiosa operazione come potrebbe essere quella di segnare qualcosa nel buco di un gatto. E' vernacolo pisano

SEMINARE I FRASCONI: ciondolare per stanchezza o per debolezza; significa anche essere mezzo addormentato. Deriva da lgergo dei contadini i quali dicono così dei polli malati che lasciano pendere le ali fino a trascinarle per terra, come gli asini portano a soma le frasche e le fascine di legna legate penzoloni ai fianchi

SENTIRE: nelle zone del litorale tirrenico, sentire, ovvero "sentì", cioè "mi sente", significa dolere, far male. "Mi sente un dente"

Il ragno rosso: combatterlo in modo naturale

Il ragno rosso: combatterlo in modo naturale non è impossibile, anzi, vi sono rimedi naturali molto economici e altrettanto efficaci contro questi rossi invasori.


Chiunque abbia la passione delle piante lo incontra, soprattutto con l'arrivo della primavera e il comparire dei primi caldi. Si tratta del ragno rosso ovvero il trombidium holosericeum e lo troviamo sui balconi che cammina allegro e veloce sulle piastrelle e sulle nostre piante: che fare? Usare la natura per contrastarlo, non ci sono dubbi. In  verità questo animaletto non appartiene alla famigliola dei ragni, è un acaro, innocui per noi, per gli animali e per la salute delle piante. Però è invasivo.


La temperatura ideale per questi ragnetti è 20° poi quando il caldo si fa più intenso spariscono, vanno in letargo e ricompaiono la primavera successiva. A loro piace stare in gruppo e così si muovo in team sui balconi, le terrazze e a volte anche nelle nostre case: si nutrono di larve quando sono piccoli e in età adulta di escrementi di uccelli. Si deve però stare atenti a non schiacciarli poichè il loro colore rosso che rivela la presenza di carotenoidi macchia in maniera indelebile.


Ma come evitare la loro invasione? La natura ci offre diversi rimedi, uno di questi è l'aglio, che come abbiamo già visto, si rivela essere un veroe  proprio insetticida naturale. Basta mettere qualche spicchio di aglio schiacciato in mezzo litro di acqua bollente, lasciar bollire per circa 15 minuti e far raffreddare. Ponete tutto in uno spruzzino e spruzzate le piante invase dai ragnetti.
  
Dato che i ragnetti non amano l'umidità potete spruzzare anche muri e davanzale e aumentate le irrigazioni in giardino.Ricorrete anche  all’argilla espansa: stendetene uno strato sul fondo dei vasi. L’argilla tratterrà l’umidità e li lascerà scappare via in un baleno.

Utilissimo il sapone di Marsiglia, lasciatene sciogliere piccole quantità nell’acqua calda, fate raffreddare e poi spruzzate sulle piante.

Il ragno rosso  ha anche un nemico naturale, si tratta dell’acaro phytoseiulus persimilis. Lo trovate nei negozi specializzati, e viene utilizzato come antiparassitario naturale nelle coltivazioni. Una volta diffuso nelle piante del vostro giardino, si preoccuperà di tenere sotto controllo la proliferazione dei ragni rossi.

Come l'aglio e il sapone di marsiglia funziona anche l'olio essenziale di rosmarino,  disciolto nell’acqua di un nebulizzatore oppure potete anche piantare direttamente un rametto di rosmarino accanto alle piante infestate.

Oppure provate con questo composto fai da te:  mescolate 1 cucchiaino di detersivo ecologico per i piatti e 1 cucchiaino di olio vegetale in 1 litro di acqua. Agitate bene prima dell’uso e poi spruzzate sulle piante.

mercoledì 29 giugno 2016

Scarpe del battesimo, scazzottare

Scarpe del battesimo, scazzottare, sciabordito, sciala beco, scoglionato, scrio scrio sono detti che vi consiglierei di aggiungere al vostro vocabolario per dare un po' di colore a qualche battuta


SCARPE DEL BATTESIMO: "Camminà co le scarpe del battesimo", in Lucchesia, significa andare scalzi

SCAZZOTTARE: i dizionari di lunga danno il significato di prendere a pugni; a Firenze vuol dire maneggiare senza cura, abbattere, sballottare, urtare.


SCIABORDITO: stupido, cretino, svantato. E' termine senese

SCIALA BECO!: è un modo ironico per tacciare qualcuno di tirchieria. La frase completa è: " Sciala beco, t'ho cotto un uovo"!, come se un semplice uovo fosse un pollo arrosto

SCOGLIONATO: si dice della persona franca ma in modo plebeo e un po' esibizionista. Al contrario, cioè, di quanto si potrebbe credere stando all'apparente etimologia che fa pensare a uno melenso, senza virilità

SCRIO SCRIO: puro, genuino, non allungato


Il regale Basilico, cenni e usi

Il regale Basilico, cenni e usi. Una pianta nobile che vanta rituali molto antichi e le cui proprietà non si limitano al suo uso in cucina.


Ocimum deriva da okirnon, nome greco della specie di piante a cui appartiene il basilico, mentre basilicum significa ''regale". . . La nobiltà di questa pianta, originaria dell'Oriente, era sottolineata dai rituali che ne regolavano la raccolta presso i Greci. Si doveva purificare la mano destra, aspergendola mediante un ramo di quercia con acqua di tre diverse fonti. Si doveva, inoltre, indossare abiti candidi e astenersi da contatti con esseri considerati impuri. In Egitto, il basilico fu uno dei componenti del balsamo usato per la mummificazione ma ebbe successo anche come condimento.

Presso i Romani il basilico, oltre ad essere simbolo degli innamorati, figurava tra gli odori utilizzati in cucina. Apicio, per esempio, lo inserisce in una ricette per i piselli. Nel medioevo si attribuiscono a questa pianta proprietà magiche e, ad esempio, la si considera portentosa contro il drago basilisco. Ancora nel '600 si sosteneva che se uno avesse fatto a pezzetti  qualche foglia di basilico e li avesse riposti in un buco tra due mattoni, dopo breve tempo ne sarebbero nati degli scorpioni. Ai giorni nostri, il basilico è uno degli aromi più usati nella cucina mediterranea.


Caratteristiche e proprietà
Si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle Labiate; ha fusto eretto, raggiunge un'altezza di 30-60 cm con foglie opposte, verde vivo sulla parte superiore e verde-grigie inferiormente. I fiori sono piccoli, bianchi. Il basilico cresce bene nei terreni leggeri, ben drenati, in posizioni soleggiate.
Da tutta la pianta emana un piacevole caratteristico profumo e viene coltivato con successo anche nei vasi sui davanzali delle finestre. Le foglie fresche possono essere raccolte da maggio fino a settembre. Si possonoessiccare, disponendole in strati sottili, in luogo all'ombra, riparato ed aerato.
Il prodotto, che anche essiccato mantiene un certo profumo, va conservato in recipienti di vetro o porcellana. Le foglie non vanno tagliuzzate col coltello ma sminuzzate con le dita. Il basilico ha proprietà toniche, calmanti, ed è utile ai nervosi e agli insonni.

Utilizzo
Il basilico è l'ingrediente fondamentale in due famose preparazioni della cucina mediterranea: il pesto genovese e il pistou provenzale. Il primo si confeziona pestando un buon numero di foglie di basilico, uno spicchio d'aglio e formaggio pecorino sardo, olio d'oliva finissimo sino ad ottenere
una crema liquida ma non troppo. Alcuni aggiungono nel mortaio un po' di pinoli. Il pistou vede invertite le proporzioni fra aglio e basilico. Come formaggio viene usato il parmigiano. Per il resto il procedimento è uguale a quello del pesto.

L'olio al basilico si prepara mettendo nell'olio un certo numero di foglie di basilico spezzettate e lasciando macerare un paio di mesi.
L'aceto al basilico si ottiene versando aceto bollente sulle foglie sminuzzate di basilico; lasciato macerare per due o tre giorni va poi filtrato.
Anche la medicina popolare utilizza variamente il basilico. Contro la caduta dei capelli si mette una manciata di foglie fresche di basilico in una tazza d'acqua bollente. Dopo un quarto d'ora, strizzate bene le foglie, si friziona la cute con il liquido.
Un pizzico di foglie di basilico in acqua bollente zuccherata serve a preparare un ottimo energetico.
Un infuso ottenuto con 5 g di basilico fresco in una tazza d'acqua bollente, con succo di limone e zucchero serve a calmare gli spasmi gastrici.
Un rimedio per l' alito cattivo si ottiene mettendo in infusione in mezzo litro d'acqua bollente 30 g di foglie essiccate di basilico, 30 g di bacche di ginepro e 10 g di foglie di rosa rossa. Quando il liquido si è intiepidito, bisogna colarlo strizzando bene foglie e bacche e versarne l'infuso in una bottiglia. Serve per fare sciacqui alla bocca. Per ottenere un efficace colluttorio da adoperare contro le infiammazioni della bocca, basta far bollire per 10 minuti 50 g di foglie essiccate di basilico in mezzo litro d'acqua. Si adopera il liquido per sciacquare la bocca.
Quando un raffreddore non si risolve giova molto provocare degli starnuti liberatori aspirando col naso una presa di polvere di basilico. Un infuso di foglie secche in acqua bollente calma il vomito.

martedì 28 giugno 2016

Sbambocciare, sbornia, sbucchiare

Sbambocciare, sbornia, sbucchiare, scagliozzi, scancio, scangeo, altri articolati detti, interessanti modi di vedere la vita, la gastronomia e altro ancora


SBAMBOCCIARE: verbo del dialetto versiliese: significa sbattere, sciabordare. Si dice soprattutto di recipienti con liquido, ma anche per le persone: "Smetti di sbambocciarmi".

SBORNIA: i dizionari italiani danno solo il significato di ubriachezza, ma in vernacolo fiorentino significa anche fiacca, sonnolenza, malessere. "Con questo caldo afoso mi sento tutto sborniato".


SBUCCHIARE: a Massa significa "germogliare, sbocciare", e si dice delle ragazzine che cominciano ad arrotondare le forme femminili, ad "aggomitolare" come si preferisce nell'empolese.

SCAGLIOZZI: a Livorno si chiamano così gli gnocchi fritti di polneta gialla tagliata a tocchetti. Da non confondere con i "batufoli o batuffoli", che sono invece gli gnocchi di farina gialla teneri e conditi con sugo

SCANCIO: linea obliqua, di traverso

SCANGEO: inconveniente, contrattempo, confusione. E' usato soprattutto nel Pistoiese

Sovrappeso nei bambini: non sottovalutare il problema

Sovrappeso nei bambini: non sottovalutare il problema è un dovere dei genitori, che troppo spesso tendono, a torto, a voler sdrammatizzare non focalizzandosi sulle possibili ripecussioni


In base ad uno studio condotto presso l'Università del Nebraska-Lincoln, USA, e condotto dalla ricercatrice Alyssa Lundahl, è emerso che almeno la metà dei genitori che ha un bambino con problemi di sovrappeso ha la tendenza a negare che il figlio sia afflitto da tale problematica, addirittura affermano che il figlio è sottopeso. Le ragioni di questo tipo di atteggiamento sembrano da un lato risiedere nel desiderio dei genitori di sdrammatizzare la questione, dall'altro da una percezione distorta della realtà, per la frequenza con cui i media fanno passare immagini di bambini in sovrappeso, che porta i genitori a pensare che sia la normalità.


Lo studio si è basato su una revisione di ben 69 studi già presenti a livello mondiale condotti tra il 1990 e il 2012. Sono stati coinvolti  più di 15.000 bambini di età compresa tra 2 a 18 anni. Ai genitori è stato chiesto di valutare il peso del proprio figlio utilizzando immagini o scale di valutazione.

I bambini sono poi stati misurati secondo le tabelle di crescita Body Mass Index per stabilire se erano soggetti in sovrappeso o obesi. E' emerso che il 51% dei genitori con figli in sovrappeso o obesi sottovalutava le dimensioni del loro bambino. Ad avere più difficoltà nel distinguere il peso corretto sono stati i genitori dei bambini più piccoli, quelli di età compresa tra i 2 e i 5 anni.

Anche in questo caso ad influire sul peso dei bambini, soprattutto in età scolare è proprio l'idratazione. Secondo uno studio tedesco condotto dalla dottoressa Rebecca Muckelbauer su circa 3mila bambini tra i 7 e gli 8 anni, è stato verificato che un bicchiere di acqua al giorno, nell’intero anno scolastico, ha ridotto del 31% il rischio di sovrappeso.


lunedì 27 giugno 2016

Sano come una lasca, sant'Antonio

Sano come una lasca, sant'Antonio, sapere in duve dorme il polpo, sarà di bono, ma le gagge l'hai motose, alcuni colorati detti toscani per indicare una persona sanissima, un animale che non sta bene, conoscere bene un fatto e infine, una persona di dubbia onestà


SANO COME UNA LASCA: sanissimo. Sembra infatti, che fra tutti i pesci la lasca abbia una salute di ferro, tanto che il poeta e scrittore Anton Francesco Grazzini quando si trattò di scegliersi un nome di pesce, come era prescritto dall'Accademia degli Umidi alla quale apparteneva, preferì proprio la lasca, ed è passato alla storia letteraria come il Lasca


SANT'ANTONIO: non dal nome di quello di Padova, dall'altro, da Sant'Antaonio Abate ( 17 gennaio) protettore degli animali, si chiama "un Sant'Antonio" la bestia diffettosa, magra e rifinita (quasi che avesse bisogno della protezione di Sant'Antonio) e anche la bestia morta per un incidente, la carne della quale viene ugualemnte messa in vendita

SAPERE IN DUVE DORME IL POLPO: conoscere il fatto proprio; sapere quel che uno si dice. E' viareggino

SARA' DI BONO, MA LE GAGGE L'HAI MOTOSE: così a Pisa si dice di una persona la cui bontà e onestà sono dubbie. L'espressione è presa dal  gergo dei pescatori di muggini alla foce dell'Arno: il pesce più pregiato è quello che ha le garge o branchie pulite, cioè non imbrattate dalla melma del fondo

Repellenti e insetticidi naturali per casa, giardino, orto e balcone

Repellenti e insetticidi naturali per casa, orto e balcone, sono un'ottima ed efficace alternativa ai prodotti chimici che spesso utilizziamo senza parsimonia, senza pensare che proprio perché di sintesi, possono avere effetti nocivi sull'ambiente che ci circonda e sulla nostra salute.


Proprio qualche tempo fa, ho pubblicato un post nel quale indicavo quali sono le migliori piante che allontanano fastidiosi parassiti, insetti, zanzare. Ma a volte può capitare che anche il mutuo aiuto tra piante non sia sufficiente, del resto la primavera è foriera di alcune invasioni, come ad esempio insetti e formiche. Solitamente corriamo ai ripari attraverso l'utilizzo di agenti chimici e salvaguardare le nostre piante, dimenticando però quanto siano dannosi all'ambiente e alla nostra salute. Pensate ad esempio ai vostri pomodori, o alla frutta che avete in giardino e che poi mangerete, tenetelo bene in mente.

Vediamo invece come poter fare dei repellenti naturali, con ciò che abbiamo a portata di mano, che al contempo è efficace, sicuro e nel totale rispetto dell'ecosistema che ci circonda. Prendete carta e penna e stilate questa lista di prodotti che dovete tenere a portata di mano: aglio, cipolle, peperoncino, aceto bianco, bucce del limone, foglie di menta pentole e bottiglie

Repellente all'aglio: gli insetti non amano molto l'odore dell'aglio, quindi potete preparare un economico e naturale repellente semplicemente in questo modo: mettete 5 /10 grammi di spicchi di aglio tagliati a pezzetti e schiacciati in una pentola e versatevi sopra dell'acqua bollente. Coprite con un coperchio e lasciate raffreddare. Filtrate l'acqua e versatela in una bottiglia munita di spruzzino. Spruzzate il composto sulle piante la mattina o la sera. Gli insetti si terranno lontani grazie al pungente odore dell'aglio. Il trattamento qui descritto può essere usato ogni volta che noterete la ricomparsa degli insetti.

Antiparassitario insetticida naturale per orto:  contro bruchi, pidocchi delle piante, moscerini della frutta, ragni rossi e mosche bianche, il seguente repellente è molto efficace.  Vi servono: uno spicchio di aglio, due cipolle, un peperoncino, un po' di detersivo per i piatti, un frullatore e una pentola. ecco come dovete fare: tagliare a pezzi le cipolle, l'aglio e il peperoncino, e mettere nel frullatore. Frullare fino ad ottenere una pasta piuttosto densa.  Versare il composto in una pentola, coprire con acqua tiepida e far riposare.  Dopo circa 20 minuti filtrare il composto.  Porre il liquido ottenuto in uno spruzzatore.  La poltiglia restante va buttata via.  Nello spruzzatore, insieme al liquido, mettere un cucchiaio di detersivo per piatti che permetterà all'antiparassitario-insetticida naturale di aderire meglio alle foglie e agire più a lungo.   Conservare il composto fino a due settimane in frigorifero.  Spruzzarlo sulle piante ogni 4 / 5 giorni.  Ripeter per almeno 4 volte.

Insetticida naturale per casa: questo insetticida può essere usato incasa in tutta tranquillità, basterà per ottenerlo, far macerare in un po' di aceto bianco, delle bucce di limone o delle foglie di menta e eucalipto. Nebulizzarlo tramite uno spruzzatore: allontanerà mosche e zanzare.






Pelle d'estate: ecco le maschere naturali fai da te

Pelle'estate: ecco le maschere naturali fai da te. Affinché la nostra pelle risulti ben idratata e nutrita anche in estate con il caldo e gli inevitabili stress dovuti alle prolungate esposizioni al sole ecco delle efficaci maschere nutrienti, idratanti e lenitive da fare a casa.


Se vogliamo evitare che la pelle del nostro viso subisca stress e disidratazione a causa del caldo, della salsedine e del sole, è meglio prepararla preventivamente all'imminente arrivo della stagione estiva e proteggerla dall'invecchiamento precoce. Non saranno necessarie sedute dall'estetista, o l'acquisto di costosi prodotti, basterà far ricorso ad alcune maschere naturali che possiamo autoprodurre in casa con ingredienti del tutto naturali senza rischio di venire a contatto con agenti chimici e di sintesi. Eccone alcune semplici ed efficaci, da usare prima e durante la stagione estiva.


Nutriente e idratante:   grattugiare una mela, aggiungere due cucchiai di miele e uno di farina d’avena (ottimo lenitivo per la pelle). Amalgamare bene gli ingredienti, in modo da creare un composto omogeneo. Stendere sulla pelle umida e lasciate in posa per circa 15 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.

Lenitiva:  lessate e schiacciate una patata, unite la farina di avena, un po' di infuso di camomilla e due cucchiai di miele. Per le quantità regolatevi in modo che il composto sia di una consistenza tale da poter essere spalmato sul viso senza fatica. Tenere in posa per 10 minuti e risciacquare.

Illuminante:  2 cucchiai di yogurt bianco e  una piccolissima quantità di zafferano. Attenzione a usare pochissimo zafferano, per evitare di macchiare la pelle. Stendete sul viso e lasciate agire per 10 minuti. Risciacquate con acqua tiepida.

Nutriente:   una piccola banana matura, schiacciata, un cucchiaio di miele, 1 di farina d’avena, 1 o 2 cucchiai, in base alla consistenza che volete raggiungere. Amalgamare bene gli ingredienti, stendeteli sul viso e lasciate agire la maschera per 20 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.


domenica 26 giugno 2016

Gastroenteriti virali: come combatterle naturalmente

Gastroenteriti virali: come combatterle naturalmente. Anche se siamo in estate, non siamo immuni alle gastroenteriti virali che colpiscono sempre più frequentemente. Possiamo però tamponarle in maniera naturale, senza dover ricorrere a farmaci con limone e zenzero


L'influenza è il malanno dell'autunno e dell'inverno, e la primavera e l'estate oltre a portare le allergie, la mancanza di energie e gli sbalzi d'umore, sono foriere delle gastroenteriti virali, che ultimamente sono in aumento. Diciamo che questo malanno di stagione è da noi più conosciuto come influenza intestinale, che porta con sè inappetenza, nausea, vomito e diarrea. Per arginarla in maniera naturale possiamo fare attenzione alla nostra alimentazione e all'uso di rimedi naturali. 

Le gastroenteriti portano sempre una forte disidratazione, quindi anche se siamo nauseati, dobbiamo bere e aggiungere all'acqua il succo di mezzo limone (a bicchiere): in questo modo remineralizziamo l'organismo e aumentiamo le difese immunitarie.

Quando la nausea è moto forte può essere di grande conforto lo zenzero e per usarlo al meglio si possono portare a decozione tre fettine di radice fresca per circa 15 minuti. E' consigliabile bere questo decotto a piccoli sorsi durante la giornata. Se il gusto dello zenzero non è gradito, potete annusarne qualche goccia di olio essenziale o assumere delle capsule per via orale.

Se fra i sintomi ci sono anche gonfiore addominale e inappetenza, la menta piperita è ciò che fa per noi. Basterà preparare  un infuso aggiungendo alcune foglioline fresce all'acqua calda oppure le foglie secche in taglio tisana. Se poi vi dovessere essere anche i crampi, si potranno masticare di tanto in tanto dei semini di anice. Oppure si può usare l'olio essenziale di menta piperita, mettendone due gocce sulla pelle del polso, oppure prenderla per via orale in un cucchiaino di miele, zucchero o olio di sesamo.

sabato 25 giugno 2016

Perdere peso: gli alimenti che aiutano

Perdere peso: gli alimenti che aiutano ci sono, sani buoni, sazianti che permettono di non sentirei morsi della fame, sono buoni nutrienti e permettono si seguire una dieta che non stressa


La lotta contro i chili di troppo è una guerra estenuante sia psicologicamente che fisicamente. Sacrificio, rinunce, lotta psicologica contro la fame, integratori, insomma tutta una serie di orpelli che al fine di raggiungere il risultato desiderato si portano dietro una elevata dose di stress. Prima però di avventurarci in regimi dietetici rigidi, o particolarmente rischiosi, sarebbe il caso di valutare con logica come ci alimentiamo. Forse molti ancora non sanno che vi sono molti alimenti che possono aiutarci a perdere peso in maniera del tutto naturale senza sottoporci a particolari torture. Eccone alcuni esempi.


Fagioli neri:  ottima fonte di proteine i fagioli neri non contengono grassi saturi che si trovano invece in altri alimenti, in genere considerati ottime fonti proteiche, come la carne.Ottimi anche gli altri tipi di fagioli, rossi e bianchi, che contengono fibre e stimolano il metabolismo

Avena:  ricca di fibre, introdurla nella nostra dieta aiuta a sentirci sazi più a lungo. Non solo: è un cibo sano che aumenta il metabolismo e ci aiuta a bruciare i grassi.

Avocado:  frutto ricco di grassi buoni, se se mangia una metà durante i pasti possiamo tenere il peso sotto controllo.

Mirtilli: dalle proprietà antiossidanti, favoriscono il senso di sazietà e aiutano la salute: una tazza contiene solo 80 calorie e allontana lo stimolo della fame con i suoi 4 grammi di fibre

Broccoli: sono uno dei cibi più sani e ricchi di proprietà che conosciamo. Anticancro, contengono poche calorie e le fibre che ci aiutano a sentirci sazi e a controllare il peso.

Pere: una pera racchiude il 15% della dose giornaliera raccomandata di fibre, la maggior parte delle quali si trovano nella buccia.  Questo frutto inoltre aiuta il cervello e protegge le ossa.

Pompelmo:  mezzo pompelmo prima di ogni pasto può aiutare a perdere peso. Inoltre protegge il cuore, abbassa l’insulina ed è una buona fonte di proteine.

Tè verde: ricco di antiossidanti, può aiutarci a bruciare grassi e calorie. È inoltre utile ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Lenticchie: grande fonte di proteine e fibre che saziano. Sembra inoltre che aiutino il metabolismo a bruciare i grassi.

Cioccolato fondente: rallenta la digestione: questo ci fa sentire più pieni e ci aiuta a mangiare di meno al pasto successivo.

Arance: poche calorie, buon contenuto di fibre e tanta vitamina C. Sono le arance che ci aiutano a sentirci sazi e rafforzano il nostro sistema immunitario.

Ceci: grande fonte di fibre, proteine e grassi sani.

Ricordate inoltre di fare attività fisica, il movimento aiuta ad accelerare il metabolismo, idratatevi correttamente, bere molto aiuta ad eliminare tossine e fa bene a tutto il corpo. E infine cercate di regolare le vostre porzioni e sì rinunciate al cibo spazzatura.




venerdì 24 giugno 2016

Rottorino, roventino, rusco e foghie

Rottorino, roventino, rusco e foghie, s'a a di' d'indà, anche in questi particolari casi dobbiamo sforzare la memoria ma tutto vantaggio del nostro vocabolario


ROTTORIO: persona o cosa seccante, che rompe le scatole, che è un rompimento

ROVENTINO: frittata di sangue di maiale (senza uova) salata e con agiunta di un po' di farina. I"roventini" vengono scodellati dalla padella uno sull'altro, intervallati con uno strato di formaggio grattugiato, e magiati caldi. Per i bambini, invece del formaggio, zucchero. E' una vecchia ghiottoneria fiorentina. Dracula è venuto di moda dopo


RUSCO E FOGHIE: "Di  tutto un po'", "d'ogni erba un fascio", "quello che capita". E' un'espressione usata nella zona di Massa dove "rusco non soltanto è il pungitopo ma anche tutto quello che si raccoglie nel bosco per fare da strame alle bestie. "Ruscolare", del resto, significa raccogliere cose sparse in genere: per esempio le olive e le pine. Il Pascoli usa "rusco" nel senso di spazzatura, ovvero avanzi di cucina messi in una buca o ammucchiati a marcire

S'A' A DI' D'INDA'?: sembra uno scioglilingua, ma è un modo di dire scherzoso molto frequente a Pisa: "Allora, vogliamo andare?" (letteralmente: "si deve dire d'andare?")

Un bel seno anche in gravidanza

Un bel seno anche in gravidanza è possibile, grazie a piccole attenzioni per evitare la perdita di tono e la comparsa di smagliature


Durante la gravidanza il seno aumenta di volume e pian piano si appesantisce, questo può provocare qualche danno ai tessuti, favorendo la comparsa di smagliature e la perdita di tono. Per questo è importante aver buona cura del seno e con piccoli accorgimenti si può avere un bellissimo seno anche in gravidanza. Vediamo quali


1) Per evitare il rilassamento dei tessuti quando il seno comincia ad aumentare di volume, il reggiseno è obbligatorio. Deve essere della misura giusta , con le spalline larghe e la fascia che passa sotto il seno comoda e avvolgente. Quando il seno si appesantisce, meglio indossare il reggiseno anche di notte, allargandolo leggermente.

2) Preferite la doccia al bagno, poichè l'acqua calda tende a rammollire i tessuti, la doccia non fa questo effetto. La cosa migliore è terminare la doccia schizzando un po’ di acqua fredda sul seno, evitando un getto troppo forte. Se siete freddolose sotituite il getto fresco con spugnature fresche.

3) Idratate sempre il seno per prevenire le smagliature con olio di mandorle dolci o creme ad hoc che potete usare durante la gravidanza. Che sia olio o crema, applicate sempre con massaggio circolare, delicato fino a completo assorbimento e  sempre con la mano opposta al seno da trattare.

4) Per trarre maggiore beneficio dai prodotti idratanti, potete fare uno scrub a settimanale, che sia delicato e massaggiato sempre delicatamente.

5) Non aggobbitevi, state attente alla postura, stare dritte darà sollievo alla schiena e contemporaneamente solleverà il seno. Tenete bene le spalle indietro.

6) Se le vostre condizioni ve lo permettono fate ginnastica, e per il seno provate questo esercizio: unire i palmi delle mani, davanti al viso,  gomiti  paralleli alle spalle. Premere forte le mani l’una contro l’altra, con le dita separate. Rilassare e ricominciare per 12 volte. Fatelo davanti allo specchio in modo da poter  vedere la contrazione dei muscoli pettorali

7) Cercate di tenere sotto controllo il peso, un aumento repentino rischia di far comparire le smagliature, che poi non andranno più via.

8) Se riuscite a fare attività fisica durante la gravidanza, scegliete un reggiseno che protegga il seno dagli scossoni, sostenendolo perfettamente. Andrà bene un reggiseno sportivo o un costume da bagno incrociato sulla schiena, con bretelle che sostengono bene e non scivolano durante l’attività sportiva.




Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.