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sabato 21 novembre 2015

Dolori mestruali e oli essenziali

I dolori mestruali sono comuni a circa l’80% delle donne  durante il periodo del ciclo per uno o due giorni al mese, che risultano essere generalmente sopportabili. Ma talvolta il dolore è così forte da ostacolare le normali attività quotidiane come l’attività scolastica, sportiva o lavorativa. In tutti questi casi si parla di dismenorrea. Ogni caso è unico, ma di solito il dolore si irradia alle gambe e alla schiena e può essere accompagnato da nausea, diarrea, cefalea o da una forma di malessere generale. Alla base di questi disturbi può esserci anche un’origine emotiva, ma in taluni casi si trasforma in un problema limitante e spesso anche poco compreso da chi tali disturbi non li ha mai neppure immaginati. Questo fa si che per far fronte al quotidiano, si ricorra a forti analgesici, che tamponano ma non risolvono.

 
In caso di dolore cronico non si può pretendere di togliere subito gli analgesici chimici: addirittura in certe persone prevale la paura che se non si assumono analgesici al primo manifestarsi dei dolori tali farmaci potrebbero rivelarsi inefficaci. L’obiettivo è ridurre i farmaci chimici fino ad eliminarli, via via che il riequilibrio con i metodi naturali da risultati crescenti: il processo deve dunque essere lento e graduale.

Possono aiutarci gli oli essenziali come l’Anice, che induce a straccarsi dai problemi quotidiani che generano ansia e induce ottimismo, inoltre agisce in varie forme di alterazioni mestruali; la Lavanda, che esercita azione calmante, antistress e rappresenta un tonico per chi si sente giù di morale; la Maggiorana, che svolge azione antidolorifica e lavora sui problemi sessuali; la Salvia officinale e la Salvia sclarea, che sono rimedi specifici dei disturbi mestruali. Il calore aiuta a alleviare il dolore, quindi possiamo preparare un bacinella con dell’acqua calda e versarci un po’ di aceto (di vino o di mele) in cui avremo emulsionato uno o più oli qui indicati: Anice, Lavanda, Maggiorana, Menta piperita, Salvia officinale e Salvia sclarea.

In particolare si consiglia di provare con una miscela di 7 gocce di Lavanda e 7 di Salvia sclarea. Dopo aver versato la miscela di aceto e di olio essenziale nella bacinella di acqua calda, si bagna una pezza di cotone e la si posiziona sul ventre fino a quando non si raffredda. Questo trattamento può essere ripetuto più volte al giorno. Se la miscela di Lavanda e Salvia sclarea non da buoni risultati si provi allora con 7 gocce di Anice e 7 di Salvia officinale, o con Lavanda, Maggiorana e Menta piperita. Se il dolore si irradia alle gambe o alla schiena, possiamo preparare un olio vegetale con il quale massaggiare le parti indolenzite. In 50 ml di olio di Mandorle dolci (o di Cumino nero) versare 3 gocce di olio essenziale di Menta piperita, 7 di Lavanda, 5 di Maggiorana e 4 di Salvia sclarea; agitare bene e usare la miscela direttamente sulla pelle. Infine può giovare l’inalazione diretta degli oli essenziali suddetti: si provi a versare 3 gocce di un olio su un fazzoletto di carta e ad annusarlo ripetutamente per almeno 15-20 minuti


mercoledì 18 novembre 2015

Oli essenziali nei bagni e nei pediluvi

Gli oli essenziali, che ho variamente trattato, possono essere tonici, disinfettanti, astringenti, e naturalmente anche calmanti e rilassanti. Se non sono trattati e usati come costituenti di altri prodotti, non sono solubili in acqua; il modo di usarli è di aggiungerli all'acqua della vasca in quantitativi piuttosto esigui, non oltre una dozzina di gocce; si muove l'acqua con la mano affinchè l'essenza si distribuisca in superficie, formando un velo oleoso, che verrà poi a contatto con l'epidermide e le farà assorbire i principi attivi.

Oltretutto gli oli essenziali aiutano anche a combattere un'eccessiva secchezza della pelle e chi soffre di questo inconveniente potrà con grande vantaggio aggiungere all'olio sedativo anche un olio ammorbidente, come l'olio di avocado, di mandorle dolci, di germe di grano o di avena.


Gli oli essenziali adatti a rilassare il corpo e favorire il sonno sono: olio essenziale di camomilla, di lavanda e arancio. Le dosi per l'olio di camomilla, sono 5 gocce, per quello di lavanda 10-12, per quello d'arancio 6-8.

Oltre agli oli essenziali, anche le foglie, i fiori, le radici delle amiche erbe risultano ottimi rilassanti quando vengono usati per bagni e pediluvi.

Bagno alla lavanda
Tonico e rilassante, aiuta a eliminare l'affaticamento fisico e la tensione. versare 3 litri diacqua in ebollizione su 150 grammi di fiori di lavanda; attendere 15 minuti e aggiungere all'acqua del bagno, unendo anche un pugno di sale grosso. Biancospino, camomilla, melissa, fiori e foglie d'arancio si prestano allo stesso modo e nelle stesse proporzioni per ottimi bagni calmanti.

Bagno delle Carmelitane
Dopo una giornata di lavoro intenso, o di sport, si consiglia la formula del bagno con dell'acqua delle Carmelitane. gr70 di foglie (fresche) di melissa, gr 620 discorza di limone, gr 20 di noce moscata e 15 di cannella. racchiudere in un sacchettto e appendere sotto l'acqua bollente mentre scorre.

Pediluvio di camomilla e bismalva
Far bollire gr 60 di frammenti di radice di bismalva in un litro d'acqua per 3-4 minuti. Versare su gr 40 di fiori di camomilla e attendere dieci minuti. Filtrare e versare in una tinozza, aggiungendo acqua fredda sino a ottenere una temperatura di circa 38-40°. Immergere i piedi per una decina di minuti.

Pediluvio piccante
Sciogliere un cucchiaino di senape in una tazina di acqua bollente e versare in una tinozza, quindi aggiungere acqua fredda. Immergere i piedi fino alla caviglia per una decina di minuti



Noce moscata, olio essenziale

Nome botanico: Myristica fragrans
Famiglia: Miristicacee
Provenienza: Molucche, Sri  Lanka
Estrazione: dai semi
Profumo: balsamico, caldo, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole ,Giove
Proprietà: antisettica, digestiva, stimolante, tonica, afrodisiaca, antireumatica, analgesica, stimolante delle mestruazioni
Principali indicazioni: dolori reumatici e muscolari, digestione difficile, nausea, diarrea e infezioni intestinali, affaticamento, frigidità, impotenza


Originaria delle Indie e importata successivamente in Europa, la noce moscata è una spezie largamente usata per aromatizzare i cibi. Le sue proprietà digestive sono conosciute da secoli, per cui si aggiunge agli alimenti, specie se ricchi di grassi, per renderli più digeribili oltre che per insaporirli, grazie al suo aroma intenso e leggermente piccante. L'essenza di noce moscata, assieme a quella di rosmarino, unita a un olio vettore, è un balsamo antireumatico con proprietà analgesiche in caso di dolori alle articolazioni e ai muscoli.

Massaggiata a livello della regione gastrica, facilità la digestione  stimolando i succhi gastrici. E' stata inoltre ipotizzata una possibile azione dissolvente dei calcoli biliari, per cui è consigliabile massaggiarla a livello dell'area di proiezione della cistifellea. Per la sua azione tonica e stimolante, può essere impiegata, sottoforma di bagni o unita a un olio vettore per massaggi, in caso di calo della libido in seguito ad affaticamento e stress.


sabato 14 novembre 2015

Niaouli, olio essenziale

Nome botanico: Melaleuca viridiflora
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia e Nuova Caledonia
Estrazione: dalle foglie e dai ramoscelli
Profumo: dolce e fresco, leggermente canforato
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisettico, anticatarrale, fluidificante, antireumatico, cicatrizzante, febbrifugo
Principali indicazioni: febbre, malattie da raffreddamento e tosse nei bambini, sinusite, infezioni urinarie, infezioni intestinali, ferite, bruciature, acne, reumatismi


L'essenza di niaouli, chiamata in Francia gomenol, per l'antica provenienza dalla località di Gomen, nelle Indie orientali, ha caratteristiche analoghe all'olio di eucalipto e di cajeput, ma è molto più delicato e meno irritante. Rappresenta quindi l'essenza di scelta per le malattie da raffreddamento dei bambini, per vaporizzazioni, spugnature, lavaggi, frizioni sul petto diluito in un po' d'olio di mandorle, o diffuso nell'ambiente per mezzo di un vaporizzatore.

Per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti viene utilizzato per la disinfezione e la riparazione di ferite, foruncoli, bruciature. Per sciacqui e gargarismi, diluito in acqua, è utile in caso di stomatite e o mal di gola. Una o due gocce fatte cadere sul fazzoletto, aiutano a disostruire il naso in caso di raffreddore.

venerdì 13 novembre 2015

Insonnia, quali oli essenziali sono efficaci

Insonnia

Inalazione secca e diffusione ambientale: Anice, Bergamotto, Camomilla blu, Camomilla romana,
Lavanda, Maggiorana, Nardo, Neroli, Verbena odorosa, Ylang-Ylang.
Si consiglia di effettuare almeno un'inalazione secca prima di cena e di ripeterla dopo cena mentre
si utilizza anche il diffusore per ambienti (con lo stesso olio o con uno diverso).

Frizionare le tempie e la fronte con poche gocce di un'essenza pura, facendo attenzione a che non
vadano negli occhi: Anice, Camomilla romana, Lavanda, Mandarino, Nardo, Neroli, Ylang-YIang.


Massaggio rilassante e bagno a cui ricorrere a fine giornata (uno o più oli): Anic , Bergamotto,
Camomilla romana, Lavanda, Maggiorana, Mandarino, Nardo, Ylang-Ylang.

Maniluvio e pediluvio contemporanei, la sera dopo cena: stemperare uno o più oli in un bicchlor
di aceto (circa 20 gocce di essenza in totale) e versare la miscela in una bacinella di acqua calda; preparare due bacinelle diverse, una per le mani e una per i piedi. Essenze consigliate: Anice, Camomilla romana, Lavanda, Maggiorana, Mandarino, Nardo, Ylang-Ylang.

Ecco tre formulazioni rilassanti da utilizzare in inalazione secca, diffusione ambientale, massaggio,
bagno, maniluvio e pediluvio: può bastare anche una sola di queste modalità di somministrazion ,
ma è meglio se si ricorre a più di una.
Formulazione 1: Anice, Camomilla romana, Lavanda, Ylang-Ylang.
Formulazione 2: Bergamotto, Camomilla romana, Lavanda, Maggiorana.
Formulazione 3: Lavanda, Mandarino, Mimosa, Nardo. Ciascuna delle 4 essenze viene aggiunta nello stesso numero di gocce delle altre, secondo i criteri della modalità di somministrazione prescelta. Potete provare anche a miscelare gli oli suggeriti in queste tre formulazioni in maniera diversa, eventualmente utìlizzandone solo 3 invece di 4.

Uso interno: Anice, Bergamotto, Camomilla blu, Camomilla romana, Lavanda, Maggiorana, Melissa, Mimosa, Muschio di Quercia, Neroli, Tuberosa .

mercoledì 11 novembre 2015

Fegato e suoi disturbi: un aiuto dagli oli essenziali

FEGATO

Oli con effetto stimolante per il fegato pigro (persone lente, stanche, poco attivE ): Basilico, Geranio, Ginepro bacche, Menta piperita, Pepe nero, Rosmarino, Verbena odorosa.

Oli con effetto calamante per squilibri di fegato che provocano nervosismo, euforia, tendenza ad arrabbiarsi: Camomilla romana, Mimosa, Neroli, Rosa, Vetiver.

Oli armonizzanti utili in certi disordini epatici: Elicriso, Galbano, Salvia.

Scegliere, secondo il caso, 2 oli diversi della stessa categoria da utilizzare separata mente in inalazione secca e diffusione ambientale (più volte durante la giornata), e da miscelare invece in parti uguali per il massaggio e il bagno.


Miscela stimolante per disturbi di fegato che inducono letargìa, stanchezza, scarso interesse per
il mondo circostante: in inalazione secca e in diffusione ambientale utilizzare in parti uguali Ginepro
bacche, Menta piperita e Rosmarino (sul fazzoletto bastano 2 gocce di ciascuna essenza stillate l'una
sull'altra); in 50 ml di crema base neutra aggiungere 8 gocce di ciascuna delle 3 essenze, mescolare
a lungo con un cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non utilizzare strumenti di metallo:
meglio di tutto è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce). Applicare la crema così creata 2 volte
al giorno sulla zona del fegato e massaggiare .

Miscela calmante per disturbi di fegato che inducono agitazione, rabbia, iperattività, eccitazione
sessuale: in inalazione secca e in diffusione ambientale utilizzare in parti uguali Bergamotto, Maggiorana e Nardo (sul fazzoletto bastano 2 gocce di ciascuna essenza stillate l'una sull'altra); in 50
ml di crema base neutra aggiungere 8 gocce di ciascuna delle 3 essenze, mescolare a lungo con un
cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non utilizzare strumenti di metallo: meglio di tutto
è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce). Applicare la crema così creata 2 volte al giorno sulla
zona del fegato e massaggiare .

Uso interno con effetto stimolante: Basilico, Ginepro bacche, Menta piperita, Pepe Nero, Rosmarino.

Uso interno con effetto calmante: Camomilla romana, Mimosa, Neroli, Rosa, Vetiver. Se
il profilo della persona rispecchia almeno in parte quello dell'essenza, per uso interno si possono
anche sperimentare: Elicriso, Galbano, Salvia.




Neroli (fiori d'arancio), olio essenziale

Nome botanico: Citrus aurantium ver. amara
Famiglia: Rutacee
Provenienza: Estremo Oriente
Estrazione: dai fiori freschi
Profumo: floreale, caldo, ricco, intenso e delicato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antidepressivo, afrodisiaco, digestivo, depurativo, ipnotico blando, tonico cardiaco e circolatorio, antispastico, antisettico, battericida
Principali indicazioni: ansia, depressione, insonnia, tensione nervosa, palpitazioni, stress, agitazione nei bambini, cura della pelle, coliche intestinali, spasmi, disturbi digestivi di origine nervosa


L'essenza di fiori d'arancio deve il suo nome e la sua celebrità alla civetteria di una principessa del XVII secolo, Anna Maria di Nerola, la quale amava cospargersi abbondantemente di questo profumo, tanto da lasciare un'odorosa scia al suo passaggio. Poichè nelle  corti europee dell'epoca si usava regalare e portare guanti profumati, i "guanti di Neroli" divennero di moda per le dame di corte. L'olio di neroli è una delle essenze più pregiate, non solo per l'inimitabile aroma, che entra nella formulazione di pregiati profumi, ma anche per il basso rendimento durante il processo di estrazione: è infatti una delle essenze più costose.

 La sua sfera d'azione principale è il sistema nervoso: esercita un'efficace azione riequilibrante e calmante in caso di turbe emotive, nervosismo, somatizzazioni a carico dell'apparato digerente, come spasmi, cattiva digestione, meteorismo, e a carico dell'apparato cardio-circolatorio, in caso di palpitazioni e ipertensione. Concilia il sonno ed è molto utile per i bambini in caso di sovraeccitazione e di difficoltà di addormentamento. I fiori d'arancio partecipano, secondo la medicina antica, delle peculiarità caratteristiche di altri fiori di colore bianco, quali il ciliegio, il tiglio, il mughetto, il biancospino.

I Cinesi raccomandavano, in caso di stanchezza e di affaticamento, di attendere la fioritura del ciliegio per staccarne una fronda con cui cingersi il capo fino all'appassimento. I medici della storica Scuola Salernitana consigliavano addirittura di non staccare il ramo dall'albero, ma di massaggiarsi con i fiori ancora attaccati all'albero, in modo che le benefiche vibrazioni energetiche della pianta si potessero trasmettere all'uomo. Secondo gli antichi quindi il massaggio floreale con i fiori bianchi è in grado di curare la stanchezza fisica e mentale, di restituire nuove energie e di fugare la tristezza.

Varrebbe la pena quindi di seguire questo consiglio, per combattere le nevrosi, e se non è possibile passeggiare in un boschetto di ciliegi o di zagare, si può più semplicementefare un bagno aromatico usando l'essenza di neroli o utilizzandola per massaggio rilassante o per leggere frizioni alle tempie. A livello della pelle è molto delicata e ben tollerata anche incaso di pelle sensibile e irritata. Ha un'azione rigenerante a livello cellulare, tonifica, previene l'invecchiamento, deodora. Seguendo l'esempio di Anna Maria di Neroli, può essere utilizzata utilmente nella preparazione di principesche maschere di bellezza o in aggiunta a creme nutrienti (nella misura di una goccia per un cucchiaino di olio o crema base).


Sapone fatto in casa senza soda caustica

I prodotti naturali sono la mia passione, e il sapone fatto in casa fa, naturalmente, parte del gruppo. Nelle tradizionali ricette però, per fare il sapone si usa la soda caustica, a cui bisogna prestare particolare attenzione. Questo significa che nel procedimento, non è possibile coinvolgere i bambini data la pericolosità della sostanza. Ma perchè rimanere con il desiderio di provare almeno una volta a fare il sapone in casa senza troppi rischi?


Si può fare a meno della soda caustica seguendo una semplice ricetta che vediamo oggi. Prendete dunque appunti. Vi occorreranno:  5 litri d’acqua, 1 kg di cenere, 750 ml di olio di oliva, 50 gr di amido,  oli essenziali a vostro piacimento, un secchio, 2 pentole capienti

Procedimento:  il primo passo consiste nella la preparazione della lisciva, ovvero si pongono l’acqua e la cenere in una pentola, mescolando bene e facendo cuocere la miscela per due ore a fuoco lento. Passate le due ore, stendere un panno bianco sopra un secchio e filtrarvi il composto di acqua e cenere così da lasciare sul panno tutte le impurità. Nella seconda pentola porre l’olio e portarlo a una temperatura di circa 30°.

Versatevi circa la metà della liscivia, mentre nella metà rimasta nel secchio aggiungete l’amido. Mescolate con cura l'olio e la lascivia e in un secondo momento aggiungere anche la liscivia miscelata all'amido sempre mescolando. A questo punto aggiungete la vostra essenza preferita. Riversare poi il composto nel secchio o se le avete in apposite formine e lasciate riposare per almeno due settimane.


martedì 10 novembre 2015

Faringite, febbre, curarle con gli oli essenziali

FARINGITE

Inalazione secca: Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirra, Mirto, Salvia, Zenzero.

Gargarismi: in un dito di alcool alimentare a 90° stemperare 2 oli diversi, quindi aggiungere una
quantità di acqua almeno tripla (anche di più secondo la persona e la sensibilità individuale). Utilizzare sempre acqua di buona qualità contenuta in bottiglia di vetro, come l'acqua Humana Amorosa reperibile in farmacia. La miscela può essere poi imbottigliata e usata nei giorni seguenti. Essenze consigliate: Cajeput, Eucalipto, Issopo, Mirto, Salvia (4 gocce di ciascuno dei 2 oli a scelta, per un totale di 8 gocce) .

Massaggio sulla zona della gola con crema base neutra a cui siano stati aggiunti 2 degli oli consigliati
sopra per l'inalazione secca.

Uso interno: Cajeput, Eucalipto, Mirto, Salvia, Zenzero.


FEBBRE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Albero del Tè, Cajeput. Canfora, Eucalipto,
Limone, Niaouli, Ravensara, Timo rosso.

Miscela da frizionare su tempie, collo, petto, polsi, ombelico e addome: in 50 mi di crema base
neutra aggiungere 3 oli essenziali diversi scegliendo una delle formulazioni proposte, mescolare
bene con un cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non usare strumenti di metallo: meglio
di tutto è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce), e applicare almeno 3 volte al giorno. Formulazione 1: 10 gocce di Albero del Tè, 6 di Camomilla romana, 4 di Legno di Rosa. Formulazione 2: 10 gocce di Timo rosso, 6 di Lavanda, 4 di Limone. Formulazione 3: 10 gocce di Ravensara, 6 di Abete rosso, 4 di Nardo. Provare anche frizioni con il solo olio essenziale di Canfora diluito come detto sopra.

Impacco da applicare sulla fronte e da rinnovare spesso: in un bicchiere o in una ciotolina di vetro
stemperare uno o più degli oli seguenti in un dito di aceto di mele, aggiungere una quantità almeno
doppia di acqua a temperatura ambiente o fredda, bagnare una garza e mettere in posizione sulla
fronte. Cambiare l'impacco non appena si asciuga. Il numero di gocce di essenza da stemperare
nell'aceto di mele è di 10-12 in totale; gli oli più consigliati sono Cajeput, Canfora, Eucalipto, Issopo,
Lavanda, Niaouli, Ravensara, Timo rosso.

Uso interno: Abete rosso, Albero del Tè, Camomilla blu, Eucalipto, Lemongrass, Limone, Ravensara


mercoledì 4 novembre 2015

Detersione con gli oli essenziali

 DETERSIONE

Detergente antisettico per uso generico: può servire' per lavarsi le mani, come bagnodoccia, per
l'igiene intima o della pelle in presenza di infezioni e anche per pulire superfici trattabili con sostanze
schiumogene (ad esempio un water o un lavabo). Gli oli più indicati e a buon mercato sono: Albero
del Tè, Garofano chiodi, Lavanda, Manuka e Mirto .

Detergente intimo femminile: da creare con un sapone liquido neutro e 3 oli diversi in miscela:
per un effetto lenitivo Arancio amaro, Lavanda e Mimosa; per un effetto antibatterico Manuka,
Mirra e Mirto .


Detergente intimo maschile: da creare con un sapone liquido neutro e 3 oli diversi in miscela:
per un effetto lenitivo Benzoino, Incenso e Pino silvestre; per effetto antibatterico Albero del Tè,
Cajeput e Niaouli.

Bagnodoccia rilassante (almeno 2 oli diversi in miscela): Arancio amaro, Finocchio dolce, Lavanda,
Maggiorana, Mandarino, Vetiver,

Bagno doccia energizzante (almeno 2 oli diversi in miscela): Cedro legno, Ginepro bacche, Limone,
Menta piperita, Pompelmo, Zenzero.

Bagnodoccia stimolante per la sessualità femminile (almeno uno degli oli seguenti): Anice, Salvia,
Patchouli, Ylang- Ylang.

Bagnodoccia stimolante per la sessualità maschile (almeno uno degli oli seguenti): Cannella foglie,
Patchouli, Pino silvestre, Sandalo.

Crema dopobagno emolliente e levigante: a una crema base neutra si possono aggiungere, per
una fragranza più femminile Lavanda, Legno di Rosa, Melissa, Palmarosa, Ylang-Ylang (uno o più oli); per una fragranza più maschile Geranio, Incenso, Lemongrass, Nardo, Patchouli (uno o più oli)



lunedì 2 novembre 2015

Mirto, olio essenziale

Nome botanico: Myrtus communis
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Africa settentrionale
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, ricorda quello dell'eucalipto
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisettico, astringente, anticatarrale, balsamico
Principali indicazioni: infezioni delle vie respiratorie, tosse, bronchite, infezioni delle vie urinarie, acne, emorroidi


Tutta la tradizione mediterranea è intessuta di leggende e di credenze sul mirto. I Greci lo consideravano sacro a Venere: dietro un albero di mirto infatti la dea dell'amore si nascose quando, nuda, emerse dalla spuma del mare, per cui il mirto è legato alla fecondità, alla femminilità e alla passione sensuale così come all'amore casto e innocente e all'amore coniugale. E' anche il simbolo della gioia di vivere: protagonista indiscusso dei giardini romani, si riteneva che nel suo tronco scorresse la gioia.

I pitagorici, quando raggiungevano la conoscenza iniziatica, si cingevano il capo con rametti di mirto. Presso altre culture veniva usato per "segnare" i bambini appena nati, donando loro la gioia di vivere, e per toccare gli sposi nella regione del cuore, al fine di propiziare una gioiosa vita in comune. Dal legno si riteneva emanassero radiazioni vitali. Oltre che all'amore profano, questa pianta è legata all'amore spirituale: amica dello spirito, veniva piantata nei giardini dei monasteri, simbolo di una gioiosa vita spirituale.

Pianta magica, usata in decotti per favorire gli incontri amorosi, era anche cara al dio della guerra e, assieme all'alloro, ornava il capo dei guerrieri vittoriosi; veniva inoltre associata alle Amazzoni. E' anche pianta funebre, boschetti di mirto crescevano nell'Ade, e accompagna quindi l'uomo dalla nascita alla morte, simboleggiando il prolungamento della vita nell'aldilà. L'essenza di mirto è particolarmente delicata e ben tollerata e trova impiego per le affezioni delle vie respiratorie, per inalazioni, frizioni sul petto, vaporizzazioni e per infezioni genito urinarie.

Diffusa nell'ambiente con un bruciatore di essenze, purifica l'aria nella stanza del malato. E' consigliata anche per i bambini e per le persone anziane, al posto della energica essenza di eucalipto, con cui condivide le proprietà balsamiche, antisettiche e anticatarrali. Tonifica le articolazioni, combatte la sudorazione e l'eccessiva untuosità della pelle, esercita un'azione astringente, diluita in acqua, per per lavaggi o impacchi, in presenza di emorroidi.


martedì 27 ottobre 2015

Depressione, affrontarla con gli oli essenziali

DEPRESSIONE

Poiché gli oli con effetti antidepressivi sono molti, si raccomanda di scegliere i più appropriati in base
alle analogie del profilo di ciascuno di essi con le caratteristiche e gli stati d'animo della persona
da trattare. I migliori risultati si ottengono utilizzando oli diversi con modalità di somministrazione
diverse.

Per forme di tristezza leggera provare un olio o più dei seguenti, in inalazione secca, diffusione
ambientale
, massaggio su tutto il corpo, bagno quotidiano e pediluvio (uno o più di questi sistemi
durante la giornata): Abete rosso, Arancio amaro, Benzoino, Elicriso, Gelsomino, Lavanda, Lemongrass, Nardo, Neroli, Palma rosa, Pompelmo. Per uso interno sono spesso appropriati Arancio amaro, Gelsomino, Neroli e Pompelmo.


Forme depressive più serie rispetto a una tristezza passeggera: comportarsi come detto sopra
quanto a sistemi di somministrazione delle essenze, ma orientarsi in particolare su Alloro, Angelica,
Bergamotto, Camomilla blu, Issopo, Melissa, Mirto, Neroli, ,Noce moscata, Origano, Pepe nero, Pino
cembro, Pompelmo, Rosa, Salvia. Salvia sclarea, Vaniglia, Ylang-Ylang.

Essenze più adatte all'inalazione secca e alla diffusione ambientale, in tutte le forme depressive:
Alloro, Arancio amaro, Arancio dolce, Benzoino, Bergamotto, Cannella foglie, Neroli,
Palmarosa. Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Timo rosso, Verbena
odorosa, Ylanq-Ylanq.

Essenze più adatte al massaggio, al bagno e al pediluvio quotidiani, in tutte le forme depressive:
Arancio amaro, Arancio dolce, B'ergamotto, Cannella foglie, Garofano chiodi, Mirto, Palma rosa,
Pino cembro, Pompelmo, Salvia, Sandalo, Storace. Provare anche il bagno quotidiano con il sale del
Mar Morto a cui siano state aggiunte 5 gocce di Cannella foglie, ,10 di Lavanda, 6 di Pompelmo e
4 di Timo rosso"

Essenze più adatte all'uso interno, in tutte le forme depressive: Achillea, Arancio amaro, Basilico,
Camomilla blu, Cannella foglie, Gelsomino, Melissa, Neroli. Noce moscata, Pepe nero-Ravensara,
Rosa, Vaniglia.

Formulazione antidepressiva per aiutare a fronteggiare i dispiaceri e risollevare l'umore (da utilizzarsi .in inalazione secca e massaggio): Gelsomino, Lemongrass, Mimosa, Nardo, Palmarosa,
Pompelmo, Rosa, Tuberosa. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali

Formulazione antidepressiva per dare forza, tono psicofisico, vitalità (da utilizzarsi in inalazione
secca e massaggio): Arancio amaro, Benzoino, Cannella foglie, Cardamomo, Cedro, Elicriso, Origano, Zenzero. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali.

Mirra, olio essenziale

Nome botanico: Commiphora myrra
Famiglia: Burseracee
Provenienza: Nord Africa, Arabia
Estrazione: dalla gommoresina
Profumo: balsamico, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Saturno
Proprietà: antisettica, antinfiammatoria, astringente, balsamica, espettorante, stimolante polmonare, cicatrizzante, digestiva, tonica, uterina
Principali indicazioni: ferite, ulcere, afte, gengivite, micosi cutanee, tosse, bronchite, malattie da raffreddamento, amenorrea, diarrea
Precauzioni: evitare l'uso in gravidanza, per la sua azione di stimolo delle doglie


La mirra appartiene alla stessa famiglia dell'incenso e come per questo la sua essenza viene estratta dalla resina che trasuda dalle spaccature della corteccia. Secondo la medicina antica il profumo delle resine è sempre un aiuto, specie per gli organismi debilitati dalla malattia. Conosciuta fin dall'antichità, la mirra veniva largamente usata per scopi medicinali e cosmetici.

Gli Egizi la impiegavano per i processi di imbalsamazione. Era aggiunta nei più pregiati profumi e unguenti e bruciata nei riti di adorazione al Sole. Le donne la usavano come ingrediente di maschere per proteggere la pelle e prevenire le rughe. Tuttora in Africa e nei paesi arabi viene largamente usata. Per inalazioni, massaggi al torace, vaporizzazioni, è efficace nel trattamento delle patologie respiratorie, dove riduce la produzione di muco e svolge azione antinfiammatoria. E' astringente in caso di diarrea, sull'apparato genitale femminile stimola le mestruazioni, combatte le infezioni e facilita le doglie.

Massaggiata sulle tempie e sulla fronte allevia il mal di testa. Sulla pelle esplica importanti azioni astringenti, cicatrizzanti e antisettiche ben note agli antichi che usavano portare in battaglia della pasta di mirra da spalmare sulle ferite. Infatti accelera la riparazione dei tessuti e trova utilmente impiego in affezioni quali ferite infette, micosi, ascessi, emorroidi, stomatiti, gengiviti, afte e altre affezioni della bocca e della gola, sotto forma di sciacqui e gargarismi o per toccature.


giovedì 22 ottobre 2015

Menta, olio essenziale

Nome botanico: Mentha piperita
Famiglia: Labiate
Provenienza: Europa, Asia
Estrazione: dalla pianta fiorita
Profumo: fresco, forte, dolce-amaro, penetrante
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Giove, Venere, Mercurio
Proprietà: antispastica, analgesica, antisettica, epatica, digestiva, astringente, cefalica, epsettorante, antinfiammatoria, tonica del sistema nervoso, febbrifuga, insetto-repellente
Principali indicazioni: affaticamento mentale, depressione, stanchezza, cefalea di origine digestiva, coliche epatiche, nausea, disturbi digestivi, aerofagia, nevralgie, dolori muscolari, febbre, influenza, bronchite, tosse spasmodica, dermatiti, dismenorrea, mestruazioni scarse
Precauzioni: non applicare direttamente  sulla pelle perchè pura può essere irritante, per cui utilizzarla diluita in olio vettore; usare poche gocce di essenza per volta


La leggenda riportata da Ovidio narra che Mente era una giovane ninfa amata da Ade-Plutone, il dio degli inferi. Persefone, la moglie di questi, per gelosia la uccise. Plutone allora la trasformò in una graziosa pianta, la menta appunto, che a ricordo di questo grande sentimento di amore sprigiona il suo intenso, balsamico profumo. Essendo stata sottratta al dio degli Inferi, la menta veniva considerata capace di vincere il male e le tenebre e di portare la salvezza. Nella tradizione cristiana è una delle piante associate alla festa di S. Giovanni Battista, nel solstizio estivo: fa dimenticare i mali, riconcilia con la vita, allontana il pensiero della morte.

Per analogia con S. Giovanni " voce di uno che grida nel deserto", veniva considerata un rimedio contro la perdita della voce. E' usanza popolare, quando la si incontra nei prati, di schiacciarne sempre con le dita una foglia e di sentirne il profumo, perchè la menta è "erba di Nostra Signora, erba buona e santa". Accompagna il Natale e si dice che a mezzanotte, così come nella notte di S. Giovanni, rifiorisca. Nella magia amorosa, questa pianta che contiene le lacrime di Plutone per la ninfa divenuta vegetale (e le lacrime di un dio sono la rugiada della felicità) è sempre presente: nei giardini romani "l'angolo amoroso"aveva una statua di Venere, la dea dell'amore, circondata da piantine di menta e si consigliava di portarvi la donna del cuore affinchè, grazie al profumo della menta, si risvegliassero e rinvigorissero i sentimenti d'amore.

Le corone delle spose, Corone Veneris, erano intrecciate da fiori d'arancio e foglie di menta; il pavimento della camera nuziale veniva cosparso con ramoscelli di menta per conciliare una dolce notte agli sposi. Dello stesso senso è l'usanza di far usare agli sposi, per lavarsi, acqua profumata di menta. Oltre che pianta dell'amore, la menta è pianta asociata alla salute: sacchettini contenenti foglie di menta venivano attaccati al colo dei malati, così come vasi di menta erano messi ai piedi del letto per poter respirare giorno e notte il suo aroma medicamentoso. Pianta sotto il dominio di Giove, che governa il fegato, gli organi digestivi, la conservazione dell'energia, la menta ha notevoli virtù fortificanti, corroboranti e stimolanti dei processi digestivi.

Depura il sangue, stimola la funzione epatobiliare e dinamizza la circolazione negli organi addominali. Questa si esplica a livello dello stomaco e dell'intestino dove combatte gli spasmi, le coliche e il gonfiore specie su base ansiosa. E' utile per la nausea e il mal di mare, in caso di indigestione e di atonia gastrica. E' leggermente afrodisiaca e si può usare in caso di impotenza. Sulla pelle dà una sensazione di fresco; in realtà l'essenza viene considerata riscaldante perchè, come per la canfora, allo stimolo freddo l'organismo risponde prima con una vasocostrizione e poi con una vasodilatazione.

La menta è anche pianta dalle proprietà mercuriane e Mercurio è il pianeta della mente, della logica, governa il sistema nervoso, è il principio della comunicazione: la menta perciò esprime l'energia della chiarezza e della vivacità mentale. Per massaggi, frizioni o bagni combatte la stanchezza, tonifica il sistema nervoso; il profumo della menta mantiene sveglia la mente, restituisce la concentrazione e la memoria in caso di surmenage intellettuale, apatia e pigrizia. E' indicata sia per chi esercita un lavoro prevalentemente intellettuale, sia per chi mangia disordinatamente o troppo e poi ha difficoltà a concentrarsi per la lentezza della digestione.

E' un eccellente analgesico in caso di cefalea, nevralgie, per compresse, calma il prurito cutaneo in caso di dermatiti (in questo caso va opportunamente diluita per non creare irritazioni). Per sciacqui cura le infiammazioni delle gengive e attenua il mal di denti; per inalazioni di vapore è espettorante e calma la tosse in caso di bronchite e asma, grazie anche alla sua azione antispastica sulle vie respiratorie. Poche gocce aggiunte al bagno o per la doccia arrecano una piacevole e persistente sensazione di fresco, utile ella stagione calda. Foglie di menta, strofinate sulla pelle tengono lontani gli insetti.

martedì 20 ottobre 2015

Cicatrici: uso degli oli essenziali |

Cicatrici

Per ammorbidire e migliorare esteticamente le cicatrici vi sono varie soluzioni. Si possono aggiungere al fango del Mar Morto oppure alle argille uno o più degli oli seguenti e creare un impiastro da applicare sulla cicatrice (finché non si asciuga: per le argille naturalmente prima si aggiungono le essenze e poi un po' d'acqua).

Essenze consigliate: Benzoino, Cisto, Elemi, Galbano, Mirra, Storace.
.

Oppure si può usare una crema base neutra nella quale emulsionare, in 50 mi: 5 gocce di Cisto,
10 di Palmarosa, 6 di Storace.

Un'altra possibilità consiste nell'utilizzare oli vettori ammorbidenti e leviganti (Argania, Avocado, Camelia, Carota, Enotera, Pistacchio, Rosa mosqueta: anche più di uno in miscela) e aggiungere essenze come Achillea, Albero del Tè, Benzoino, Elicriso, Incenso, Lavanda, Legno di Rosa.

Una combinazione di essenze che può andare bene in generale sia nella crema base sia negli oli vettori è la seguente (impiegare tutte le essenze citate, eventualmente in proporzione diversa): Mandarino, Neroli, Palmarosa, Rosa.

lunedì 19 ottobre 2015

Melissa, olio essenziale

Nome botanico: Melissa officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalla pianta fiorita
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere, Giove
Proprietà: antidepressiva, antispastica, tonica, sedativa, digestiva, febbrifuga, sudorifera, repellente degli insetti, stimolante delle mestruazioni, antisettica
Principali indicazioni: depressione, ansia, insonnia, palpitazioni, tensione addominale, coliche, problemi mestruali, emicrania, ipertensione, eczemi, allergie, punture di insetti, nausea, vomito, febbre


L'origine del nome melissa deriva dalla radice indoeuropea mel che significa miele e infatti la melissa è la pianta prediletta dalle api, usata appunto per attirarle (in greco melissophyllon letteralmente significa foglie per api); nell'antichità le api erano considerate sacre agli dei di origine solare e il miele era utilizzato in molte cerimonie religiose, come un concentrato di energia solare.

La melissa partecipa a questo tipo do energia di trasformazione del sole in miele operato dalle api e infatti da sempre è una pianta considerata capace di sostenere il cuore, allontanare la malinconia, ridare la gioia di vivere. Secondo i medici antichi  "rimuove il batticuore, le false sollecitazioni, immaginazioni e fantasie che causano gli umori melanconici...fa il cuor contento e accresce lo spirito vitale, manda via i cattivi pensieri ed equilibra gli eccessi di bile", poichè un'eccessiva produzione di bile, collegata psicologicamente a emozioni troppo forti, provoca malinconia. Tradotto in linguaggio più moderno, la melissa esercita una decisa azione tonica e rilassante sul sistema nervoso: è sedativa sugli stati nervosi e sull'ansia, con le relative somatizzazioni quali palpitazioni, cefalea, cattiva digestione, insonnia, problemi mestruali ecc., anche grazie alla sua potente azione antispasmodica.

Utilizzata per bagni, impacchi, inalazioni, massaggi, ristabilisce l'equilibrio a livello degli organi turbati da problemi emotivi. Ha un'azione elettiva sull'apparato digerente ed è indicata anche nell'ipereccitabilità con nausea che insorge in gravidanza. Come pianta di Venere, e quindi tipicamente femminile (veniva usata per le fanciulle svenevoli che avevano attacchi isterici) è utile nei disturbi ginecologici quali la sindrome premestruale, che si accompagna a ritenzione idrica, iperemotività o nervosismo, vampate di calore in menopausa, cistite, frigidità. Non è un caso che la melissa contenga molto rame, metallo analogo all'essenza del pianeta Venere. Grazie alle energie solari di cui è fortemente compenetrata, ha un'azione specifica sul cuore e sul plesso solare, centro della vita vegetativa.

E' indicata nei disturbi cardiaci di origine nervosa, nelle tachicardie, per bilanciare la vita emozionale in caso di eccessivo stress, traumi, depressione, problemi della vita affettiva legati a un eccesso di emotività e apprensione. Si dice che la melissa abbia la forza di quindici piante, che vivifichi e rinforzi il cuore. A livello della pelle, diluita in un olio vettore, trova impiego nelle punture di insetti, e come insetto repellente. Ha un'azione stimolante e tonificante utile per i trattamenti estetici, è cicatrizzante, antimicrobica, decongestionante, possiede caratteristiche antivirali verso il virus dell'herpes simplex. 

Pianta riequilibrante, nel suo impiego magico salvaguarda dalle illusioni d'amore e dalle passioni fugaci, finalizzando la passione amorosa a fini superiori. Questa segnatura nella pianta la si ritrova nel fatto che i fiori hanno la caratteristica di guardare dallo stesso lato, segno di fedeltà al partner che si è scelto. come profumo magico indurrebbe maggiore attenzione al proprio aspetto, e aiuterebbe a captare l'interesse e l'amore degli altri attraverso l'arma di melissa che è, appunto, la dolcezza.


domenica 18 ottobre 2015

Cefalea, ad ogni tipologia un olio essenziale

Cefalea

 Cefalea in generale: inalazione secca, diffusione ambientale e bagni rilassanti con Anice, Came)
milla romana, Finocchio dolce, Lavanda, Salvia sclarea. Provare anche a frizionare alcune gocc di
olio essenziale puro di Lavanda sulle tempie e sulla fronte .

 Cefalea da eccesso di attività intellettuale: Albero del Tè, Basilico, Lemongrass, Rosmarino con le
stesse modalità citate per la cefalea in generale .


Cefalea legata a disturbi digestivi: stesse modalità dette sopra, ma provare anche il rnassaççio
con gli oli diluiti sulle zone di fegato, stomaco e milza-pancreas. Essenze consigliate: Cardamomo,
Finocchio dolce, Menta piperita, Pompelmo, Zenzero.

Cefalea dovuta a paure e ansie di vario tipo: soprattutto in inalazione secca provare Cipresso,
Eucalipto, Lavanda, Legno di Rosa, Maggiorana.

Uso interno: Anice, Camomilla blu, Finocchio dolce, Melissa, Rosmarino, Salvia sclarea, Zenzero

giovedì 15 ottobre 2015

Capelli: il prezioso aiuto degli oli essenziali

La salute dei capelli in quanto tali è collegata al buon funzionamento dei reni. Se invece si tratta di eruzioni sul cuoio capelluto, come la forfora, l'organo di base è il fegato. Molti oli si prestano per la cura dei capelli, secondo l'effetto che si vuole ottenere, quindi bisogna studiare le schede delle varie essenze. Ecco i più consigliati: Achillea, Albero del Tè, Arancio dolce, Basilico, Camomilla blu, Camomilla romana, Cedro, Cipresso, Cisto, Galbano, Geranio, Ginepro bacche, Incenso, Lavanda, Origano, Patchouli, Pepe nero, Pino cembro, Pompelmo, Rosmarino, Salvia, Salvia sdarea. Sandalo, Vaniglia, Vetiver, Ylang-Ylang .

Shampoo antiforfora (aggiungere le essenze, una o più, a uno shampoo neutro senza profumo):
Albero del Tè, Cedro, Cipresso, Geranio, Ginepro bacche, Lavanda, Origano, Patchouli,
Pino cembro.
Una buona miscela antiforfora può essere costituita anche da Albero del Tè, Garofano chiodi e
Manuka in parti uguali.

Lozione antiforfora: le stesse essenze indicate per lo shampoo emulsionate in mezzo bicchiere
di alcool alimentare a 90° (circa 20 gocce di oli in totale), quindi aggiungere una quantità di acqua
doppia e imbottigliare in flaconcino di vetro (ricorrere sempre a un'acqua di buona qualità contenuta
in bottiglia di vetro, come la Humana Amorosa reperibile in farmacia). Applicare 2 volte al giorno.

Impacco antiforfora: le essenze elencate per lo shampoo si possono aggiungere a olio di Aloe
vera, Canapa e Jojoba, e anche al fango del Mar Morto, vettori dalle proprietà antibatteriche.

Shampoo, lozione e impacco addolcente e ammorbidente: seguire le indicazioni date sopra per
l'antiforfora, ma ricorrere all'aceto di mele invece che all'alcool per la lozione, e agli oli vettori di
Armellina, Avocado, Camelia, Macadamia, Mandorle dolci per l'impacco.


mercoledì 14 ottobre 2015

Betulla bianca, olio essenziale

Nome botanico: Betula alba
Famiglia: Betulacee
Provenienza: emisfero settentrionale
Estrazione: dalle gemme fogliari
Profumo: balsamico, legnoso
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Luna, Sole
Proprietà: drenante, depurativa, diuretica, antinfiammatoria, tonica
Principali indicazioni: ritenzione idrica, obesità, cellulite, gotta, reumatismi, dermatiti, cura dei capelli


La betulla, albero venusino per eccellenza, aggraziato, diafano, leggero, è legato alle tradizioni nordiche e alle leggende delle ondine degli stagni e dei fiumi del Nord. Alcune leggende la chiamano la pianta dell'amore ed è probabile che, essendo dominata da Venere, il pianeta dell'amore, che protegge l'armonia dei sentimenti, scorra un magico flusso tra esso e la betulla. 

Le tradizioni raccomandano di piantare due betulle vicino al lato destro della porta di casa: due perchè la betulla soffre la solitudine quanto gli esseri umani, dal lato destro perchè è il lato solare, della vita e del futuro, contrapposto a quello sinistro che si identifica con il passato. Negli antichi ricettari di magia amorosa si legge che "gli amori più delicati, belli e gentili fioriscono sotto la betulla"; è particolarmente affine ai nati sotto il segno della Bilancia, ai quali si consiglia di portare con sè un ramoscello di betulla per incontrare l'amore. 

Per gli sciamani siberiani, la betulla è un albero sacro, è il "guardiano della porta", l'albero cosmico che apre allo sciamano la via del cielo; egli vi si arrampica in stato di trance durante le cerimonie di iniziazione e riesce a penetrare nella dimora degli dei, ritornando con il potere di guarire i malati e di portare prosperità alla sua tribù. Vi sono alberi ben più maestosi e imponenti della betulla; questa non raggiunge un'altezza elevata nè vive più di un centinaio d'anni. 

Perchè mai allora essa svolge il ruolo di un albero cosmico? Perchè oltre all'eleganza e alla bellezza del suo tronco, la cui corteccia, di un bianco argenteo, diventa sempre più pura verso la cima, la betulla possiede una qualità che tutte le tradizioni le riconoscono: è fondamentalmente un albero di luce, collegato nel calendario celtico, al primo mese dell'anno solare, e quindi alla rinascita del Sole. Pianta che cresce in terreni ricchi d'acqua (Venere governa i tessuti ricchi di umidità) nell'organismo essa agisce drenando i liquidi in eccesso, attraverso la stimolazione del sistema renale. 

E' infatti dotata di un efficace potere diuretico, utile per il trattamento di ritenzione idrica, edemi, cellulite, per bagni e per massaggi drenanti. Aiuta l'eliminazione dell'acido urico, si impiega quindi nei reumatismi gottosi e calcolosi urinarie. Stimola le ghiandole surrenali e quindi si comporta come un debole stimolante sessuale, in caso di sovraffaticamento. E' utile per la cura della pelle in caso di dermatiti secche e squamose (il catrame di betulla viene impiegato per la cura della psoriasi); per frizioni al cuoio capelluto stimola il ricambio cellulare e combatte prurito e forfora.


lunedì 12 ottobre 2015

Mandarino, oli essenziali

Nome botanico: Citrus nobilis
Famiglia: Rutacee
Provenienza: Cina
Estrazione: dalla buccia
Profumo: fresco, dolce, agrumato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, digestivo, tonico, drenante, sedativo, antispastico
Principali indicazioni: coliche, singhiozzo, spasmi intestinali dei bambini, aerofagia, tensione nervosa, stress, acne, seborrea, ritenzione idrica

Considerato un frutto molto pregiato in Cina, dove è conosciuto fina da tempi remoti, il mandarino veniva offerto ai consiglieri dell'Impero Celeste (per l'appunto i mandarini) e la sua buccia veniva impiegata per preparare medicine. Le proprietà terapeutiche dell'essenza di mandarino si avvicinano molto a quelle dell'arancio; per la sua  particolare delicatezza se ne consiglia l'uso anche nei bambini, sia in caso di dolori addominali, aerofagia, singhiozzo (per massaggi addominali), che per stati di irrequietezza e agitazione, difficoltà ad addormentarsi (in  questo caso gioveranno due gocce lasciate cadere sul cuscino o vaporizzate nella stanza).

Facilita la digestione stimolando la funzione gastrica ed epatica e migliora la circolazione linfatica, promuovendo il riassorbimento dei liquidi dai tessuti in caso di ritenzione idrica e cellulite.


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