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giovedì 8 ottobre 2015

Citronella, olio essenziale

Nome botanico: Cymbogon nardus
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, di limone
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: tonica, stimolante, antisettica, insetticida, deodorante, rinfrescante, digestiva, antispastica
Principali indicazioni: repellente per gli insetti, ipersudorazione, seborrea, colite, cattiva digestione, affaticamento, cefalea, febbre


L'essenza di citronella, detta anche erba limoncina, per il suo profumo fragrante che richiama quello del limone, ha un buon potere antisettico e tonico che può renderla utile nelle affezioni febbrili. In caso di stanchezza o ipersudorazione aggiungerla nell'acqua per un buon bagno rivitalizzante e rinfrescante; massaggiarne una o due gocce sulle tempie in caso di testa pesante, o sulla regione gastrica e addominale per chi soffre di digestione lenta o meteorismo.

Come per altre essenze dall'aroma limoncino, tiene lontani gli insetti, sia per gli uomini che per gli animali, e previene gli attacchi delle zanzare, se frizionata leggermente sulla pelle nelle parti esposte.

Fate un gesto gentile, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Questa settimana ci eserciteremo ad essere gentili e premurosi. Prendersi qualche minuto ogni giorno per dedicare un gesto amorevole agli altri e a noi stessi è ciò di cui il mondo ha bisogno.
  • Seppure semplice, questa azione crea energia positiva e costruttiva dentro e fuori di noi. Ogni gesto di bontà genera ulteriori azioni buone, come in un circolo vrtuoso: vogliamo fare di più perchè ci piace vedere quantà serenità portiamo nella vita delle persone che amiamo
  • Queste azioni fanno sì che cresciamo nello spirito in modi che mai avremmo immaginato
  • Attraverso un gesto gentile possiamo imparare a fidarci degli altri e ad amare in modo incondizionato, ad aprire il cuore e la mente a nuove possibilità. Più ne facciamo, più la bontà sboccerà in noi e anche in chi riceve
  • Una dimostrazione autentica di gentilezza nasce dal cuore, non dal senso del dovere, ed esprime la nostra capacità di amare tutte le cose e le persone con lo stesso trasporto. Vera bontà, significa non contemplare una parola cattiva, un gesto sgarbato o un pensiero malizioso verso gli altri
  • Questo tipo di bontà riesce con la costanza a far breccia anche nell'animo delle persone più burbere. Siamo imperfetti, ma facendo un'azione come questa il più spesso possibile andremo ad elevarci
  • La vera bontà traspare dagli occhi ed emana dal cuore come luce splendente. La nostra azione consiste nell'esprimerci con dolcezza e camminare in punta di piedi sul sentiero della vita, regalando a chi incontriamo una parola o un gesto gentile. Evitiamo lo scontro: aggiriamolo con passo felpato, senza farci sviare dalla negatività. Ascoltiamoci, e se ci sentiamo dire o pensare cattivarie ricordiamoci che la via giusta è quella della bontà. Ogni sera sediamoci in un luogo tranquillo e valutiamo i nostri progressi. Come ci siamo comportati oggi? Non siamo troppo duri con noi stessi: dobbiamo allenarci ad essere buoni anche nei nostri confronti. Un gesto di bontà può non essere facile da compiere, ma vale sempre la pena provarci
  • Desistere è l'unico modo sicuro per sbagliare

mercoledì 7 ottobre 2015

Il luppolo per i pessimi dormitori

Il luppolo è parente della canapa, si arrampica su siepi, cespugli e boschetti arrivando anche a 3 metri di altezza. Possiede fiori maschili e femminili; quelli femminili sono amenti conici che, maturando, si trasformano in piccoli coni a forma d'uovo, nei quali sono contenuti i principi attivi più importanti, gli amari, che danno il caratteristico aroma alla birra.

L'infuso di luppolo (Humulus lupulus) era consigliato già nell'undicesimo secolo dalla badessa di un convento benedettino, Ildegarda di Bingen, esperta di erbe officinali. E da allora tutti i fitoterapeuti ne hanno sostenuto l'efficacia in molti disturbi connessi con la sfera psichica e nervosa: ansia, angosce notturne, stanchezza della vita, gastrite nervosa, mal di testa, pessima disposizione al riposo.


Ribadiscono tale opinione gli esperimenti di un fisiologo, tal Gromberg: somministrato alle rane in dosi basse, il luppolo le induce al sonno, in dosi alte arriva a paralizzarle. Per queste sue qualità sedative è stato nel passato prescritto anche come anafrodisiaco, ma non si abbiano forti timori, l'azione antieccitante non è stata confermata.

I principi attivi sono contenuti nel fusto e nelle foglie di questo bel rampicante, ma soprattutto nei frutti femminili che, a scuoterli, lasciano cadere una polvere resinosa e dorata, fortemente aromatica, dal grazioso nome di luppolino. Il luppolino contiene a sua volta la luppolina, alcaloide a potere rilassante e sedativo, ma anche tonico, digestivo.

Tutti i pessimi dormitori dovrebbero far appello al luppolo e prepararsi ogni sera prima di coricarsi una tisana versando 5 decilitri d'acqua a bollore su 10 grammi di erba secca; far riposare 8 minuti. Il sapore amarognolo è gradevole.

Anemia, Anoressia, Ansia, l'approccio con gli oli essenziali

Anemia

Inalazione secca e diffusione ambientale: Angelica, Camomilla romana, Cannella foglie, Limone.
Massaggio: utilizzando olio di Girasole, Sesamo o Vinacciolo: Cannella foglie e Limone.
Bagni ripetuti: (almeno 3 volte la settimana) con olio essenziale di Limone (25 gocce emulsionate
in un bicchiere di aceto, da aggiungere all'acqua della vasca da bagno).

Anoressia

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cannella foglie, Cardamomo, Pompelmo.
Massaggio e bagno: Cannella foglie, Palmarosa .
Uso interno: Achillea, Cannella foglie, Cardamomo, Pompelmo.


Ansia

Come organo di base tenere presente il cuore.
In generale: provare uno o più dei seguenti oli, in inalazione secca e diffusione ambientale (se si
usano più oli assumerli a intervalli l'uno dall'altro): Arancio amaro, Bergamotto, Lavanda, Legno di
Rosa, Mandarino. Se l'ansia è legata allo stress: Lemongrass e Palmarosa;
se vi sono problemi sessuali: Maggiorana, Sandalo, Vetiver; nel caso di dispiaceri affettivi e traumi emotivi: Neroli;
per l'ansia creata da disturbi dell'apparato femminile: si provi la Salvia se/area, nel caso di disturbi maschili il Sandalo;
ansia che investe la sfera della concentrazione, dello studio, dell'applicazione mentale: Verbena odorosa; influenzabilità da parte di altre persone: Ravensara.
Massaggio rilassante su tutto il corpo: Arancio amaro, Palma rosa, Vetiver (uno o più in miscela).
Bagni frequenti con una miscela di Cedro, Cipresso e Lavanda (10 gocce di ciascuno) emulsionati
in mezzo bicchiere di alcool alimentare a 90°, da aggiungere all'acqua della vasca .
Uso interno: Arancio amaro, Bergamotto, Cisto, Legno di Rosa, Lemongrass, Melissa

Argenteria, consigli casalinghi

Con un minimo di attenzione, potrete proteggere la vostra argenteria da graffi, ammaccature e patina scura. Siate perticolarmente attenti agli oggetti placcati d'argento, perchè il rivestimento si deteriora facilmente.


  • Lavate sempre l'argenteria e gli oggetti in silver plated a mano con un sapone delicato, mai in lavastoviglie. Poi asciugateli con una pelle di daino oppure con un panno morbido.

  • Non lasciate le posate d'argento sporche di cibo per tutta la notte. Se non potete lavarle subito, almeno sciacquatele per eliminare i residui. Potete anche lasciarle immerse in acqua pulita durante la notte, ma senza aggiungere detersivo.

  • Se non avete gli speciali sacchetti di stoffa trattata o le apposite scatole foderate per riporre l'argenteria, asciugate bene ogni pezzo e poi avvolgetelo nella carta velina per rallentare l'ossidazione.

  • Evitate il contratto diretto della gomma con l'argento perchè provoca ossidazione.
  • Evitate il contatto prolungato dell'argenteria con uova, succhi di frutta, olive, profumo, acqua di colonia, condimento per l'insalata, sale, zolfo, o aceto: causano macchie e corrodono il metallo.

  • Pulite i coperchi d'argento delle saliere molto di frequente per prevenire la corrosione. Per asportare le tracce di corrosione causate dal sale, lasciate i coperchi a bagno in una soluzione di aceto caldo e sale per 5 minuti, poi lavate e asciugate.

  • Se usate vasi d'argento per i fiori recisi, cambiate spesso l'acqua per impedire la formazione di un anello di depositi minerali. Gettate i fiori non appena appassiscono.

  • Se mettete la frutta in un cestino d'argento, proteggetelo con carta o stoffa.

  • E' finito il liquido speciale per l'argenteria? Ecco alcune sostituzioni casalinghe: una pasta d'acqua e amido di granturco; bicarbonato di sodio; dentifricio. Lucidate l'argenteria con movimenti rapidi in su e in giù, non di traverso nè circolari. Per angolini difficili, usate un pennellino morbido.

  • Usate uno scovolino da pipa intinto nel liquido per pulire l'argenteria e passatelo tra i rebbi delle forchette. Oppure bagnate una cordicella e fatela passare più volte.  


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