Simply

Visualizzazione post con etichetta Salute_. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Salute_. Mostra tutti i post

mercoledì 1 giugno 2016

Cistite: prevenirla con l'Idratazione

Cistite: prevenirla con l'idratazione. La cistite è l'infiammazione della vescica, solitamente di origine batterica. Ma con una buona idratazione è possibile ridurre il rischio di contrarre questa fastidiosissima infiammazione.


Le infezioni urinarie sono una patologia molto fastidiosa e sono la causa della cistite, cioè l'infiammazione della vescica. Per le donne il rischio di contrarre l'infezione urinaria è otto volte più alto rispetto agli uomini. La cistite può essere di origine batterica, ed è la più frequente e non batterica. Quello di cui vogliamo parlare oggi è che una buona idratazione è alla base della prevenzione di questo tipo di infiammazione.

La frequenza con cui si può essere soggetti a cistite va aumentando con l'età, bassissima nei bambini, va aumentando con l'inizio dell'attività sessuale, le gravidanze e va aumentando con la menopausa. Da tenere in considerazione anche il tasso di recidiva, cioè il ripresentarsi dell'infezione. Le cistiti ricorrenti sono causate dalla flora fecale (microrganismi aerobi gram-negativi). Questi batteri, normalmente presenti nelle feci, in particolari circostanze, possono provocare un’infezione delle basse vie urinarie determinando il quadro cistitico.

Quando si manifesta la cistite si ricorre all'uso di farmaci antibiotici, ma alla base delle terapie di recupero c'è sempre e comunque l'idratazione. Archana Dhawan Bajaj, ginecologo e ostetrico alla Nurture Clinic di Nuova Delhi, spiega che per aiutare a scovare l'infezione e diluire l'urina è importante bere almeno 12 bicchieri di acqua al giorno. Ma vi sono anche altri aspetti da tenere sempre in considerazione: un’accurata igiene intima, evitare rapporti sessuali non protetti, regolarizzare l’alvo, urinare immediatamente dopo un rapporto completo, svuotare completamente la vescica con la minzione e limitare l’assunzione di alcol. Inoltre, l’assunzione di succo di mirtillo rosso sembra ridurre l’incidenza di nuovi episodi per le sue capacità antibatteriche e depurative.


Benefici del coriandolo nella dieta

Benefici del coriandolo nella dieta, davvero molti per le sue proprietà: antiossidanti, antibatteriche, fungicide e molto altro ancora.


Il coriandolo somiglia molto al prezzemolo ma fa parte più della tradizione asiatica che non della nostra. E' una spezia molto antica e rientra fra gli ingredienti del curry. Appartiene alla famiglia del cumino e recentemente si sta diffondendo grazie alla cucina orientale, oggi molto apprezzata anche da noi. Le foglie sono piccanti, mentre i semi piccoli e di colore giallo hanno un sentore di limone e si usano per la preparazione di salamoie e conserve. Se essiccati e macinati, i semi sono particolarmente adatti ad insaporire carne e verdure, pesce, zuppe e vellutate. 


E' molto utile anche alla nostra salute poichè contiene molta vitamina C, si rivela quindi essere un ottimo antiossidante, stimola le difese immunitarie, rende la pelle più elastica tonica e luminosa.  Stimola inoltre la produzione di collagene che presiede alla salute del sistema connettivo (dei tendini, delle cartilagini, dei tessuti oculari) e delle ossa, aumenta l’assorbimento del ferro e previene gli effetti tossici dei metalli pesanti. Ha anche un’azione antitumorale, perché riduce le nitrosamine cancerogene nello stomaco. Ma le sue proprietà non sono finite perchè il coriandolo aiuta la funzione digestiva, previene gli spasmi gastrici e riduce i gas intestinali. È  antibatterico e fungicida, riduce i crampi addominali e le infezioni gastrointestinali ed è utile anche in caso di dissenteria e colon irritabile. Tra l'altro risulta particolarmente protettivo nei confronti dei raggi UV e, se utilizzato in cucina nei mesi più caldi, evita eritemi e scottature.

Perciò è consigliabile introdurlo nella propria dieta anche perchè si presta molto bene a sostituire sale e condimenti. Per usarlo al meglio si può preparare una buona base per la marinatura di carne e pesce:  un cucchiaio d’olio d’oliva, il succo e la scorza di coriandolo. Versare su carne e pesce e far marinare 30 minuti in frigorifero.

martedì 31 maggio 2016

Acqua: se ricca di Sali Minerali è più idratante

Acqua: se ricca di sali minerali è più idratante. Le acque infatti non sono tutte uguali e non hanno lo stesso sapore poiché la loro composizione e il loro gusto dipendono dalla loro origine.


Le acque minerali non sono tutte uguali, non hanno lo stesso sapore e questo dipende dalla loro origine e dalle rocce da cui scaturiscono. Ma un team di ricercatori della Montana State University, è andato oltre, e con uno studio ad hoc hanno spiegato come agiscono acque differenti sul nostro organismo e quindi sull'idratazione. A coordinare la ricerca il prof. Heil il quale ha evidenziato come coloro che bevono acqua minerale ricca di Sali, riequilibrano il Ph del proprio organismo e ottengono livelli di idratazione più alti di quelli che invece bevono acqua povera di sali minerali.

Per lo studio sono stati reclutati 38 volontari adulti che sono stati divisi due gruppi: uno di controllo e uno sperimentale. I facenti parte del gruppo sperimentale ha bevuto per quattro settimane acqua ad alto contenuto di sali minerali, mentre i membri del gruppo di controllo hanno consumato acqua povera di minerali. Tutti i membi hanno avuto l'acqua dal team dei ricercatori, ma ignoravano di che tipo di acqua si trattasse. Durante lo studio sono stati raccolti campioni di urine e sangue per misurare il Ph al loro interno.

Così facendo il team ha potuto misurare le variazioni più significative nel gruppo sperimentale, ovvero in coloro che hanno bevuto acqua altamente mineralizzata. E' emerso che i membri del gruppo sperimentale hanno riequilibrato il Ph sia nel sangue che nelle urine e si è constatato un maggiore livello di  idratazione. Il professor Heil ha dichiarato: “ Il consumo di acqua può conferire benefici per la salute: questa consapevolezza che emerge da questa ricerca non è però abbastanza diffusa negli americani,  rispetto ad altri paesi del mondo”.

lunedì 30 maggio 2016

Il buono della Vitamina D

Il buono della vitamina D è tutto concentrato nelle sue fondamentali funzioni per il benessere del nostro organismo. La usa carenza infatti provoca il rachitismo.


La carenza di vitamina D può causare problemi di salute, se siete fra coloro che non si espongono mai al sole, siete allergici al latte o seguite una dieta vegana molto rigida potreste rischiare una carenza di questa vitamina.  come forse già saprete la vitamina D è anche conosciuta come la vitamina del sole, poiché è prodotta dal nostro organismo proprio quando la pelle viene esposta al sole. E' molto importante perché fortifica le ossa in quando aiuta il nostro organismo a sfruttare il calcio.
Tale carenza è anche associata al rachitismo, una malattia che provoca un difetto di ossificazione. Spia di questa malattia sono i dolori alle ossa e debolezza muscolare, ma spesso sono quasi silenti. Inoltre la sua mancanza è associata al rischio di morte dovuto a malattie cardiovascolari, deterioramento cognitivo negli anziani, asma nei bambini e cancro.


Silvano Adami, reumatologo dell’Università di Verona spiega molto chiaramente: “Le persone più a rischio sono quelle che non assumono vitamina D, che arriva dall’alimentazione dei grassi. Per prenderla bisogna assumere grassi animali. E questo spiega per quale motivo molte persone sono carenti: perché evitano giustamente i grassi animali per altre ragioni. L’altra grande fonte di vitamina D è l’esposizione alla luce solare: noi potremmo ritenerci felici perché abbiamo abbondanza di sole, però non dimentichiamo che il sole efficace è quello delle ore centrali della giornata, soprattutto estive. D’inverno il sole non produce mai vitamina D perché è troppo basso all’orizzonte. E questo spiega chi è a rischio: gli anziani, che al sole non ci vanno per mille ragioni“.

Ma dove trovare vitamina D? Gli alimenti che la contengono sono: fegato, tuorlo d’uovo, latte, burro ed oli di pesce. Alle donne in gravidanza è spesso raccomandata un'integrazione di questa vitamina, anche dopo durante l'allattamento e anche ai neonati. Ma bisogna stare attenti ad alte dosi questa vitamina può rivelarsi tossica, per cui prima di assumere integratori specifici è importante consultare il parere medico. Fra i rischi di un sovradosaggio bisogna tener presenti: mineralizzazione di tessuti non ossei con calcificazioni diffuse degli organi, contrazioni e spasmi muscolari accompagnati a vomito, diarrea e mal di testa“.

domenica 29 maggio 2016

Minerali e Mal di Testa

Minerali e Mal di Testa sono strettamente correlati, e per prevenire ricorrenti mal di testa possiamo mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti stando particolarmente attenti all'alimentazione.


Che il mal di testa sia una piaga molto diffusa è indubbio, e spesso in primavera c'è un peggioramento dovuto a cause che non sempre consideriamo, come un abbassamento improvviso delle temperature, l'aumentare dell'umidità, l'insonnia, stress, digestione difficile, le ore passate al pc. Questo tipo di mal di testa a cui a volte si accompagnano anche nausea, vertigini e pesantezza agli occhi è dovuto all’infiammazione dei muscoli che avvolgono le ossa del cranio.

Come prevenzione si può intanto stare attenti alla postura, anche nella fase notturna adottando un cuscino lievemente rialzato che permetta di distendere bene la muscolatura di testa e collo; per chi sta molto al pc è necessario fare una pausa di 10 minuti ogni due ore e prima di dormire abituatevi a fare con acqua calda delle spugnature con acqua sia sulla fronte che le tempie.


Ma anche l'alimentazione ha il suo ruolo perciò sempre meglio fare pasti leggeri e regolari, evitare di mangiare dolci a cena e soprattutto prima di andare a letto: ricordate che gli zuccheri provocano contratture muscolari. Cercare inoltre di evitare o ridurre i cibi infiammatori come cioccolato, affettati, dadi da cucina, prodotti affumicati, dolci industriali, alcolici. Oltre a queste precauzioni per circa un mese fate una cura a base di calcio e magnesio sotto forma di integratori, sono contemporaneamente analgesici e rilassano la muscolatura. Ne basteranno  2 compresse al giorno, una prima di pranzo e l’altra prima di cena, con un bicchiere d’acqua.

Quando però arriva il mal di testa potete ricorrere anche ad un massaggio preparando un'emulsione costituita da un cucchiaio di olio di mandorle dolci, 5 gocce di olio essenziale di lavanda e 5 di olio di menta piperita e applicatela sulle tempie e la fronte, ripetendolo se necessario più volte al giorno.
Può inoltre risultare utile anche l'artiglio del diavolo in compresse, è infatti un antinfiammatorio naturale di cui si possono assumere fino a 3 compresse al giorno da 300 mg subito dopo i pasti, ma non oltre due settimane di trattamento.



sabato 28 maggio 2016

Alimentazione: Cibi alcalini

Alimentazione: Cibi alcalini, ovvero quegli alimenti che contribuiscono a contrastare la formazione di un ambiente acido nel nostro corpo che se perdura, può facilitare l'insorgenza di alcune malattie. Vediamo quali sono.


Oggi parliamo di cibi alcalinizzanti, cioè quei cibi che contrastano il formarsi di un ambiente acido nel nostro corpo il quale favorisce più facilmente il formarsi di malattie. In generale i cibi una volta ingeriti, possono originare una reazione acida, sottraendo così sali minerali all'organismo, oppure possono scatenare una reazione alcalino-basica e quindi rimineralizzare. Ecco qui un elenco di alimenti alcalini, e quindi altamente remineralizzanti, che è bene consumare sempre in abbondanza. 


Spinaci:  altamente nutritivi e molto alcalini. Sono ricchi di clorofilla , una sostanza parecchio alcalina e simile al nostro sangue per struttura che infatti contribuisce alla ricostruzione del sangue stesso. Gli spinaci sono ricchi di vitamina A, K C, B2, E, acido folico, manganese, ferro, calcio, potassio e fibre alimentari.

Cavolo: conosciuto per contribuire alla lotta contro il cancro, ridurre il colesterolo, ricco di antiossidanti e disintossicanti. Sarebbe opportuno consumare il cavolo 2-3 volte alla settimana,  perchè  estremamente ricco di vitamina K , vitamina A e vitamina C ed essendo a foglia verde ha anche un alto contenuto di clorofilla. Il cavolo contiene  quattro glucosinolati , e appena si mangia , viene digerito velocemente dal nostro organismo così che i glucosinolati vengono facilmente convertiti dall’organismo e contribuiscono alla lotta contro il cancro. Aiuta ad abbassare il colesterolo e una volta cotto a vapore, diventa più efficace a questo scopo.

Cetriolo: è uno degli alimenti più ricchi di acqua, contiene il 95%, ed è estremamente idratante. Sono  presenti le vitamine afferenti ai gruppi B e C e la proto-vitamina A. A queste si uniscono parecchi sali minerali ed oligoelementi. Il cetriolo aiuta i reni nella loro attività di rielaborazione ed eliminazione delle scorie ed essendo un ortaggio in grado di controbilanciare l’eccessiva acidità corporea il cetriolo può rivelarsi utile nella lotta alla gotta. Gli enzimi qui presenti poi sono particolarmente utili per consentire all’organismo di fissare le proteine, prevenire i calcoli e depurare l’intestino.

Broccolo: incredibilmente potente nell’inibire i tumori , sostenere il sistema digerente , sistema cardiovascolare , i processi di detossificazione del corpo e della pelle, il metabolismo , il sistema immunitario , è antinfiammatorio, e inoltre fornisce ampie proprietà antiossidanti. Alimento altamente alcalino.
 
Avocado: per l'elevato contenuto di acido oleico ( che è un omega 9 e simile al grasso olio di oliva ) può diminuire il livello di colesterolo. Inoltre l’acido oleico rallenta lo sviluppo di malattie cardiache , e promuove la produzione di antiossidanti .

Sedano: come il cetriolo è un favorito perché è alcalino e il suo contenuto di acqua è molto elevato, quindi è molto spesso utilizzato come base per zuppe e succhi vegetali. Uno dei grandi vantaggi del sedano è il suo livello di vitamina C , ma contiene anche due elementi nutritivi meno noti che sono lo ftalide che ha dimostrato di abbassare il colesterolo , e le cumarine che  inibiscono diversi tipi di cancro. Il sedano è particolarmente utile nei casi di artrite, osteoporosi, asma, sostegno del sistema immunitario,  infiammazioni.
 
Peperoni: ricco di antiossidanti come flavonoidi, luteolina, quercetina, esperidina, carotenoidi, alfa – carotene, beta – carotene, criptoxantina, luteina, zeaxantina, acidi idrossicinnamici, acido ferulico, acido cinnamico. I peperoni verdi sono legati alla diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari , diabete di tipo II , la degenerazione maculare , il cancro.

mercoledì 25 maggio 2016

Asparagi: tutti i benefici

Asparagi: tutti i benefici. Una miniera di nutrienti benefici per la nostra salute e il nostro benessere che la stagione primaverile ci mette a disposizione. Portiamoli in tavola.


Se la primavera  è foriera di sbalzi di umore e allergie da un lato, dall'altro ci regala tanta frutta e verdura di stagione ricca di benefici. Gli asparagi cadono proprio a proposito. Hanno un sapore particolare è vero e non tutti lo gradiscono ma sono una miniera di nutrienti. Essi infatti contengono fibre vegetali, acido folico e vitamine, fra cui la vitamina A, la vitamina C ed la vitamina E. Tra i sali minerali, il cromo, un minerale che permette di migliorare la capacità dell'insulina di trasportare il glucosio dal flusso sanguigno verso le cellule del nostro organismo.


Fra l'altro alcuni studi hanno dimostrato che gli asparagi possono essere utili alla prevenzione del diabete di tipo 2 . Gli asparagi, sono ricchi di glutatione, che stimola la depurazione dell'organismo, eliminando così sostanze dannose e componenti cancerogeni. Inserire gli asparagi nella nostra alimentazione può essere utile alla prevenzione di alcune forme di cancro, come quello alle ossa, al seno, al colon, alla laringe e ai polmoni. Inoltre, l'acido folico in essi contenuto, in associazione con la vitamina B12, permette la prevenzione dei disturbi che potrebbero affliggere la sfera cognitiva con l'avanzamento dell'età.

Non dobbiamo poi dimenticare  l'amminoacido denominato asparagina, dall'azione diuretica, che aiuta ad espellere il sodio in eccesso. Si tratta di una proprietà particolarmente benefica per coloro che soffrono di ritenzione idrica, edema o ipertensione. La presenza di potassio regola la pressione, il funzionamento dei muscoli, cuore incluso. Dal consumo di asparagi trae beneficio anche il nostro apparato digerente per il contenuto di inulina,  una tipologia di carboidrato che arriva intatto all'intestino e che è una fonte ideale di nutrimento per la flora batterica, con particolare riferimento ai lactobacilli.



martedì 24 maggio 2016

Yamuna Body Rolling: benessere psicofisico

Yamuna Body Rolling: benessere psicofisico. Oggi vi parlerò di un nuova frontiera del fitness, una disciplina che può migliorare tutto il nostro corpo.


Lo Yamuna Body Rolling nasce circa 30 anni fa e prende il suo nome da una donna, Yamuna Zake, che ha dedicato tutta la sua vita alla comprensione delle logiche del corpo e a cercar di capire come, attraverso l’applicazione corretta di esercizi specifici, si potesse migliorare il proprio benessere.

Lo Yamuna Body Rolling fonda i suoi principi nello Hatha Yoga ed è in grado di creare a livello corporeo effetti positivi strutturali a lungo termine.

E' un lavoro innovativo per l'allungamento muscolare profondo, l'elasticità e la tonicità muscolare, nonché la scioltezza delle articolazioni. Migliora la densità ossea e contrasta efficacemente l'usura del tempo.

Indicato come YBR (uai-bi-ar) è un'attività che si svolge in carico, utilizzando delle palle apposite, studiate in dimensioni e consistenza per lavorare nel dettaglio muscoli specifici. Ogni seduta ha come obiettivo quello di rendere consapevoli dei propri movimenti e migliorarli, e si basa su tre semplici principi fondamentali: stimolazione dell'osso, stimolazione del tendine e stimolazione del muscolo.

Il risultato è un senso di benessere complessivo, maggior elasticità di movimento, eliminazione dei dolori articolari, riduzione degli infortuni legati al movimento. Tutto ciò grazie al fatto che questo metodo si applica a tutto il corpo, dalla testa ai piedi, grazie all'esistenza di routine specifiche per ogni parte del corpo che ha bisogno di essere trattata. Sin dalle prime lezioni è possibile constatare il miglioramento e grazie al lavoro personalizzato si superano i problemi associati a limitazioni articolari e muscolari e, favorendo l'allineamento, si migliora la postura.

5 lezioni per stare bene, 10 per migliorare il proprio aspetto!

Lo YBR prevede un' importante lavoro di rinforzo della colonna vertebrale, in conseguenza del quale si ristabilisce nel nostro corpo un flusso energetico ottimale, che ci fa sentire fisicamente più leggeri e più attivi. Questa pratica si associa proficuamente agli sport svolti abitualmente, in quanto facilita e favorisce il conseguimento di risultati avanzati in un tempo inferiore, grazie alla elasticità muscolare e alla scioltezza articolare che conferisce a chi lo svolge.

Soprattutto lo YBR si pone come un potente anti-infortunio delle nostre attività quotidiane o ricreative, tanto da poterlo definire:

• indispensabile per chi corre, per evitare gli infortuni della corsa o per porvi rimedio: problemi alle ginocchia, infiammazioni dei tendini, spina calcaneale, fascite plantare sono solo alcuni dei casi che hanno trovato giovamento;

• utile a chi gioca a golf e a tennis, per migliorare l'elasticità e apertura dell'articolazione della spalla;

• irrinunciabile per chi danza, per la possibilità di movimento e scioltezza a livello dell'anca, nonché per il lavoro di rinforzo sui piedi e la capacità di fornire un allungamento profondo e unico dei muscoli.

Controindicazioni relative a situazioni particolari:

• Interventi chirurgici: attendere almeno 3 mesi dalla data dell’intervento;

• Radioterapia: attendere almeno 6 mesi e richiedere il permesso del medico;

• Sarcoma osseo di vario tipo: astenersi totalmente dal body rolling.

ATTENZIONE: Allenatevi solo con Insegnanti Certificati. Il Body Rolling per dare benefici, e non nuocere, deve essere di Qualità.


Uromodulina, proteina dell'ipertensione

Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è tutt'ora un mistero per gli studiosi. Scoperta oltre 50 anni fa, non è ancora chiaro il suo funzionamento.


Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è da anni oggetto di studio. Si sa che è la proteina responsabile dell'ipertensione, ma è ancora oggetto di studio. Il gruppo guidato da Luca Rampoldi, dell'Istituto Telethon Dulbecco presso l'Istituto San Raffaele di Milano, in collaborazione con Olivier Devuyst, dell'università di Zurigo, Paolo Manunta, dell'Università San Raffaele, e Maria Pia Rastaldi del Policlinico di Milano, è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine, è impegnato proprio in questa ricerca.


Da anni questo gruppo di ricerca studia una rara malattia renale dovuta a difetti nel gene che contiene le informazioni per l’Uromodulina, la proteina più abbondante normalmente presente nelle urine. Sebbene questa proteina sia stata scoperta più di 50 anni fa, la sua funzione biologica continua ad essere un mistero. Il punto di partenza di questo lavoro è stata la scoperta che alcune varianti comuni del gene dell’Uromodulina, in particolare della regione che ne regola l’espressione e quindi la produzione, sono associate ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione e danno renale nel corso della vita.

La produzione di Uromodulina determina la comparsa di ipertensione già in giovane età, ma anche che una riduzione dell’apporto di sale nella dieta è sufficiente per ripristinare valori normali di pressione sanguigna. «La nostra ipotesi – continua il ricercatore – è che questa proteina favorisca il riassorbimento di sale e acqua a livello renale, con un meccanismo che abbiamo parzialmente identificato. Alti livelli di espressione provocano un maggiore riassorbimento di sodio, potenziando l’azione di una specifica proteina di trasporto localizzata nel rene: questo si traduce in un aumento della pressione sanguigna. La prova del nove? Somministrando un potente diuretico che ha come bersaglio proprio questo sistema di riassorbimento, abbiamo riscontrato un maggiore effetto del farmaco sulla pressione negli animali “superproduttori” di Uromodulina».


lunedì 23 maggio 2016

Riniti allergiche: olio di ravensara

Riniti allergiche: olio di ravesara per respirare meglio. L'olio essenziale di ravensara infatti è particolarmente adatto in caso di riniti allergiche, che costituiscono una delle maggiori problematiche primaverili.


Esistono alcuni proverbi che dicono: "Aprile non ti scoprire", "Maggio non ti fidare", "Giugno fai coem ti pare", ed in effetti non possiamo dire che il clima concili molto l'alleggerirsi, ma non si tratta solo di questo, Aprile è il mese peggiore per chi soffre di riniti allergiche, ma spesso anche nel mese di Maggio le problematiche persistono. Dal momento in cui compaiono i primi sintomi di prurito al naso o starnuti, per calmare l’irritazione e disinfiammare le mucose congestionate possiamo usare l’olio essenziale di Cinnamomun camphora,  albero originario del Madagascar noto col nome di ravensara, che in lingua malgascia significa “foglia benefica”.



Completamente atossico, possiede una potente azione antivirale, antibatterica, tonica ed espettorante,  è il rimedio ideale per liberare le vie aeree, sfiammare le mucose irritate, prevenire e curare rinofaringiti. Si rivela particolarmente efficace in tutti i casi di edema delle mucose otorinofaringee, grazie alla sua attività antiedematosa che stimola il drenaggio delle tossine intrappolate nelle mucose.

In caso di rinite, basta ungere con 3 gocce di olio essenziale di ravensara i bordi delle narici 2-3 volte al giorno per favorire la liberazione del naso dal muco e sfiammare le mucose dell’albero respiratorio.



domenica 22 maggio 2016

Quinoa: cinque proprietà

Quinoa: cinque proprietà. Impariamo a conoscere la quinoa, considerato un alimento povero e invece ricchissima di proprietà benefiche. Cinque buone ragioni per introdurla nella propria dieta.


La quinoa oggi molto diffusa anche da noi, è stato ed è un alimento povero dei contadini delle Ande, è ricercatissimo per le sue proprietà. I suoi semi possono essere bianchi, rossi o neri, ed è erroneamente definito cereale anche se in realtà non lo è. In Italia ha subito uno straordinario boom di vendite tale che si è diffusa anche nei supermercati, e ora è stata introdotta anche nei menù di molti ristoranti. 


Contiene proteine ( 13 %), carboidrati ( 60,1 %), grassi ( 6,7%), fibra alimentare ( 8,6%), alcuni minerali tra cui, particolarmente abbondante la presenza di magnesio, il sodio, il fosforo, il ferro e lo zinco. Vi sitrovano alcune vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina E. In più ha due importanti aminoacidi: la lisina, importante per la crescita delle cellule cerebrali, e la metionina, molto importante in quanto è essenziale nell'essere umano e va assunta tramite alimentazione, poiché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla; la metionina svolge un ruolo attivo nella metabolizzazione dell'insulina.

In sintesi possiamo riassumere le sue proprietà in cinque punti:

1 – È molto ricca di ferro, più degli spinaci;
2 – Ha più proteine della soia, simili a quelle di carne, pesce e uova;
3 – Contiene i dieci aminoacidi essenziali;
4 – È ricca di sali minerali, fibre, acidi grassi Omega 3 e 6;
5 – È gluten free, dunque adatta ai celiaci.

sabato 21 maggio 2016

Fragole e benessere

Fragole e benessere, un matrimonio davvero felice. Dato che siamo nel pieno della stagione delle fragole, consiglio a tutti di farne delle fantastiche scorpacciate e usufruire delle loro tante qualità vediamo insieme quali.


Anche se il tempo è incerto siamo nella stagione delle fragole, uno dei frutti che io preferisco, insieme alle ciliegie.  Oltre ad essere deliziose, le fragole sono un frutto che fa bene sotto vari aspetti. Ottime alleate della bellezza perché costituite per il 90% di acqua, quindi idratanti, poche calorie a tutto vantaggio della linea, anche per gli enzimi che le fragole contengono perché attivano il metabolismo dei grassi. Contengono fibre che aumentano il senso di sazietà, aiutano a regolarizzare l'intestino, ci fanno assorbire meno grassi e zuccheri.


Grazie alla vitamina C aiutano ad assorbiere meglio il ferro, utile per la formazione dei globuli rossi, per i muscoli, per la produzione di collagene, che tutti sappiamo è un antirughe, in più il collagene rafforza i capillari, e quindi aiuta a ridurre laritenzione idrica e la cellulite. Considerate poi che le fragole son ricchissime di potassio. Per chi ancora non lo sapesse, le fragole contengono xilitolo, che previene la placca dentale, abbatte i germi che causano l'alitosi.

Un altro motivo per farne scorpacciata? Il contenuto di acido folico che contengono in abbondanza aiuta a mantenere la memoria. Ma sappiamo acquistarle correttamente? Tenete presente che per acquistare delle buone fragole dovete:

- Preferire un prodotto italiano e acquistare le fragole quando sono di stagione, in primavera.
- Sceglire le fragole turgide con colore rosso vivo e uniforme, e con picciolo ben attaccato al frutto.

- Se le fragole sono in vaschetta, controllare che non vi siano frutti ammaccati o ammuffiti, perché nel giro di poco la muffa si può estendere a tutta la confezione.

Lo sciroppo di Yacon

Lo sciroppo di Yacon, dal gusto fruttato, ha un'infinita quantità di proprietà benefiche per la nostra salute: regola la glicemia, è saziante, favorisce la digestione, aiuta a dimagrire, riduce il colesterolo.


Oggi parleremo dello sciroppo di Yacon, che si ottiene dalla radice della omonima pianta, e originaria dell'America meridionale. Si ottiene grazie ad un evaporatore con un processo simile a quello da cui si ottiene lo sciroppo d'acero ed ha un gusto fruttato.  Circa il 50% è costituito da oligofruttosio, carboidrato complesso e difficilmente digeribile che garantisce a questo sciroppo un bassissimo contenuto di calorie e tanti benefici per la salute.


Oltre all'oligofruttosio lo sciroppo di Yacon contiene molti principi nutritivi: minerali (in particolare il potassio), fibre alimentari, antiossidanti,  in particolare i polifenoli utili al sistema immunitario per combattere i radicali liberi. Ma vediamo quali sono le sue proprietà.

Regola la glicemia:  grazie all’oligofruttosio, che il nostro intestino non è in grado di assimilare, non viene alterata sensibilmente la quantità di zucchero presente in circolazione. Viene ridotta così la sensazione d’appetito nel corso della giornata, e regolate la produzione di insulina (e aumentare la sua funzionalità) e di conseguenza ridurre il rischio di ammalarsi di diabete di tipo II.

Sopprime l’appetito:  regola la produzione di un ormone, la grelina, responsabile dell’appetito. Aiuta quindi a sentirsi sazi più in fretta. Grazie all'alto contenuto di fibre permette di riempire lo stomaco più velocemente e prolungare questa sensazione a lungo.

Aiuta a dimagrire: limitando l’appetito, consente di limitare le porzioni. Può essere utile a chi  soffre di fame nervosa, ossia mangiano esclusivamente come risposta allo stress o alla tristezza, senza averne realmente necessità.

Favorisce la digestione: stazionando a lungo nel tubo digerente, fermenta, favorendo la proliferazione dei batteri che formano la flora intestinale. Inoltre, le fibre alimentari contenute nello Yacon favoriscono il transito del cibo e permettono un miglior assorbimento delle sostanze nutritive.

Riduce i trigliceridi e il colesterolo:  favorisce una riduzione sensibile dei livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.

Rafforza l’apparato scheletrico:permette all’intestino di assimilare in maniera più efficace alcuni minerali come il calcio, il fosforo e il magnesio, fondamentali per la formazione e il mantenimento delle ossa.

Rafforza il sistema immunitario: grazie ai polifenoli, che sostengono l’azione del sistema immunitario contro i radicali liberi.

Stimola la diuresi: favorisce la diuresi, limitando quindi il rischio di infezioni e infiammazioni nonché la formazione di calcoli renali.

Aumenta la fertilità dell’uomo: alcune ricerche (al momento eseguite solo su cavie di laboratorio) hanno evidenziato una relazione tra l’assunzione di sciroppo di Yacon e l’aumento della produzione di sperma. Non è ancora chiaro il motivo per cui questo avvenga, né se sugli esseri umani possa succedere altrettanto, ma se così fosse potrebbe essere una splendida notizia per chi ha problemi di fertilità.

Dosaggio: un cucchiaio da tè prima almeno 30 minuti prima di di cominciare ogni pasto della giornata, così da  favorire la soppressione della fame. Chi ha intezione di perdere peso non deve aspettarsi risultati miracolosi in poco tempo, bisogna abbinare anche l'esercizio fisico. Essendo un dolcificante naturale molto efficiente e soprattutto con pochissime calorie, può essere usato anche da chi non ha necessità di dimagrire, quindi  il dosaggio dipende dal gusto personale. È importante non superare le quantità giornaliere consigliate per evitare eventuali effetti collaterali.

Avvertenze: è un alimento assolutamente sicuro e naturale. La radice da cui è estratto viene consumata da secoli dalle popolazioni dell’America latina senza che ci sia alcun tipo di problema per la salute. Dato che fa parte della famiglia dei girasoli, chi è allergico a questo tipo di piante, dovrebbe evitare di assumere lo sciroppo, per non rischiare di andare incontro a reazioni allergiche anche molto gravi.
Inoltre chi soffre abitualmente di feci liquide o diarrea potrebbe notare un’intensificazione della frequenza degli attacchi in caso di assunzione.

Se, per motivi di salute state facendo una dieta particolarmente rigorosa consultate un medico prima di cominciare a consumare questo prodotto, in modo da essere sicuri che sia compatibile con il regime alimentare che state seguendo. Sono possibili casi di intossicazione, se si supera il dosaggio giornaliero consigliato sulle confezioni. I sintomi, tuttavia, non sono molto gravi e sono tutti a carico dell’apparato gastrointestinale. I più comuni sono nausea, vomito, flatulenza, feci morbide o diarrea.

venerdì 20 maggio 2016

Le virtù dell'Achillea

Le virtù dell'Achillea sono molte, in particolare in fitoterapia. Oggi cerchiamo di descrivere le sue proprietà e farne tesoro.


Le virtù dell'Achillea erano conosciute già nell'antichità, lo stesso Plinio il Vecchio la descrive come pianta cicatrizzante ed emostatica. Si tratta di una pianta molto semplice, con fiori a capolino ricca di principi attivi.

L'Achillea infatti contiene: tannini, rutina, oli essenziali, steroli, achillina, acido achilleico, sali di potassio, mucillagini. Per la fitoterapia vengono utilizzate le parti aeree, i fiori e le radici, sia fresche che essiccate. L'Achillea può essere utilizzata per vari tipi di disturbi legati al ciclo mestruale, allo stomaco, alla pelle, ai capelli, allo stomaco.

Per ciò che riguarda i disturbi legati al ciclo mestruale, l'achillea si rivela utile nel contrastare i dolori e i flussi troppo abbondanti. Allo stesso tempo favorisce l'afflusso di sangue nella zona pelvica e all'utero.

E' protettrice della pelle, in particolare in caso di piccole ferite o irritazioni, l'achillea svolge allo stesso tempo un'azione emostatica (cioè blocca il flusso sanguigno), sfiammante, disinfettante e cicatrizzante. Inoltre si rivela essere molto utile per la cura della pelle in caso di eccessiva esposizione al sole, poiché grazie alla presenza di fitomelatonina, aiuta a contrastare i meccanismi antiossidanti ed evita i cedimenti cutanei. Tra l'altro, la fitomelatonina svolge anche un'ottima azione antirughe perché fortemente idratante.

Oltre alla pelle, l'achillea è ideale anche per la cura dei capelli, soprattutto per renderli più sani e forti. Infatti è possibile preparare un lozione da applicare sia al mattino che alla sera almeno due volte a settimana, miscelando in tre quarti di litro di acqua bollente 30 grammi di ortica e 30 grammi di achillea millefoglie per circa dieci minuti, filtrare e bagnare i capelli puliti spazzolandoli per almeno cinque minuti con la lozione.

Infine, grazie all'azione antispasmodica e antinfiammatoria dell'achillea, è possibile aiutare lo stomaco, favorendo con un infuso di questa utile pianta, la digestione e contrastare la dispepsia. L'infuso di achillea, arricchito con petali di rosa, basilico e menta, preso dopo i pasti, è un toccasana per l'apparato digerente.

giovedì 19 maggio 2016

Gravidanza e Nausea: rimedi naturali

Gravidanza e Nausea: rimedi naturali. La gravidanza è un periodo davvero delicato per una donna e quando compare la nausea diventa davvero difficile. Ma contrastarla naturalmente si può, previo consulto medico, naturalmente. Vediamo come. 


Capita molto sovente che nel primo trimestre della gravidanza la nausea sia un problema molto fastidioso che crea non pochi problemi. La causa è dovuta allo squilibrio ormonale che colpisce in questi casi una percentuale di circa l’85% delle donne.


Spesso questa fastidiosa sintomatologia si manifesta a pochi giorni dal concepimento e l’ormone responsabile di questo stato è l’HCG (Gonadotropina corionica umana) che viene prodotto dalla placenta. Per alleviare la nausea ci si può affidare ad alcuni rimedi naturali, pur consultando sempre e comunque prima il proprio medico.
Una volta ricevuto il benestare del ginecologo si può procedere con alcune delle soluzioni naturali, risparmiando a voi stesse e al vostro bambino un uso non necessario di farmaci.

 Per ridurre la nausea si può masticare una fetta sottile di patata oppure uno spicchio di limone, mandarino o pompelmo. Gli agrumi sono ottimi anche per la preparazione di infusi e decotti per alleviare il fastidio e contribuire nei mesi invernali a donare tepore e rilassatezza. Molto efficace è anche lo zenzero, che mostra una particolare efficacia nel combattere anche altri tipi di nausea derivati ad esempio dal mal d’auto o d’aereo. In cucina può essere impiegata la radice fresca, facendo però attenzione a non superare una dose giornaliera di 1-2 grammi. Lo zenzero lo si può assumere anche attraverso degli ottimi infusi, magari associandolo alla camomilla che inoltre può contribuire a mitigare anche il mal di stomaco.


Usufruite anche delle proprietà benefiche della menta o del finocchio. Alcune foglioline della profumata pianta sono poi utili da odorare nei momenti di nausea, possono già così contribuire nei casi più lievi a eliminare il fastidio. In alternativa è possibile consumarla anche in abbinamento al tè verde, meglio se lasciato raffreddare per qualche minuto prima di berlo.



Durian il superfrutto che si Ama o si Odia

Durian il superfrutto che si Ama o si Odia, tanto benefico e ricco di nutrienti ma dal sapore e odore così particolari da suscitare amore o odio. Partiamo dalle sue caratteristiche migliori: i suoi nutrienti e scopriamolo insieme.


Il durian, scientificamente durio zibethinus è considerato un super frutto ma è molto particolare perché o si ama o si odia e questo a causa del suo odore e sapore intenso. E' ancora poco noto in Italia, mentre è molto diffuso nei Paesi asiatici, Malesia e Thailandia dove si trovano veri e propri locali che si occupano della vendita e del consumo di questo frutto.

Il durian viene aperto su tutti e quattro i lati per evitare che le sue esalazioni possano accumularsi al chiuso. Purtroppo l‘odore del durian è piuttosto nauseante, già prima che venga aperto, somiglia in effetti a qualcosa di putrefatto o andato a male per cui ci sono particolari divieti nell’adoperarlo negli ambienti chiusi.


Anche per ciò che concerne il sapore vi sono delle particolarità perchè è molto ricco ed intenso, e questo non lo rende adatto a tutti i palati. Infatti chi lo assaggia, deve prepararsi ad un’esplosione di sapori molto diversi tra loro (dal dolce al piccante) con una consistenza burrosa. La sua buccia è dura e di colore verde o marroncino chiaro ricoperto da spine. Ma cosa contiene? Principalmente acqua,  ma anche carboidrati, proteine, sali minerali (in particolare fosforo, potassio, magnesio, ferro, calcio, sodio, rame, manganese e zinco), grassi e fibre. Inoltre è molto ricco di vitamine, in particolare la C , insieme a sostanze come antociani e flavonoidi.

Date dunque le sue proprietà antiossidanti oltre a rallentare l'invecchiamento è ottimo per il  benessere del sistema cardiocircolatorio con l’apporto di magnesio. Per la presenza di flavonoidi, svolge un’importante azione antivirale e preventiva di patologie tumorali. La medicina tradizionale cinese, lo usa per accelerare il metabolismo in gravidanza ed è considerato utile per favorire il benessere di tutti gli organi. Lo si può consumare fresco oppure come ingrediente per la preparazione di salse, condimenti e creme e ne possono essere mangiati anche i semi, dopo averli tostati, lessati o saltati in padella.

martedì 17 maggio 2016

Unghie: rimedi alle micosi

Unghie: rimedi alle micosi. Per le micosi alle unghie, ci sono vari rimedi naturali da poter usare insieme ad alcuni piccoli logici accorgimenti per prevenirle. 


Le unghie possono essere vittime di funghi che generano le ben note micosi o onicomicosi. Le micosi se trascurate o non trattate adeguatamente possono nei casi più gravi portare alla rimozione chirurgica dell'unghia. Queste affezioni si manifestano spesso con il cambiamento della colorazione dell'unghia, che può variare dal  bianco al giallastro sotto la punta delle unghie di mani e piedi.


Nella maggior parte dei casi le micosi delle unghie interessano i piedi, che per gran parte dell'anno sono chiusi nelle scarpe dove solitamente si crea un ambiente caldo/umido che favorisce il proliferare dei funghi. I funghi però si possono anche contrarre in luoghi come spiagge e piscine.

Le micosi delle unghie inoltre necessitano per guarire di tempo, cure e costanza . Per contrastarle possiamo comunque ricorrere ad alcuni rimedi naturali e in ogni caso ciò non ci esime da alcune pratiche quotidiane per la prevenzione. E ora vediamo i rimedi.

Alimentazione: la migliore prevenzione contro le malattie passa per l’alimentazione. Per prevenire e contrastare l’onicomicosi può essere utile limitare il pane e prodotti contenenti lieviti, inclusa la birra. Melgio ridurre il ricorso a zucchero o prodotti dolcificati. Via libera invece a tutti quegli alimenti o bevande che contribuiscono a tenere alte le risposte immunitarie dell’organismo, come Tè Pu-Erh, yogurt e tanta frutta e verdura di stagione.

Aceto: è capace di inibire la crescita di alcuni tipi di batteri. Si può fare quotidianamente un pediluvio di 15-20 minuti in una miscela composta per un terzo di aceto bianco e per due terzi d’acqua tiepida. Fate attenzione: i soggetti più sensibili potrebbero andare incontro ad irritazioni della pelle, in questo caso è opportuno ridurre le quantità di aceto. Terminato il pediluvio è infine importante risciacquare e asciugare molto accuratamente i piedi.

Tea tree oil: applicato direttamente sull’unghia infetta, o diluito in acqua come pediluvio. E’ sufficiente far cadere qualche goccia di olio dell’albero del tè (Melaleuca alternifolia) direttamente sulla zona infetta e lasciar asciugare. I principi di tale olio sono infatti in grado di danneggiare la membrana del fungo senza intaccare i tessuti sani.

Aglio: grazie al suo elevato potere antibatterico e antimicotico. E’ possibile ridurne a poltiglia uno spicchio, da applicare sulla parte interessata, avvolta in garza sterile.

Sale da cucina: per pediluvi da arricchire con qualche chiodo di garofano, per migliorarne l’efficacia antibatterica.

In ogni caso la prevenzione è sempre la migliore arma, perciò è necessario combattere l'umidità lasicando  respirare i piedi, quindi è bene approfittare dei mesi più caldi per indossare scarpe aperte, e  in inverno evitare scarpe troppo strette. Inoltre è bene asciugare sempre perfettamente i piedi dopo averli lavati. Potete chiedere al vostr oerborista di fiducia gli oli essenziali più adatti, come la lavanda ad esempio,  con specifico potere antimicotico, antisettico e disinfettante, specifici per la cura e pulizia dei piedi.

Usate inoltre la logica, ed evitate di camminare scalzi in luoghi pubbici, in special modo nei locali doccia di piscine o palestre. Tagliate le unghie nel modo corretto, evitando di andare troppo in profondità, creando bordi regolari e lasciandole appena più lunghe della pianta del piede, avendo cura di sterilizzare strumenti quali forbici e tagliaunghie se vi è il sospetto di una possibile infezione in corso. In questo caso sarebbe bene anche lavare in lavatrice con acqua calda calzini e indumenti venuti a contatto con le parti interessate. Altrettanto importante è evitare di condividere asciugamani, scarpe e altri oggetti personali .



Malto: tipi e proprietà

Malto: tipi e proprietà. Ottimo come sostituto dello zucchero, il malto è ricco di proprietà benefiche, buono per i bambini e per i diabetici. Vediamo quali sono i tipi di malto e le loro principali caratteristiche. 


Oggi vorrei parlarvi del malto, un complemento alimentare davvero benefico. E' un dolcificante naturale che si ricava sia dall'orzo che dal riso, ma anche dal frumento e dal mais e si usa spesso nella preparazione di ottimi dolci, creme, gelati. Per consistenza somiglia molto al miele ed è un ottimo sostituto dello zucchero bianco raffinato. Inoltre le sue proprietà benefiche sono davvero molte e degne di essere elencate:  agisce sul sistema nervoso, tonifica l'organismo, regala energia e migliora l'umore.

Sostituitelo allo zucchero bianco: il malto è ipocalorico e nemico della carie.  È fonte di vitamine e sali minerali, in particolare potassio, sodio e magnesio. Alcuni studi, hanno rivelato che, il maltolo (sostanza in esso contenuta) contrasta l'insorgere di patologie tumorali.

Benefici in base al cereale da cui si ricava: il malto di riso,  è particolarmente utile in caso di vulnerabilità polmonare e bronchiale,  allevia gonfiori addominali e problemi intestinali. Il malto d'orzo, invece, ha una specifica funzione disintossicante e depurativa del fegato, aiutandolo ad eliminare le scorie in eccesso. Quello di mais, ha azione benefica sulle vie urinarie, proteggendo l'apparato uro-genitale da cistiti, infiammazioni, bruciori. Contrasta la stanchezza e le occhiaie profonde. Il malto di frumento, invece, è utile per prevenire e curare gonfiori, irritazioni, rossori oculari e congiuntiviti.

Bambini e diabetici:  ottimo surrogato del miele anche per chi ha scelto uno stile alimentare privo di ingredienti di origine animale, come quello vegan. Spalmato sul pane è un' ottima prima colazione o una golosa merenda. Consumato con le noci o i formaggi vegan, non vi farà rimpiangere il nettare delle api.

Sostituitelo allo zucchero bianco raffinato per la preparazione di dolci, golose creme e gustosi gelati
Il malto può essere consumato cotto o a crudo. Spalmato sul pane rappresenta una sana e gustosa colazione o merenda




Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico

Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una pianticella spontanea, molto comune delle aree verdi, spesso confusa con l'ortica, ma innocua, che ha delle speciali proprietà curative.


Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una di quelle piante poco conosciute, spesso dimenticate a cui nessuno fa caso. Eppure, è una pianticella molto comune, che cresce nelle aree verdi dove è presente molta vegetazione. Per la sua somiglianza con l'ortica viene evitata, ma a differenza dell'ortica stessa, non è urticante.

Per il ricco contenuto di principi attivi, il lamio è davvero una pianta dalle molte particolarità, essa infatti contiene: tannini, saponine, mucillagini, glucoside, flavonoidi, iridoidi, tutti principi, questi, che la rendono una pianta molto utile alla salute. Vediamo perché.

Il Lamio infatti ha moltissime proprietà benefiche: è astringente, emostatico, decongestionante (in particolare a livello pelvico), sedativo, espettorante (favorisce infatti l'eliminazione dei muchi bronchiali), normalizza la secrezione sebacea, depurativo, tonico dell'organismo. Ma come usarla per beneficiare appieno dei suoi principi?

In caso di ipertrofia prostatica, menopausa, disturbi del tratto urogenitale, il lamio si dimostra molto efficace e può essere usato anche per irrigazioni interne in caso di leucorrea, metrorragie e dismenorrea. Ma è anche un ottimo digestivo e grazie al suo contenuto di mucillagini, è ottimo per le irritazioni gastriche e la flatulenza.

Con il lamio si posso fare anche gargarismi utili alle infiammazioni orali e della gola, inoltre, per le proprietà depurative è utile anche nell'eliminazione degli acidi urici e quindi efficace contro la gotta. Come assumere il lamio?

Si può usare l'intera pianta in cucina per la preparazione di ottime insalate, in particolare nel periodo estivo, oppure negli impasti di gnocchi, ma più comunemente, il lamio viene usato per decotti e tisane. Si può optare anche per l'estratto alcolico o la tintura che si trovano nelle erboristerie e nelle farmacie.

Per il decotto o la tisana si usa invece circa 1 grammo di lamio e 1 litro di acqua La polvere di fiori secchi: un pizzico al giorno nel miele o nella marmellata Decotto concentrato (solo per uso esterno): una manciata di pianta per litro d'acqua


lunedì 16 maggio 2016

Tisana alla Salvia e Rosmarino

Tisana alla Salvia e Rosmarino, un ottimo rimedio per la cura delle vie respiratorie, per il fegato, per la memoria, ma non solo. 


Teniamo troppo spesso in poca considerazione ciò che alcune piante aromatiche, normalmente usate in cucina, possono fare per farci stare meglio oltre che insaporire i nostri piatti. Sto parlando di salvia e rosmarino che insieme, possono dare origine ad una tisana veramente benefica, e tra l'altro molto facile da preparare.  


A cosa serve questa tisana? Il rosmarino agisce sulle vie respiratorie, grazie alla presenza dell'olio essenziale, aiuta il fegato a ripulirsi dalle tossine, dà una mano alla memoria e contribuisce a tenere sotto controllo il dibate. La salvia, migliora l’attività digestiva e cura il mal di stomaco. Il loro utilizzo combinato viene inoltre indicato come tonico ed energizzante.

Occorrente: un rametto di rosmarino o in alternativa un cucchiaio di aghi o foglie; 2 o 3 foglioline di salvia; Una tazza d’acqua.

Versare la tazza d’acqua in un pentolino e inserire al suo interno le foglie di rosmarino e salvia. Mettere sul fuoco fino a ebollizione, poi lasciare riposare circa 5 minuti il tutto a fuoco spento. Filtrare la tisana e lasciare raffreddare fino a che abbia raggiunto una temperatura tale da renderla bevibile. Si può dolcificare con del miele o con zucchero di canna. Potete anche portare prima l'acqua a ebollizione e inserire solo a quel punto le foglie di rosmarino e salvia. Tenere in infusione per 10 minuti e procedere al filtraggio e parziale raffreddamento.

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.