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lunedì 27 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: un giardino sul tetto, tradizione norvegese


Ho sempre sognato di vivere in campagna, essere circondata dal verde e dagli amici alberi,  assaporare l'aria pura e l'odore del verde, ma ahimè vivo in un condominio, e sono circondata da svariate attività commerciali. Ma non ho perso le speranze di coronare questo sogno, poichè posso prendere spunto dalla tradizione norvegese dei tetti verdi, magari me lo potrò gustare durante una breve vacanza. Una tradizione che rischiò di perdersi e che all'inizio del secolo scorso, il governo norvegese fece di tutto per salvare.

I tetti verdi in Norvegia sono molto antichi. Da centinaia di anni, le case vengono costruite con queste splendide coperture ricche di manto erboso, arbusti e piante di ogni genere. In Scandinavia, i tetti erano probabilmente ricoperti di corteccia di betulla e zolle di terra fin dalla preistoria. Durante la dominazione vichinga e nel Medioevo la maggior parte delle case aveva i tetti a zolle. Nelle zone rurali, si trovavano ovunque fino agli inizi del 18° secolo.  Allora, all'indomani della rivoluzione industriale apparvero i primi tetti di tegole prima nelle città e poi sulle case rurali. 

In seguito, il ferro e altri materiali industriali stavano prendendo campo, minacciando le antiche tradizioni dei tetti verdi. Tuttavia, poco prima della loro estinzione, vennero salvati, proclamando un vero e proprio revival delle tradizioni vernacolari. Oggi è ancora boom. È stato incentivato un nuovo mercato dai rifugi e dalle case vacanza. Allo stesso tempo, i musei a cielo aperto e i movimenti di tutela hanno posto delle restrizioni per salvaguardare le antiche tradizioni costruttive. Ecco perché i tradizionali tetti verdi sono riusciti a riapparire ponendosi come alternativa ai materiali moderni. Ce n'è per tutti i gusti. Alcune ospitano un semplice tappeto d'erba, altre frumento o avena, piccoli alberi e fiori.

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Usnea barbata

L'Usnea barbata è una potente fonte di acido usnico che viene utilizza in csmetica e farmacologia, poichè ha la mialgiore combinazione tra contenuto in principio attivo, facilità di crescita e produzione di biomassa. Si tratta di un potente antibiotico efficace contro i batteri Gram-positivi, inclusi Staphylococcus, Streptococcus ed altri batteri come il Mycobacterium tuberculosis. Agisce anche contro alcuni funghi patogeni. Sembra possedere anche attività antivirale, antiprotozoaria, antimicotica, anti-infiammatoria ed analgesica. L'acido possiede anche altre caratteristiche, come l'assorbimento delle radiazioni ultraviolette, proprietà di conservazione, proprietà di inibizione della crescita batterica. Agisce anche come antierbivoro ed antiparassitario nonché come insettifugo.
USNEA BARBATA
E' un lichene noto per le sue proprietà antibatteriche, antifungine, calmanti della tosse, fluidificanti e lenitive. Assumere 20 gocce al giorno di tintura madre in un po' d'acqua, 2 volte al giorno, fino la miglioramento.

domenica 26 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale. Uncaria


Le popolazioni andine la chiamano “unghia di gatto”, per la somiglianza delle sue spine alle unghie di questo felino
UNCARIA
Se ne usa la corteccia. Sperimentalmente, gli estratti di uncaria stimolano la produzione di interleuchina (elemento che difende l'organismo), prevengono la formazione di radicali liberi, presentano attività antinfiammatoria e soprattutto immunostimolante. E' antivirale, antidolorifica, cicatrizzante. Recentemente è stata dimostrata la sua capacità di inibire la proliferazione di cellule tumorali umane in due linee cellulari leucemiche e in una linea cellulare di linfoma B. E' utile in caso di stat infiammatori (artriti, reumatismi, artrosi ecc.) e infettivi cronici. Assumere 500 mg di polvere in compresse 3 volte al giorno, per 1-3 mesi. I bambini possono prendere 250 mg di polvere 1-3 volte al giorno.

sabato 25 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, oli essenziali, Trifoglio rosso

Il Trifoglio rosso delizia i nostri occhi con fiori dal vermiglio colore, come pannocchie che dondolano il  loro capo al vento gentile.
TRIFOGLIO ROSSO
Se ne usano le parti aeree. Gli isoflavoni del trifoglio, a differenza degli estrogeni di sintesi, presentano nella loro componente aglicolica un affetto agonista/antagonista sui recettori per gli estrogeni e consentono un intervento senza rischi di effetti collaterali per i disturbi della menopausa, ma anche per la prevenzione di certe forme tumorali. Assumere 40-60 mg di estratto una volta al giorno per 12 settimane.

venerdì 24 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Timo volgare

In un giardino che ben conosco, c'è un angolo dedicato al timo, odoroso e benevolo. Esso accompagna molte pietanze e dà un aroma particolare a i cibi su cui viene generosamente sparso.
TIMO VOLGARE
Se ne usano le sommità fiorite. Ha proprietà antimicrobiche, espettoranti e mucolitiche, antispastiche, digestive. Impieghi: malattie da raffreddamento, tosse, cattiva digestione. L'olio essenziale ha gli stessi impieghi delle sommità fiorite, ma è più efficace. Assumere 2-3 gocce di olio essenziale al giorno, ponendole in un cucchiaino di miele, fino al miglioramento. In alternativa, versare una tazza di acqua calda su un cucchiaino di sommità fiorite essiccate, attendere dieci minuti, filtrare e bere 2-4 tazze al giorno. Per i bambini metà dose.

giovedì 23 gennaio 2014

IO E CHICCA


Il leggero sonno del mattino brumoso, viene interrotto da un proiettile che salta sul letto e da piccoli passettini sulla morbida superficie del piumone. Ho gli occhi ancora chiusi e indugio  nell'astrale mondo del sonno, ma sono consapevole che il mio viaggio nell'ignoto sta volgendo al termine, qualcuno sta insistentemente leccando il mio naso e mordicchia il mento, è ora di alzarsi. Apro un occhio, sono naso a naso con un musetto nero e peloso,  due suadenti occhi color della corteccia degli alberi e degli strani sommessi vocalizzi, le cui onde sonore si spandono nella penombra della stanza. Pigramente metto da parte il piumone, metto fuori una gamba,  poi l'altra e da seduta mi guardo intorno, ma il musetto peloso non vuole più aspettare: è tempo di scendere le scale e affacciarsi in cucina. Il proiettile peloso mi precede con un'energia a me sconosciuta e mi attende sulla porta, mi fa entrare e prima che io possa vocalizzare un afono buongiorno, sale sul suo trono e mi chiama con la zampa: sono stata svegliata per questa ragione, produttrice di coccole 24 ore su 24, coccole che si devono manifestare in grattini sul collo, lisciatine di pancia, stropicciamenti d'orecchie. Vi è un tempo per tutto, ma questo tempo è fuori dalle linee spazio temporali. Questa operazione richiede impegno e dedizione e va effettuata a digiuno, ogni altro impegno deve necessariamente attendere. A seguire, tappa in bagno, per le abluzioni mattutine, con il musetto peloso  che osserva curioso ogni metodico gesto mattutino e si promuove assistente alla vestizione. Eccomi di ritorno in cucina,  preparo il cappuccino di latte di soia, morbido e schiumoso, e sistemo due fette di ciambella fatta in casa su un piattino che mi ricorda la ceramica provenzale, mentre il musetto peloso conta il tempo: fame, fame, fame!
E' il momento di inzuppare la ciambella nella schiuma......e condividere la mia porzione con due occhi golosi e un nasetto che si nasconde fra le zampine; il linguaggio del corpo non può essere frainteso: "Ti prego, dammi un pezzetto di ciambella, ti prego, ti prego!"
Spartisco la mia colazione, assistendo ad una danza improvvisata solo per me, alla fine della quale mi ritrovo pronta per uscire a fare una passeggiata lungo campi disseminati di frutteti, guidata da una dolce "bambina pelosa" le cui orecchie saltellano su e giù mentre trotterella accanto a me, lanciandomi di tanto in tanto uno sguardo innamorato.

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Salvia

La salvia è un'odorosa erbetta romatica che di solito usiamo in cucina per insaporire i nostri piatti, anche quelli più semplici. In verità io la adoro fritta, ma va bene anche rosolata......Essa però, nasconde ben altre proprietà oltre a quelle aromatiche.
SALVIA
Se ne usano le foglie e le sommità fiorite. Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, astringenti, stimolanti dell'utero; gli estratti di salvia assunti per via interna riducono la salivazione e la secrezione del latte materno. E' utile in caso di disturbi della menopausa, sudorazione eccessiva, infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti. L'olio essenziale può essere utilizzato in ovuli vaginali contro le vaginiti, ma anche per applicazioni cutanee alla concentrazione dell'1-3%. In caso di infiammazioni della gola, tonsilliti, afte e stomatiti: fare sciacqui e gargarismi con l'infuso preparato versando una tazza di acqua calda su 2-3 foglie di salvia; lasciare in infusione per 10 minuti, poi filtrare. In caso di disturbi della menopausa e ipersalivazione: assumere 25 gocce di tintura madre, in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, per 2 mesi; interrompere per 15-30 giorni e ripetere il cilco di trattamento se necessario.

domenica 19 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Issopo

L'Issopo è una pianta dai fiorellini lilla, romanticamente raggrupati alla sommità dello stelo, come pennacchi, quasi punte di lancia.
ISSOPO
Se ne usano le sommità fiorite. Ha proprietà espettoranti, rilassanti dei vasi sanguigni periferici, sudorifere, antinfiammatorie, spasmodiche. E' utile in caso di malattie da raffreddamento, tosse, asma, dolori al petto dovuti a catarro, coliche. Assumere 3 volte al giorno 15 gocce di tintura madre di anice, diluendole in un po' d'acqua. Proseguire fino alla scomparsa dei sintomi. L'olio essenziale che viene estratto dalle sommità fiorite  è utilizzatocome tonico, stomachico nell'inappetenza, nei catarri intestinali, nelle dispepsie e nelle affezioni bronchiali. Porre una goccia di olio essenziale in un cucchiaino di miele  e prendere dopo i pasti; oppure come espettorante, utilizzare 3 gocce per un massaggio al torace.

venerdì 17 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Eucalipto

Tutti noi conosciamo, anche solo per sentito dire, l'eucalipto, le e sue proprietà balsamiche. Da piccola quando spesso il mio naso era chiuso a causa del raffreddore, facevo suffimigi, china su una pentola di smalto rosso, piena d'acqua bollente in cui avevo versato una fiala di essenza di eucalipto utile a liberare il naso costipato.
EUCALIPTO
Se ne usano le foglie. Ha proprietà antisettiche, antispasmodiche, espettoranti, stimolanti, febbrifughe. Si usa in caso di tosse, malattie da raffreddamento in genere, contusioni, stiramenti e strappi muscolari. In caso di tosse e malattie da raffreddamento: versare una tazza di acqua calda su 2-3 foglie di eucalipto; lasciare in infusione per 5 minuti, quindi quindi filtrare e bere. Praticare delle inalazioni ponendo una goccia di olio essenziale in un catino di acqua ben calda.

giovedì 16 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Equiseto

Il nostro excursus relativo alle erbe in tintura, infuso e olio essenziale ci porta oggi a parlare brevemente  dell'equiseto o coda cavallina.
EQUISETO
Se ne usano le parti aeree. Ha proprietà diuretiche, depurative, tonificanti, rimineralizzanti (per ossa unghie, denti e capelli). La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto stto forma di estratti standardizzati in silicio soprattutto per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico e disintossicante può essere utlizzato l'estratto fluido. Assumere 2-5 gr (1 gr=57 gocce) di estratto fluido 2-3 volte al dì, per 2 mesi; ripetere 3 volte l'anno.

mercoledì 15 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Echinacea

L'Echinacea è presente in molti integratori utili al rinforzo delle nostre difese immunitarie, soprattutto nei periodi autunnali quando le sindromi parainfluenzali la fanno da padrone, impossessandosi delle nostre vie respiratorie. 
ECHINACEA
Se ne usano le radici. Ha proprietà stimolanti del sistema immunitario e antinfiammatorie. I costituenti attivi attualmente ritenuti responsabili delle proprietà antivirali e immuno stimolanti sono molteplici, dalle glicoproteine alle alchimiadi, ma in particolare il gruppo dei polisaccaridi (fra i quali arabinogalattani e arabinoxilani). Delle sue proprietà antibatteriche, invece, è responsabile l'olio essenziale, ricco in terpeni, che è presente tuttavia in scarsa quantità. Si usa per la prevenzione e cura di malattie da raffreddamento, ferite, scottature, afte, ulcere, dermatiti in genere. Assumere 30-50 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, fino alla scomparsa dei sintomi. In caso di afte, mal di gola: aggiungere 40 gocce di tintura madre a un bicchiere d'acqua e utilizzare la miascela per gargarismi.

martedì 14 gennaio 2014

IN TRENO (parte seconda)


Ad ogni buon conto il viaggio è iniziato, e, strano ma vero, il riscaldamento nel vagone funzionava. L'ora era presta, e quindi la prima parte del viaggio l'ho passata sonnecchiando, aprendo ogni tanto gli occhi per dare un'occhiatina alle stazioni. Il valigione stava davanti ai piedi miei e di babbo, perchè i nuovi treni  hanno portavaligie che possono contenere solo un bagaglio a mano, per il resto c'è da arrangiarsi. Cosa  questa che ha provocato un round fra due donne, uno spettacolo che consiglierei a tutti di non perdere. Ad una delle tante fermate mi sono improvvisamente svegliata inondata dal sole del finestrino, mi sono guardata intorno, scambiando due parole con babbo.  Nonostante il semi silenzio che regnava, c'era un certo movimento, di sali e scendi. Ad un tratto una signora si è fermata due posti avanti a noi. Una di esse era alta, indossava uno shearling che le arrivava ai piedi, ma era uno shearling di scarsa qualità, si vedeva bene, che intendeva essere alla moda. La parte scamosciata era maculata a pelle di leopardo, l'interno peloso (ma di che natura fosse la pelliccia non saprei dirvi). La chioma dell'imponente e statuaria signora era raccolta in un selvaggio chignon fermato da una matita glitterata, labbra botulinate.....Con una classe degna di uno scaricatore di porto, ha apostrofato la raffinata signora che già era seduta, ordinando che spostasse il trolley, perchè lei, doveva sedersi. Ed era anche giusto, se non fosse stato per il fatto che, come detto in precedenza, i portavaligie sono poco più che portaombrelli. 
Perciò, la raffinata signora ha chiesto all'invadente maculata: "Certo che può sedersi, ma il trolley è necessario che lo metta di sbieco, bisognerà tenere le gambe oblique!" 
Ma la leopardata non era molto d'accordo, perciò ha fatto di testa sua e ha scaraventato il trolley nel corridoio, impedendo di fatto il transito dei passeggeri. Ne è scaturita una discussione piuttosto accesa, che per un pelo non è degenerata in una colluttazione, di fronte alla quale non avrei potuto far altro che urlare: "Sangue, sangue , sangue!" 
Fortuna che mancava poco all'arrivo presso la stazione di cambio, dove babbo mi avrebbe aiutato a cambiare treno e all'arrivo avrei trovato gli amici di famiglia ad accogliermi, senza l'aiuto dei quali, il valigione non avrebbe potuto essere spostato, a maggior ragione da me e dalla mia schiena chirurgicamente riparata (gambina non collaborante annessa). 
Alla stazione di cambio (espressione molto western), c'era da aspettare l'arrivo del treno, quindi era d'uopo prendersi un corroborante caffè. Quanta umanità in giro, ero quasi frastornata, ma la mia attenzione è stata catturata da un personaggio che probabilmente era uscito da Pitti uomo, perchè indossava un cappottone arancione con un bel collettino di lapin, pantaloni quattro centrimetri sopra la caviglia e calzini in mostra. Che visione, un colpo di fulmine! Camminava come un pavone fa la ruota, peccato che alle sue spalle la gente ridacchiasse non poco. E' stato uno spasso vederlo sfilare sul marciapiede del binario. Ma, come accade, anche lui è stato una meterora, e, magicamente al suo posto è comparso un gruppetto di asiatici, che, incuranti di tutta la gente in movimento, si faceva largo tra la folla sgomintando con i bagagli e i gomiti, falciando tutto e tutti, e salendo sul treno stesso che mi doveva portare a destinazione, dalla parte opposta rispetto al resto dei passeggeri, intasando il corridoio del Freccia Rossa e impedendo di fatto a tutti di recarsi presso i propri posti prenotati. Qualcuno ha tentato addirittura di spiegare loro in inglese che era necessario fare dietrofront, ma nulla, gli anarco insurrezionalisti con gli occhi a mandorla, bloccavano il corridoio con se stessi e i loro ingombranti bagagli pensando a sitemarsi e strafottendonsene del resto dei passeggeri. Alla fine si sono sistemati, occupando anche tutto lo spazio preposto al deposito bagagli, e come se non bastasse ci hanno anche deliziato con la diffusione nell'aere dello scompartimento, del nuovo "Eau de Frites" (credo l'ultimo profumo di Shiseido) la cui fragranza base è l'olio rifritto di una friggitoria di Bangkok.

domenica 12 gennaio 2014

IN TRENO (parte prima)


Stamani dopo una lunga preparazione, sono partita perchè è giunto il momento di fare alcuni controlli iniziati durante il calvario della gambina e interrotti con l'intervento. Ma bisogna pur terminare ciò che si è iniziato. Non potendo ancora cimentarmi nella guida della mia amata Tiblisi (per chi ancora non lo sapesse è la mia macchina) è stato necessario utilizzare un altro mezzo di trasporto: il treno
Ora, è necessaria una breve digressione, i tempi lontani in cui usavo il treno erano gli anni beati dell'università, del pendolarismo del weekend, quando ancora non esistevano Italo e le Frecce. I treni erano ancora peggio di quelli di adesso, sbuffavano le littorine a gasolio, due vagoni e la motrice, oppure ti ritrovavi sui regionali, con quei gradini di salita e discesa per stare in equilibrio sui quali era necessario un brevetto da scalatore. I sedili spesso erano rotti e da essi fuoriusciva la gommapiuma, c'erano i vagoni per fumatori e i controllori non si distinguevano da comuni passeggeri, i biglietti non dovevano essere obliterati e molti pendolari in estate, mettevano i piedi sudaticci sui sedili di fòrmica.
Forse qualcuno potrebbe obiettare che anche oggi grandi differenze non ce ne sono, io affermo che pur nello sfacelo alcune cose sono migliorate. Eppure non è cambiata la gente, i viaggiatori, popolo del treno non cambia e non cambierà mai. O forse sono io che faccio sempre incontri molto strani, con personaggi caduti da altri mondi. Detto questo, stamani molto presto mi sono recata alla stazione con babbo, perchè ovviamente non potendo portare pesi e dovendo soggiornare in altro loco, la valigia qualcuno doveva pur portarla. Dato che per fare questi controlli, sono necessari alcuni giorni, e degli spledidi amici di famiglia mi ospitano, era inutile scomodare babbo per farmi accompagnare con la macchina. Così, l'opzione treno sarebbe andata benissimo. E sono iniziate le avventure, subito sul binario. Sì, perchè da un mezzo cartello strappato, appiccicato con lo sputo alla biglietteria, si evinceva che il binario numero uno era stato soppresso. Quindi, è stata per pura fortuna che, letto il cartello, ho avvertito un piccolo drappello di persone che altrimenti, sarebbe rimasto, valigie annesse, a guardare partire gli altri. E l'impiegato? Sbadigliava beato dietro il plexiglas della sua postazione. E non è finita qui......

giovedì 9 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: excursus sui macerati glicerici, Rosa canina

E veniamo all'ultimo macerato in lista.
ROSA CANINA
I giovani getti sono utili in caso di infiammazioni recidivanti delle prime vie respiratorie e allergie primaverili, inoltre aumentano le difese immunitarie, favoriscono la crescita e possiedono un'azione vitaminizzante. Secondo alcune ricerche, potrebbero neutralizzare la tiramina, un aminoacido responsabile in alcuni casi di molte cefalee vasomotorie ed emicranie. Assumere 50 gocce 1-2 volte al giorno; per i bambini bastano 30 gocce 1 volta al giorno, eventualmente in associazione con altri gemmoderivati.

lunedì 6 gennaio 2014

Oggi nella mia rubrica: monitorare i consumi energetici con EnviR

EnviR
Stimare i costi dei consumi energetici non è facile, ma a mio avviso oggi, con questi chiari di luna che la crisi ci propone, avere la possibilità di monitorare i comsumi energetici quotidiani ci aiuterebbe non poco a pianificare il risparmio, o se non altro a gestire in maniera diversa le nostre risorse.
Queta riflessione ha ispirato l'ingegnere inglese Martin Dix, che, nel 2004 ha inventato  un display in grado di monitorare in tempo reale non solo i consumi, ma anche i costi energetici. Nasce così Current Cost, oggi leader mondiale nella produzione e distribuzione di dispositivi per il monitoraggio dei consumi energetici di tutta la casa e di singoli elettrodomestici, che in Italia viene rappresentata da Costocorrente Srl.
Cosa fa EnviR
  Il monitor EnviR di Current Cost (con display e manuale in italiano) si distingue per le sue caratteristiche tecniche, l'elegante design e il prezzo decisamente competitivo. "Ovviamente, il dispositivo in sé non fa risparmiare", spiega Giorgio Severina di Costocorrente. "L'approccio di Current Cost è quello di fornire informazioni in tempo reale che ci aiutano a sensibilizzarci sui nostri consumi e costi energetici, mettendoci in grado di modificare le nostre abitudini. Stiamo parlando di una bolletta della corrente ridotta del 10-15% e della rispettiva diminuzione delle emissioni CO2, un risparmio che permette di ammortizzare il costo dell'EnviR in meno di un anno". Il display del monitor EnviR visualizza l'attuale consumo elettrico e la relativa spesa, la riduzione (o l'incremento) del consumo e del costo dopo aver spento (o acceso) un apparecchio elettrico, il riepilogo dei consumi negli ultimi uno/sette/trenta giorni e un grafico dei consumi nelle tre fasce orarie del giorno precedente. L'istallazione è facilissima e non necessita dell'intervento di un elettricista. Una volta collegato al contatore di casa, il trasmettitore (disponibile con lettore ottico o pinza amperometrica) invia i dati automaticamente al monitor, coprendo una distanza di oltre 40 metri. Complessivamente, l'EnviR dispone di 10 canali, che oltre al monitoraggio dei consumi di tutta la casa (o di tutto l'ufficio) possono essere dedicati al monitoraggio di singoli elettrodomestici e/o della produzione di un impianto fotovoltaico. Grazie al Bridge NetSmart, tutti i dati raccolti dal monitor possono essere consultati anche online, sul portale dedicato di Current Cost. L'EnviR con lettore ottico o pinza amperometrica si trova nel negozio eBay di Costocorrente Srl, dove da qualche giorno viene anche proposto il nuovissimo EnviRNET con Bridge NetSmart integrato per il monitoraggio online.

sabato 4 gennaio 2014

AVVENTURE DI ZIA E NIPOTE: LEONETTO IN ERBORISTERIA

Sono una zia fiera e felice, attualmente come molti già sanno, non al cento per cento delle mie possibilità, causa intervento chirurgico, il che significa che non posso spupazzare il rampollo come farei di solito. Ma le vie del Signore sono infinite, quindi se non posso tenerlo in braccio, perchè al momento in piedi non posso tenere pesi (del resto il Delfino cresce....), posso però usufruire del suo moderno mezzo di trasporto: l'ovetto a quattro ruote! Con questo speciale mezzo ho preso "due piccioni con una fava", intanto cammino e cammino come mi hanno prescritto per questa interminabile convalescenza e, nello stesso tempo, mi godo il piccolo zar.
Così l'altro giorno, sono passata a prendere il mio Napoleoncino e siamo andati a piccolo passo verso l'erboristeria presso cui dovevo fare alcune commissioni. L'ovetto funzionava alla perfezione e all'interno Leonetto era a suo agio: intanto aveva una nuova visione del mondo (nuovi punti di vista diciamo) ma allo stesso tempo era ben protetto, e con lo sguardo rivolto a me, sua zia, che, durante la bella passeggiata, gli ha sciorinato tutta una serie di filastrocche e canzoncine, elargito sorrisi, edificato il suo ego, alimentato la sua vanità (che per un bambino di quattro mesi e mezzo non è poco).
Al nostro ingresso in erboristeria le titolari, sono letteralmente impazzite, e prone su Leonetto, si sono profuse in sorrisi, complimenti, moine (mentre io pensavo che se fossero stati due bei giovanotti sarebbe stato fantastico per me), mentre il furbo Leonetto (già  tombeur de femmes) ricambiava a iosa, con precise e mirate vocalizzazioni. Quando poi per motivi di spazio ho sistemato l'ovetto più accosto a me, la luce del negozio ha illuminato il mio paffutello principe, mettendo in evidenza il blu cobalto dei suoi occhi ridenti, cosa che gli è valsa frasi d'eccezione (nel frattempo io, nel mio ruolo di zia, ero stata abbandonata a me stessa; se avessi sbaraccato gli scaffali, nessuno se ne sarebbe accorto). 
Per richiamare l'attenzione delle signore (fra l'altro sono anche una affezionata cliente), ho alzato la mano, come a scuola, calcolando che scoccato mezzogiorno, Leonetto pretende di mangiare senza attendere, attesa che, in caso di biberon non pronto, potrebbe scatenare l'inferno, la sindrome cinese, la nuova rivoluzione russa, uno tsunami, un'onda anomala, e si sa, sono fenomeni non facilemente arginabili (anzi diciamo non arginabili). 
Grazie ai miei influssi mentali, ho fatto in modo che le signore mi fornissero ciò di cui avevo bisogno e poi io e Leonetto ci siamo avviati a casa, non dopo aver fatto scorta di altri complimenti e lusinghe, ma  conscia del rischio tsunami per fame, ho avvertito con un sms del nostro rientro.
Come volevasi dimostrare.......siamo arrivati appena in tempo per infilare la tettarella in bocca a Leonetto: salvi per un pelo!



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