Simply

sabato 31 maggio 2014

L'energia vitale | Varie

Vi sono individui che sembrano trarre l'energia vitale dalle fonti normali con tanta abbondanza che, quando i loro organismi hanno ricevuto il necessario, rimane ancora un considerevole surplus: questo "carica" la loro aura, e s'irradia come un flusso costante d'energia vitale su tutto ciò che sta loro intorno. Talvolta individui di questo tipo s'incontrano tra gli infermieri e le infermiere, e basta la loro presenza per stimolare le forze vitali dei pazienti. Molti se ne rendono conto veramente, e dicono, a proposito di questa o di quell'infermiera: "La sua vicinanza ti dà forza".

Altre persone, sebbene altrettanto dedite alla loro attività assistenziale, non producono gli stessi risultati, perchè assorbono soltanto l'energia vitale sufficiente a provvedere alle proprie esigenze. Abbiamo accennato alle attività vampiristiche di certe persone, e abbiamo osservato che in molti casi costoro sono del tutto ignari dei risultati che producono su quanti li circondano. Da quanto detto, si capirà che il vampiro e la sua vittima presentano entrambi una carenza d'energia vitale. Nel vampiro, l'aura eterica si protende, ed estrae dagli altri l'energia che le è necessaria.


Nelle vittime la carenza di energia vitale causa quel che potremmo descrivere "un vuoto di vitalità"; e anch'esse tendono a trarre nella propria aura tutta l'energia in surplus  disponibile. Vi sono molte fonti, alcune buone e altre no, e purtroppo in genere la persona che ha una ferita orbicolare, o la falla nell'aura se preferite questo termine, tende a trarre energia da unità di vita organizzate di tipo inferiore, come certi animali.

Vi sono fonti assai migliori dalle quali potrebbero trarre la vitalità necessaria: una è l'aura eterica delle piante vive, in particolare gli alberi di un certo tipo. Sono state effettuate molte ricerche private su questo aspetto interessante dell'argomento. Naturalmente se qualcuno ha una falla nell'aura, la cosa più ovvia da fare è chiuderla. Purtroppo, raramente si pensa a questa semplice soluzione, e ancora più raramente la si mette in pratica, forse proprio perchè è così ovvia.

Si tende invece a pompare nell'interessato energia che quasi immediatamente va perduta e rende necessaria una nuova ricarica. Il tema della "pelle" o involucro aurico presenta affascinanti problemi per quanti desiderano comprendere meglio il modo misterioso in cui la nostra coscienza entra in contatto con il corpo fisico e il meccanismo cerebrale. Quest'area di ricerca, inoltre permette di applicare il metodo scientifico in un modo che è assai più difficile nel caso dei livelli emotivi e mentali della coscienza.

Da notare tuttavia, che quest'aura eterica e il corpo eterico da cui emana risentono fortemente dell'influenza del pensiero personale o di quello di altri, e poichè il livello eterico è quello che controlla il fisico, abbiamo qui la chiave del successo di certi sistemi terapeutici metafisici, come quelli associati con il New Thought Movement, l'Unity Movement e la Christian Science.

Molti esperimenti d'ipnosi scrupolosamente controllati, i resoconti di fenomeni spontanei come le "stigmate", oltre a molte segnalazioni autenticate di fenomeni come i "camminatori sul fuoco" e certi asceti orientali, nonchè i fenomeni fisici dello spiritismo indicano che questo corpo eterico e la sua aura hanno una parte importante in quella che solitamente viene chiamata una "manifestazione sovrannaturale", ma che più esattamente dovrebbe essere chiamata "manifestazione sopranormale".

Senza addentrarci nella questione controversa delle prove della sopravvivenza individuale, possiamo almeno dire che in questa terra di confine tra il livello fisico e quelli più tenui dei mondi emotivo-mentali, c'è per gli studiosi della ricerca psichica un campo promettente finora piuttosto trascurato.

Lottare coi draghi? | Psicopittografia

C'è una verità giunta a noi attraverso la religione e le filosofie di ogni tempo. Quando la possediamo essa ci elargisce una felicità permanente. E' la verità della non resitenza. Quando resistiamo a qualcosa, la stessa nostra resistenza denuncia una credenza nel potere di nuocere di quella cosa. Benchè in realtà questo potere non esista, la falsa credenza ci porta alla disperazione.

Non resistendo, noi dissolviamo la falsa credenza, e, di conseguenza, il falso potere di nuocere. Quando non resistiamo più a ciò che accade non crediamo neppure al suo falso potere, ed allora la sofferenza svanisce. In realtà non c'è nulla da temere, e quindi nulla a cui resistere. Non c'è l'azione esterna che dà l'infelicità; è la reazione interna che causa il dolore.


Questa semplice verità, quand'essa è interamente capita, crea un meraviglioso stato di tranquillità interiore. Non abbiamo bisogno di combattere e neppure di resistere. Non abbiamo bisogno di capire. 

Un uomo che teme che chiunque lo possa ferire, è come un cavaliere che crede al mito di draghi favolosi. Credendo alla loro esistenza, s'inoltra nell'oscura foreta con la spada sguainata pronto all'assalto. Ogni ombra si trasforma nel drago che deve abbattere. Ma al mattino, quando la luce del giorno scaccia quelle ombre egli rinfodera la spada e si mette a cavalcare tranquillamente [Immagine mentale 80]

Consideriamo il caso di un uomo che si batte nella vita per la propria soddisfazione. Per qualche tempo lotta per il potere o per la popolarità. Quando capisce la futilità di una simile battaglia, si scoraggia. In seguito, cerca uno scopo nella vita dedicandosi ad attività sociali, religiose o finanaziarie.

Ma la lotta è sterile perchè, presto o tardi, l'attività esterna gli lascia un senso di terrificante futilità. Quando quest'uomo cessa di lottare con un proprio disegno, mano a mano che egli conquista la calma, trova il vero oggetto della sua vita, che è l'esperienza interiore della verità stessa. Solamente allora le sue attività esterne non gli procureranno ansietà. Possedendo la verità, egli avrà tutto.

E' ovvio che ci sono enormi difficoltà per varare un programma di non resistenza. Sappiamo perfettamente come le abitudini radicate in noi si oppongono a questo tipo di comportamento. Ma quando un uomo si accorge che la sua pace è in gioco, allora sceglierà i principi in grado di elevarlo. Scacciamo dal bosco i draghi illusori, con questo intendimento:

"D'ora in poi respingo tutte le false credenze alle quali ho concesso il potere di nuocermi. Io non oppongo più alcuna resistenza. Perchè dovrei oppormi ad un drago inesistente?" Pensiamo al modo in cui  il mondo può cambiare ai nostri occhi, se cessiamo di resistere. Chi può approfittarre dell'energia che nasce da questo tipo di comportamento?

"Questa energia è conquistata dall'uomo semplice e modesto. La può avere chiunque si sbarazzi di ciò che è estraneo o superfluo; essa si presenta sotto forma di discernimento, di serenità e di grandezza. Quando la vediamo in coloro che la possiedono, riconosciamo nuovi livelli di grandezza. L'uomo giunge ad una tale ispirazione con vigore rinnovato" (Emerson, L'anima superiore).

Un seme si muta in una rosa piena di colori perchè non oppone alcuna resistenza alle potenze superiori. esso si affida gioiosamente alla terra e ai raggi del sole e si sviluppa come previsto. In questo modo possiamo far capitolare il falso Io e sviluppare noi stessi come previsto [Immagine mentale 81]

Non opponiamo resistenza. Dobbiamo aver il coraggio e la saggezza di non resistere. resteremo al di fuori di qualsiasi conflitto.

venerdì 30 maggio 2014

Le droghe psichedeliche | Varie

Tornando all'esame del confine eterico intorno all'aura, ricordiamo che certe forme imprudenti di sviluppo psichico o medianico causeranno una ferita orbicolare; e questo può essere anche il risultato finale dell'uso dell'alcool in quantità eccessive, nonchè la causa comune del deterioramento mentale ed emotivo dei tossicodipendenti.

Questo accade soprattutto a coloro che si abituano all'uso di alcune  delle cosiddette "droghe psichedeliche", come l'LSD. Incidentalmente, è un campo dove brulicano i pregiudizi emotivi, e non è esatto affermare che tutte le droghe causino il deterioramento mentale. Tuttavia, se qualcuno aspira ad acquisire la coscienza psichica e si propone di ricorrere a queste droghe per realizzare il suo intento, il consiglio migliore è quello dato molti anni fa dalla rivista Punch. Rispondendo alla domanda "devo sposarmi?", infatti, opponeva un netto "NO". E' un consiglio indubbiamente valido, per quanto riguarda le droghe psichedeliche.


Vi sono sistemi migliori per espandere la coscienza, anche se possono richiedere più tempo a ottenere l'effetto desiderato. In questi tempi in cui vanno di moda il caffè istantaneo, la cucina istantanea e tante altre cose istantanee, sembra che sia molto richiesta anche la "facoltà psichica istantanea". In qualche raro caso, quando la struttura psichica dell'individuo è di un certo tipo, le facoltà psichiche possono svilupparsi in tempo così breve che si potrebbe parlare di psichismo istantaneo: ma non è affatto la regola generale; e del resto anche quando avviene così, la nuova facoltà richiede un lungo e meticoloso addestramento, prima che sia possibile usarla al meglio.

Il corpo eterico riceve costantemente l'energia da due fonti: ma tenderà ad attingere all'energia di altre persone se, per una ragione qualunque, la pressione della vitalità è bassa ed esiste la "ferita" nell'aura che permette la fuoriuscita dell'energia vitale.

Come avere ogni giorno sorprese deliziose | Psicopittografia

Se utilizziamo con costanza le immagini mentali, avremo ogni giorno sorprese deliziose. Rammentaimo l'immagine mentale dell'uomo alla ricerca del suo castello. Se egli si fosse avventurato qualche passo più avanti, abbandonando le sue vecchie abituali basi mentali, avrebbe ammirato qualcosa di nuovo. Supponiamo che vogliamo avventurarci oltre le vecchie concezioni per scoprire un mondo superiore. Facciamo allora i primi passi, abbandoniamo il falso Io con tutte le sue abitudini noiose, le sue convinzioni stantie e le azioni senza scopo.

Ora vediamo uno scorcio del castello. Ricordiamo, saremo sosrpresi di vederlo. Sarà diverso da come l'abbiamo immaginato perchè l'idea preconcetta non può quadrare con la realtà nuova che noi incontriamo. E allora siamo sorpresi. Ma dopo la sorpresa viene la gioia. Pensiamo che vi è qualcosa di interamente nuovo.


Non è solamente un rimaneggiamento della vecchia idea. Non è l'abbandono di un vecchio abito per un altro pure usato. Si tratta invece di un abito completamente nuovo, che non abbiamo mai visto nè portato prima. Quando raggiungiamo questo stadio, noi sappiamo che siamo finalmente sulla buona strada. Da tutto questo può nascere un interrogativo. "Si tratta di un esperienza mistica?" La risposta è nettamente positiva, ma bisogna aggiungere qualcosa: ogni esperienza che noi facciamo non sarà vera esperienza  se non muterà le azioni della nostra vita quotidiana. 

E' l'unico scopo delle nostre esperienze, metterci a nostro agio con gli altri, migliorare l'atmosfera familiare, insegnarci ad affrontare con calma la lotta. La prova suprema consiste in questo: se l'idea è reale, essa è anche pratica, se è in grado di migliorare le cose, ci troviamo di fronte ad una forza nuova e vitale, il vero Io. Il dottor Edwin Burtt ci dà una descrizione edificante della precezione del vero Io

".....vi guadagnate una forza e una pienezza che considerate come l'unica  forza e l'unica pienezza reali. Acquistate una conoscenza che è l'unica pienezza reale, una libertà e una felicità che esse sole meritano questi nomi. Attraverso la non azione scoprirete che in realtà realizzate in tutte le opere che son degne d'essere realizzate".

Raggiunto questo stato, noi possediamo l'amore, e ci meravigliamo di scoprire che è completamente diverso da come pensavamo che fosse. Vediamo ogni cosa sotto una nuova luce; ci dà la pace interna anche quando siamo attaccati ingiustamente dalgi altri; ci libera da desideri di persecuzione che prima ci mantenevano in uno stato di ansia e di frustrazione. Se noi amiamo realmente, possiamo fare ciò che ci piace perchè allora non possiamo fare alcun male nè a noi nè agli altri.

Il vero amore non può ferire in alcun modo. Che cos'è l'amore? Innanzitutto è un modo d'essere, in seguito è un'azione esterna. L'amore è ciò  che noi siamo interiormente e poi ciò che noi facciamo. Nella misura in cui noi amiamo veramente, noi siamo autenticamente felici.

giovedì 29 maggio 2014

I parassiti eterici | Varie

Inoltre, come il soggiorno fisico in luoghi e condizioni deplorevoli può portare alla raccolta di parassiti di varia specie, come pulci e pidocchi, le forme indesiderabili di vita psichica che esistono nelle condizioni fisiche di sudiciume e di trascuratezza verranno recepite e diventeranno parassiti dell'aura eterica, dove saranno visibili per chi possiede anche in misura minima la facoltà della chiaroveggenza.

I parassiti eterici sembrano essere forma di vita semplicissime che, al loro posto e in condizioni normali, hanno un preciso ruolo da svolgere nel regno eterico. In questo regno si trovano molti gradi di intelligenze viventi, nonchè una grande quantità di materiale psichico "espulso", il quale viene alla fine trattato dai processi purificatori continuamente in atto a questi livelli e quindi reinserito nella circolazione eterica normale. Anche qui vi sono grandi correnti d'energia che spaziano in tutto il regno e agiscono in molti modi sottili sul piano fisico.


Queste correnti, conosciute in Oriente sotto il nome di Tattwa, risultano strettamente connesse all'attività del sole, e legate alla natura fondamentale della materia fisica, cioè ai suoi aspetti solidi, liquidi, gassosi e radianti, corrispondenti alla vecchia concezione alchemica dei "Quattro Elementi", terra, Aria, Fuoco e Acqua.

In questo regno eterico stanno le chiavi della medicina, della psicologia e dello psichismo, e chi si sottopone all'ardua preparazione necessaria per sviluppare e organizzare la sensibilità eterica troverà un ricco campo di ricerca che sinora è stato esplorato solo in minima parte.

Come ottenere ciò che si vuole nella vita | Psicopittografia

Una delle domande che ci facciamo più spesso è questa: "Come posso ottenere ciò che voglio?"
E' una domanda essenziale. Il "come fare" per raggiungere un obiettivo è di grande importanza. Se il metodo è buono, anche i risultati lo saranno. L'oro si scopre scavando la terra, la bellezza guardando il cielo. Dobbiamo guardare alle cose migliori per trovare ciò che desideriamo.


Un metodo pratico per raggiungere i nostri scopi consiste nel fare ciò che facciamo normalmente. Smettiamo di fare le cose abituali. Quando blocchiamo un'azione errata, noi apriamo la porta ad un'azione benefica. Consideriamo alcuni esempi:
  • Cessiamo di cercare di esser felici. Cerchiamo di capire le cause della nostra infelicità
  • Cessiamo di pensare che dobbiamo nutare le nostre condizioni prima di cambiare noi stessi
  • Cessiamo di recriminare su ciò che non possiamo fare oggi. Facciamo solo ciò che possiamo fare oggi
  • Cessiamo di pensare che questa vita è senza scopo. Serviamoci dei principi della verità per scoprire lo scopo della vita
  • Cessiamo dìesser vittime delle emozioni negative. Pensiamo che esse non alcun potere su di noi
  • Cessiamo di batterci ansiosamente contro tutte le complicazioni della vita
  • Cessiamo di sentirci colpevoli, cerchiamo di scoprire le ragioni del falso senso di colpa
  • Cessiamo la ricerca frenetica di soluzioni. Siamo ricettivi nei confronti del vero Io, che conosce le giuste soluzioni
Thomas Jefferson ha detto che è meglio non avere idee piuttosto che avere idee false. Cessiamo di usare idee e metodi inutili. Lasciamo un vuoto che si riempirà di idee brillanti.

Supponiamo che abbiamo sentito parlare di una città favolosa sperduta da molti secoli in una lontana regione. Supponiamo che noi vogliamo andare alla scoperta di questa città. Non ci precipitiamo fuori di casa all'improvviso per correre questa avventura. Noi capiamo che dobbiamo cominciare da zero. Raccogliamo carte, studiamo la regione prepariamo l'equipaggiamento. con questa preparazione il successo sarà garantito [Immagine mentale 79]

Nella ricerca della felicità, bisogna cominciare dall'inizio. Innanzitutto bisogna sapere di cosa si tratta, per separare il fatto dal mito. La felicità appare quando l'Io interiore è in armonico accordo con la realtà esterna. Cominciamo con il cambiare la attitudini interne e non le condizioni esterne. La felicità non viene da un cambiamento esteriore. Noi pensiamo a torto che se una determinata circostanza cambiasse, saremmo noi stessi differenti. Ma ciò non è vero. Quando possediamo l'armonia interna, abbiamo l'armonia anche fuori di noi. In relatà non ha alcuna importanza che gli altri ci apprezzino oppure no. Ma il nostro egocentrismo ci fa pensare che la differenza esiste, e allora siamo infelici. Non mancano problemi finchè i nostri piani si svolgono normalmente. I problemi sorgono quando ci identifichiamo come vittime dell'ingiustizia.

mercoledì 28 maggio 2014

Come sapere ciò che è meglio per noi | Psicopittografia

Una domanda frequente che si affaccia dentro di noi è la seguente: "La felicità dipende largamente dalle decisioni che si prendono, ma è difficile decidere ciò che è bene per me. C'è una regola che si può seguire?"

C'è una regola molto semplice e pratica. Se l'applichiamo a tutto ciò che facciamo, sentiamo e pensiamo, sapremo perfettamente ciò che è melgio per noi. Ecco la regola: "Ciò che serve i nostri migliori interessi è bene"
L'altra faccia della stessa regola è: " Ciò che intralcia il nostro sviluppo personale è male"


Prendiamo l'abitudine di ordinare le cose man mano che arrivano nella nostra mente. Nei grandi magazzini di frutta, le mele sono trasportate su nastri meccanici per essere scelte a secondo della qualità. Facciamo l ostesso con el cose che ci capitano ogni giorno. Scegliamo le cose buone e respingiamo quelle cattive. Chiediamoci: "Questo modo di pensare è utile o nocivo? Questa azione è un aiuto o un ostacolo al mio sviluppo personale?" [Immagine mentale 79]

Questo procedimento di scelta ci dà la conoscenza chiara di ciò che sono in realtà i nostri migliori interessi. Possiamo facilmente stabilire quali pensieri sono benefici e quali no. La salute stessa trarrà grandi vantaggi dal nostro comportamento. Se ad esempio ci accorgiamo di essere turbati dalle fantasie negative, possiamo ragionare a questo modo: "Le fantasie negative sono nocive. Esse disperdono le mie forze e mi rendono nervoso, turbano i miei sonni e mi impediscono di raggiungere la felicità. Perchè per metto a questi pensieri nocivi di circolare liberamente nella mia mente? Io ho la possibilità di eliminarli. E' esattamente ciò che io farò fin d'ora".

martedì 27 maggio 2014

Teorie sulla Pietra di Ingà, parte seconda | Varie

La domanda è sempre quella: come due culture tanto lontane possono aver condiviso la comune origine del linguaggio e della scrittura? Secondo l'archeologo Baraldi,  questa è una prova dell’esistenza di una grande civiltà globale esistita più di 10 mila anni, cioè Atlantide. D’annunzio Baraldi, nel settore della ricerca archeologica, è infatti considerato uno degli ultimi grandi atlantologi. Secondo la sua teoria, alcuni gruppi umani originari del mitico continente scomparso, sarebbero sopravvissuti al catastrofico cataclisma avvenuto nel 9500 a.C., spingendosi verso est, in Europa, e verso sud-ovest, in Brasile. In base a quanto da lui elaborato, i glifi della Pietra di Ingá racconterebbero proprio della grande catastrofe che causò la distruzione della civiltà di Altlantide.

Se questa ipotesi è corretta, allora la Pietra di Ingá rappresenta un messaggio che gli antichi superstiti di Atlantide hanno lasciato ai posteri, come memoria del passato e come monito per il futuro. Questo significherebbe  non sono stati i nativi americani ad incidere i glifi sul monolite.  A sostegno di questa teoria ci sarebbe la somiglianza dei glifi della Pietra di Ingá con la scrittura utilizzata dagli antichi abitanti della remota Isola di Pasqua, il Rongorongo. L’Isola di Pasqua (in lingua nativa Rapa Nui, letteralmente “grande isola/roccia”) si trova nell’Oceano Pacifico meridionale. Si tratta di una scrittura con andamento bustrofedico (che non ha una direzione "fissa" ma procede in un senso fino al margine scrittorio e prosegue poi a ritroso nel senso opposto, secondo un procedimento "a nastro", senza "andate a capo") e che, al momento, è stata solo parzialmente decifrata.


La civiltà dell’isola di Pasqua è l’unica, nell’area del Sud Pacifico ad aver sviluppato nella propria storia una scrittura propria. Ma non si tratta di una scrittura che utilizza geroglifici. La scrittura rongorongo non fu mai decifrata completamente e per molti decenni rimase incompresa. E' stato solo grazie agli studi condotti dal tedesco Thomas Barthel e alla scoperta di una tavoletta che riportava un calendario lunare (oggi conservata nell’archivio dei SS Cuori a Grottaferrata nei pressi di Roma), la cosiddetta tavoletta Mamari, che si poté parzialmente decifrare alcuni simboli.

In tutto il mondo esistono soltanto 26 tavolette, in buone condizioni ed autentiche al di là di ogni dubbio, scritte in rongorongo. La somiglianza dunque, potrebbe avvalorare l’ipotesi che gli abitanti primordiali del Brasile, della Mesopotamia e dell’Isola di Rapa Nui discendessero tutti da un’unica cultura globale spazzata via da un cataclisma? Fatto è che  la Pietra di Ingá rimane uno dei reperti archeologici più importanti e misteriosi e il suo studio, e la sua eventuale decifrazione, potrebbero svelare un passato ben diverso del nostro pianeta da come lo abbiamo ipotizzato, raccontandoci di un tempo in cui i nostri antenati vivevano in un grande villaggio globale chiamato Atlantide.

Conoscere la propria fortuna | Psicopittografia

Possiamo conoscere la nostra propria fortuna grazie alla magia mentale. "Non capisco la necessità di una trasformazione personale", cercare di accumulare denaro senza prima cercare di arricchire se stessi, è come cercare di colpire il bersaglio con un fucile scarico.


Il vero Io è la munizione che ci occorre. "Come possiamo sapere se l'idea di mutare se stessi è veramente giusta?" Mettiamola alla prova. Prendiamo coscienza del fatto che noi ripetiamo ogni giorno le stesse esperienze sfortunate perchè non ci decidiamo a cambiare noi stessi.
"Quale genere di amici avremo in avvenire?"
Quelli che sono al nostro livello psicologico. Se desideriamo amici superiori innalziamo il nostro livello mentale
"Questo cambiamento interiore può mutare anche le cose materiali?"
Certamente
"La legge della causa-effetto ha qualcosa a che fare con il nostro avvenire?"
Sicuramente. Facciamo qualcosa oggi e avremo dei risultati domani
"Come possiamo cambiare noi stessi e il nostro avvenire?
Lavorando pazientemente con i principi della Psicopittografia. Essi sono in grado di assicurarsi la buona sorte.

lunedì 26 maggio 2014

Piccola indagine sulla pietra di Ingà, parte prima | Varie

In Brasile c'è uno stranissimo monumento archeologico, nello stato nord orientale di Paraiba, proprio nel mezzo del fiume Ingà: è la  “Pedra do Ingá”. Essa è costituita da pietre di basalto, una superficie di circa 250 m² completamente ricoperta di simboli non ancora decifrati. La maggior parte di essi (detti glifi) sembrano rappresentare animali, frutta, esseri umani, costellazioni e galassie, mentre altri  sono del tutto irriconoscibili.

Chi ha inciso questi simboli? Quale messaggio trasmettono? E che cosa rappresentano? La Pietra di Ingà si presenta come un lungo masso orizzontale. In questa zona, in cui vivevano gli indigeni Tupi, la chiamavano “Itacoatiara”, ovvero “la pietra”. Le sue misure sono: 26 metri si lunghezza e 4 di altezza. I simboli e  le figure sono incisi in bassorilievo e paiono rappresentare animali, frutta, esseri umani e costellazioni come Orione e galassie come la Via Lattea. Altri simboli, invece, sono del tutto irriconoscibili.

Le domande che suscita questo monolite sono molte, e fra le tante ci si chiede se  i glifi incisi sulla roccia rappresentano un’antica lingua terrestre sconosciuta. Gli archeologi che continuano a studiarla, si trovano di fronte ad un enigma. Di teorie ne sono state fatte molte, ma tali rimangono. Per alcuni  si tratta di antichi simboli sacri scolpiti da antiche culture sudamericane; altri hanno ipotizzato che rappresenti la scrittura utilizzata da una antica civiltà sconosciuta che ha abitato la regione; altri ancora, infine, spingendosi in ipotesi più fantasiose, propongono addirittura che si tratti di un messaggio in codice lasciato da una civiltà extraterrestre. In totale, la roccia conta circa 450 glifi.

La questione primaria è capire se i glifi siano un’antica lingua. La maggior parte delle figure, infatti, sembra a prima vista astratta, ma i ricercatori ritengono che la Pietra di Ingá nasconda un antico messaggio cifrato. Ma non essendoci paralleli su cui operare un confronto, tentare una traduzione è improbabile, anzi impossibile. Il ricercatore italo-brasiliano Gabriele D’Annunzio Baraldi, grande studioso di lingue antiche che ha trascorso buona parte della sua vita studiando la Pietra di Ingá, ritiene che i glifi di Ingá sono simili in forma e dimensione a quelli delle culture mesopotamiche primordiali. In più, secondo lui, la lingua Tupi – Guarani, parlata da molti gruppi etnici sudamericani, sembra avere una lontana origine comune con la lingua ittita, antico popolo indoeuropeo fiorito in Anatolia 3800 anni fa.

Serviamoci del vero Io per raggiungere la bellezza e la soddisfazione | Psicopittografia

Un concetto molto importante che può ridarci nuove energie, sviluppare le forze mentali e renderci felici è questo: L'insuccesso è assolutamente impossibile per l'uomo o la donna che cercano con sincerità e con perseveranza il vero Io.


Riflettiamo su questo messaggio. La persona perseverante può fare una scoperta meravigliosa. Essa trova che tutto ciò che le capita può servire al progresso personale. Come può avvenire ciò? Perchè ogni avvenimento triste o felice fornisce un'occasione per mettere alla prova il vero Io. Ciò che conta è sempre  la nostra reazione a un avvenimento e non l'avvenimento in sè. Dobbiamo imparare a reagire sempre correttamente, con dinamismo e con gioia.

La verità che ci dona la salute e la felicità, può esse praragonata a una bella donna che ha una dozzina di ardenti ammiratori. Ella chiede: "Mi amate al di sopra di tutto, o cercate semplicemente uan nuova sensazione?" Oppure: "Mi sarete fedeli malgrado le tentazioni?" O ancora: "Mi desiderate per quel che sono, o semplicemente per provare a voi stessi che siete persuasivi?" Ella si
concederà all'uomo che le dimostrerà un ardentre e sincero affetto [Immagine mentale 77]


domenica 25 maggio 2014

Come estrarre i diamanti dalla felicità | Psicopittografia

Nessun argomento di interesse umane è stato tanto dibattuto quanto quello della felicità. La gente vuol sapere:
  • La felicità esiste realmente?
  • Perchè non l'ho trovata?
  • Quali ostacoli vi sono sul mio cammino?
  • Perchè è così difficile la ricerca della felicità
  • Come posso raggiungerla?
Perseveriamo nello sforzo di capire tutto ciò che ci viene comunicato. Non dobbiamo escludere una cosa perchè sembra contraria alle nostre idee attuali. Indagate con uno stato d'animo aperto. Ecco come possiamo capire la verità sulla felicità


La scoperta di un famoso giacimento diamantifero offre un ottimo esempio per illustrare il nostro punto di vista. Un avventuriero sudafricano era convinto che in una certa zona del paese esistevano dei diamanti. Ma si trattava di una zona molto vasta. Vi erano montagne, praterie, foreste e vallate. All'inizio il progetto sembrò intrattabile, ma un ragioonamento intelligente ispirò all'avventuriero un programma semplice ed efficace. Egli scartò tutte le zone dove i diamanti non potevano esserci. Sapendo quindi dove i diamanti non potevano esserci, gli rimase soltanto la zona in cui c'erano, e localizzò facilmente il giacimento all'ingresso di una vallata [Immagine mentale 76]

I diamanti esistevano in quella zona, pronti per essere scoperti. Allo stesso modo la felicità è già dentro di noi, in attesa che la scopriamo. Non cerchiamo di trovare la felicità. Eliminiamo piuttosto le zone in cui non può esservi. Non si può trovare la pace presso qualcuno che insiste nel considerare le sue illusioni come realtà. Non può essere in una persona che nasconde la sua disperazione dietro attività frenetiche. Non si trova nell'uomo che non crede ciò che vuol credere. Eliminando queste zone senza valore, si potranno trovare i diamanti della felicità.

sabato 24 maggio 2014

Come metter più vita e amore nella nostra esistenza | Psicopittografia

La felicità non è altro che uno stato di libertà interiore. Dimentichiamo la parola "felicità" e sostituiamola con il termine "libertà interiore". Ciò influirà benevolmente sul nostro modo di pensare. La libertà interna è così legata al significato autentico di felicità. E ciò ci mette sulla buona strada.

Non è uno stimolo o una sensazione. Lo stimolo ha sempre il contrario; presto o tardi ritorna alla noia o alla depressione. Lo stimolo viene da un legame emotivo con qualcosa, come una nuova casa o un complimento. Interiormente possiamo aggrapparci a un sogno o a una speranza di divenire ricchi. Ma questi stimoli non hanno stabilità. Allora dobbiamo cercare affannosamente sempre più stimoli; e ciò ci esaurisce. Ma quando troviamo la libertà interiore, allora siamo felici, sia che otteniamo la nuova casa oppure no, sia che il sogno si realizzi oppure no.

Il progresso può esser paragonato a un treno che si ferma periodicamente per far scendere dei passeggeri e farne salire altri. Noi dobbiamo regolarmente depore le nostre false idee e allo stesso tempo assumerne di nuove. Abbandoniamo la conclusione che la vita è lotta, e accogliamo l'idea che la guerra è finita. Deponiamo il mito secondo il quale gli errori del passato hanno ancor oggi influenza su di noi; accettiamo il fatto che ogni giorno è sempre un nuovo giorno [Immagine mentale 75]

venerdì 23 maggio 2014

Come por fine alla nevrosi | Psicopittografia

Quando seguiamo i principi della psicopittografia, cambiamo direzione. La nuova direzione si afferma gradualmente ma in maniera precisa. Cominciamo a vedere le cose della cui esistenza nemmeno dubitavamo. Quando vediamo i benefici pratici di questo mutamento, ci chiediamo perchè non ce ne  siamo accorti prima.

Non saremo più nervosi. Gli avvenimenti esterni non ci turberanno. Abbiamo il controllo del nostro modo di sentire. Le emozioni sono ora guidate da una forma d'intelligenza più alta, esse non ci tengono in pugno. Non siamo più indecisi.

Qual'è la causa della nevrosi? L'aggancio ad un falso senso d'identità. Siamo turbati perchè non siamo realmente chi vorremmo essere. Come distruggere questa pretesa malsana? Siamo esattamente chi siamo senza vergona nè senso di colpa. Non nascondiamo nulla di noi. Guardiamo in faccia le nostre pretese e consideriamole come tali. Non abbiamo bisogno di dirlo ad altri, ma di esser sinceri con noi stessi. Cominciamo a pensare che vi è un modo interamente nuovo di vivere la vita quotidiana.

giovedì 22 maggio 2014

Come sorridere delle cose che un tempo insidivano la nostra salute | Psicopittografia

Immaginate di scendere a grande velocità la strada che porta al deserto arido. Menotre noi avanziamo, il caldo si fa insopportabile e il paesaggio diviene lugubre. Tutto ciò non ci piace e decidiamo di cambiare direzione e di dirigerci verso le montagne che nono dietro di noi. Naturalmente non ci possiamo fermare bruscamente e a causa della velocità, andiamo avanti ancora un po'. Quindi rallentiamo, ci fermiamo, giriamo e ripartiamo nella direzione opposta. Lentamente riprendiamo velocità. Ora ci sentiamo melgio fisicamente e spiritualmente. Il cambiamento di direzione ha fatto cambiare anche il nostro modo di sentire. Ora godiamo un'aria migliore e ammiriamo un paesaggio più piacevole. Ora che abbiamo personalmente sperimentato la differenza tra i due programmi, nulla ci portà persuadere ad abbandonare la nuova direzione. Sappiamo benissimo che se continuiamo in questo senso, ci sentiremo meglio [Immagine mentale 74]


Quando un uomo intravede il suo cattivo destino, sente immediatamente il desiderio di cambiare direzione. E può farlo! Rammmentiamo che il nostro obiettivo è di giungere al punto in cui possiamo vedere un mutamento definitivo nell'Io interiore. Ciò richiede grande onestà verso se stessi.

Quali sono i cambiamenti che ci rendono più sani e felici? Quali sono le prospettive che si offrono quando cambiamo direzione? Pensiamo come sorridere a cose che un tempo insidiavano la nostra salute. Non pensiamo più che la perdita di qualcosa significhi che noi siamo perduti. Siamo più saggi. Non ci identifichaimo con le cose. Abbiamo separato ciò che abbiamo acquisito dalla nostra vera identità. Sappiamo chi siamo realmente.

Ora possiamo sorridere. Capiamo che ogni pretesa perdita non è affatto una perdita per noi. Noi siamo diversi. Siamo il nostro vero Io. Siamo felici adesso di perdere ciò che appartiene al falso Io, l'orgoglio e l'arroganza, perchè ci accorgiamo di quanto sono penose.

Non possiamo perder nulla perchè, psicologicamente parlando, non possediamo nulla. Ora respiriamo profondamente per la prima volta nella nostra vita. Non possediamo nulla e per questo possediamo tutto.

mercoledì 21 maggio 2014

Godersi l'estate e stare in mezzo alla natura

L'estate è alle porte, e sia che si riesca ad andare in vacanza, sia che si abbia solo la possibilità di rilassarsi nel weekend sarà l'occasione per riavvicinarsi alla natura insieme alla propria famiglia.
Utilizziamo il nostro tempo libero per uscire dalla città e immergerci nel verde, andiamo nei parchi, passeggiamo, inforchiamo la bicicletta. E poi siamo creativi:

1) Possiamo creare in giardino o sul balcone, un'oasi per le farfalle con tutte quelle piante e fiori che per il colore, per il profumo o per la presenza di nettare, attirano le farfalle. Tra le piante aromatiche, che è anche possibile coltivare in vaso, amate dalle farfalle, vi sono la salvia e l'origano. E poi: menta, primule, nasturzio, verbena e cavolo ornamentale. Finocchio, prezzemolo e aneto,sono favorevoli  ai bruchi che si trasformeranno in farfalle. In giardino piantate biancospini, lillà, settembrini e fiordalisi. E il vostro paradiso sarà pronto!

2) Istruttiva e interessante sia per gli adulti che per i bambini è la realizzazione di un erbario. E' un'attività che si può fare anche in città, nei parchi, nei giardini, o camminando  in periferia. Potrete così raccogliere fiori ed erbe aromatiche da essiccare per alcuni giorni all'aria aperta, appendendoli a testa in giù dopo averli raccolti in mazzetti, ed in seguito pressarli tra le pagine di un dizionario. Per realizzare l'erbario è bello usare un vecchio quaderno, o fogli di carta riciclata. Sotto potete scrivere in bella calligrafia, il nome della pianticella, magari anche il nome botanico, grazie all'aiuto di un libro dedicato o grazie al pc.

3) Altre due attività interessanti, e vi sono anche dei corsi sono il birdwatching e birdfeeding. Sono attività da svolgere in assoluto silenzio, solitamente all'interno di oasi o di parchi protetti, che vi permetterà di osservare le abitudini dei volatili appartenenti alle specie che popolano il luogo che avete deciso di visitare. Per organizzare gite di questo tipo si può cercare sul web. I corsi di birdfeeding vi insegneranno invece come preparare cibo da offrire ai volatili e come costruire delle mangiatoie adatte. Provate inoltre a realizzare da voi casette per uccelli con materiali di recupero .

 4) Per almeno un giorno staccate pc e cellulare. Notizie, chiamate e pettegolezzi dell'ultimo minuto non dovranno distrarvi. Ascoltate piuttosto i veri suoni della natura e osservate la bellezza dei colori che vi circondano. Camminate lentamente e rilassatevi. Fissate nella mente i colori e le immagini. Alla fine del percorso sarete più rilassati.

5) Coltivare, raccogliere, vendemmiare. Che abbiate o meno un orto, cercate di dedicarvi alla cura delle piante da frutto, e con ciò che raccogliete fate conserve o confetture. Se avete la fortuna di poter visitare parenti o amici che vivono in campagna, approfittate di questi giorni, anche semplicemente dei weekend, per aiutarli nella raccolta della frutta, direttamente dagli alberi, non c'è attività più gratificante che staccare i frutti dagli alberi e assaggiarli sul momento. E poi a settembre c'è la vendemmia. Vi sono strutture, sia in Italia che all'estero, che offrono vitto e alloggio gratuiti in cambio di aiuto nel raccolto e nella coltivazione dei campi. E' pur sempre una vacanza a costo zero, è l'occasione per imparare nuove mansioni, in un periodo in cui c'è poco da scialare.

La struttura dell'aura | Varie

Si deve tenere presente che l'aura ha due aspetti ben definiti. Vi è quella che possiamo chiamare la sua "forma": l'ovoide d'emanazioni colorate che circonda e interpenetra il corpo fisico, e le correnti d'energia che mantengono tale forma. Queste ultime correnti possono essere considerate come un campo diforza "magnetico" o "psichico", attraverso il quale fluiscono continuamente le sostante più sottili dei livelli interiori della manifestazione.

Nel post precedente abbiamo parlato delle emanazioni eteriche, emotive e mentali che contibuiscono a formare la titalità dell'aura; possiamo considerarle come due costituenti ben definite. Il corpo eterico è relato così strettamente al corpo fisico che, a tutti i fini pratici, possiamo considerarlo come il vero corpo fisico, sul quale è modellata la forma fisica esteriore grossolana.


Poichè influenza la forma fisica esteriore che consideriamo il nostro corpo, potremmo vedere nel doppio eterico il "corpo fisico interiore", e nel corpo di carne e ossa il "corpo fisico esteriore". I due sono collegati da quello che viene comunemente chiamato "il cordone argenteo", in riferimento al versetto della Bibbia che dice: "Si scioglie il cordone argenteo", e che fa parte d'una meravigliosa affermazione, in forma poetica, per descrivere i processi dell'invecchiamento e della morte.

Coloro che hanno sviluppato la facoltà della chiaroveggenza sostengono di essere in grado di vedere questo cordone argenteo, se osservano qualcuno che sta morendo. All'avvicinarsi della morte, essi vedono una forma argentea che abbandona il corpo e se ne distacca, trattenuta solo da qualcosa che sembra una corda o un filo di luce argenteo, che connette i due corpi.

Finchè il cordone è intatto, c'è sempre la possibilità che la coscienza ritorni al corpo materiale; ma quando si spezza, la separazione è completa, e il ritorno non è più possibile. L'individuo è "morto".

Come mettere fine alla sofferenza e alla pena | Psicopittografia

Come sfuggire definitivamente a qualsiasi pena interiore? Consideriamo la differenza tra il sollievo dalla sofferenza interna e la fine  della stessa. E' possibile che una pena mentale ed emotiva si dissolva definitivamente. Inoltre la vittoria sul dolore emotivo rinvigorisce l'Io fisico dandogli salute ed energia nuova.

Consideriamo la differenza tra sollievo temporaneo e liberazione permanente. Supponiamo che ci sentiamo soli. Noi utilizziamo tutti i mezzi per cancellare questo senso di solitudine, ma esso resiste. Allora decidiamo di sbarazzarcene una volta per tutte.


Analizziamo la nostra solitudine e scopriamo che essa deriva da una mancanza d'introspezione sulla nostra vera natura. In seguito, dopo aver scoperto il vero Io, non ci sentiamo più solitari poichè il vero Io non è attaccabile da questo triste stato. Elaboriamo un programma a lungo respiro per eliminare internamente la sofferenza.

Quale persona intelligente prenderà ogni ora la pillola di tranquillante, quando esiste una medicina in grado di sopprimere il male alla radice? La medicina è costituita dalle verità e dai principi che abbiamo assimilato in questo percorso che facciamo, e i loro raggi salutari sono già diretti su di noi.



martedì 20 maggio 2014

L'aura spirituale | Varie

Veniamo infine a quella che possiamo chiamare "aura spirituale"; in tal caso, l'area in cui si estende altre al corpo variada poco più di un metro (nelle persone non evolute) a parecchi metri o addirittura chilometri, nel caso di individui molto evoluti. In Oriente si afferma che l'aura spirituale di Gautama Buddha si estendeva per duecento miglia, o addirittura che l'intero pianeta è racchiuso nell'aura di un Essere grandissimo. Assai simile è l'insegnamento cristiano, sebbene di solito sia ristretto alla presenza della Divinità: "In lui noi viviamo e ci muoviamo ed esistiamo", come dice San Paolo.

Da quanto abbiamo detto risulterà chiaro che non vi è una sola aura, bensì parecchie, ognuna con le sue particolarità, operanti insieme come un'atmosfera composita che ci circonda e che fa parte del flusso delle energie interiori in ogni parte del nostro essere. Risulterà inoltre evidente che ogni livello di quest'aura può essere scorto solo mediante un modo appropriato di percezione.


I lettori per i quali l'idea dei "corpi" emotivi e mentali risulta piuttosto difficile possono trascurarla a tutti i fini pratici perchè, questi due aspetti della coscienza cooperano sempre nella persona normale. Tuttavia, molti chiaroveggenti attestano che tali corpi o veicoli della coscienza esistono veramente. Possiamo comunque ignorarli, e fissare invece l'attenzione sulle emanazioni che si irradiano dai limiti del corpo fisico quando registriamo, come facciamo sempre, le impressioni ricevute nella coscienza dall'attività dei sensi fisici e superfisici.

Anche negli stati che chiamiamo di "incoscienza", cioè nella trance, nel sonno o nelle condizioni patologiche dovute a malattie, incidenti, droghe e così via, l'aura è pur sempre attivamente impegnata a reagire alle impressioni trasmesse dai livelli inconsci della mente, e la parte dell'aura che abbiamo chiamata "eterica" mostra ancora le fluttuazioni delle forze vitali del corpo.

Inoltre, e questo è importante, l'aura registra continuamente la generale qualità emotiva e mentale della coscienza, e tale qualità generale è relativamente stabile ed è dovuta a una lunga serie di abitudini emotive e mentali della mente conscia. Il risultato conferisce all'aura una certa colorazione generale, che cambia con relativa lentezza.

Tale colorazione fondamentale offre al chiaroveggente una nitida indicazione del carattere emotivo, mentale e spirituale del suo proprietario. Nel prossimo post considereremo la struttura dell'aura, poichè questo ci darà un'idea del suo carattere e ci aiuterà a comprendere la parte importante che essa ha nella vita normale.

Come cominciare a vivere | Psicopittografia

Supponete di essere su una nave a fianco del capitano e assistete a questo episodio: il capitano nota un uomo ala deriva su un fragile relitto, a poca distanza dalla nave. Il capitano gli grida di avvicinarsi il più possibile, ma l'uomo non si muove e si mette a discutere col capitano. Chiede se la nave è sicura, se il capitano la sa governare, e quanto tempo ci vorrà per arrivare in porto. Egli fa di tutto fuorchè salire salire a bordo.


Pensate che ciò è incredibile. Quale uomo in questa situazione si comporterebbe in questo modo? E' veramente doloroso vedere tanti uomini comportarsi allo stesso modo nella vita. Il fatto essenziale della vita di ogni uomo è quello di essere soddisfatti. Non chiedere, nè discutere, ma esser soddisfatti. Gli uomini si sforzano di porre la soddisfazione al di fuori di se stessi. Sarebbe come pensare che la luminosità è separate dal diamante.

Non cerchiamo di esser soddisfatti da qualcosa. Se lo facciamo, saremo nel dubbio che quella cosa possa venirci a mancare presto o tardi. Siamo solamente soddisfatti. Non cerchiamo una ragione di tutto ciò. La vera soddisfazione non ha bisogno di giustificazioni.

Non possiamo cercare di esser felici; ma possiamo esserlo semplicemente. Pensare alla soddisfazione non porta a nulla, così come pensare ad una mela, non soddisfa la fame. In generale per la gente è difficile giungere a cogliere la verità di questa idea d'una pace senza sforzi. Voi potete essere l'eccezione alla regola.

lunedì 19 maggio 2014

L'aura eterica | Varie

Gli occultisti sostengono che, oltre a controllare l'entrata e l'uscita del materiale fisico dal corpo, il corpo eterico trae anche l'energia vitale, o Prana, dal sole, e altre forme d'energia dalla terra stessa, per utilizzarle nell'economia vitale delle cellule. Tali energie circolano in tutto il corpo eterico e nella sua  controparte materiale, e, dopo aver sopperito alle necessità dell'organismo, vengono irradiate dal corpo eterico in una particolare nebulosità che si estende tutto intorno al corpo per diversi centimetri dalla superficie.

La nebulosità, solitamente la prima parte visibile dell'aura, è conosciuta come aura eterica. Poichè il coropo eterico è strettamente connesso a tutti i processi vitali del corpo, l'aspetto presentato dall'aura eterica è solitamente una buona guida per comprendere lo stato di salute fisica d'una persona, e negli ambienti occulti è molto diffusa la diagnosi mediante l'aura.


Abbiamo più di un "corpo"; e abbiamo appena considerato quello eterico. Vediamo ora gli altri corpi, e qui il termine "corpo" diviene alquanto fuorviante. Solitamente, noi pensiamo a un corpo nei termini di quello che conosciamo, il nostro corpo fisico denso; ma quelli più sottili andrebbero chiamati più esattamente "veicoli" o "involucri". In Oriente, infatti, sono indicati con quest'ultimo termine, e chiamati Kosha.

Certe scuole occulte hanno la consuetudine di parlare di "corpo emotivo" e di "corpo mentale", e  sebbene questo sia esatto da un certo punto di vista,  si può affermare che difficilemnte noi pensiamo senza l'interferenza delle emozioni, e difficilmente reagiamo emotivamente senza che qualche pensiero entri nel processo.

I due aspetti della coscienza, l'emozione e la mente, sono strettamente legati, e le energie dei mondi interiori scorrono attraverso i "corpi" che sono i nostri mezzi di contatto con quei mondi. Tali energie si irradiano anche intorno al corpo fisico, ma su un'area assai più ampia delle energie vitali del doppio eterico. Mentre l'estensione di quelle radiazioni vitali può essere solitamente calcolata in centimetri, la radiazione emotivo-mentale si estende per parecchi decimetri nella persona normale, e ancora di più in un individuo altamente evoluto.

Come conservare la freschezza dei sentimenti | Psicopittografia

Vi ricordate a volte delle sensazioni provate in gioventù? Non è deleterio soffermarsi in quei giorni, quando la vita sembrava esente da qualsiasi preoccupazione?  Noi non sospiriamo per il periodo della giovinezza, ma per lo stato di libertà interiore che quella offriva. Noi eravamo in questo stato felice ai tempi della gioventù, ma le brame e le confusioni dell'età adulta ce l'hanno tolto.


E' però possibile riguadagnarlo e conservarlo. Questi squarci di libertà giungono nei momenti più inattesi, quando non ci pensiamo affatto. Indi possono sparire temporaneamente; ma ciò non deve inquietarci. Con un'azione adeguata , possiamo vivere in uno stato gioioso e senza preoccupazioni ventiquattro ore al giorno. Ecco un brano di David Thoreau che illustrerà chiaramente il nostro concetto.

"La finzione e l'inganno sono visti come solide verità, mentre la realtà è chimerica. Se gli uomini volessero osservare costantemente le sole verità, senza alcuna illusione, la vita dovrebbe essere paragonata a un racconto di fate. Se noi rispettassimo solamente ciò che ha il diritto di esistere, la musica e la poesia risuonerebbero nelle strade. Quando ragioniamo saggiamente, comprendiamo che solamente le cose grandi e degne hanno un'esistenza durevole e assoluta, che le paure e i piaceri meschini non sono che l'ombra della realtà".

domenica 18 maggio 2014

Venite alla vita | Psicopittografia

Immaginatevi davanti ad un quadro impressionante di un grande artista. In primo piano vi sono personaggi interessanti su un osfondo pieno di colore. Immaginate ora che all'improvviso il quadro si metta a vivere. I personaggi camminano, gesticolano. Gli alberi si piegano al vento. Ciò crea un'impressione completamente differente [Immagine mentale 72]

Ecco ciò che la verità dovrebbe fare per noi. Ciò che leggiamo o ascoltiamo dovrebbe prender vita nella mente. E' ciò che avviene quando leggiamo con attenzione un'idea apparentemente poco dinamica. Essa si insinua nella nostra comprensione attiva.


All'inizio non vediamo o sentiamo che parole. Ora facciamo un'esperienza d'una vera verità liberatrice della vita. Un'idea passa dall'osservazione esterna alla conoscenza interiore. Essa ci cambia sostanzialmente. Ricordiamo che la verità, quando arriva, è sempre diversa da come pensavamo che fosse.

La verità è sempre qualcosa di nuovo per la mente; ecco perchè è impossibile immaginarla. Per lo stesso motivo per cui non possiamo sapere come sarà un nuovo giorno prima d'averlo vissuto, così non possiamo conoscere una nuova verità prima d'averla vissuta.

Consideriamo il principio secondo il quale si può esser completamente liberi dal nostro passato. Per molti individui questo è uno stato desiderato, ma non sperimentato. Esso può esser sperimentato da chiunque è aperto alla verità. E' evidente che questi principi possono cambiare l'avvenire, ma come possono cambiare il passato? Il passato non si può cambiare. E' la reazione mentale ed emotiva nei suoi confronti che può esser modificata.

Consideriamo noi stessi in maniera differente e i nostri punti di vista cambieranno. Bisogna ricordare che l'incapacità a staccarsi dal passato è la causa degli errori attuali. Il legame emotivo col passato deve essere distrutto. La nostra liberazione ci impedisce di ripetere gli errori antichi e funesti.

sabato 17 maggio 2014

Quindici tecniche nuove | Psicopittografia


  1.  La coscienza di sè ci dà la possibilità di respingere le emozioni negative quando esse cercano di insinuarsi in noi
  2. La conoscenza di sè permette di vedere che le disposizioni negative non fanno parte del vero Io
  3. Attitudini nuove creano sentimenti nuovi
  4. Dobbiamo desiderare di dimenticare le idee false e di imparare le verità nuove
  5. L'emozione dell'amore è dentro di noi quando possiamo stare con altre persone senza desiderare nulla da esse
  6. I problemi causati dalle emozioni negative, quali il mal di testa, la nevrosi, e l'insonnia, spariscono quando ci si armonizza coi principi naturali della vita
  7. La nostra scala dei valori si modifica mano a mano vi sviluppate interiormente
  8. Quando un uomo vede realmente quanta energia e salute viene sprecata a causa delle emozioni negative, cerca di porvi rimedio
  9. Il segreto di una vita piena è quello di prender piacere all'Io e non alle cose materiali
  10. La sofferenza diminuisce nella misura in cui noi consideriamo un fatto che concerne una cosa, senza aggiungere a questo fatto la nostra opinione personale
  11. Quando consideriamo onestamente le emozioni negative, siamo sulla buona strada per dissolverle
  12. Quando la mente è veramente libera, non di deve più pensare alle prigioni emotive. Un uomo libero non ha più bisogno di pensare alla libertà o alla prgionia
  13. Eliminiamo la pena di un sentimento negativo rifiutando di di identificarci con esso
  14. Quando scopriamo il vero Io non saremo più in conflitto con noi stessi a proposito di ciò che dobbiamo o vogliamo fare
  15. La ricerca dei principi di verità produrrà un cambiamento interiore, che a sua volta, produrrà un caldo snetimento di benessere

venerdì 16 maggio 2014

Ridere per 20 minuti al giorno migliora la nostra salute | Salute

 "Il riso uccide la paura", Jorge, "Il nome della rosa"


A me viene naturale sorridereridere è una piacevole conseguenza, anche nel più buio Medioevalesimo della mia vita, non ho mai negato un sorriso. In realtà di musi lunghi in giro ve ne sono molti, e tra questi una gran parte lavora a contatto con il pubblico. A tanti serve un corso per rieducare i muscoli facciali al riso. A costoro dedico questo mio post, incentrato su uno studio che ha messo in evidenza  che la risata non solo è la migliore medicina per la nostra salute, ma è in grado di mettere il cervello in stato meditativo, riducendo lo stress e consolidando la memoria a breve termine!

Gli studiosi affermano che ridere è  una delle caratteristiche che contraddistingue  gli esseri umani dalle altre specie animali: forse un tempo, oggi mi pare che questa differenza sia del tutto svanita. In realtà i meccanismi cerebrali e psicologici che  provocano una risata non sono ancora chiari, anche se si ritiene che facciano riferimento all’intelligenza simbolica tipica dell’uomo. Tuttavia, sono chiari  gli effetti benefici sulla nostra salute.

Nel momento in cui lasciamo andare ad una bella risata,  il nostro cervello passa in una condizione simile al vero stato meditativo, che non solo migliora la memoria, ma riduce gli effetti negativi causati dagli ormoni dello stress:  è quanto rivela una ricerca prodotta dai ricercatori della Loma Linda University della California. Per condurre lo studio sono stati presi in esame 20 adulti sani tra i 60 e i 70 anni, volendo misurare i loro livelli di stress e la condizione della memoria a breve termine. Ad un gruppo è stato chiesto di sedersi in silenzio, di non parlare, non leggere o utilizzare telefoni cellulari. All’altro gruppo, invece, sono stati mostrati una serie di video divertenti.

 Dopo 20 minuti, sono stati prelevati ai partecipanti  campioni di saliva e sono stati sottoposti ad un test sulla memoria a breve termine. Il “gruppo humor” ha mostrato una prontezza significativa rispetto all’altro gruppo quando si trattava di richiamare informazioni in memoria, attestandosi su una capacità di richiamo pari al 43,6 per cento, rispetto al 20,3 per cento del gruppo “non-humor”. Inoltre, il gruppo humor ha mostrato livelli notevolmente più bassi di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, dopo aver visto i video, mentre i livelli del gruppo non-humor sono rimasti pressoché invariati.

Memoria migliorata, stressi diminuito e cortisolo basso sono risultati più che soddisfacenti, ma i  benefici non finiscono qui secondo i ricercatori. Secondo una ricerca della Vanderbilt University, ha 10-15 minuti di risate al giorno sono capaci di far bruciare fino a 40 calorie. Mentre uno studio condotto dall’Università del Maryland ha portato alla conclusione che l’umorismo può proteggerci dalle malattie cardiache.

La dottoranda all’Università Loma Linda, Gurinder S. Bains,  spiega: “Gli anziani hanno bisogno di avere una migliore qualità della vita. Trovando il tempo per ridere, attraverso l’interazione sociale con gli amici, godendo di esercizio in un contesto di gruppo e guardare insieme 20 minuti di umorismo in Tv, si può migliorare la qualità della vità e allontanare il deterioramento delle capacità di apprendimento e memorizzazione”. “Bisogna trovare ciò che ci fa ridere e includerlo nella nostra routine quotidiana”, continua la Bians. “Nell’età adulta avanzata ci si trova a dover fronteggiare i deficit di memoria, ma l’umorismo e la risata possono essere integrate in un piano di benessere che può tradursi in un significativo miglioramento della qualità della vita: corpo, mente e spirito”.

Le emozioni e la salute | Psicopittografia

La scienza medica ha chiaramente dimostrato l'influsso che ha lo stato emotivo nella salute d'un individuo. Le emozioni positive e felici fortificano un individuo, mentre un morale depresso è spesso causa di malattie psicosomatiche.


Immaginiamo d'essere seduti in un cinema nell'attesa dell'inizio del film. Le luci si spengono e noi siamo pronti a passare due ore piacevoli. Ma guardando lo schermo rimaniamo delusi. Infatti su di esso appaiono figure vaghe che si muovono senza senso. Ci rendiamo conto di ciò che accaduto. In uno strano miscuglio vengono proiettati due film diversi allo stesso tempo. Non vi è nulla di strano nel fatto che noi non possiamo divertirci. Ma l'operatore in cabina si mette al alvoro e separa i films. Allora vediamo il film desiderato e gradualmente il conflitto si attenua. Sparisce la pellicola sbagliata e finalmente noi possiamo divertirci. [Immagine mentale 71]

Finchè un uomo non avrà trovato il suo vero Io, il buon film, sarà in conflitto e in contraddizione. Nulla lo potrà soddisfare, nulla gli sembrerà piacevole. Anche se farà degli sforzi per trovare un piacere durevole, non gli riuscirà. Ma egli può ritirare il film sbagliato e permettere al buon film di dominare lo schermo della sua coscienza. Allora si sentirà a suo agio, disteso, circondato da un'atmosfera sana. Come sostituire il cattivo film con il buono? Come eliminare i sentimenti negativi?

giovedì 15 maggio 2014

Come raddoppiare le nostre energie | Psicopittografia

Abbiamo più volte insistito sulla necessità di conoscere, osservare e capire se stessi. E' un esercizio di grande valore che assume grande importanza nei confronti della salute e delle energie.

Supponiamo che noi lavoriamo con accanimento a casa o in ufficio. I nervi sono tesi al massimo, ci gira la testa, stiamo per esplodere. Che cosa possiamo fare? Possiamo liberarci completamente grazie al potere pratico della conoscenza di sè. Ecco come: rendiamoci coscienti del fatto che stiamo per esplodere e che siamo sotto pressione. E' uno stato di coscienza completamente diverso da quel che possiamo immaginare. Significa che ora noi possiamo vederci in questo stato nevrotico. Diveniamo per la prima volta coscienti del nostro stato frenetico. [Immagine mentale 70]


Ora, la coscienza del nostro stato di frenesia ci dà il potere su di esso. Noi non possiamo controllare uno stato col quale ci siamo identificati, ma c'è in noi un Io impeturbabile che può tenersi in disparte e osservare un altro Io, quello frenetico. E' la coscienza di sè. E' ciò che ci dà la padronanza. Quando siamo coscienti di uno stato di frenesia, possiamo vedere la differenza tra uno stato frenetico e uno stato di calma. Quando invece non siamo coscienti del nostro stato di pressione, noi pensiamo a torto che sia il solo che esista. Plachiamo quindi liberamente questo stato di pressione. Attraverso un atto volontario pensiamo, agiamo e parliamo con clama. E' una cosa che possiamo fare e che ci aiuterà a distruggere il quadro della frenesia.

Possiamo stabilire nuovi piani di lavoro e raddoppiarne l'efficacia. Le nostre energie non si disperderanno più in emozioni negative. Esse sono ora incanalate in un percorso costruttivo.

mercoledì 14 maggio 2014

Bianco, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Contiene tutti i colori dello spettro della luce e, come il nero, simboleggia un confine: quello iniziale della vita. E' abbinato al settimo chakra. I cristalli bianchi esprimono speranza nel futuro e in ciò che di imprevisto può riservare, fiducia negli altri e nel mondo, desiderio di purezza e di sentimenti nobili, voglia di girare pagina, di iniziare una nuova vita che contiene tutte le possibilità; esprimono una certa tendenza al fatalismo; stimolano la fantasia, la creatività e l'immaginazione aiutando a vedere la realtà con il filtro della sensibilità e dell'intuizione.


Chi sceglie il bianco: desidera cambiare la propria vita e impostarne una nuova oppure desidera apportare nella vita quotidiana un ventaglio di nuove possibilità, tutti i colori dello spettro appunto, per rinnovarla in modo sostanziale; ha fiducia in ciò che riserva il futuro e si aspetta cose belle dal mondo, di conseguenza può peccare di ingenuità.

Chi rifiuta il bianco: non sifida molto degli altri e ritiene che il futuro vada sì scritto, ma tenendo ben salda in mano la penna, senza lasciare nulla al caso; non desidera cambiare vita e nemmeno modificare quella che conduce; prosegue lungo la via che ha fin qui persorso senza lasciare spazio all'immaginazione e alla sensibilità

Come conservarsi giovani e in buona salute | Psicopittografia

Nell'America del Sud c'è un fiore raro che ha bisogno di acqua piovana nel suo calice per rinvigorire e rinfrescare la pianta intera. ma il fiore deve offrirsi alla pioggia. Se si piega troppo l'acqua non può entrare nel calice. Se il fiore resta in una posizione ricettiva, la sua salvezza è assicurata [Immagine mentale 69]

Questa breve illustrazione mette in luce uno dei principi essenziali di una sana esistenza. Il fatto è che noi dobbiamo essere ricettivi alle idee e alle impressioni sane. Tali idee e verità vengono a noi ogni giorno e noi dobbiamo aprir loro il nostro cuore e la nostra mente.

Vi sono persone che non sono aperte a nessun tipo di queste idee, e sono sempre affaticate, ma se smettessero di agitarsi starebbero decisamente meglio. Perchè disperdere le proprie forze in tante attività? Perchè avvertire il desiderio di lanciarsi senza scopo nei più svariati interessi? In realtà queste persone non si dirigono verso queste attività. Sono loro che vogliono allontanarsi da qualcosa: da loro stesse.

Queste persone non amano il loro Io, che non comprendono e di cui non hanno fiducia, allora soffriranno. Le loro attività frenetiche sono tentativi di sfuggire a questo Io indesiderabile. Gli obiettivi che inseguono non significano in realtà nulla per loro. Sono come bambini che vogliono ogni giorno un giocattolo nuovo. Così si stancano ad inseguire vani desideri nel tentativo di sfuggire alla loro sofferenza interiore.

Devono cercare invece, di capire chiaramente e cessare di agitarsi. Il loro tempo e la loro energia si indirizzeranno ad attività salutari, quali la scoperta dell'Io. E non saranno più stanche.

martedì 13 maggio 2014

Nero, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

E' la negazione del colore per antonomasia e simboleggia, come il colore bianco, un confine netto: il confine che segna la fine della vita. I cristalli neri esprimono negazione: negazione del futuro con conseguenti ribellioni, aggressività, drasticità. Conferiscono abnegazione, senso del sacrificio, tenacia, pessimismo, determinazione nel perseguire le proprie mete, esclusione del sentimento, razionalità a volte un po' disumana.


Chi sceglie il nero: ritiene al tempo stesso che il futuro gli riservi poche opportunità positive e che il mondo in cui vive sia il responsabile diciò; ne deriva un atteggiamento in apparenza rinunciatario che può celare rancori profondi ed esplodere in ribellioni violente; può anche trattarsi di una persona disposta a rinunciare a tutto per realizzare i suoi desideri più profondi.

Chi rifiuta il nero: esprime il desiderio di non farsi controllare dagli altri, di non subire nulla, di non dover rinunciare a nulla; manca di altruismo, di abengazione e di senso del sacrificio e può nutrire pretese eccessive nei confronti degli altri.

Traete sempre insegnamento dalle vostre esperienze | Psicopittografia

Non avete mai considerato la differanza tra la conoscenza  e il  sapere? Essa è spesso trascurata.
La conoscenza si acquisisce con lo studio, i libri, le conferenze, l'osservazione attenta. Il sapere è la sperimentazione interiore della conoscenza acquisita. E' ciò che noi vogliamo sapere delle cose attraverso l'esperienza personale. E' ciò che produce miracoli.


"La conoscenza è l'osservazione di un fatto"
"Il sapere è l'esperienza interiore di questo fatto"

Immaginiamo uno straniero sperduto in una città alla ricerca della staxione ferroviaria. Un agente di polizia gli dice di andare alla quarta strada, girare a sinistra, proseguire a sinistra, proseguire per due isolati e poi girare a destra. Lo straniero ora ha l'informazione ma egli deve trasformarla in azione personale. E' anche possibile compiere errori durante il tragitto. Ma ecco che alla fine giunge alla stazione. Egli trasforma la conoscenza acquisita in una esperienza interna [Immagine mentale 68]

Supponiamo che ci venga detto che non si deve temere nessuno al mondo. Non c'è nulla di eccezionale; è la verità. Ma supponiamo di aver paura di qualcuno. La nostra attuale condizione non sopprime questo fatto. Ciò significa che dobbiamo sviluppare la nostra comprensione fino a provarlo personalmente. Dobbiamo partire dalla conoscenza di questo fatto, che nessuno al mondo ha il potere di spaventarci. Ciò ci basta per cominciare. In seguito dobbiamo sperimentare il fatto. Dobbiamo trasformarlo in una esperienza precisa. Possiamo farlo. Noi progrediremo quando ci accorgeremo che la nostra timidezza, non è uno stato acquisito e che non fa parte del nostro vero Io.

lunedì 12 maggio 2014

Grigio, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Simboleggia distacco, autoprotezione. I cristalli grigi conferiscono neutralità, un atteggiamento di prudente attesa di fronte alle decisioni da prendere; aiutano a costruire difese e a proteggersi; rendono saggi e prudenti, ma anche lenti a decidere, distaccati, introversi.


Chi sceglie il grigio: non è sereno dentro di sè e serca di prendere tempo, di distaccarsi dalle situazioni che gli procurano tensione; è rigido, poco adattabile e per questo può capitargli di sentirsi tagliato fuori e di non sapere bene come comportarsi; può reagire a questa sensazione di inadeguatezza con la passività oppure, al contrario, con un'attività intensa, che però cela un sostanziale disinteresse verso ciò che fa.

Chi rifiuta il grigio: è una persona che si impegna in attività o entra a far parte di gruppi nella speranza di ricavarne qualche vantaggio o nel timore di venire tagliato fuori; ha paura dell'ignoto dal quale si aspetta delusioni, ma si dà da fare per far vedere che c'è; in sostanza è una persona in perenne tensione.

Come sfuggire alla tensione | Psicopittografia

Le relazioni tra gli uomini sono regolate da determinate leggi psicologiche. Una di queste leggi è spesso dimenticata.

Si tratta della legge di compensazione. Per definirla semplicemente, essa afferma che noi riceviamo ciò che doniamo. Se offriamo il bene, riceviamo il bene. Se procuriamo il male, avremo il male. Questa legge lavora senza sosta a nostro svantaggio o a nostro beneficio. Nessun studioso moderno l'ha esposta più chiaramente di Waldo Emerson: "Ogni attentato all'amore o all'equità nelle relazioni umane è presto punito. Questi  attentati son puniti dalla paura. Finchè le relazioni con il compagno saranno buone, non proveremo dispiacere a incontrarlo.  Noi ci incontriamo così come l'acqua incontra l'acqua, con una perfetta interpretazione del rapporto semplice e chiaro, ci sarà qualcosa che va bene per me e non per il mio vicino; e allora quello mi eviterà così come io mi allontanerò da lui. "

E' un errore ammettere che i nostri pensieri segreti sugli altri non hanno importanza. Ne hanno molta invece. Non basta comportarsi gentilmente verso gli altri in pubblico. Anche i modi segreti, vale a dire le attitudini interne, devono essere amabili. Altrimenti pagheranno un prezzo doloroso.
L'invidia nei confronti di un altro, sarà punita immediatamente. Non si può essere allo stesso tempo invidiosi e felici. Più che agire amabilmente, dobbiamo essere  amabili.

domenica 11 maggio 2014

Viola. il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Colore situato all'altra estremità dello spettro della luce rispetto al rosso; simboleggia la ricerca di fusione, la capacità di identificazione con gli altri. E' abbinato al settimo chakra. I cristalli viola, ma anche quelli fucsia, accentuano il lato emotivo della persona e possono renderla fragile; conferiscono il desiderio di unione fisica ed emotiva con chi si ama; stimolano la sensibilità e la fantasia e combattono l'autocontrollo e gli eccessi di razionalità: danno amore per l'arte, rendono seducenti e seduttivi, ma anche suggestionabili e inquieti.

Chi sceglie il viola: desidera piacere agli altri; è una persona timorosa che chiede comprensione e gentilezza: ha difficoltà a controllare le emozioni; non mette in piano le capacità razionali; anzi si snete a disagio di fronte alle critiche e alle persone troppo razionali; ama l'arte; ama entrare in contatto sensibile con cose, ambienti, persone.

Chi rifiuta il viola: è diffidente e ipercritico; non si fida delle emozioni e preferisce la logica e la razionalità; è molto suscettibile

Come smettere di lottare con se stessi | Psicopittografia

E' noto il caso di un soldato giapponese che continuava a combattere nella giungla quindici anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Quando alcune truppe amiche lo avvicinarono, il soldato pensò ad un attacco nemico. Ci vollero giorni per convincere il soldato che la guerra era finita da molto tempo. Quando finalmente comprese, depose il suo fucile e se ne andò a casa. [Immagine mentale 67]

L'uomo può esser paragonato a questo uomo smarrito. Fuori dal contatto della realtà, circondato dalla paura e dall'ostilità, egli continua a combattere. Ignorando che la guerra è finita, egli continua a combattere anche contro coloro che gli portano il messaggio di pace. Non è sorprendente che il suo universo sia costituito da una giungla spaventosa.

Se ben considerate, colui che combatte nella vita per il potere politico o finanziario, anche se vince una battaglia, non sarà più felice di prima. Se si accanisce ad inseguire altri successi egli proverà dispiaceri sempre più grandi. Tutte le conquiste sulle quali contava per raggiungere la soddisfazione interiore non fanno che approfondire la sue paure. Un tale uomo deve capire che non può vincere questa specie di guerra. La guerra che egli vuole veramente vincere, quella su se stesso, è già vinta. Non ha bisogno di ascoltare il messaggio di vittoria del vero Io che è in lui.

In questo stato ricettivo egli non ha bisogno di combattere per qualcosa nè contro nessuno. E' il messaggio che la vera religione, la filosofia e la psicologia hanno proclamato attraverso i tempi dell'umanità bellicosa.

sabato 10 maggio 2014

Indaco, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Colore dello spettro della luce situato fra l'azzurro e il viola; è un azzurro intenso; simboleggia la spiritualità, la crescita interiore. E' abbinato al sesto chakra. I cristalli indaco agiscono sugli organi di senso; aiutano in caso di depressione e malinconia; facilitano l'accesso alla spiritualità; rilassano.

Chi scelgie l'indaco: desidera elevarsi al di sopra della realtà per poterla comprendere meglio o per ottenere l'appagamento che la realtà non concede: va soggetto ad attacchi di malinconia dai quali esce sotto la spinta di emozioni e  sensazioni positive; cerca affinità spirituali con ambienti e persone.

Chi rifiuta l'indaco: va soggetto a depressioni dalle quali fatica a uscire; rimugina troppo e può perdersi in labirinti emotivi: tende a incolpare gli altri quando qualcosa non va: non sa mettersi in sintonia con ambienti e persone ricavandone frustrazione e stress.

Come cominciare la giornata con spirito tranquillo | Psicopittografia

Uno spirito chiaro è uno spirito in pace. Marc'Aurelio lo espresse così: "Per spirito tranquillo non intendo altro che uno spirito ordinato".
Come può l'uomo mettersi a cercare uno spirito chiaro e tranquillo? Non v'è altro che meditare su queste due grandi verità:
  1. Esiste una via d'uscita
  2. Chi la cerca sinceramente la può trovare
La via d'uscita da che cosa? Dalla prigione psicologica nella quale ogni individuo si sente rinchiuso. E' una prigione con un'infinità di celle che contengono la paura, l'ansia, il senso di frustrazione, ecc. Ogni cella ha la sua porta per uscire.
Dovremmo sentirci colpevoli dei nostri errori? Se nel passato qualcuno di noi è stato crudele con alcune persone, avrà in seguito sentito il senso di colpa quale reazione al comportamento espresso.

Il senso di colpa è un'emozione puramente egocentrica. Essa alimenta la tendenza nociva a condannare se stessi, a riflettere a proposito del proprio Io crudele. Ma la ragione più importante è nella falsa idea che la colpa sia un segno di umiltà e di pentimento.
Essa invece crea esattamente il contrario, spingendo l'individuo verso l'arroganza, l'ostilità e la crudeltà. Quindi il senso di colpa porta a compiere atti ostili che provocano un accrescimento della colpa. Una persona in una simile situazione, si colloca in un circolo vizioso che è ben noto agli psichiatri e agli psicologi. La via d'uscita consiste  quindi nel comprendere tutto il processo della colpa.


venerdì 9 maggio 2014

Blu, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

Simboleggia armonia, equilibrio, calma. Il cristalli blu rilassano, riposano; portano equilibrio nelle emozioni; danno attaccamento alle tradizioni; conferiscono disponiblità a rispettare le regole; infondono sensibilità, e quindi vulnerabilità; normalizzano il battito cardiaco e la pressione sanguigna; smorzano l'ansia.

Chi sceglie il blu: è persona di sentimenti profondi, clama, capace di equilibrio interiore; è idealista e crede nella lealtà, nella dedizione; è attaccata alle tradizioni e sente il collegamento con il passato; rifugge dagli ambienti stressanti e dalle persone irascibili

Chi rifiuta il blu: è ansioso e si sente poco aprezzato: avrebbe voglia di fuggire situazioni che non lo gratificano; ha bisogno di tagliare con ambienti che gli tolgono armonia interiore ed equilibrio; è depresso.

Come evitare i films dell'orrore nella vita quotidiana | Psicopittografia

Suppiamo d'alzarci un mattino col pensiero che avremo una buona giornata. Decidiamo di fare solo cose brillanti e costruttive. Poi ci sediamo davanti al televisore dove stanno proiettando un film dell'orrore. Non vi sono che mostri e distruzioni. Certamente noi, di nostra iniziativa, non avremmo proiettato un film simile, dopo aver deciso di passare una giornata in pace. 
Ma è esattamente ciò che fanno milioni di persone ogni giorno. Si vedono il loro film dell'orrore, ed è un film senza fine che si prolunga nella notte. Il film dell'orrore è nella mente. Noi lo chiamiamo immagine negativa. E' veramente un modo orribile per passare la giornata [Immagine mentale 66]


L'immaginazione negativa è un grande ostacolo alla vita creativa. L'eliminazione dell'immaginazione negativa è un contributo capitale al raggiungimento della pace. Si rivela quindi il principio che la felicità nasce da un processo di eliminazione; la tranquillità arriva quando noi perdiamo le attitudini negative e non quando acquisiamo qualcosa. Separiamoci dai nostri pensieri negativi. Ciò ci aiuterà a scacciare i films dell'orrore. Così come il fuoco si spegne quando non è alimentato dal combustibile, allo stesso modo i nostri fuochi emotivi svaniscono quando cessiamo di alimentarli con la nostra immaginazione negativa.

Bagna che te ribbagna - Scene dal precariato lavorativo

Allo Uaisipiei oltre al personale di segreteria di cui faceva parte Zoe, erano presenti: l'istruttore di Vela detto lo "Svagato" perchè c'era con il corpo ma non con la mente, l'eroico e prestante bagnino Mitch, la governante Jamelia e il team del ristorante "Re Sugo". Era un caldo pomeriggio di Luglio, e Zoe al desk stava occupandosi di alcune pratiche relative alle iscrizioni per la scuola di vela. Bosley si era defilato, del resto lui faceva come i briganti: latitava.

Improvvisamente il bagnino Mich, pallido come un cencio lavato e ansante, si presentò al desk, chiedendo immantinenti, la cassetta del pronto soccorso. Spiegò brevemente a Zoe che una delle ospiti di Charlie, camminando a bordo piscina, aveva urtato uno spigolo di un lettino, procurandosi una lieve escoriazione alla gamba. Le sue potenti braccia l'avevano presa al volo prima che si accasciasse a terra, e, adagiandola delicatamente su una sedia si apprestava a medicarla. Zoe fornì la cassetta del pronto soccorso, e Mitch scomparve lungo uno scuro corridoio, scorciatoia che portava alla piscina. Per un po' il silenzio regnò sovrano, poi l'attenzione di Zoe venne catturata da uno strano rumore di passi, perlopiù somigliante ad uno strisciare. 
Indubbiamente il rumore proveniva dal corridoio, così si mise in attesa e poco dopo, apparve una donna in età avanzata, capelli biondo platino taglio Raffaella Carrà, ombretto verde smeraldo sulle palpebre (un colore inverosimile), fondotinta bianco luna e rossetto rosso fuoco che contornava due labbra lunghe e sottili predisposte già ad ironico sorriso. Zoe ebbe una folgorazione, ma era il ritratto sputato del sempiterno nemico di Batman: The Jocker!

La signora indossava un pareo trasparente sotto il quale si vedeva il reggiseno del bikini, ma invece degli slip in coordinato, facevano bella mostra di sè delle fantastiche mutande in cotone a costine (horrida visu). Sullo stinco un cerottino tipo band aid tondo. Senza che Zoe potesse proferire verbo, The Jocker si mise a raccontarle tutto l'accaduto: " Aho gioia sapessi che è successo! Sti lettini so pericoosiiiiiii, guarda che ferita!"

Zoe le rispose che l'escoriazione era lieve e, con un paio di bagni nella piscina di acqua salata, l'escoriazione sarebbe scomparsa, ma The Jocker replicò: " Chi ma guarisce sta ferita? Me so rovinata estate, bagna che te ribbagna un me guarisce ppiù, prendi sto cellulare e famme er numero da ssicuratore che domani manno na lettera a Charlie". Ma come parla? Pensò Zoe con gli occhi di fuori, ma cos'è uno scherzo? No non era uno scherzo, Jocker era proprio così, se ne andò imprecando contro Charlie, con il pareo trasparente, le mutande a costine e il cerottino, mentre Zoe non riusciva a capacitarsi di come, quando e perchè.

La mattina seguente, Jocker tornò con una garza adesiva che le copriva l'intera porzione di gamba che andava dal ginocchio alla caviglia, parlando di polvere antibiotica e chirurgia plastica, e per farsi passar la brutta cera, si fece portare due drink, due Negroni per la precisione, che trangugiò a stomaco vuoto a bordo piscina.  Charlie venne a conoscenza dell'accaduto tramite le melliflue parole di Bosley, che gli illustrò tecnicamente la situazione. Infatti, qualche giorno dopo, sulla scrivania di cristallo di Charlie venne posata una raccomandata dell'assicurazione di Jocker, che voleva essere risarcita. 

Passarono solo pochi istanti e la voce di Charlie risuonò per tutta la struttura dello Uaisipiei, facendone tremare le pareti: " Ma a che gioco stiamo giocandoooooo, ad attacca la coda all'asinoooooooo? Non risarciamo nessuno, tantomeno quella bacucca sanguisugaaaaaaa!" Bosley uscì spettinato dall'ufficio di Charlie, dopo aver avuto la sua dose di rimbrotti fra cui anche quello che non era di nessun aiuto alla risoluzione del problema, cosa che lo ferì, ma non ne diminuì la genialità perversa (habemus serpem in pectore). Fu lui infatti a suggerire a Charlie e in seguito a tutto il personale di non dare adito alle parole di Jocker, di ignorarla. E così fu fatto, appena Jocker entrava tutti sparivano, se prendeva fiato, fiato peraltro mortale, per parlare, nessuno la ascoltava e non solo, ma diventammo sordi e scemi. L'avvocato di Charlie, Louis Cifer, trattò con l'assicurazione, che si tirò indietro, anche perchè risarcire un graffietto era ridicolo anche per loro.




giovedì 8 maggio 2014

Azzurro, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

AZZURRO

Colore dello spettro della luce situato fra il verde e l'indaco; simboleggia la comunicazione attraverso la creatività. E' abbinato al quinto chakra. I cristalli azzurri abbassano la pressione del sangue; trasmettono a chi li porta armonia e idealismo; calmano smorzando le tensioni; rendono capaci di aprirsi agli altri; aiutano la meditazione e le capacità diplomatiche; conciliano il sonno; stimolano la lealtà.

Chi sceglie l'azzurro: ha un atteggiamento armonioso e conciliante verso ambienti e persone; ha fisucia in sè e se il nondo esterno non lo soddisfa pienamente, trova appagamento nell'arte o nelle proprie risorse psichiche; sa riflettere prima e dopo; safare tesoro delle esperienze; stringe rapporti affettivi molto profondi anche dal putno di vista psichico
Chi rifiuta l'azzurro: è poco tollerante e poco adattabile; reagisce con ostilità e chiusura alle situazioni sgradevoli o poco gratificanti; può diventare aggressivo e irascibile e se riesce a scaricare la tensione può autocommiserarsi; non sa stare con se stesso; tende a ripetere gli errori.

Il ritorno del vero Io mette fine alla paura | Psicopittografia

Forse ci chiediamo: "Un ritorno al vero Io può garantire la fine della paura?" Certamente. Consideriamo questa idea praticamente e applichiamola ad ogni settore dell nostra vita. Vedremo che essa funziona. Bisogna convincersi di questo fatto se non vogliamo continuare a pagare il prezzo della paura. Supponiamo che desideriamo una  certa persona ma non possiamo averla.

Ritrovando il vero Io, ci liberemo da questa terribile pena del cuore. Vediamo come può avvenire questo cambiamento. Noi desideriamo quella persona perchè suscita nel falso Io determinati desideri; pensiamo che è seducente, che ha sentimento e valore....Sospiriamo per lei, e se non possiamo averla, ne soffriamo. Il falso Io si sente frustrato nelle sue illusioni. Quella persona in sè non significa niente per noi. Noi siamo attirati dal nostro falso ideale. Quando ci rendiamo conto che le qualità che vedevamo nel soggetto desiderato provengono dal falso Io, quella persona perde qualsiasi interesse per noi. Le qualità non le appartengono. Esse hanno origine dal nostro spirito inquieto.


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.