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giovedì 31 dicembre 2015

Le pratiche tantriche e la classificazione occidentale dei centri

Sappiamo quindi che la sostituzione del centro del sesso con quello della milza nell'insegnamento teosofico fu dovuto soprattutto a un certo pregiudizio inconscio contro l'introduzione di concetti sessuali, poiché in certe pratiche corrotte e in certi culti corrotti della stregoneria l'elemento sessuale viene grossolanamente posto in rilievo.
La parola « corrotto » è in corsivo, perché è possibile che alcuni possano indignarsi al sentir parlare  di « pratiche tantriche corrotte».
Qui non si intende attaccare l'intero sistema tantrico. È un elevato sistema orientale di filosofia pratica, e non gli si possono imputare gli eccessi di certi praticanti della magia tantrica, cosi come non si possono imputare alle Chiese cristiane le messe nere di cui si sente parlare.

Tuttavia, per tornare al nostro elenco dei « centri », la classificazione occidentale è perfettamente in linea con quella teosofica generale, se il centro sopra la testa viene considerato quello che assimila l'energia del sole, e se inoltre viene visto come la causa del centro inferiore situato in mezzo agli occhi. Allora, il centro cardiaco e quello del plesso solare, insieme, formeranno il centro collocato in quella parte del corpo, e il centro genitale può essere considerato, in congiunzione con quello alla base della spina dorsale, come un centro solo. Dunque abbiamo perduto soltanto il centro della milza, e può darsi che questo abbia altre funzioni. Si è osservato che in alcuni casi, in cui il corpo eterico lasciava temporaneamente quello fisico, usava apparentemente il centro della milza come uscita.

Eccoci dunque alle prese con i cinque centri dell'insegnamento occidentale.
I centri apparentemente ubicati lungo la spina dorsale sembrano estendersi alla superficie dell'aura, in vortici d'energia a forma di cono o d'imbuto; e dove questi vortici toccano l'epidermide esterna dell'aura, appaiono coperti da qualcosa che sembra una ragnatela tenue e finissima di sostanza eterica. I vortici ruotano continuamente, e secondo la rotazione, l'energia viene attratta o irradiata. Abbiamo detto che il centro sopra la testa trae l'energia dal sole; e questa energia, così assorbita, carica fortemente il centro del plesso solare.

Il punto discusso è se l'energia del sole, specializzata dal centro del plesso solare, sia tutta quella assorbita, o se sia semplicemente una carica stimolante e «attivante» che fa trarre una maggiore quantità di forza vitale dalla grande corrente primaria d'energia, che giunge al corpo eterico dal mondo eterico mediante il centro che si trova nell'aura al di sotto dei piedi.


Buristo in cuffia

BURISTO IN CUFFIA: specialità gastronomica senese: sangue e grasso suini insaccati nello stomaco del maiale e cotti. Questa specie di salame la cui composizione  può turbare molte persone, ma non i buongustai, è nota in altre zone della Toscana come BURìSTIO, MALLEGàTO, SANGUINACCIO, SAMBUDELLO. La ricetta è assai vecchia e può variare in qualche dettaglio.

Il Giacchi (1878), per esempio, lo descrive così: "Sangue di maiale imbuzzecchiato con finocchi, uve passe e aromi, tutto stretto in budella purgate e parimente di maiale. Si cuoce e si affetta o freddo o caldo".

BURìSTO, sempre a Siena, significa anche persona goffa e mal vestita; un salame, insomma. Così come a Massa BIROLDO indica in senso figurato lo sciocco, l'inetto; pur essendo il solito insaccato popolano.

Qualche idea per riciclare la carta di giornale

Molti di noi sono ancora affezionati al buon vecchio profumo della carta stampata. E' gioco forza che anche se non tutti i giorni, compriamo il quotidiano. E poi? Non lo buttate subito vero? Sono molte le cose che si possono fare per riciclare la carta di giornale. Vediamo quali:

- E' arcinoto che i fogli del giornale sono ottimi per pulire e far rislendere i vetri di casa. Basterà  un vecchio giornale, che immergerete in un po’ d’acqua e aceto bianco e poi utilizzatelo al posto della spugna. Il risultato sarà eccellente e i vetri risulteranno perfettamente puliti e splendenti senza il bisogno di utilizzare prodotti chimici dannosi per la salute e l’ambiente. Potete utilizzare la stessa tecnica anche per pulire il piano cottura.


- Potete usare le pagine dei quotidiani per proteggere il pavimento della cucina dagli schizzi delle pentole sui fornelli. E poi le pagine dei giornali sono ottime per coprire il piano di lavoro quando si fanno dei lavoretti di bricolage, e si devono usare colla e vernici. 

- I fogli di giornale sono perfetti per  assorbire gli odori e i liquidi del frigorifero. Basterà foderare i vari cassetti nei quali si ripongono frutta e verdura. Allostesso modo se la frutta è acerba, avvolgetela nella carta di giornale e ne accelererete la maturazione.

- La carta dei giornali va bene per avvolgere e proteggere oggetti delicati che potrebbero rompersi, ad esempio se dovete traslocare e riporre degli oggetti nei classici scatoloni. 

- E poi se dovete accendere il camino potete usare i fogli di giornale come  carburante fai da te,  oppure, una volta arrotolati in modo da farli bruciare in modo lento, potete addirittura adoperarli al posto del legname.

- Ma anche negli armadi trovano il loro utilizzo, ad esempio  avvolgetevi i maglioni di lana prima di conservarli in modo da evitare le tarme o utilizzarli per riempire scarpe e borse affinchè mantengano la loro forma nei periodi in cui non le adoperate. Dato che la carta è un ottimo isolante termico potete farne uso per rivestire  la cuccia o la cesta dei vostri amici a quattro zampe in modo da essere sicuri che stiano sempre al caldo anche nelle gelide giornate invernali.

- Se avete a casa dei bambini potete riutilizzate i fogli di giornale per fare la cartapesta. È semplice e soprattutto divertente: occorre solo dell’acqua, la carta di giornale e tanta fantasia e creatività.

- I fogli stampati da un solo lato possono essere invece riutilizzati per scrivere appunti, far disegnare i bambini o annotare la lista della spesa.

Componete un mantra, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Quando Dio, o qualunque altra forma di Amore, ci ha messo su questa Terra, ci ha dotati di alcuni strumenti da usare nel corso di questo viaggio. Il potere della mente, l'energia mentale, è uno di questi. Nei prossimi giorni impegnamoci al massimo per imparare ad allenarlo.


  • In una certa misura possiamo determinare il nostro futuro attraverso l'atteggiamento con cui ogni giorno affrontiamo la vita. Se le nostre guide spirituali ci vedono in difficoltà, cercano di guidarci e di indicarci la via, di incoraggiarci ad avere una visione positiva delle cose e a usare il potere della mente per conservarla. Come imparare a fare tutto ciò da soli?
  • Le buone azioni che compiamo ci infondono forza, consentendoci di affrontare la realtà in modo propositivo, di capire che tipo di persone desideriamo essere e che segno vogliamo lasciare nel mondo. Sapere che stiamo dando una mano alle nostre guide spirituali regala la sensazione rinvigorente di avere uno scopo, di essere attivi e vivi
  • Attraverso una buona azione possiamo scoprire il motivo del nostro viaggio terreno. Via via che diventiamo più esperti siamo maggiormente determinati e consapevoli, refforziamo la nostra parte spirituale e ci trasformiamo in persone più aperte, realizzate e decise
  • Non dobbiamo dimenticare, però, che restiamo pur sempre esseri umani ed è per noi impossibile mantenerci ottimisti in ogni circostanza, nonostante le migliori intenzioni. Ecco perchè l'azione di questa settimana consiste nel comporre un mantra, cioè una sequenza di parole che, ripetute quotidianamente, hanno il potere di far scaturire dentro di noi una sorgente di energia positiva
  • Le parole che hanno questo potere speciale sono quelle che contengono la promessa di un'azione positiva, per esempio: io posso, sarò, farò, riuscirò.  Ci sono termini che veicolano energia positiva, altri invece negativa: tenetelo bene a mente mentre componete il vostro mantra e assicuratevi di usare solo parole positive. Ecco tre formule"magiche" che viricorderanno quanta forza c'è in voi: 1) Io troverò la gioia nella mia vita e attirerò tutto ciò che è buono; 2) Io posso essere positivo e sarò felice; 3)  Io riuscirò a lavorare insieme all guide spirituali
  • Recitate il mantra dieci volte di seguito, tre volte al giorno. Le notre guide spirituali ci aiuteranno e ci daranno l'ispirazione. COmponetelo con attenzione poichè avrà forte influenza sul nostro modo di pensare e di agire. E' così che ci costruiamo una buona riserva di energia: prendendo il controllo del proprio atteggiamento verso il mondo. Ogni volta che ripetiamo il mantra ricordiamo che le nostre guide spirituali gioiscono nel vederci fare progressi.



mercoledì 30 dicembre 2015

Malattie indicate dall'aura eterica

Quella che abbiamo chiamato aura eterica è la radiazione generale, il campo di forza del corpo eterico, e indica quali sono le condizioni del corpo. Poichè quello eterico controlla e influenza direttamente quello fisico, accade spesso che una infermità venga indicata dall'aura eterica assai prima che diventi evidente nel fisico, ed è in questo corpo eterico che incomincia la vera azione risanatrice.

Se si possono scorgere le indicazioni nell'aura eterica, allora è possibile trattarle su quel livello, ed è in questa regione dell'essere umano che si compie la "terapia per fede", la terapia psichica e spirituale. Poichè l'aura eterica mostra esattamente le malattie latenti nel corpo eterico o già all'inizio della manifestazione sui livelli fisici, spesso è stata chiamata "aura della salute".

Cheesecake ai mirtilli: immediato apporto di energia

Se avete bisogno di un apporto di energia immediato questa ricetta fa per voi, soprattutto se siete sportivi. Si tratta di un delizioso cheesecake ai mirtilli, una fetta del quale, prima di un allenamento, vi darà lo sprint giusto, e grazie al contenuto di vittamina B, utile ai nervi, favorirete la trasmissione di impulsi nervosi dal cervello ai muscoli e ciò vi consentirà di migliorare le performance sportive. 
Inoltre questa ricetta vi consentirà in caso di necessità di poter sostituire un pasto, ma può anche essere un goloso dessert al termine di un pasto leggero, ovviamente dimezzando la porzione. Se poi accompagnerete alla ricetta del tè bianco o verde, avrete modo di assorbire meno grassi.


Ingredienti per la ricetta (4 persone):
 - 100 g di biscotti secchi non troppo dolci
 - 50 g di burro a temperatura ambiente
 - 250 g di ricotta
 - 1 uovo
 - 60 g di zucchero
 - 1 bustina di vanillina
 - 3-4 cucchiai di gelatina ai frutti di bosco
 - 2 vaschette di mirtilli
 - succo di limone

Procedimento
Mettete i biscotti in un mixer. Una volta ridotti in polvere, aggiungete il burro tagliato a pezzetti. Ungete una pirofila di pirex del diametro di circa 22-24 cm. Stendete il composto nella pirofila pressandolo molto bene con l'aiuto di un batticarne. Poi mettete in frigorifero. Nel frattempo mescolate nel mixer l'uovo con lo zucchero, la vanillina e, infine, aggiungete la ricotta. Amalgamate il tutto per qualche istante e versatelo nella pirofila. Mettete in forno a 180 °C per circa 30 minuti. Quando la torta sarà fredda, cospargetela con un velo di gelatina ai frutti di bosco e decorate con i mirtilli precedentemente spruzzati di succo di limone. Miraccomando conservate in frigorifero, dal quale deve essere tolta una ventina di minuti prima di servirla.

Timo, olio essenziale

Nome botanico: Thymus vulgaris
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Profumo: fresco, balsamico, forte
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: stimolante, tonico, antisettico, balsamico, anticatarrale, ipertensivo, antispastico, antifermentativo, antiputrefattivo, astringente, antitossico, antiparassitario, attiva le difese immunitarie, afrodisiaco, cicatrizzante, diuretico
Principali indicazioni: stanchezza fisica e psichica, ipotensione arteriosa, malattie da raffreddamento, bronchite, pertosse, reumatismi, disturbi circolatori, infezioni intestinali e urinarie, dermatiti, foruncoli, punture d'insetti, infezioni della bocca e della gola, pediculosi, scabbia
Precauzioni: può causare irritazioni cutanee; usare in basse concentrazioni e diluito


Il timo è un arbusto odoroso che cresce spontaneo nell'area mediterranea ed è una pianta dalla lunga tradizione: i boschetti di timo degli antichi erano considerati sacri; il suo profumo era il " respiro di Zeus", ed entrava nella combinazione del cosiddetto "mazzetto degli dei", ottenuto tagliando all'alba, ancora bagnati dalla rugiada, rosmarino, menta e timo, a cui andava aggiunto, alla sera, un rametto di issopo, il tutto legato con tre fili d'erba intrecciati.

Questo mazzetto, appeso in una stanza, avrebbe dovuto propiziare felicità e salute. I filosofi dell'antica Roma usavano prendere un infuso stimolante di timo prima di dedicarsi ai loro studi, in quanto ravvivava la mente, favoriva l'attività intellettuale e aiutava a lavorare con maggiore impegno. Infatti il timo è una pianta mercuriana, e Mercurio è il pianeta della mente, della facoltà razionale, della comunicazione rapida ed efficiente.

Il timo portava salute e felicità anche nei banchetti nuziali, dove veniva inserito nelle decorazioni vegetali; veniva regalato o bruciato nelle cerimonie religiose perchè, respiro divino, ritornasse da Zeus. La Scuola Salernitana consigliava a chi si fosse sentito depresso di avvicinarsi al timo e di inalarne l'aroma, affinchè potesse avere curate le ferite dello spirito.

Nella tradizione popolare il timo è amato dalle fate e dalle api, loro messaggere, e dagli elfi, che portano corone di maggiorana e timo. Si dice che chi beve un infuso di fiori di timo riesca a vedere le fate...ma oltre a stimolare la fantasia si è reso in passato molto spesso utile come "antibiotico dei poveri". L'essenza è estremamente poliedrica e potente. Contiene principi attivi molto concentrati e per questo viene distillato due volte, ottenendo due tipi di olio: il timo rosso, che più puro e più concentrato, ma per questo bisogna usarlo con attenzione, e il timo bianco, distillato due volte, meno irritante e più delicato.

Le due grandi qualità dell'essenza di timo sono principalmente la sua forte azione stimolante generale e la sua notevole capacità antimicrobica. Come stimolante, il timo agisce sia a livello della psiche, dove risveglia l'intelligenza, la memoria e la capacità di concnentrazione, in caso di stanchezza mentale, stress, superlavoro, sia a livello fisico, dove attiva la circolazione arteriosa, innalza la pressione, stimola il fegato, migliora la digestione, rafforza le difese immunitarie stimolando l'attività dei globuli bianchi, ha azione leggermente afrodisiaca e stimola le mestruazioni.

In caso di debolezza fisica o mentale, convalescenza, stati di affaticamento, conviene quindi attingere alla saggezza degli antichi, e reintegrare le proprie energie e gli interscambi tra una funzione e l'altra dell'organismo attraverso questa pianta mercuriana (e sappiamo che Mercurio è anche il messaggero degli dei, colui che mette in comunicazione piani diversi): una doccia o un bagno al mattino arricchiti con due gocce di essenza di timo permettono di passare velocemente dal sonno alla veglia, di coordinare la mente e il corpo e di "resettare" e ripulire le funzioni sensoriali (vista, udito) e di comunicazione (linguaggio).

Per la straordinaria versatilità delle essenze naturali, questa sua azione stimolante non è però rigida, bensì è modulabile, nel senso che il timo è anche riequilibrante e sedativo in caso di insonnia e di nervosismo. Per queste indicazioni può essere impiegato per bagni e docce rivitalizzanti alla mattina. L'altro grande polo di azione del timo è nel versante delle malattie microbiche: infatti è il miglior antisettico che esista in natura, di cui è stata dimostrata ampiamente l'attività battericida nei confronti di molti germi patogeni. Pertanto è indicato in corso di infezioni respiratorie quali bronchite, influenza, tosse, mal di gola ecc.

Se ne consiglia l'uso per inalazioni di vapore e per frizioni sul petto e sulla schiena, nella quantità di una, due gocce in poco olio vegetale, oppure diffuso nell'ambiente con un diffusore d'aromi, per disinfettare la stanza di un malato, in corso di un'epidemia influenzale. Inoltre, per il suo effetto astringente, riduce la produzione di muco. In caso di infezioni urinarie va massaggiato a livello addominale, nell'area di proiezione cutanea della vescica, cioè sopra la regione pubica nella parte inferiore dell'addome; nella parte centrale, con massaggio circolatorio in senso orario, per disturbi intestinali quali intossicazioni, fermentazioni e spasmi.

E' utile anche nelle forme reumatiche, crampi muscolari, sciatica. Sulla pelle trova impiego per spugnature, lavaggi, applicazioni diluite, in corso di infezioni, foruncoli, acne, tagli, punture di insetti, dermatiti del cuoio capelluto, dove agisce anche in corso di parassitosi (pidocchi); per sciacqui disinfettanti è utile in caso di gengiviti e stomatiti.


Energia e concentrazione: aiutarsi con i gemmoderivati ontano e olivo

Amo gli alberi, sono buoni amici, silenziosi e protettivi. Di alcuni conosciamo anche le proprietà buone per la salute, come la Betulla, l'Eucalipto, il Pino..Ma qualcuno di voi conosce per caso l'Alnus glutinosa, ovvero l'Ontano nero? Eppure è parente della Betulla e del nocciolo e lo si trova nei nostri boschi spesso vicino ai corsi d'acqua. Chi lo conosce sa anche che è chiamato "china nostrana" perchè ha ottime proprietà febbrifughe, mentre con le sue foglie si prepara un bagno contro i reumatismi.  
Le proprietà dell'ontano sono tali grazie all'emodina, contenuta in corteccia e foglie, con alnulina e tannini. Se assunto come infuso, libera il corpo dalle scorie che creano debolezza, depressione, febbri, dolori e infiammazioni.


Questa sua proprietà antinfiammatoria e tonificante si nota soprattutto sui vasi arteriosi del cervello e del cuore, poichè esercita un'attività stimolante sulla circolazione encefalica e miocardica.  L’azione della pianta è di conseguenza molto utile per migliorare memoria e concentrazione. Si può assumere l’ontano nero sotto forma di gemmoderivato: 30 gocce 1-3 volte al dì, lontano dai pasti. In alternativa, bere (preferibilmente la mattina) una tazza di infuso preparato con un cucchiaino di foglie e corteccia di ontano nero, tenuto in infusione 5 minuti e poi filtrato.

Inoltre se ci si sente giù di tono è possibile abbinare il gemmoderivato di ontano nero a quello di olivo, per potenziarne le funzioni. L’olivo stimola la circolazione cerebrale e ha un’azione ipotensiva, ed essendo una “pianta di luce” ci aiuta ad adattarci meglio al ritorno dell’ora solare. Per un mese bere 20 gocce di entrambi i gemmoderivati (ontano nero e olivo) 1-2 volte al dì a digiuno, con mezzo bicchiere d’acqua.

martedì 29 dicembre 2015

Aura celestiale e aura causale

L'Aura celestiale, giunge fino a 70 cm dal corpo fisico ed è composta di raggi di luce iridescente che si dipartono dal centro del corpo. Se i raggi sono intensi e rettilinei, quest'aura è forte ed equilibrata. Presiede all'emotività spirituale, all'amore divino, alla meditazione e alla preghiera.

L'Aura causale, sporge dal corpo fino a 100 cm ed è composta di filamenti intrecciati di intensa luce dorata che avvolgono tutto il corpo formando una specie di uovo, detto "uovo aurico", nel quale sono racchiusi tutti gli strati dell'aura.

Ci collega con le energie superiori e con l'universo, ci rende capaci di distacco e di grandi imprese quali l'autoguarigione, la preveggenza. Quando quest'aura è forte ed equilibrata, la persona sa esprimere la creatività e sa capire il significato della vita.

Colesterolo sotto controllo: otto cibi per tutti

Per cercare  di prevenire gli accumuli di colesterolo e ridurre i valori di quelli già presente, come dicono gli esperti, dobbiamo seguire una dieta povera di grassi animali e zuccheri raffinati, in pratica non dobbiamo introdurre più di 300 mg di colesterolo al giorno. Ma lo sappiamo tutti che specialmente in questo periodo di festività siamo più portati agli eccessi. Quindi sarebbe opportuno preparare il nostro corpo ad affrontare eventuali eccessi portando in tavola 8 cibi che, se consumati 2-3 volte a settimana per 3 settimane per aumentare il colesterolo buono e salvare il nostro organismo dai danni degli eccessi alimentari. Prepariamoci dunque a consumare:



Avena: ricca di fibre, che normalizza la produzione di colesterolo endogeno. La si può consumare sotto forma di pane, crusca, fiocchi, nel latte, nello yogurt o nelle zuppe. Anche sotto forma di latte, come il latte d'avena. 

Mele: come dice il proverbio,  è sufficiente mangiare una mela al giorno per 4 settimane per ridurre del 40% i livelli di colesterolo “cattivo” (o LDL). Le Granny Smith in special modo.

Carciofi:  ottimi per smaltire l’eccesso di colesterolo attraverso la bile, riducono la sintesi di colesterolo cattivo. Meglio mangiarli crudi, in insalata o pinzimonio, conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva e aceto di mele.

Tè oolong: è un ottima varietà di tè rosso che inibisce la lipasi pancreatica, un enzima che governa la sintesi di colesterolo. Cercate di sostituirlo al caffè, bevendone 3 tazze al giorno, con un cucchiaino di miele e un pizzico di zenzero fresco.

Noci e mandorle: ricchi di grassi buoni, riducono il colesterolo perché aumentano la presenza di acidi monoinsaturi nel sangue. A colazione la mattina nello yogurt o a merenda, con una mela cotta o una ciotolina di mosto d’uva.

Porri: con calcio, potassio e vitamine, liberano il sangue dal colesterolo LDL. Si possono usare per i soffritti, nelle zuppe o  nelle insalate afettati fini. Le parti verdi, invece, si possono mettere in minestre e frittate.

Semi di lino: 100 g al giorno si riduce il colesterolo cattivo di circa il 10%. E questo grazie al contenuto di vitamina B, magnesio, manganese e acido linoleico. Aggiungili a yogurt, zuppe, insalate, frullati. Usate anche l’olio di semi di lino per condire.

Soia:  sono le sue proteine che abbassano il colesterolo LDL e la lecitina impedisce la formazione di placche sulle arterie. La si può consumare in germogli, pane, cracker, barrette, biscotti e aggiungete i suoi fagioli (gli azuki) alle zuppe o cuoceteli al vapore e metteteli nell’insalata.

Psicopittografia: Dobbiamo aiutare gli altri?

A volte si è perplessi sull'opportunità di aiutare gli altri. Si pensa di non averne la forza. E' egoismo tutto questo? Un falso senso del dovere nuoce all'armonia umana. Innanzitutto bisogna scoprire ciò che può realmente aiutare gli altri. 

Non cercare di fare qualcosa per un altro, cercate piuttosto di esser qualcuno per lui. Il prossimo, sia esso la moglie, il figlio, l'amico riconoscerà allora che voi siete differente; avrà il senso della vostra forza interiore; scorgerà in voi l'esempio di un uomo maturo e senza paura. 

Sarete l'uomo che gli altri hanno sempre sperato d'incontrate, il solo che possa aiutarli veramente. Fin'ora hanno incontrato persone disposte a far qualcosa per loro in cambio di un'altra cosa. Voi siete diversi. Voi offrite loro un amore vero e disinteressato. Non siete tenuti ad aiutare gli altri prima che voi siate in grado di farlo coscientemente. Allora il vostro aiuto sarà spontaneo. sarà qualcosa che desiderate fare naturalmente.

E' come il giovane pesco che non fa alcuno sforzo deliberato per dare pesche perchè sa che non è ancora in grado di farne. Esso sa che il suo compito attuale è quello di armonizzarsi con le leggi naturali della crescita, utilizzando le risorse del sole e  dell'aria. Al momento opportuno, esso produrrà senza sforzo i frutti che saranno goduti dagli altri esseri. [Immagine mentale 26]


L'Uva spina e i suoi segreti

Le ghiandole surrenali producono alcuni tipi di ormoni che influenzano l’attività dell’intero organismo. Quando il nostro corpo deve affrontare i cambi di stagione, o periodi di forte stress, queste ghiandole stimolate dal cervello,  secernono adrenalina e altri ormoni collegati alla risposta allo stress. Ma, se stress e affaticamento persistono, aumenta la sensibilità alle infiammazioni che ci predispongono alla stanchezza cronica, ma anche all’acne e alla cellulite favorite dall’eccesso di cortisolo. Possiamo allora far ricorso all'uva spina, che stimola la secrezione di interferone e corticosteroidi, gli ormoni che proteggono il corpo dalle infiammazioni e dai processi degenerativi.


L'uva spina è ricca di vitamine A,C e B, ferro e potassio. E proprio grazie alle vitamine contenute, essa è indicata per tutti gli stati di debolezza ed esaurimento. In caso di spossatezza legata ad anemia o malattie, di solito si associa il succo a 2 cucchiaini di miele. Le vitamine del gruppo B hanno un’ottima azione ricostituente e non vengono deteriorate dai processi di essiccamento delle bacche, da usare come snack immunostimolante per tutto l’inverno.

Oltre alle bacche si possono usare anche le foglie per preparare un decotto facendo bollire 50 bacche essiccate per 10 minuti a fuoco basso. Filtrare e berne due bicchieri al giorno. Protegge dalle infezioni e dalle prime malattie virali. Si possono aggiungere le foglie ben lavate a insalate e centrifugati. Promuovono la sintesi dell’interferone e rafforzano gli anticorpi.


lunedì 28 dicembre 2015

Settimo chakra

Settimo chakra

Posizione: sommità del capo
Organi interessati: ghiandola ipofisi; parte superiore del cervello
Colore: bianco e viola

Significato: è detto anche il centro della Corona, in cui si trovano tutti i colori dell'iride. E' collegato con la nostra parte più elevata e spirituale, con l'universo e con il divino. Tutti gli altri chakra sono sottoposti a esso. Se è aperto e ben funzionante, giungiamo alla completezza, ma attenzione: tutti gli altri chakra devono essere funzionanti, il settimo da solo non basta. In caso contrario, saremo chiusi verso la spiritualità, incapaci di cimprenderla, e quindi tendenzialmente materialisti.

Come equilibrarlo: attraverso la meditazione in solitudine; ascoltando la nostra voce interiore; usamdo i colori bianco e viola; indossando come pietre i diamanti


Erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Gallium aparine

Ecco una piccola pianticella dai fiorellini bianchi e dalle sottili foglioline poco nota, ma tanto benefica.

 Sono convinta che se ogni giorno provassimo a ringraziare madre terra per la ricchezza dei doni che generosamente ci offre chiedendo in cambio solo un po' di rispetto, beneficeremmo ancora di più e meglio dei suoi doni.

GALLIUM APARINE

Si usa la pianta intera. Ha proprietà diuretiche ed è utilizzata in caso di circolazione sanguigna rallentata, stanchezza, problemi di fegato, reni, milza e pancreas. Assumere 30-50 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, per due mesi.

Tea tree, olio essenziale

Nome botanico: Melaleuca alternifolia
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, speziato, amarognolo
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Giove, Venere
Proprietà: antisettico, battericida, fungicida, antivirale, cicatrizzante, antiinfiammatorio, deodorante, epsettorante, balsamico
Principali indicazioni: disturbi dermatologici quali foruncoli, pustole, graffi, ulcere, scottature, herpes, micosi della pelle e delle unghie, gengiviti, afte, punture di insetti ecc., mal di gola, influenza, infezioni urinarie, candidosi vaginale, tosse, influenza, sinusite

L'olio dell'albero del tè, originario dell'Australia, era usato dagli aborigeni e dai primi coloni per le sue notevoli proprietà da utilizzare nel pronto soccorso di ferite e lesioni della pelle. Infatti esso può essere incluso fra le essenze maggiori dell'aromaterapia antinfettiva: recenti studi ne hanno dimostrato il potere antibiotico naturale su batteri e funghi patogeni. Inoltre la sua tolleranza e l'assenza di tossicità lo rendono molto maneggevole e ne fanno un utilissimo presidio per la cura delle affezioni della pelle e delle mucose provocate da agenti microbici e per il trattamento di stati di irritazione. Per esempio dopo rasature o depilazioni.

Può essere utilizzato puro in molti casi, ma per pelli sensibili è meglio diluirlo 1:10 in olio vegetale, o altro veicolo, a seconda degli usi, per esempio una crema o una lozione debolmente alcoolica. Per la sua notevole capacità di penetrazione e il potere detergente e dissolvente sui tessuti patologici (mentre non danneggia quelli sani), è indicato anche per le micosi dell'unghia e dei tessuti sottoungueali. In questo caso sarà bene massaggiare la parte interessata con l'olio tutti i giorni fino a quando l'infezione non sarà sparita.

 Il tea tree oil neutralizza il veleno delle punture di insetti, disinfetta e accelera la cicatrizzazione di piccole scottature, accelera la risoluzione dell'herpes labiale e genitale (in questo caso usare l'essenza diluita in olio o in acqua per lavaggi e impacchi). Per sciacqui è utile in caso di afte e gengiviti, dove svolge anche un'azione lenitiva e anestetica; per lavande vaginali è attivo sulla candida. Per frizioni sul cuoio capelluto combatte la forfora e il prurito. Per bagni o pediluvi è deodorante e astringente nell'ipersudorazione.

In caso di tosse, raffreddore, influenza, va aggiunto a inalazioni di vapore e spalmato sul petto e sulla schiena. Per gargarismi allevia il mal di gola, in caso di dolori reumatici e muscolari, per massaggi delle parti interesate, lenisce il dolore. Alcune gocce di tea tree oil su una spugna umida da strofinare sul pelo del cane deodorano e tengono lontani gli insetti. Per la sua efficacia, tollerabilità e versatilità, questa essenza dovrebbe entrare nell'armadietto casalingo dei medicinali, dove spesso può, a pieno titolo, sostituire efficacemente pomate antibiotiche e altri farmaci di sintesi.


Tornare in forma dopo un'abbuffata: come fare in sole 24 ore

Non sempre possiamo o riusciamo a trattenerci a tavola, e capita di abbuffarci, salvo poi pentirci quando la bilancia segna almeno un chilo in più rispetto al nostro tanto agognato peso forma. Immagine appesantita, pelle opaca, sapore amaro in bocca. Ma possiamo fare molto per impedire che il diabolico adipe si infiltri in profondità condannandoci ad un pianto disperato e a rimorsi dolorosi. Il giorno dopo la grande abbuffata scatta il piano delle 24 ore, un modo per ritornare in forma nell'arco di una giornata. Ecco alcuni consigli da applicare insieme ad una dieta leggera.


Al mattino a digiuno: iniziamo ad aiutare il fegato appesantito dai grassi usando gli estratti di carciofo e tarassaco, essi aiutano a ridurre nausea, crampi, costipazione e flatulenza. Bevete un bicchiere d’acqua con 50 gocce di tintura madre di tarassaco e 50 gocce di tintura madre di carciofo. Questo preparato è in grado di assorbire l’eccesso di gas e tossine, eliminando i germi e curando l’alterazione della flora batterica intestinale.


A metà mattina e metà pomeriggio ananas e papaia:  è l'ora di sistemare la digestione ed eliminare rapidamente le calorie accumulate durante l'abbuffata. Dobbiamo fare il pieno di due enzimi: la bromelina, estratta dall’ananas, un enzima capace di digerire le particelle di grasso, e la papaina, ricavata dalla papaia, enzima che agisce riducendo il senso di gonfiore post prandiale. Quindi basta mangiare 2-3 volte nell’arco delle 24 ore una buona macedonia di questi due frutti, condita con succo d’arancia ma senza aggiungere zucchero. La macedonia è ancora più depurativa se gustata a digiuno, a metà mattina e a metà pomeriggio.

Sera: sarà utile un infuso di zenzero e anice stellato, per alcune buone ragioni: lo zenzero depura la bile, elimina il muco che intasa l’apparato digerente, rimette in moto l’intestino. Infatti facilita il passaggio del contenuto dello stomaco nell’intestino e l’eliminazione degli scarti con le feci, regalandoti un’immediata sensazione di leggerezza. Quindi dopo un cena leggera, bevete un infuso caldo preparato mettendo a bollire in una tazza d’acqua 3-4 cm di radice di zenzero fresco a rondelle e 2-3 bacche di anice stellato, che ha un effetto digestivo e viene impiegato in caso di spasmi gastrointestinali e meteorismo. Filtrare e dolcificare con un cucchiaino di miele. L’infuso combatte il mal di pancia e favorisce l’evacuazione.

Si si è ecceduto con gli alcolici ci si può depurare con gli agrumi: se si è davvero esagerato con gli alcolici, sappiate che la vitamina C accelera lo smaltimento dell’alcol. Dunque, iniziate la giornata con una bella spremuta dolcificata con un cucchiaino di miele che ha proprietà drenanti e riequilibranti in quanto contiene molto fruttosio. Altrettanto efficace  è il caffé nero mescolato con poco succo di limone, da bere a stomaco pieno che si può dolcificare con un cucchiaino di stevia. Per eliminare le tossine velocemente dal corpo, la sera dopo l’eccesso alimentare e alcolico fate un bagno caldo rilassante con un chilo di sale grosso e 5 gocce di olio essenziale di arancio amaro.

domenica 27 dicembre 2015

Sesto chakra

Sesto chakra
Posizione: fronte e nuca
Colore: indaco
Organi interessati: ghiandola pineale; cervelletto; occhi; naso; sistema nervoso

Significato: viene chiamato anche terzo occhio ed è collegato con la visione superiore e la consapevolezza, con le facoltà mentali e intellettuali più elevate, con la volontà e la memoria. Sono pochi coloro che hanno il terzo occhio aperto perchè ciò comporta un alto livello di coscienza, meno raro è che sia ben funzionante. In questo caso il sesto chakra ci rende capaci di analizzare e mettere in pratica concetti intellettuali, ci dà percezioni extrasensoriali che, unite alla conoscenza intellettuale, ci consentono di guidare la nostra vita realizzando i nostri desideri più profondi. In caso contrario,avremo confusione di idee, incapacità di tradurle in pratica oppure, al contrario, ostinazione nel voler mettere a tutti i costi in pratica idee sbagliate.

Come equilibrarlo: attraverso l'osservazione del cielo stellato; ascoltando musica sacra e indiana; usando il colore indaco; indossando zaffiri blu

Proverbio cinese, dal libro delle risposte aperto a caso

"Se vuoi conoscere il passato,
osserva la tua situazione presente.
Se vuoi conoscere il futuro,
osserva le tue azioni presenti"


Proverbio cinese

Non ho mai portato l'orologio

Una sorta di frenesia ancestrale scorre dentro le mie vene, l'assillo che manca sempre il tempo, che mi costringe a ritmi serrati, a velocità improprie. Sono lenta, la  calma contemplativa una necessità. Non ho mai potuto soffrire quel continuo pungolìo cui ero sottoposta: sbrigarsi, sbrigarsi. Ma sbrigarsi a far che? Il tempo mi ha dichiarato guerra da sempre e io l'ho avvertito appena l'ossigeno è entrato nei miei polmoni. Subdolo ha iniziato ad avvelenare la mia infanzia iniettando gocce della sua cicuta nella mia mente, gelando le mie membra lentamente, affichè io fossi consapevole del suo orrido cannibalismo.

Esso è perenne tortura, che mi sussurra la sua superiorità e nella mia più profonda e primitiva memoria, ha smosso sfocate immagini di tempi privi della sua tirannia,  momenti di contemplazione e di gesti misurati solo da antiche albe e tramonti, dell'infinito percorso dell'infuocato carro del sole.
Ma come un infestante parassita egli si attorciglia al mio corpo etereo crocifiggendolo, nel tentativo di alimentare l'angoscia, la sua fedele arpia, sozzo strumento della mia cosciente consapevolezza delle sue razzie.
 
Non ho mai portato l'orologio, sul mio polso esso è una camicia di pece, l'insostenibile peso che piega la mia testa alla sua schiavitù. Hanno tentato invano in famiglia, mascherando il suo velenoso ticchettio dietro la lusinga di un'apparente bellezza ornamentale, ma non ho mai ceduto i polsi ai ceppi di quelle manette.

Le ore scorrono precise nel mio corpo come linfa vitale, senza bisogno di nulla. Di ogni giorno conosco l'ora esatta e i minuti, siano giorni di sole o di nera pioggia. Non sono mai arrivata in ritardo ad un appuntamento, e non ho mai avuto bisogno della sveglia perchè i miei occhi si aprono esattamente all'ora in cui devono aprirsi, nè un minuto prima nè un minuto dopo.
E' la mia lotta intestina contro gli strali del tempo, contro le sue soffocanti spire infinite, una lotta la mia, che si perde nei nebbiosi, quasi ignoti percorsi di antiche, strane vite, di tanto tempo fa.


Stomaco, gli oli essenziali per curare molteplici disturbi

STOMACO

Disturbi di stomaco in generale, inalazione secca (uno o più oli): Angelica, Anice, Camomilla romana, Canfora, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Lemongrass, Mandarino, Melissa, Menta piperita, Vaniglia, Verbena odorosa, Zenzero .

Disturbi di stomaco in generale, massaggio (uno o più oli): Achillea, Anice, Arancio dolce, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Galbano, Menta piperita, Nardo, Noce moscata, Pepe nero, Zenzero,


Disturbi di stomaco in generale, uso interno: Achillea, Angelica, Anice, Camomilla romana, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Lemongrass, Limone, Menta piperita, Vaniglia, Zenzero.

Per favorire la digestione, inalazione secca (uno o più oli): Alloro, Angelica, Anice, Cannella foglie,
Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Lemongrass, Limone, Menta piperita, Origano, Rosmarino, Salvia, Vaniglia, Verbena odorosa, Zenzero.

Per favorire la digestione, massaggio (uno o più oli): Achillea, Arancio dolce, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Issopo, Limone, Mandarino, Menta piperita, Nardo, Noce moscata, Rosmarino, Zenzero.

Per favorire la digestione, uso interno: Achillea, Angelica, Anice, Cardamomo, Coriandolo, Finocchio dolce, Limone, Menta piperita, Rosmarino, Vaniglia, Zenzero .

Per stimolare l'appetito, inalazione secca (uno o più oli): Alloro, Basilico, Bergamotto, Coriandolo,
Finocchio dolce, Ginepro bacche. Origano, Salvia, Timo rosso, Zenzero .

Per stimolare l'appetito, massaggio (uno o più oli): Angelica, Bergamotto, Coriandolo, Finocchio
dolce, Ginepro bacche, Issopo, Mandarino, Salvia, Zenzero.

Per stimolare l'appetito, uso interno: Basilico, Bergamotto, Coriandolo, Finocchio dolce, Ginepro
bacche, Mandarino, Menta piperita, Zenzero.

Contro il vomito conviene ricorrere in particolare all'inalazione secca: Anice, Cardamomo, Coriandolo, Legno di Rosa, Melissa, Menta piperita.

sabato 26 dicembre 2015

Traumi, oli essenziali

TRAUMI

Inalazione secca e diffusione ambientale (quest'ultima soprattutto in caso di traumi emotivo-mentali): Angelica, Camomilla romana, Canfora, Cisto, Elicriso, Gelsomino, Incenso, Lavanda, Melissa, Menta piperita, Neroli, Rosa.

Massaggio e bagno: gli stessi oli citati al punto precedente, scegliendone però di diversi rispetto
all'inalazione secca e alla eventuale diffusione ambientale. Se si tratta di traumi fisici (come fratture,
contusioni, distorsioni) tenere presenti come oli vettori Arnica e Iperico. Provare anche i bagni con il
sale del Mar Morto, sia per traumi fisici sia per traumi emotivo-mentali.

Uso interno: Angelica, Camomilla romana, Gelsomino, Melissa, Menta piperita, Neroli, Rosa.

Buffo come un lume a mano, buggerìo, bùgio, buo céo, buone mosse

BUFFO COME UN LUME A MANO: o anche "più buffo d'unlume a mano", si dice di una persona fuori moda, ridicola

BUGGERìO: ha il duplice significato di baccano, fracasso ("senti che buggerìo") e  di una grande quantità ("un buggerìo di gente"). Buggeròne, invece come sostantivo significa "birbante", "bugiardo"; come aggettivo serve a rafforzare "caldo buggeròne", cioè eccezionale.

BùGIO: in dialetto versiliese significa vuoto, cavo. BOCCA BùGIA, senza denti

BUO CéO: a Viareggio vuol dire oscurità completa e anche: a tentoni; a occhi chiusi

BUONE MOSSE: buon principio, "speriamo che le sian buone mosse" si dice di una cosa che tarda a prendere l'avvìo. Deriva dalle corse dei cavalli

Insalata belga, scarola e indivia per contrastare i chili delle feste

Le insalate amare chiamate "indivie" raggruppano l'insalata riccia, la scarola e l'insalata belga. Queste insalate hanno un alto potere depurativo e detossinante in quanto agiscono sul fegato, il quale, in special modo durante la stagione invernale, può essere soggetto a sovraccarichi di scorie poichè come tutti ben sappiamo, in questa stagione l'attività fisica si riduce, facciamo pasti più pesanti e sostiamo più a lungo in ambienti chiusi e talvolta sovrariscaldati.


Indivia, scarola e belga (come il sedano rapa, ricordate?),  hanno pochissime calorie (15-20 per 100 g di prodotto)  contengono vitamine A e C, folati, vitamine del gruppo B (ad azione anti fame) e soprattutto fibra, indispensabile per facilitare il transito intestinale. Hanno anche una buona quantità di calcio e di potassio e pochissimo sodio: perciò possiamo dedurre che queste buone insalate sono diuretiche e combattono la ritenzione idrica.

Lo afferma anche la millenaria medicina cinese che consumare alimenti amari, aiuta a  limitare il desiderio di dolce, ci purifica e ci mantiene in forma. Queste verdi amiche si possono mangiare crude, e nel caso controllate sempre la provenieneza, ma anche cotte. L'indivia e la scarola sono buonissime cotte in padella con poca acqua: le foglie si ammorbidiscono e perdono in parte il sapore amaro (ricordo ancora quelle cucinate da mio nonno). Al termine della cottura basterà un filo d'olio o se preferite della salsa di soia e un po' di pepe. oppure potete anche ripassarle in padella (dopo averle scottate in acqua) ma con poco olio e usate l'accorgimento di salare solo a fine cottura con sale integrale o dell’Himalaya e spolverate con peperoncino rosso (bruciagrassi).

La belga è ottima alla griglia ma va arricchita di sapore: a fine cottura, un filo di olio extravergine e un pizzico di prezzemolo tritato la rendono ancora più sfiziosa. Su tutti i piatti a base di indivia ti consigliamo di aggiungere erbe (salvia, timo, rosmarino) e, se gradito, uno spicchio d’aglio schiacciato, che migliora la digestione. Inoltre le spezie come il curry o la curcuma aggiungono antiossidanti ad azione snellente.

Due strani alleati della linea: tabasco e pomodoro concentrato

Il concentrato di pomodoro  e il tabasco sono due alleati della nostra linea, e possiamo utilizzarli per sare sapore ai piatti a zero calorie. Le salse che si possono fare con concentrato di pomodoro e tabasco hanno un gusto intenso, ma una è più delicata e l'altra più piccante. Ovviamente il loro colore evidenzia il contenuto di antiossidanti. Vediamo le loro qualità:

Concentrato di pomodoro: è un potente antiristagni, poichè nel momento in cui  viene trasformato in concentrato, il pomodoro aumenta il suo contenuto di licopene, un potente antiossidante: alcuni studi hanno evidenziato che, rispetto all’ortaggio fresco, il licopene nel pomodoro concentrato è presente in quantità 10 volte maggiori. Come usarlo?  In cucina per insaporire sughi, minestre, marinate di pesce,  insalate, contorni di verdura, ma anche per dare gusto (ne basta un cucchiaino) alla pasta del pane o della pizza che si prepara in casa: non aggiungete sale perché il concentrato ha già un sapore intenso. Anche come concentrato il pomodoro aiuta a combattere i ristagni e riduce i gas intestinali.

Tabasco: ottimo per ridurre le flaccidità.  E' una salsa rossa piccante ricavata da una particolare tipologia di peperoncino: il Capsicum frutescens.  Il nome di questa piccante salsa  deriva dall’omonimo stato del Messico e la ricetta originale ha come ingredienti peperoncini tabasco, sale grosso e aceto di vino bianco. Il peperoncino contiene la capsaicina, un alcaloide che ha la capacità di accelerare il metabolismo e di bruciare i grassi. Contiene un'alta percentuale di vitamina C (che supera di 4 volte quella dell’arancia) che lo rende un ottimo rassodante e anti smagliature. Sempre grazie alla capsaicina, il peperoncino (e dunque il tabasco) favorisce la digestione, evitando fermentazioni, meteorismo e dilatazione addominale. Essendo molto piccante, si consiglia di utilizzarlo con parsimonia.

venerdì 25 dicembre 2015

Quinto chakra

Quinto chakra

Posizione: gola e vertebre cervicali
Colore: azzurro
Organi interessati: tiroide; collo; trachea; orecchie; polmoni
Significato: è collegato con la capacità di esprimere pensieri e sentimenti; è associato all'udito e alla voce. Se è aperto e ben funzionante siamo in grado di dialogare con noi stessi e con il mondo, di nutrire correttamente il corpo e lo spirito, valutiamo in modo corretto il nostro ruolo e siamo capaci di trarne soddisfazione.

 In caso contrario, ci aspettiamo il peggio, temiamo di venire respinti e ci chiudiamo verso il mondo assumendo un atteggiamento difensivo aggressivo, temiamo fallimenti sociali e lavorativi e possiamo diventare vittimisti
Come equilibrarlo: attraverso l'osservazione del cielo o dell'acqua; con musiche classiche e corali; usando il colore azzurro; indossando come pietre dei turchesi


Santoreggia, olio essenziale

Nome botanico: ver. Satureja montana, var. Santureja ortense
Famiglia: Labiate
Provenienza: Europa
Estrazione: dalla pianta intera
Profumo: fresco, erbaceo, piccante
Azione energetica: yang
Pianeta energetica: yang
Pianeta governatore: Giove, Mercurio, Marte
Proprietà: stimolante, afrodisiaca, antisettica, antispastica, astringente, antifermentativa, epsttorante
Principali indicazioni: stanchezza intellettuale, calo del desiderio, digestione lenta, meteorismo, spasmi intestinali
Precauzioni: è irritante, da non applicare direttamente sulla pelle; utilizzare a piccole dosi


La santoreggia è un'erba aromatica molto usata in cucina per le sue proprietà digestive e antitossiche. Un'infusione delle sommità fiorite, prima o dopo i pasti, facilita la digestione, stimolando la produzione della bile e previene le fermentazioni intestinali. Sempre come infuso è indicata anche in caso di dolori gastrici nervosi, diarrea, crampi addominali, parassiti intestinali, tosse.

L'essenza ha capacità antimicrobiche anche superiori a quelle delle altre Labiate (timo, rosmarino, lavanda). L'essenza di santoreggia esercita un'azione particolare sulle ghiandole sessuali e si confà in particolare all'uomo. Così come la salvia e il rosmarino esercitano maggiormante la loro azione a carico della struttura femminile. La santoreggia, unitamente all'edera, avvolgeva il tirso, una verga portata dal dio Dioniso (Bacco). Le Baccanti, prima di abbandonarsi alle loro danze selvagge ed estatiche di unione con il divino, si colpivano reciprocamente con il tirso, e subito cominciavano a scatenarsi, abbandonandosi a una gioisa ebbrezza, considerata una possessione divina. Bacco stesso colpì con il tirsouna roccia per farne scaturire del vino.

Esso era lo strumento simbolo di una forza attiva, che spinge a superare la normalità quotidiana, gustando avidamente la vita, in un'esplosione di vitalità e di mistica comunicazione con le forze cosmiche. La santoreggia è una pianta piuttosto piccante, forte e aggressiva. Essa può agire come una sorta di tirso a livello eterico, stimolando il polo biliare dell'individuo. Il termine collerico deriva dal greco kholè, che significa bile. Il fegato è collegato con la forza, il coraggio, l'irruenza, la rabbia, con la capacità di produrre e di accumulare energia. Esiste un rapporto tra il funzionamento della bile e quello degli organi sessuali; inoltre le piante attive sul fegato spesso agiscono anche sulla funzione sessuale.

La santoreggia aiuta le persone che hanno difficoltà a sperimentare la fisicità e l'aspetto sessuale connesso alle relazioni amorose, che sono spesso stanche e faticano e lasciarsi andare; l'essenza, attivando il polo biliare-collerico, rende più infiammabili e impetuosi, e rafforza l'energia vitale e l'efficienza fisica. Chi ha bisogno di essere più "dionisiaco" può "ispirarsi" aggiungendo questa essenza tonica e stimolante nell'acqua del bagno, e utilizzare la pianta come erba aromatizzante per i cibi.

Tonico, depurativo,drenante: il sedano rapa

Avete mai assaggiato e cucinato il sedano rapa? E' una qualità di sedano cicciotto e bitorsoluto, fresco e delicato, croccante e appetitoso. Buonissimo da consumare esclusivamente a crudo sia come contorno che mescolato ad altre insalate. Oggi lo si trova in quasi tutti i supermercati, ed è ricchissimo di proprietà digestive, toniche, rimineralizzanti, da non far mancare sulla nostra tavola soprattutto in estate. 


La ricchezza delle sue proprietà è dovuta al fatto che il suo ciclo di crescita è più lungo rispetto agli altri ortaggi, per questo assorbe dal terreno molti principi attivi depurativi e sali minerali stimolanti, tra cui magnesio, manganese, iodio, ferro, rame, potassio, sodio, calcio, fosforo, preziosi per il metabolismo di surrene e pancreas, oltre alle vitamine A, B, C, indispensabili per conservare l’elasticità dei tessuti e combattere l’azione invecchiante dei radicali liberi. Per quanto ancora sconosciuto a molti, durante il Medioevo  e il Rinascimento il sedano rapa veniva usato come un vero e proprio medicinale. Contiene pochissime calorie (solo 23 per 100 grammi di prodotto) ed è ritenuto persino afrodisiaco.

Potete centrifugarlo, dopo averne eliminato la buccia e depurerete surrene e pancreas. Per un mese, bevete mezzo bicchiere di succo centrifugato fresco prima dei pasti principali. Drenante di reni e fegato, regola anche i processi digestivi e stimola l’attività del surrene, aumentando la resistenza allo stress.

 ATTENZIONE: il consumo quotidiano di succo di sedano rapa va evitato durante la gravidanza, visto che questo ortaggio ha anche la capacità di promuovere le contrazioni uterine. Lo stesso vale per i piatti a base di sedano rapa fresco, ugualmente sconsigliato alle gestanti.

Il sedano rapa deve essere consumato sempre e solo fresco, poiché la cottura distrugge le vitamine di cui è ricco. Ottimo da abbinare allo yogurt ed erba cipollina, un pizzico di curry,  sale e pepe a piacere da gustare come contorno o da solo come antipasto: oltre a stimolare pancreas e surrene, è anche un ottimo alleato contro la pigrizia intestinale.

Psicopittografia, Scopriamo il nostro tempio di Diana

Qualche tempo fa, un inglese di nome J. Wood, si mise in testa di scoprire il perduto tempio di Diana, che era una sette meraviglie del mondo antico. Il museo Britannico lo inviò a fare ricerche ad Efeso, antica città della Grecia. Wood incontrò difficoltà di ogni genere. Il denaro scarseggiava e la pioggia e il fango ostacolavano gli scavi. Non si poteva fidare degli operai e Wood stesso subì un tentato omicidio. 

Oltre a tutto ciò, nonostante le ricerche assidue, nessuna traccia del tempio di Diana venne alla luce. Ma Wood aveva un carattere dinamico: voleva fermamente dei risultati. Non pensava che a scoprire ciò che sapeva esistere in quel luogo. E lo fece. una trave urtò un pavimento di marmo bianco. Era il primo segno di ciò che Wood aveva sempre affermato. Il tempio di Diana esisteva e fu rivelato al mondo. [Immagine mentale 25]

Ecco il tipo di ambizione che dobbiamo avere. Dobbiamo fermamente desiderare di trovare ciò che supponiamo esistere. Nel precedente esempio possiamo scoprire i segreti del comportamento umano. Cerchiamo di scoprire gli individui quali essi sono realmente, e non come crediamo che siano. Ricordiamoci il saggio consiglio di Marco Aurelio: "Riuscirete sempre se cominciate bene, se permettete ai pensieri ed alle azioni di avanzare sulla retta via. Non lasciatevi sfuggire il valore di ogni cosa".


giovedì 24 dicembre 2015

Le false aure

La presenza di quella che sembra un'atmosfera luminosa intorno a una persona è stata segnalata da un grandissimo numero di testimoni nel  corso dei secoli. In epoche dotate di minore spirito critico un'aura di luce era considerata segno di avanzamento spirituale, ma in tempi più moderni viene solitamente giudicata uno scherzo dell'immaginazione o un'indicazione di squilibrio mentale o di disturbi ottici. Vi è qualche giustifiazione per quest'ultima idea, secondo la quale un'infermità degli occhi è responsabile dell'apparizione della luce intorno a una persona, e a questo riguardo c'è una causa comune d'illusione.

Avviene spesso che qualcuno, in mezzo al pubblico, noti l'aura di un oratore che sta ascoltando con attenzione. In certi casi può essere veramente così, ma spesso la causa è puramente fisica, e non ha nulla a che fare con l'influenza radiante chiamata "aura". La spiegazione è piuttosto semplice. Se guardate con estrema attenzione qualcuno per un lungo periodo di tempo, come ad esempio quando ascoltate una conferenza, i muscoli che controllano la messa a fuoco degli occhi si affaticano, e la stessa messa a fuoco si altera all'improvviso.


Quando avviene questo, la nuova immagine ricevuta sulla retina cade in un punto leggermente diverso, e il risultato è che la vecchia immagine viene vista come una "aureola" intorno a quella che stiamo fissando. L'aureola sarà di colore complementare rispetto a quello della persona, e solitamente apparirà come una fascia di luce gialla o bianca che la circonda. E' un fenomeno puramente fisiologico, ma in un grandissimo numero di casi viene interpretato come visione dell'aura.

E' importante, per chi cerca di sviluppare e addestrare la percezione extrasensoria, incominciare coltivando l'onestà più scrupolosa. E' troppo facile scivolare in una facile disonestà e dare descrizioni vaghe e appena abbozzate, meticolosamente formulate, sia pure inconsciamente, in modo da approfittare della mancanza di facoltà critiche in coloro cui viene fatta la descrizione. In poche parole, voi inducete l'interessato a credere ciò che avete dedotto che voglia credere. E' una vera e propria trappola per gli incauti, e il rimedio migliore per no ncadervi consiste nell'adottare elevati criteri di onestà.

E' un criterio che merita di essere seguito, perchè ci permette di fidarci della nostra vista, quando incominciamo ad usarla, e questa è veramente preziosa.



Come riconoscere la pasta di qualità

La pasta è l'alimento che sta alla base della nostra cultura gastronomica, ed è quindi importante scegliere una pasta di qualità. La legge 580 del 4/07/67 stabilisce che la pasta di semola di grano duro deve essere prodotta soltanto con semola di grano duro e acqua. Qualsiasi altra aggiunta, anche se parziale, di farina di grano tenero, costituisce una frode. Ecco dunque alcuni suggerimenti per un acquisto di qualità
  • Date uno sguardo al quantitativo di proteine sulla tabella nutrizionale: una buona pasta ne deve contenere almeno il 13,5 per cento (13,5 grammi per etto)
  • Una pasta di qualità deve sostenere il test della sovracottura: lasciatela cuocere qualche minuto in più rispetto al tempo consigliato. Se le materie prime e il processo produttivo sono buoni, manterrà per lo più inalterata la sua struttura e le caratteristiche
  • La pasta e in genere gli alimenti integrali sono ricchi di fibre e ci saziano più velocemente, permettendoci di mantenerci in linea. Il chicco di cereale intero, sminuzzato in farina, perde gran parte delle sue buone qualità durante il processo di raffinazione. Tuttavia è piuttosto difficile trovare pasta o biscotti totalemnte integrali: il più delle volte si tratta di prodotti realizzati con farina raffinata e l'aggiunta di crusca o cruschello. Per tanto vale la pena di controllare bene sull'etichetta della pasta che si presume integrale, ci sia la dicitura "semola di grano duro intregrale" tra gli ingredienti e non "semola di grano duro con aggiunta di crusca o  creuschello".

Olio di mandorle dolci per tutto e per tutti

L' olio di mandorle dolci, emolliente, nutriente, elasticizzante, è conosciuto per lo più dalle donne in gravidanza per gli effetti benefici sul pancione per prevenire le smagliature. In realtà le proprietà del'olio di mandorle dolci sono innumerevoli e alcune di esse vi sorprenderanno. Al momento dell'acquisto, accertatevi che sia ricavato dalla spremitura a freddo delle mandorle dolci (ricercate questa dicitura sull'etichetta), che lascia inalterate tutte le caratteristiche originali della mandorla. 

L'olio contiene acidi grassi, vitamine (soprattutto B ed E), proteine e sali minerali (zinco, ferro, calcio, magnesio, fosforo e potassio). Per questo motivo è un valido alleato di tutti i tipi di pelle - anche di quella dei neonati, degli anziani e dei soggetti allergici - dei capelli e delle labbra.

Gravidanza o dieta dimagrante: utilizzato costantemente durante i nove mesi sul pancione, sui fianchi e sul seno (oppure durante una dieta dimagrante), con dei movimenti circolari è il non plus ultra per prevenire le smagliature

Seno: durante l'allattamento può accadere che la pelle del seno e i capezzoli abbiano bisogno di una ulteriore idratazione. In questo caso, l'olio di mandorle è l'unico in grado di nutrire la zona senza alcuna controindicazione per il bebè che vi si attaccherà. 

Prima e dopo la doccia: niente creme idratanti comprate al supermercato! Se volete una pelle liscia e morbida come quella di un neonato, spalmatevi qualche goccia d'olio di mandorle dolci prima di buttarvi sotto il getto della doccia. Oppure, una volta bagnati, applicate l'olio e risciacquate alternando getti di acqua fredda e di acqua calda: avrete subito una pelle più liscia. 

Post ceretta: per rimuovere i residui di cera basta passare l'olio sulle gambe o su qualsiasi altra parte appena depilata. 

Pelle secca: gli acidi grassi di cui l'olio di mandorle è ricco fanno sì che idrati a fondo anche le pelli più aride e secche. 

Neonati: un massaggio leggero leggero fatto sulla schiena e sulle gambine di un pupetto non può fargli che piacere... Così come le sue eventuali irritazioni da pannolino possono essere risolte con l'olio di mandorle. 

Bambini: contro le irritazioni provocate da morbillo, eczemi e varicella, la sua azione emolliente dà subito sollievo. La stessa azione emolliente risulta un toccasana anche in caso di allergie e dermatosi

Pulizia del viso: è' un metodo che non possono seguire costantemente coloro che hanno la pelle particolarmente grassa, ma applicare un po' d'olio quotidianamente su viso e collo aiuta a eliminare le impurità. Idem se, invece di usare un latte detergente o uno struccante qualsiasi, si applica qualche goccia su un batuffolo di cotone e lo si applica sul viso ogni sera. 

Srub per il viso: miscelate olio e un po' di zucchero oppure olio e un po' di sale e via con lo scrub! Capelli: l'olio di mandorle dolci è utile nel trattamento dei capelli molto secchi, crespi o sfibrati dal sole e dalla salsedine o anche solo per aiutarvi nella piega . Applicatelo sui capelli inumiditi prima dello shampoo – se avete i capelli grassi limitatevi alle punte - e lasciatelo agire per 30 minuti. Dopo lo shampoo, asciugando i capelli li noterete sin da subito molto più morbidi e lucidi. 

Labbra: contro il freddo spalmate un leggero strato di olio sulle labbra in sostituzione del burrocacao. Vedrete i "morbidi" risultati da subito. 

Unghie: utilizzato puro o mescolato ad altri oli, come ad esempio l'olio di ricino, l'olio di mandorle dolci si rivela un ottimo trattamento per ammorbidire le cuticole e far crescere le unghie sane e forti. 

In alimentazione: sappiate in primo luogo che l'olio di mandorle è alquanto calorico, contenendo circa 570 kcalorie per ogni 100grammi. I suoi, in ogni caso, sono per la maggior parte grassi insaturi e polinsaturi, per cui benefici per la salute. Uno o due cucchiai di olio di mandorle ogni giorno hanno un'azione rinfrescante sulla vescica, migliora le funzioni intestinali ed è indicato anche per chi ha l'apparato digerente sensibile o irritato. La grande presenza di acidi grassi (buoni) aiuta ad eliminare i grassi "cattivi" e prevenire i fattori di rischio che possono portare a a problemi come ipertensione, arteriosclerosi e trombosi. Prima di acquistarlo, accertatevi che si tratti di olio di mandorle puro al 100%, non raffinato e senza conservanti. L'olio di mandorle dolci, infine, fornisce una buona dose di proteine anche a chi segue una dieta vegetariana.


Offrire del cibo agli uccelli, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il compito di questa settimana ci richiede di entrare in contatto con la natura e, in particolare con le creature alate. Prestiamo attenzione ai tanti messaggeri di cui il cielo è popolato: impariamo a riconoscerli, a prendere coscienza del ruolo che hanno nella nostra vita e ad apprezzarli di più.



  • Gli uccelli come le farfalle e tutte le creature alate, sono messaggeri spirituali e vengono spesso impiegati per inviarci dei segni dal mondo dello spirito. Molte volte, quando un un uccellino o una farfalla civengono vicino desiderano trasmetterci un messaggio d'amore e di speranza che gli è stato affidato dai nostri cari che non ci sono più
  • In questi sette giorni impareremo a riconoscere e apprezzare le dimostrazioni d'amore che le creature celesti ci inviano attraverso la natura
  • Avete mai dato da mangiare ai gabbiani in spiaggia, alle rondini che hanno fatto il nido sotto le grondaie di casa o alle anatre in un parco? Questa settimana dovremo fare un passo in più 
  • La prima parte dell'esercizio consiste nel preparare una torta per gli uccelli. Scegliete noci, semi, briciole di pane e qualsiasi altra cosa sia gradita ai nostri amici alati, poi riuniamo tutto in una terrina e iniziamo a mescolare. 
  • Possiamo aggiungere un po' d'acqua per amalgamare gli ingredienti. Ma il segreto per ottenere un buon risultato è l'energia che mettete nella preparazione, perciò fate attenzione ai vostri pensieri
  • Pensate agli uccelli e alla natura, e al modo in cui arricchiscono la nostra vita. Formulate pensieri spirituali e aggiungete un pizzico d'amore e gratitudine all'impasto continuando a mescolare
  • Offriamo il nostro dolce agli amici alati: li nutriremo di affetto e riconoscenza. Osserviamoli mentre si radunano attorno alla torta che abbiamo preparato con tanta cura: sono messaggeri spirituali, quindi mentre diamo da mangiare a loro stiamo offrendo un alimento prezioso anche alle "creature celesti" e ai nostri cari che abitano nel mondo dello spirito. E così facendo sazieremo la fame d'amore della nostra anima


mercoledì 23 dicembre 2015

La fine del mondo per i vichinghi

Del calendario Maya e della fine del mondo secondo questa antica civiltà precolombiana abbiamo sentito molto parlare, e su questo tema sono state fatte ipotesi e teorie. Chi come me è un appassionato di misteri e di civiltà antiche non si ferma ad una valutazione univoca, ma va a cercare altre impronte comuni anche in altre civiltà.


Non dimentichiamo che vi sono miti comuni a tutte le civiltà del mondo ed è molto interessante confrontarli. Uno di questi è 'Ragnarök', il giorno della fine del mondo che secondo la mitologia norrena dei vichinghi si sta avvicinando rapidamente. E' questo un tema che affascina l'uomo da sempre. In un certo senso è come se fosse insita nell’umanità la consapevolezza che tutto ha una fine e che la  storia dell'uomo si dirige verso un completamento. Vi sono psicologi che ritengono che questo mito, la fine del mondo, sia generato dalla  delusione ingenerata dal fatto che il progresso sociale e tecnologico,  non è stato in grado di realizzare le sue promesse di uguaglianza e benessere. Da qui, la voglia di rottura e di discontinuità con una realtà non in grado di generare felicità e senso. Secondo il mito delle antiche popolazioni vichinghe la data considerata come la fine della storia umana sarebbe stata il 22 febbraio 2014 (ma noi siamo ancora qui).

Secondo la leggenda, Ragnarök (destino degli dei),  avrebbe preso il via con il suono del corno del dio norreno Heimdallr. Si racconta che alla fine dei tempi, le forze del caos (disordine) primordiale, sotto la guida di Loki, spezzeranno le loro catene e prenderanno il sopravvento sul cosmo (ordine), dando via alla battaglia finale. I segni della fine saranno individuabili nella elevata immoralità dell’umanità: i fratelli si combatteranno l’un l’altro per uccidersi; nessun uomo avrà pietà per l’altro uomo. Si sentirà di unioni aberranti tra fratelli e sorelle, e tra genitori e figli; la prostituzione sarà ampiamente diffusa.

In base alla leggenda, fra i segni premonitori dell’Apocalisse ci sarà l’avvicendarsi di tre inverni gelidi, uno dietro l’altro. Il Sole si oscurerà  divorato dal lupo Skoll, mentre suo fratello Hati si ciberà della Luna. Cadranno le stelle  e la terra piomberà nell’oscurità eterna. Si susseguiranno terremoti , il mare si riverserà sulla terra e il cielo sarà macchiato di sangue. Le due forze contrapposte si annienteranno a vicenda, distruggendo con loro l’intera creazione. Dalle sue ceneri, tuttavia, risorgerà un nuovo mondo, prendendo il principio da una nuova coppia superstite della battaglia, Líf e Lífþrasir, ricominciando così un nuovo ciclo di ascesa e decadenza (e qui da ricordare il mito del diluvio universale secondo i greci, quello di Deucalione e Pirra).  


Allergie varie, piccoli accorgimenti

Molti di noi hanno reazioni allergiche a numerose sostanze, come il polline, la polvere, alcuni cibi, il veleno degli insetti, le piume, il pelo degli animali e alcuni farmaci. Ecco alcuni consigli:

Siete allergici al cane o al gatto? Spazzolate il mantello del vostro amico all'aperto, ogni giorno passate un panno umido sul mantello dell'animale per raccogliere i peli caduti e pulite a fondo la sua cuccia. Ovviamente se questi compiti spettano proprio a voi che siete allergici, indossate una mascherina antipolvere e lavatevi le mani subito dopo.


Non tenete in bagno la cassetta con la sabbia del gatto (l'urina contiene allergeni); mettete una cassettina coperta in un armadio vuoto, ma soprattutto cambiate la sabbia ogni giorno e disinfettate la cassettina alemno due volte la settimana. Se il contatto con cani e gatti vi provoca reazioni allergiche, ma non volete rinunciare ad un animale da compagnia, perchè non optare per un uccellino o un acquario?

Se avete reazioni allergiche quando indossate anelli, orecchini oppure occhiali con montatura metallica, puliteli con alcool denaturato, poi stendete un velo di smalto per unghie trasparente sulla parte  a contatto con la pelle. Applicate nuovamente lo smalto quando lo strato precedente si sarà consumato.

Il nichel presente nella bigiotteria, provoca reazioni allergiche a molte persone: se capita anche a voi indossate gioielli di rame puro oppure di materiali non metallici. Non portate orologi dal cinturino metallico o braccialetti a diretto contatto con la pelle. Avvolgete al polso un fazzoletto o una striscia di tessuto, sotto il braccialetto o il cinturino dell'orogologio, quando il tempo è umido o mentre fate ginnastica.

Il massaggio bioenergetico

Il massaggio bioenergetico ha soprattutto la funzione di individuare le parti del corpo bloccate o tese e i punti carenti di energia per ristabilire un equilibrio energetico. Ecco si differenzia dagli altri tipi di massaggio essenzialmente perchè utilizza il contatto in sincronia con la respirazione. Il contatto del massaggio bioenergetico, con l'utilizzo di un olio riscaldante, può assumere la forma di contatto nutritivo, che dà energia: in un certo senso, quindi la persona massaggiata si sente sorretta e unita.

Per esempio una mano "calda" appoggiata a un ginocchio "freddo" dà un sensazione di sostegno, di passaggio di energia e di congiungimento dell'articolazione, aiutando il processo di unità corporea.  Il contatt ofisico può dare anche sostegno, restituire la sensazione di un terreno sicuro sul quale ci si appoggia, sensazione fondamentale nella bioenergetica.


Toccare è scambiarsi energia, è dare e ricevere in un rapporto che deve coinvolgere profondamente chi fa il massaggio  e chi lo riceve. Il massaggio bioenergetico è centrato sulla respirazione. Lo schema di respirazione rilassata, al momento dell'inspirazione procede secondo due direzioni, in basso e in fuori:  il diaframma si contrae e si abbassa permettendo ai polmoni di espandersi e gonfiarsi spingendo l'aria verso il basso e così l'addome si allarga con un movimento verso l'eterno.

L'onda espiratoria comincia dalla bocca e fluisce verso il basso raggiungendo il bacino che si muove in avanti dolcemente. Chi ha paura di lasciarsi andare completamente o, persino, anche dopo un'espirazione forzata tratterà ancora un po' d'aria nel petto.

Strappi, tendiniti e distorsioni: olio di gaultheria e olio di lavanda

Inutile fare tanta retorica, l'inverno porta sempre problemi a carico di ossa e tendini soprattutto perchè spesso non riscladiamo bene i muscoli soprattutto quando ci accingiamo a fare attività fisica. Allora arrivono strappi, distorsioni, tendiniti, cioè le infiammazioni delle fibre connettive che legano muscoli e ossa.  Quando ciò accade non si deve aspettare, ma intervenire subito.


Non è difficile riconoscerne i sintomi, il dolore si diffonde muovendo la parte colpita, nella maggior parte dei casi sono gli arti inferiori, ma anche le spalle, i gomiti e talvolta le anche. Anche stavolta è la natura a venirci in aiuto. Unb le massaggio con oli di gaultheria e lavanda (usati dai terapisti sportivi) che hanno potere analgesico e lenitivo.


USO
Per preparare un olio da massaggio antinfiammatorio, riempiTE per tre quarti un flacone di vetro scuro da 100 ml con olio di arnica, aggiungete 40 gocce di olio di gaultheria e 40 gocce di olio di lavanda. Agitate il flacone per mescolare bene il contenuto e usa il composto per massaggiare la parte infiammata due o tre volte al giorno.

martedì 22 dicembre 2015

Macchie di grasso,consigli casalinghi

MACCHIE DI GRASSO

Volete togliere una macchia di grasso in un baleno? Strofinatela con un po' di shampoo, poi sciacqute e asciugate con l'asciugacapelli

Assorbite il grasso da un tessuto ruvido con la farina bianca; se il tessuto è fine, usate la fecola. Lasciate agire per 12 ore, poi spazzolate e lavate il tessuto.


Usate acqua gassata per togliere le macchie di grasso sui tessuti in maglia di seta. Il borotalco è ottimo sui tessuti in poliestere: sfregatelo sulla macchia, lasciate agire per 24 ore, poi spazzolate. Ripetete l'operazione se necessario.

Sbarazzatevi delle macchie di grasso sulle scarpe bianche con il solvente dello smalto per unghie (acetone). Ma attenzione a non intaccare la finitura lucida delle scarpe. Per gli altri colori, strofinate con un panno imbevuto di sapone liquido o altro prodotto per la pulizia della casa.

Lavatevi le mani sporche di grasso di macchina con detersivo per il bucato e acqua. Anche il cherosene o il petrolio lampante funzionano, ma lavatevi subito dopo con acqua calda e sapone.

Per togliere le macchie lasciate dai tacchi delle scarpe sui pavimenti in vinile o linoleum, provate il liquido per pulire l'argenteria.


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